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sabato 30 maggio 2015

Ermetica a Roma, 8 Giugno 2015, a cura di Giorgio Di Genova

 




ROMA Assieme a Cleopatra alchimista,il prossimo 11 giugno, inaugurazione di questa particolarissima e coinvolgente mostraa cura di Giorgio Di Genova, celebre critico e storico dell'arte contemporaneo.




sabato 18 aprile 2015

Polmone Pulsante, Roma, “L ’ARTE CONTEMPORANEA È COME IL CINESE” a cura di GIORGIO DI GENOVA





Centro Promozionale delle Arti e della Ricerca

POLMONE PULSANTE

L'Associazione Amici del Polmone Pulsante

prossimi eventi:


Sabato 18 aprile 2015 ore 19:00

"L'ARTE CONTEMPORANEA È COME IL CINESE"
a cura di
GIORGIO DI GENOVA
(con proiezione di opere)



Polmone Pulsante
Salita del Grillo 21  - 00184 Roma

 

 *segnalato da A. Ungheri

venerdì 27 marzo 2015

Spoleto, CARTEGGI, a cura di Giorgio Di Genova


L'Officina d'Arte&Tessuti è lieta di presentare

"CARTEGGI"
28 artisti ed il medium carta

Spoleto, 28 marzo – 3 maggio 2015

Vernissage sabato 28 marzo, ore 17:30
Via Plinio il Giovane 6-8

COMUNICATO STAMPA

"Carteggi" è la prima delle due mostre del 2015 dedicate ad artisti contemporanei che, dall'uso delle fibre, lato sensu, hanno tratto un linguaggio espressivo del tutto particolare. Si inizia con i 28 artisti in mostra, che usano la carta per realizzare collage, puzzle, sculture, tutte opere visibili negli spazi della galleria di Spoleto a partire da sabato 28 marzo p.v..
La mostra è curata dal Prof. Giorgio Di Genova, che é anche autore del testo del catalogo, con la collaborazione di M. Giuseppina Caldarola. L'allestimento del percorso espositivo è pensato in funzione delle chiavi di lettura e degli spunti che il catalogo fornisce per approfondire il tema.
Il connubio tra arte e carta nasce in tempi remoti mentre, come viene evidenziato nel testo citando un volume scritto da Ezio Flammia (uno degli artisti presenti), l'uso della carta per la creazione di opere d'arte può essere datato a partire dal XV secolo, quando la cartapesta veniva utilizzata per produrre copie di sculture realizzate da artisti famosi. Più recentemente, invece, come ben evidenzia Giorgio Di Genova nel catalogo, il cartone viene indicato da Boccioni nel Manifesto della scultura futurista del 1912 "come uno dei venti materiali con cui si potevano realizzare opere plastiche, dando così il via al polimaterismo. Indicazione che fu immediatamente recepita da Braque e da Picasso ed a partire dalla quale si può affermare che la carta ed il cartone erano ormai entrati nei territori dell'arte, contribuendo non poco alla svolta onnivora di nuovi materiali nella produzione artistica del XX secolo.".


GLI ARTISTI
SILVIO BETTI, ANTONIO BUENO, MICHELANGELO CONTE, CATERINA ARCURI, FRANCO CENCI, VITO CAPONE, BRUNO CONTE, EDITH DZIEDUSZYCKA, VITTORIO FAVA, EZIO FLAMMIA, SERGIO FLORIANI, MIRELLA FORLIVESI, FRANCO GIULI, SALVATORE GIUNTA, MARISA LELII, GIOVANNI LETO, GIANNA MAGGIULLI, ADAMO MODESTO, ANNA MORO LIN, FRANCO PALETTA, ROSA PANARO, CLAUDIO PERRI, ADRIANA PIGNATARO, TERESA POLLIDORI, CLAUDIO ROTTA-LORIA, EUGENIA SERAFINI, MARIO SURBONE, FRANCESCO VARLOTTA.

