Si sposa a Venezia, il lader economico web Amazos e che fannoo invece gli italiani ecc.? Protestano, semplicemnete ridicolo! Grande il talento dollari del Grande Amazos oltre che Web e - dettaglio non banale, con una sposa prosssima a dir poco spettacolosa! Venezia, poi, il senso del Commercio e in questo caso immagine avuto da sempre- per tanto proteste ridicole...dai tempi di MARCO POLO
mercoledì 25 giugno 2025
venerdì 23 maggio 2025
Caterina Barbieri- Ouverture...Venice Electronics....2025
https://www.djmagitalia.com/caterina-barbieri-rivoluzione-biennale/
VENICE APRILE 2025
L’obiettivo – non troppo velato – è quello di far alzare le antenne a un pubblico potenzialmente più ampio, come dicevamo (ed è pratica nobile e sacrosanta) e anche di allargare il campo a una stampa, a un’opinione pubblica non per forza strettamente connessa a una visione più “conservatrice” della Biennale Musica ma a nuovi player, operando un ricambio generazionale intelligente e doveroso.
Dopo la conferenza stampa di qualche giorno fa, insieme a Pietrangelo Buttafuoco (presiendete della Biennale), Willem Dafoe (direttore artistico della sezione Teatro) e Wayne McGregor (sezione Danza), si era scatenato un certo buzz, e adesso ecco calati diversi assi.
... Un annuncio arrivato con un post (e lì trovate tutti i nomi finora presentati) che è un magnifico video dove qualche secondo è riservato a ciascun artista, immerso in una performance. Barbieri arriva così, senza troppi fronzoli, con eleganza e decisione a portare una ventata di rivoluzione per la Biennale, ed è una gioia. Il titolo, il tema dell’edizione 2025 è La Stella Dentro. Un annuncio fatto bene, con un video curato, senza proclami e tante parolone ma con nomi pesantissimi, corrosivi se pensiamo all’ambiente che circonda questa magnifica rassegna, e molto in linea con un sentire internazionale molto artistico ma allo stesso tempo molto più appetibile a un pubblico ampio, trasversale, e dunque con una capacità di dialogare con il mondo esterno a un certo giro autoreferenziale. Il tutto, va sottolineato ancora, senza perdere un filo di qualità e certamente con altre sorprese che si riveleranno spiazzanti e clamorose.
Si avvicina, l'ouverture per la giovane musicista Caterina Barbieri, di Bologna, astro ormai consolidato della nuova elettronica contemporanea. E Direttrice per la Biennale di Venezia 2025-6. Questo mese ha Officiale annunciato il programma zero, esiti...autorevolie d'avanguardia, una scomessa vincente per la nuova arte italiana anche, dedicata allo Spazio, musica cosmica perta, la stessa Barbieri protagonista e altri nuovi autori gia noti nell'ambiente
lunedì 19 maggio 2025
Produzioni dal Basso-Venice-Cultura Innovazione
venerdì 9 maggio 2025
Caterina Barbieri-2025 Verso la Biennale Musica di Venezia-Musica ElettroCosmica
https://www.musicpaper.it/biennale-musica-2025-caterina-barbieri-presentazione-anteprima/
Cos’è la musica cosmica
Il festival prende il suo titolo da un’immagine poetico-simbolica ispirata alle parole della scrittrice brasiliana Clarice Lispector: «Se il brillio delle stelle mi fa male, se è possibile questa comunicazione lontana, è perché qualcosa che forse assomiglia a una stella mi freme dentro». La musica come vibrazione cosmica, principio generativo e forza trasformatrice.
Il concetto di musica cosmica, cuore di questa edizione, non è di per sé legato a un genere o a una tradizione specifica, ma si riferisce al potere generativo e soprattutto auto-generativo della musica: la capacità di creare mondi, di dissolvere rigide definizioni di linguaggio, di essere, in sostanza, agente di cambiamento. Un’attitudine che secondo Barbieri trova una risonanza naturale con Venezia, città della mutevolezza, dove giochi di luce e acqua disegnano uno spazio in continua trasformazione.
«La musica è la stella dentro», dice Barbieri, «è il desiderio di cose grandi, di vastità. Scintilla di mondi, ci apre all’infinito». Concepita come una forma vivente, la musica si manifesta come organismo autopoietico, capace di evolversi e creare proprie leggi, una metafora del cosmo e del suo incessante divenire. Un processo che, nel fluire del suono, porta chi ascolta in un presente di ascolto profondo e interconnessione con l’universo. È in questa risonanza che la musica si rivela anche come esercizio di empatia, capace di superare visioni antropocentriche e di suggerire «modelli più ecologici di coesistere».