Scheda Tecnica

EVENTO: "CARTEGGI – 28 artisti ed il medium carta"
DOVE: Officina d'Arte&Tessuti, Via Plinio il Giovane 6 - 8, Spoleto
QUANDO: 28 marz8 – 3 maggio 2015
VERNISSAGE: sabato 28 MARZO, ORE 17.30.
CATALOGO: in galleria
ORARIO: da mercoledì a sabato ore 11/13 – 15/20 (o su appuntamento)



Per maggiori dettagli sul programma:  info@officinadartetessuti.com www.officinadartetessuti.com

venerdì 6 marzo 2015

Giorgio Di Genova presenta Marisa Melli al Museo Crocetti di Roma: la mostra IN-VISIBILI

Redazione



Sabato 07 marzo 2015, alle ore 18,00, si inaugurerà a Roma, presso il Museo Crocetti, in via Cassia, n° 492, la mostra personale di pittura della professoressa Marisa Lelii, già docente di discipline pittoriche al Liceo Artistico di Teramo.
L'intervento inaugurale sarà tenuto dal professor Giorgio Di Genova*, noto critico d'arte di fama nazionale, autore della recensione critica del catalogo delle opere della pittrice Neretese, al quale seguirà un intervento musicale eseguito dal mezzosoprano Simona Iachini, accompagnata dal pianista Giordano Franceschini.
L'evento, che l'artista ha inteso non casualmente titolare "IN-VISIBILI", ha come suo tema centrale l'estrema crticità della condizione femminile e più in generale del genere umano, fagocitato dal mondo virtuale e al tempo stesso ingannevole che lo circonda, ma lascia tuttavia intravedere una volontà positiva di possibile, seppure difficile e faticosa rinascita.
La mostra resterà aperta dal 07 al 22 marzo 2015.

*Giorgio Di Genova, tra i principali storici d'arte italiani (e del futurismo in particolare)

lunedì 14 luglio 2014

Antonio Fiore – “In viaggio con Ufagrà” a Fiuggi



Sala Esposizione del Teatro Comunale – Fiuggi



2 – 31 agosto 2014



Inaugurazione sabato 2 agosto ore 18,00





Dopo i recenti successi romani con la partecipazione al Padiglione Italia della 54 Biennale di Venezia a Palazzo Venezia, con la personale da Tartaglia Arte, con l'antologica al CERP Rocca Paolina di Perugia, con le personali alla Galleria Vittoria ed alla Sala Convegni e mostre Gangemi Editore, Antonio Fiore, definito dalla critica specialistica l'erede dei futuristi, approda a Fiuggi, ospitato dal Comune di Fiuggi, con una cospicua antologica che verrà inaugurata sabato 2 agosto alle ore 18,00 per rimanere aperta fino al 31 agosto.
La mostra si avvale del patrocinio del Comune di Fiuggi e del Comune di Segni.

Per l'artista di Segni si tratta in realtà di un ritorno nel comune di Fiuggi, poiché vi espose varie volte, l'ultima nel 2007 all'Officina della Memoria e dell'Immagine. "Antonio Fiore – In Viaggio con Ufagrà", presenterà una cinquantina di opere, fra disegni, dipinti e sculture datate fra il 1978 e il 2014, articolate in sei aree tematiche che declinano il suo linguaggio: "Quadri messaggio di UFAGRA' " ; "Campi totali dello spazio"; "Fughe plastiche nello spazio"; "Foreste cosmiche segnaletiche"; "Il sacro di UFAGRA"; "Il celebrativo di UFAGRA'". A corredo dell'esposizione verrà pubblicato un catalogo edito da Gangemi Editore, con la presentazione di Fabrizio Martini, Sindaco di Fiuggi, e con testo di Giorgio Di Genova.



Antonio Fiore, nato a Segni nel 1938, studi universitari di economia alla Sapienza di Roma interrotti per una precoce, brillante carriera dirigenziale in aziende come ENEA, Gepi, Klopman, collezionista pignolo che con gli artisti voleva un rapporto diretto, non solo commerciale, dal 1978 comprende che poteva anche lui avere qualcosa da esprimere in fatto di arte e, stimolato da Sante Monachesi, noto pittore con un passato da futurista, fondatore nel 1962 del movimento neofuturista AGRA', si mette a dipingere avviando il discorso dei "Quadri messaggio AGRA' " usando anche la tecnica del collage. Da allora, coniuga la ricerca artistica con l'attività manageriale, continuando ad avere rapporti con altri personaggi del mondo dell'arte come le sorelle Luce ed Elica Balla, figlie di Giacomo Balla, il grande protagonista del Futurismo, o come Francesco Cangiullo, futurista parolibero napoletano molto caro a Marinetti.