Nel complesso, una presentazione che nel suo ermetismo quasi poetico non sorprende chi conosce la musica di Caterina Barbieri (basata sull’autogenerazione e sull’evoluzione continua), ma che dà anche qualcosa in più: un invito a rispettare le complesse costellazioni umane e non umane che compongono il nostro mondo.
Prime anticipazioni a Venezia per Caterina Barbieri e la sua Prima Biennala Musica a Venezia. Sara' coraggiosamente dedicata a certa nuova musica elettronica, anche la Barbieri da alcuni anni novita' protagonista eccelsa in atmosfere persino cosmiche, coerenti con lo stile innovativo e aperto della Barbieri, di Bologna....
domenica 30 marzo 2025
CATERINA BARBIERI-Venezia 2025- p ..ELECTRONICS-Technofuturismo
https://billboard.it/eventi/caterina-barbieri-biennale-musica/2025/03/27181997/
Lo si capirà poi leggendo i nomi. La Biennale Musica di Venezia concepita da Caterina Barbieri si dirama in molteplici direzioni che esplorano connessioni fra passato e presente accostando tradizioni musicali apparentemente distanti tra di loro per stile, epoca e area geografica, ed espressione di una comunità. Ci sono incursioni nella musica antica, contemporanea, folk, drone music, techno e afrofuturismo.
Svolta cyber e futurista per Caterina Barbieri al prossimo festival di Venezia di cui è Diretrice....Nomi nuovi dell'Elettronica e nell'archetipo TechnoFuturista...
giovedì 6 marzo 2025
Caterina Barbieri Electronic Music, Biennale Venezia 2025-8 Marzo
https://www.soundwall.it/e-quindi-come-sara-la-biennale-musica-di-caterina-barbieri/
Siamo ancora messi, tra l’altro, che in certi ambienti della musica colta si disquisisca sulla “povertà espressiva” della musica della Barbieri, che avrebbe il torto di non essere abbastanza sperimentale, abbastanza articolata, abbastanza ostica, abbastanza intellettualmente attorcigliata/elaborata su se stessa, il torto insomma di essere troppo compiacente, musicalmente parlando. Sono bellissime, queste critiche: perché non lo sanno, ma sono la perfetta cronaca del perché la musica classica contemporanea abbia perso e stia perdendo progressivamente presa sulle persone in tutto l’ultimo secolo. Nel momento in cui l’elitarietà e l’osticità si fanno valore, un valore superiore rispetto a tutto e tutti, si mette la firma su un destino fatto di autoreferenzialità e, oh sì, progressivo declino. Ovvio che le musiche più difficili e più complesse vanno difese, vanno portate avanti, hanno qualità profonde se sviluppate a modo, sono anzi addirittura una necessità per non finire solo ad ascoltare roba “pigra”, che non richieda uno sforzo interpretativo; tutto questo è sacrosanto; ma la difesa aprioristica e senza mediazioni del “fortino” della musica colta fa male prima di tutto alla musica colta stessa, che smette di misurarsi col mondo e si misura semmai solo con sé, solo con una nicchia sempre più anagraficamente vecchia, sempre più intellettualmente spenta. L’ultima cosa che auguriamo alla musica classica contemporanea è di essere attaccata al respiratore artificiale delle istituzioni e delle fondazioni, come unica soluzione. Già accade troppo spesso, per inciso.
La visonaria e Geniale Caterina Barbieri, star creativa gia da poco tempo, della musica colta elettronicaa e d'ispirazione classica e minimalista, forse è la piu autentica donna girl dell'Anno non solo in Italia. Troppo creativa per non meritarsi per le Donne questo primato, mentre sta gia svelando le sorprese innovative per la biennale musica di Venezia di cui è direttrice da quest'anno....