Comincia ad esporre in numerose città italiane e all'estero, ottenendo sempre successo col suo linguaggio di forme fiammiformi dinamiche e variopinte con le quali compone palinsesti fantastici ambientati nel sidereo, che all'inizio, con i quadri-messaggio, contengono brevi frasi, esclamazioni; quelle che i futuristi definivano "parolibere", messaggi che presto spariscono per lasciare il campo unicamente al colore, pieno e piatto delle sue lingue che si attorcigliano e svettano verso dimensioni ignote. La prima personale è del 1980 alla Galleria "La Gatta" di Colleferro. Fiore si firma Ufagrà (Universo Fiore AGRA'), così battezzato artisticamente da Monachesi che lo presenta in catalogo.

Si susseguono le mostre nelle principali città italiane e all'estero e di lui comincia ad interessarsi la critica più qualificata, in particolare quella che si occupa dello studio e dell'approfondimento del Futurismo. E negli anni Ottanta, oltre a Monachesi, c'erano anche altri artisti che il Futurismo lo avevano vissuto in prima persona, seppure nella sua estrema stagione, e allora Fiore non poteva non avere con loro un rapporto. Fra questi Enzo Benedetto che nel 1967, convinto della continuità del Movimento marinettiano, aveva lanciato la " Dichiarazione Futurismo Oggi" e un'omonima rivista e che raccolse inizialmente intorno al suo discorso futuristi come Gerardo Dottori, Tullio Crali, Alessandro Bruschetti, Osvaldo Peruzzi, Mino Delle Site ed altri.

Nel 1989 inizia un fecondo rapporto con lo storico dell'arte Giorgio Di Genova che segue tutt'ora l'artista, il quale gli cura una importante antologica nel 1991 nel Complesso Monumentale di San Michele a Ripa. E' la stagione della "pittura a campo totale". Verso la metà degli anni Novanta, l'artista sperimenta nuove forme da dare all'opera; nascono così i legni sagomati, dove i suoi motivi acquistano tridimensionalità, le "tempeste e le foreste cosmiche". Nel frattempo agli esegeti di Fiore si sono aggiunti Rossana Bossaglia e Franca Calzavacca e poi Carlo Fabrizio Carli. La sua pittura si arricchisce di elementi polimaterici come l'acciaio che, oltretutto, riflette ed amplifica le forme di chi guarda il quadro. Del 2005 è un'altra mostra fondamentale dell'artista, al Vittoriano di Roma presentato da Claudio Strinati, Giorgio Di Genova e Rossana Bossaglia, come del resto quella del 2008 al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma, con testo di Gabriele Simongini ed inoltre quella del 2009 alla Galleria Vittoria di Roma, in occasione delle celebrazioni del Centenario del Futurismo, con testo di Giorgio Di Genova. Nel 2011 ha esposto da Tartaglia Arte di Roma presentato da un lungo testo di Giovanni Lista, il noto storico del Futurismo che, per la prima volta, si interessa di Fiore. Lo stesso anno Sgarbi invita l'artista di Segni a Palazzo Venezia di Roma per la sezione laziale del Padiglione Italia della 54.a Biennale di Venezia. Del 2012 è l'importante antologica al CERP- Rocca Paolina di Perugia, a cura di Massimo Duranti in collaborazione con Andrea Baffoni e Francesca Duranti. Nel 2013 ha esposto alla Galleria Vittoria di Roma e recentemente alla Sala convegni e mostre Gangemi Editore - Roma.