https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/03/caterina-barbieri-electronic-musi.html
https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/03/caterina-barbieri-venezia-2025-p.html
venerdì 21 febbraio 2025
Caterina Barbieri- Musica Cosmica e il Cosmo alla Biennale di Venezia 2025
https://www.musicpaper.it/biennale-musica-2025-caterina-barbieri-presentazione-anteprima/
La stella dentro. Questo il titolo scelto dalla nuova direttrice artistica di Biennale Musica, Caterina Barbieri, per l’edizione numero 69 del Festival Internazionale di Musica Contemporanea in programma a Venezia dall’11 al 25 ottobre. La compositrice bolognese lo ha appena presentato in una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Berlino, assieme al presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco. Oltre al titolo e all’immagine poetica attorno a cui ruoterà il suo “primo” festival, Barbieri ha presentato in anteprima oltre alle linee guida anche alcuni dei progetti in programma, in attesa di annunciate tutto il calendario completo il 27 marzo. E l’idea che ce ne si fa è di una Biennale diversa, giovane, cosmica, che attirerà un pubblico nuovo e farà storcere qualche naso a qualcun altro. Una Biennale a immagine e somiglianza della sua creatrice.
Cos’è la musica cosmica
Il festival prende il suo titolo da un’immagine poetico-simbolica ispirata alle parole della scrittrice brasiliana Clarice Lispector: «Se il brillio delle stelle mi fa male, se è possibile questa comunicazione lontana, è perché qualcosa che forse assomiglia a una stella mi freme dentro». La musica come vibrazione cosmica, principio generativo e forza trasformatrice.
Ouverture del talento musicale elettronico italiano della sua Biennale Musica a Venezia, è direttore da quest’anno. E programma gia delineato con formula avanguardistica e persino come si dice cosmica…
Il concetto di musica cosmica, cuore di questa edizione, non è di per sé legato a un genere o a una tradizione specifica, ma si riferisce al potere generativo e soprattutto auto-generativo della musica: la capacità di creare mondi, di dissolvere rigide definizioni di linguaggio, di essere, in sostanza, agente di cambiamento. Un’attitudine che secondo Barbieri trova una risonanza naturale con Venezia, città della mutevolezza, dove giochi di luce e acqua disegnano uno spazio in continua trasformazione.
«La musica è la stella dentro», dice Barbieri, «è il desiderio di cose grandi, di vastità. Scintilla di mondi, ci apre all’infinito». Concepita come una forma vivente, la musica si manifesta come organismo autopoietico, capace di evolversi e creare proprie leggi, una metafora del cosmo e del suo incessante divenire. Un processo che, nel fluire del suono, porta chi ascolta in un presente di ascolto profondo e interconnessione con l’universo. È in questa risonanza che la musica si rivela anche come esercizio di empatia, capace di superare visioni antropocentriche e di suggerire «modelli più ecologici di coesistere».
Nel complesso, una presentazione che nel suo ermetismo quasi poetico non sorprende chi conosce la musica di Caterina Barbieri (basata sull’autogenerazione e sull’evoluzione continua), ma che dà anche qualcosa in più: un invito a rispettare le complesse costellazioni umane e non umane che compongono il nostro mondo.
lunedì 27 gennaio 2025
Maurizio Ganzaroli,DALLA GRANDE MOSTRA A VENEZIA AD UN NUOVO CICLO DI CONFERENZE-Ferrara
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giovedì 2 gennaio 2025
Caterina Barbieri, 2025. Biennale Musica a Venezia
https://www.giornaledellamusica.it/articoli/caterina-barbieri-la-biennale-nellignoto-senza-paura
la Biennale nell'ignoto (senza paura)
Nelle settimane precedenti i gossip si erano rincorsi, al termine di un quadriennio sotto la guida di Lucia Ronchetti, al cui ultimo festival (ne abbiamo scritto qui e qui) si vociferava che la scelta potesse ricadere su una figura davvero “aliena” come Giovanni Lindo Ferretti (che, dicono i bene informati, ha invece declinato il gentile invito).
Nell’apparente stallo della
situazione - e coerentemente alla discontinuità con il passato che un
po’ ci si attendeva dalla nuova Presidenza - Pietrangelo Buttafuoco ha
giocato un jolly non da poco, con la nomina di Caterina Barbieri,
giovane musicista e compositrice italiana di stanza a Berlino, ben nota
a chi si muove negli ambiti dell’elettronica e della sperimentazione,
ma assai meno conosciuta negli ambiti della contemporanea più paludati.
Una nomina che ha spiazzato e già diviso, con la critica e il pubblico più aperti e generazionalmente onnivori che hanno accolto con entusiasmo la notizia, mentre nei contesti più tradizionali ha iniziato a serpeggiare un nemmeno troppo celato (un giro su alcuni profili Facebook nei giorni successivi l’annuncio era piuttosto eloquente) malumore.
Dopo anni di direzioni affidati a figure solidamente radicate nel sistema della musica contemporanea più istituzionale, arriva ora una outsider, un’artista che generazionalmente e per contesti attraversati sembra piuttosto lontana dalle idee che hanno innervato i programmi degli ultimi 20 anni. Un bene? Un male? Un cambio di paradigma che traccerà nuove luminose strade per il futuro dell’Istituzione o una bomba lanciata per fare il botto senza calcolare altre conseguenze?
Dopo anni di direzioni affidati a figure solidamente radicate nel sistema della musica contemporanea più istituzionale, arriva ora una outsider. Un bene? Un male? Un cambio di paradigma che traccerà nuove luminose strade per il futuro dell’Istituzione o una bomba lanciata per fare il botto senza calcolare altre conseguenze?
Presto per dirlo e saranno i programmi e le performance che vedremo nel prossimo biennio a parlare. Di certo però una ventata di novità è da salutare sempre con ottimismo. Non solo perché si tratta di un’artista solida e intelligente, ma anche perché da più parti (non se n’è mai fatto mistero nemmeno su queste pagine, negli ultimi anni) si invocava uno scarto, una via d’uscita rispetto a un modello che non è sembrato dare conto della biodiversità sonora di questo primo quarto di Ventunesimo Secolo.
Non un compito facile, quello di Caterina Barbieri, ma certamente un’opportunità che sarebbe delittuoso farsi sfuggire, così l’abbiamo intervistata per voi con entusiasmo non solo di circostanza.
Ne è uscita una chiacchierata in cui le risposte sono ponderate e sincere, inevitabilmente ancora prive di nomi e indicazioni precise, ma già piuttosto eloquenti sul tipo di approccio che la musicista intende intraprendere, del tutto coerentemente con la propria linea artistica.
Partirei inevitabilmente dalla “tua” Biennale Musica: sono ben cosciente che sia presto per svelare anche solo linee e intenzioni, ma immagino che in questi primi momenti tu ti sia fatta una qualche idea di come prendere in mano un Festival con questa storia e queste caratteristiche…
«Nella mia curatela per Biennale Musica vorrei avere uno sguardo sul contemporaneo il più vivo e fluido possibile, superando rigide categorizzazioni di genere o stile».
lunedì 18 novembre 2024
Comacchio come Venezia?
https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/non-esistono-ponti-come-i-e2f4835b
I ponti di Comacchio sono ’oggetto artistico’ e non un semplice attraversamento, ma soprattutto sono connaturati alle vie che collegano, le agguantano e le abbracciano diventandone un tutt’uno". Lo ha detto l’architetto Diego Maestri nell’incontro svoltosi, all’interno di una gremita Sala degli Aceti della Manifattura dei Marinati di Comacchio intitolato "I ponti di Comacchio – Un unicum urbano", promosso dall’associazione culturale comacchiese "La città invisibile" che ha riscosso molto successo. La conferenza è stata introdotta da Fiorella Shane Arveda e da Federica Gentili, componenti del direttivo dell’associazione, che hanno ripreso le fila del discorso iniziato in primavera durante i precedenti convegni de "La città invisibile". Nella prima parte il relatore ha spiegato su cosa si intende per "ponte", proponendo un excursus storico dei primissimi ponti in legno, poi in pietra arrivando fino ai ponti sospesi. Maestri ha poi declinato come i ponti di Comacchio "rappresentino una unicità assoluta: nonostante Venezia, ne abbia tantissimi di ponti diversi tra loro, nessuno è uguale ad alcun ponte di Comacchio". E fra questi il complesso architettonico dei Trepponti, conosciuto anche come Ponte Pallotta, è il più noto ponte di Comacchio nonché il suo monumento più rappresentativo. E’ intervenuto anche l’assessore alla cultura Emanuele Mari, poiché il comune ha patrocinato il progetto biennale dell’associazione comacchiese. L’associazione "Volano Borgo Antico", proponeva le diverse pubblicazioni del relatore. Ancora Maestri si è soffermato sulla personalità, dell’architetto Luca Danese (1598-1672), e sulla variegata attività da lui svolta, per oltre 40 anni, al servizio della Reverenda Camera Apostolica. Il relatore ha anche introdotto l’illustrazione tecnica delle categorie dei ponti, in rapporto al numero delle volte e dei canali scavalcati con un solo organismo architettonico, la difficoltà della costruzione di un ponte in un ambiente così particolare quale quello comacchiese, citando il progettista dei più importanti ponti e le caratteristiche di ciascun manufatto. Inoltre abbinandovi diapositive ha parlato dei ponti più antichi e dei loro materiali, di quelli esistenti, di quelli scomparsi e di quelli nominati nei documenti storici ma non identificabili, dei canali interni e delle fosse di penetrazione nei quartieri di Comacchio. Le tante domande al termine della presentazione formulate dai presenti hanno suggellato il grande successo dell’illustrazione di Diego Maestri.