INGRESSO LIBERO

Orario: tutti i giorni 10/13 – 17/20



INFO Sito internet: www.antoniofiore.it



Ufficio Turismo: tel. 0775 5461242

sabato 26 febbraio 2011

Futurismo Oggi: Antonio Fiore Ufagrà interview

(*15-12-2008) Con parecchia emozione, pubblico l'intervista che ci ha gentilmente concesso il maestro Antonio Fiore, principale artista del Terzo Futurismo ed erede delle ricerche di Balla e Boccioni. Un ringraziamento particolare a Roberto Guerra e a Graziano Cecchini per i loro spunti di riflessioni e suggerimenti per formulare le domande
Gentile Maestro, parlando per esperienza personale, la mia scoperta personale del Futurismo è stata lenta e tarda. A scuola, mi han trasmesso un'immagine distorta: di tutta la complessità del movimento, non era rimasta che un'ombra grottesca. E parlo degli anni Novanta. E’ stata una naturale partecipazione, senza accorgermene. Gino Agnese in una testimonianza ha scritto che incontrando Enzo Benedetto, questi, parlando di me disse”… E’ un giovane, Fiore, che sta nella scia futurista e in tutta evidenza deriva da Balla, ma invece si è formato al fianco di Monachesi. E questa si che è una stranezza….”
Sospetto che il Futurismo, proprio per la carica eversiva, sia stato vittima di un "genocidio culturale", condannato all'Oblio, eppure, nonostante questo, capace di influenzare l'arte del Novecento. Probabilmente , senza la sua influenza, non avremmo avuto un Burri, un Fontana, uno Schifano, o un Gadda.
Eppure, anche nel Centenario, invece di riflettere sulla sua continuità storica, di cui lei è testimonianza, si continua a considerare il Futurismo come un fossile.
Penso a quanto dichiarato dalla mostra di Parigi,( Il futurismo circoscritto al 1915!) o da Luca Verdone al recente Festival ex del cinema di Roma (il futurismo è morto con Marinetti...).  Lei futurista senza neo e senza post che ne dice? Celebrazione o la rivoluzione continua? Lei, tra l'altro, cosa ha in programma per il centenario?
Il Futurismo è un’idea. Diceva Benedetto”.. Le attività del “Movimento” cessano nel 1944 con la morte del suo fondatore. Mentre la ideologia del Futurismo, questa spinta verso l’avvenire espressa anche nelle tesi del dinamismo plastico boccioniano, questa idea di continuità e propulsione in avanti scoperta da Marinetti esiste ancora nella natura ed è insopprimibile anche nell’arte e nella poesia”.
Si celebra il Centenario del Futurismo e noi celebriamo anche la sua continuità. Infatti il 7 febbraio 2009, alla Galleria Vittoria, Via Margutta 103, Roma, desidero onorare questa importante ricorrenza, a margine delle esposizioni ufficiali dedicate all’avanguardia italiana che ha avuto risonanza internazionale, influendo sulla produzione e concezione di moltissimi artisti del ‘900 di vari paesi europei ed extraeuropei, realizzando per l’occasione il polittico:” 1909-2009: il Futurismo ha cento anni” ed il trittico:”Velocità + aeropittura + cosmo pittura”.
Nella sua biografia si ricorda della sua amicizia con Cangiullo, uno dei sommersi e dimenticati dell'esperienza dell'avanguardia italiana. Può tracciare a parole un ritratto ? Come l'ha influenzata nello sviluppo del suo pensiero artistico ?
Cangiullo, che in effetti è uno dei sommersi e dimenticati, è stato un personaggio notevole nel Movimento Futurista con interventi nel campo della pittura, della poesia, del teatro (con il teatro della sorpresa), delle parolibere, della musica. Alcuni critici d’arte fanno cenno a qualche influenza di Cangiullo nella mia attività. Lo storico dell’arte Giorgio Di Genova in un pezzo critico del 1990 ha scritto:”… In Antonio Fiore, al contrario di quello che fu invece per Francesco Cangiullo, a cui forse vanno fatte risalire le esperienze del nostro di inserire scritte nel contesto dell’opera…” 
Probabilmente nei miei” Quadri-Messaggio” inconsciamente può esserci stata una influenza.
Lei ha vissuto l'esperienza di Futurismo Oggi di Enzo Benedetto durata sino al 1993.la prova scientifica di certa continuità del Futurismo di cui accennavamo prima.
Un Futurismo ovviamente aggiornato, come già l'intendevano l'equipe di ... Benedetto Record, come lo battezzò Marinetti. Che ricordo ha della rivista e degli altri futuristi  che ci contriburono?
L’esperienza di Futurismo Oggi e l’esempio di Enzo Benedetto hanno rafforzato la mia convinzione della continuità del Futurismo nell’attualità. I ricordi sono tanti. Pochi sono i superstiti. Sono in contatto con Luigi Tallarico che come critico d’arte sta organizzando mostre e convegni sul Futurismo e la sua continuità e sul Centenario.
 Girando per mostre, ho notato come molti giovani artisti cerchino di percorrere la strada della fusione tra pittura e parola. Un'influenza, spesso non dichiarata, dei suoi "quadri messaggio" ?
Credo proprio di si. Fu una intuizione ed innovazione quando nel 1978 iniziai a dipingere i “Quadri-Messaggio”.
Non sono oggettivo, perchè devo confessarle che io suoi quadri mi piaccion da morire. Passerei le ore a guardare le sue battaglie cosmiche. Sbaglio o nelle sue opere traspare una serenità estetica, simultaneamente gioiosa, giocosa e trascendente, a prima vista distante dal clichet "classico" di certo vitalismo aggressivo dei futuristi storici ?
E’ esattamente così. Amo il colore, la solarità, l’Arte-Vita. Sono più portato a dare un messaggio di pace (anche con le mie Battaglie cosmiche) che “la guerra sola igiene del mondo” degli amati storici.
Dal punto di vista artistico e non solo, la Modernità, come insieme di strumenti concettuali nati dal Barocco per reagire alla crisi di certezze religiose, filosofiche e scientifiche del tardo Cinquecento, è morta da quasi un secolo.
Ciò che rimane, un magma confuso di nostalgie, di pensiero debole e di citazioni che genera il nostro grigiore culturale, è conseguenza non del suo persistere, ma del suo morire, dell'esser rimasti senza bussola. Urge un nuovo Pensiero Forte, capace di dar senso al Reale.
Paradossalmente è il Futurismo, avanguardia assai longeva,  oggi a indicare nuovi valori estetici ?
Non so se il Futurismo possa indicare oggi nuovi valori estetici. Ma come ha detto Kandinsky l’arte oggi, come l’opera d’arte, è figlia del suo tempo.
 Più in generale: forse è la Scienza oggi il vero futurismo vincente, dal punto di vista sociale epolitico, la vera igiene del mondo; eppure una sua
visione dogmatica, positivista, è una corsa verso un passatismo tecnicista.Non sarebbe auspibile il recupero di un'equilibrio rinascimentale, tra Scienze ed Umanesimo, che ricostruisce un uomo completo e moltidimensionale, non produttore e consumatore, ma creatore ?