domenica 17 novembre 2024
Caterina Barbieri, Elettronica
Torna Caterina Barbieri, compositrice di Bologna con formazione classica. Una delle cose più belle che ci erano capitate nello scorso inverno fu vederla sul palco del Club to Club di Torino e accorgerci che sapeva sprigionare una forza che non avresti pensato da quella figura esile, di Stranger Things.
Dopo Vertical, la sua prima uscita su cassetta; dopo Pattern of Consciousness, moduli-motivi di coscienza che l’hanno posta all’attenzione di tutti; dopo Born Again in the Voltage; e dopo l’album Ecstatic Computation (che Massimo Torrigiani definì sulle nostre pagine “una dream machine, un incubo alla Tron, una soglia da varcare”); ecco il magnifico Spirit Exit, uscito ieri. Un album composto, prodotto e mixato dalla stessa Barbieri, durante la fase più acuta della pandemia, mentre la masterizzazione finale è opera di Antoine “Chab” Chabert.
Diversi gia' album all'attivo, molto originali, ipnotici e semplicemente molto belli e paradossalmente romantici, stiamo parlando di musica elettronica; echi assiomatici di ktaftwerk, Klaus Shulze, Tangerine Dream, Brian Eno, ma spicca la sensazione di un sound , anche spettacolare live, ex novo e ammaliante... R.G.
Caterina Barbieri è la nu0va Direttrice Biennale Musica di Venezia, 2025 2026
mercoledì 4 settembre 2024
martedì 27 agosto 2024
AI e ricordi....Venezia, cinema...
https://www.wired.it/article/in-the-realm-of-ripley-venice-immersive-festival-del-cinema-venezia-2024/ La sezione del Festival del cinema di Venezia dedicata alla XR - Extended Reality annovera anche il film interattivo di Chuck Chae con Jang Hyuk, che ricorre all'Intelligenza artificiale per studiare il funzionamento dei ricordi,,,La Biennale di Venezia ha reso noto il programma del Concorso Venice Immersive 2024; spicca un titolo da tenere d’occhio, In the Realm of Ripley, firmato dal vincitore dell’edizione del 2018, Chuck Chae (Chae Soo-eung) e interpretato da uno dei maggiori attori cinematografici e televisivi della Corea del Sud, Jang Hyuk.
lunedì 19 agosto 2024
Turismo di MASSA, si o no?
Siamo nel pieno dell'estate e le nostre città d'arte vivono l'esperienza del turismo di massa. Dati scientifici
sull'afflusso per il 2024 li avremo fra qualche mese, ma articoli e servizi radiotelevisivi testimoniano l'entità del fenomeno. Turismo di massa significa che oggi l'arte e la bellezza sono una componente fortemente attrattiva e, in larga misura, finalmente nella disponibilità di una platea assai vasta. Un desiderio che trova la sua giusta soddisfazione. Un incontro con le molteplici forme del bello non più appannaggio di pochi fortunati. E anche una forma di business che non dovrebbe essere derubricata a fastidio. Tuttavia le élite, così poco inclini ad accettare le regole del mercato, registrano con malcelato fastidio l'approdo dei torpedoni nelle città, le file di famiglie fuori da chiese e musei che, nell'attesa, addentano panini e gustano una birretta, la corsa a fotografare tutto e di più con i propri aggeggi elettronici. Il turismo di massa, cioè la cultura di massa, non è vicenda gradevole alle élite. Per i progressisti in servizio permanente effettivo il turismo di massa altro non è che l'esempio più eclatante della mercificazione di qualsiasi cosa, ancor più deprimente quando riguarda le espressioni artistiche. Gli ottimati del XXI secolo, democratici esclusivamente secondo i propri dettami, anelerebbero a città semideserte, a luoghi della bellezza semivuoti, a strade e piazze liberate da assembramenti di persone in cerca del monumento da visitare o della scultura da ammirare. Le élite se la cantano e se la suonano nella convinzione che il turismo di massa esprime solo il volto della maleducazione e dell'ignoranza. E poi conversano di virtù del popolo. O, per meglio dire, disquisiscono sul popolo all'ora del thè delle cinque.
Turismo di Massa, si o no? Citta' come Venezia gia' hanno messo dei paletti per arginare l'indubbia mercificazione, magari delle mostre d'arte.. In realta' il dibattito è aperto e dipende il futuro delle citta' e dell'arte, il problema non riguarda la sinistra pseudointelletuale...
sabato 10 agosto 2024
Ferrara, Sans Dieu, cinema di Venezia, Alessandro Rocca
https://www.estense.com/2024/1089170/sans-dieu-fiscaglia-va-alla-mostra-del-cinema-di-venezia-entro-28-agosto/ di Alessandro Rocca
martedì 29 agosto 2023
P. Micalizzi, Ferrara a Venezia (Mostra del Cinema), Bassani e Ferroni
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sabato 15 ottobre 2016
Venezia, Movimento Arte Vaporizzata Festival
MAV Records Festival @ALTOlab
-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻MAV-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻RECORDS-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻FESTIVAL-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻-̷̢͐̾͛ͯ̄̽ͩ͌͆͏̹͇̲̭̻
Congresso evaporato dell'oltremusica e del rumore
_̗͎̹̪̝̻̻͡_̷̱̤̪͕ aggressioni verbali di _̗͎̹̪̝̻̻͡_̷̱̤̪͕
Helena Velena
http://www.helenavelena.com
Antonio Saccoccio
http://liberidallaforma.blogspot.it
Roberto Guerra
http://futurguerra.blogspot.it
Stefano Balice
http://pensieroenarmonico.blogspot.it
.̙̞͇̠̱́ͫͫ̈́_̱̭̈́̒ͬͯ.̙̞͇̠̱́ͫͫ̈́_̱̭̈́̒ͬͯ ceffoni uditivi di .̙̞͇̠̱́ͫͫ̈́_̱̭̈́̒ͬͯ.̙̞͇̠̱́ͫͫ̈́_̱̭̈́̒ͬͯ
Hank the Think Thank feat. Laika Facsimile [Breakcore/Plunderphonic]
https://archive.org/details/0kbps085
https://archive.org/details/0kbps030
Claudio Sbadiglioni [Impop music]
https://archive.org/details/0kbps070
Il Russo [Electronic/Glitch]
https://archive.org/details/0kbps101
Pioggia D'Ambra [Experimental/Ambient]
http://pioggiadambra.bandcamp.com/
Submental [Electronic/Weirdmelodic]
https://archive.org/details/0kbps104
Ben Presto [Noise/Experimental]
https://soundcloud.com/oinko
Sounddog65 [Electronic/Industrial]
https://archive.org/details/0kbps066
BxUxG [Databending/Harsh Noise]
https://archive.org/details/0kbps055
MOVIMENTO ARTE VAPORIZZATA [Pfff!]
http://movimentoartevaporizzata.blogspot.it
http://mavrecords.webs.com
http://allevents.in/citt%C3%A0%20metropolitana%20di%20venezia/mav-records-festival-altolab/644798935698084#
ALTRE INFO
METEOWEBEU
http://www.meteoweb.eu/2016/10/mav-movimento-arte-vaporizzata-festival-venezia/764185/
mercoledì 19 ottobre 2011
Zuni-Ferrara: 23 ottobre Zabrinsky da Venezia
Domenica 23/10
ZABRISKY [IT]
*zuni sunday gig*
I Zabrisky sono un quartetto veneziano che si rifà a suoni decisamente interessanti. Neo psichedelia e shoegaze, le forti venature beat e garage portano alla memoria i Beatles di fine carriera, i Velvet Underground ed i Kinks.
(http://www.myspace.com/zabrisky)
Ore 20.00, ingresso gratuito riservato ai soci ARCI
Circolo Arci ZUNI
Via Ragno, 15 (Ferrara)
http://www.zuni.it/
venerdì 2 settembre 2011
RossoTrevi Operazione Laguna Rossa
Operazione Laguna Rossa. Un Nuovo 8 Settembre per il FUTURISMO
Pensiero+Azione: la Fontana Rossa in tutte le città d'Italia! Adunata del Futurismo Reale a Venezia e Virtuale on line!
Off Line- Venezia Castello (Gallery) ore 19 39- 22.00 fino al 18 9
On Line- ..YouTube, Facebook....eccetera
8 Settembre 2011 a Venezia: Graziano Cecchini Tutti a Casa! E'...arrivata la Ma-Donna! Non solo, come proclamato programmaticamente da RossoTrevi, il ritorno della grande pittura, futurismus renaissance, anzi FUTURISMO RICOSTRUZIONE.
Digito: l'8 Settembre, per celebrare futuristicamente simultaneamente l'8 settembre del Nuovo Futurismo RossoTrevi, tutti i futuristi uniti d'Italia... :
Irradiazione, Raid Virale nel web, su You Tube o altrove, nelle Piazze... Città d'Italia (On Line!!!): La Fontana Rossa sia net-nuclearizzata: a Venezia dal vivo (ma ovvio il Virtuale più vero della Realtà...), Laguna Rossa. . E la fontana originaria di Palazzeschi faccia ovunque- dopo il SuperMix di RossoTrevi, Clop Clop tsunami in tutta l'Italia del Web.
giovedì 1 settembre 2011
Intervista a Graziano Cecchini RossoTrevi 8 Settembre-Venezia: Tutti a Casa! E'...arrivata Ma-Donna
D- ROSSOTREVI IN MOSTRA A VENEZIA - LA QUADRICROMIA DEL NUOVO RINASCIMENTO ITALIANO?
R- I FUTURISTI MAI ARROGANTI o presentuosi..Dopo 100 anni non cadiamo più nella trappola passatista o presentista-- Renaissance Sì ma, per virtù alla Nietzsche, come il filosofo intendeva quell'epoca straordinaria, per rispetto di Michelangelo o Leonardo, preferisco parlare di RICOSTRUZONE. Ri-costruzione dell' 'ITALIA POLITICO-sociale, attraverso un/una techne (con la E- come Tekne-Arte...) inno alla Bellezza: Ma-Donna oggi con il nuovo futurismo arriva a Venezia. La Madonna archetipo di tutta l'arte italiana, certamente anche clonata, con la Madonna pop del nostro tempo.. Per CHI AMA IL FUTURISMO e l'arte italiana la mostra evento è OCCASIONE UNICA come Venezia stessa E DA VENEZIA ri-costruiamo la grande utopia perduta di un certo D'ANNUNZIO e del FUTURISMO . Venezia-dopo il lifting bacio futurista non è CITTA' PASSATISTA, ma una astronave Super Gondola sperimentale, una colonia terrestre in volo nello spazio...
D- VENEZIA OGGI FUTURISTA?
R- Si, ma senza nostalgie del passato, presente, futuro. Immenso Marinetti a suo tempo con il manifesto, il milione quasi di volantini lanciati dalla Torre dell'Orologio. Immenso Carmelo Bene quando lo recitò tempo fa. Ma oggi appunto il Tempo e lo Spazio sono davvero morti. NON LANCIO NULLA, nè assessori... nè sindaci, nessuna pro-vocazione NON SGOMITO COME fan così tutti (steccando e stonando spesso Mozart...) per qualsivoglia BIENNALE
D- UNA GRANDE BIENNALE sgarbiana, MA CLAMOROSA, L'ASSENZA, pare, DI CECCHINI, NONOSTANTE SALEMI... AFFAIRE SGARBI IN VISTA?
R-NON è COSI: SGARBI, grande e raro critico, Mi HA ACCENNATO a suo tempo alla sua Biennale utopica e avveniristica, dedicata-diceva a movimenti d'avanguardia, per rilanciare certa matrice.. Poi, è nato qualcosa d'altro. I cataloghi, anche quelli perpetui ma a vuoto forse- vista la quantità dei cosiddetti artisti presenti finora non m'interessano... Il futuro svelerà se RossoTrevi davvero assente, da qui a fine anno. A dir la verità la tua malizia e informazione pare sia errata. Secondo i media io RossoTrevi sarei stato a giugno nella Biennale sgarbiana di Siracusa. Peccato che non abbiano invitato l'artista!!!
D- PERCHE' I CRITICI CONTINUANO A CENSURARE IL FUTURISMO DEL TERZO MILLENNIO?