Lei condivide questa tesi oppure che cosa Lei gli contrappone?
La Scienza può essere considerata un futurismo vincente nel senso che è in continua evoluzione e in divenire nella ricerca e negli esperimenti. Resta il fatto che l’uomo è e rimane al centro dell’universo con tutta la sua creatività e fantasia.
Tornando all'arte contemporanea, come la vede rispetto alle grandi avanguardie storiche? Internet o postInternet come vede il futuro dell'avanguardia? Quale artista può esser definito un futurista contemporaneo ?
L’artista cerca di inventare una sua realtà che diventi anche la realtà degli altri. In ogni opera c’è il senso di un momento storico, ci sono i segni della propria epoca. L’arte è sempre stata precorritrice dei tempi. Quella dei futuristi è un’idea pragmatica di vivere la vita, appunto, nella realtà.
Le riferisco una domanda di Graziano Cecchini: Moana Pozzi era futurista? Qual'è il sue parere sulle azioni come "Rosso Trevi" ? Posson considerarsi come eredi delle serate di Marinetti ? Oppure, recuperando una dimensione ludica, permettono di rompere il diaframma polveroso tra Arte e Vita ?
Le serate futuriste erano delle manifestazioni molto movimentate e chiassose che venivano organizzate per ottenere un rinnovamento totale. Non credo che le azioni in atto oggi possono considerarsi eredi delle serate futuriste di Marinetti, Hanno l’effetto di un happening, di incuriosire l’opinione pubblica, senza togliere nulla alla  creatività e bravura di chi le mette in atto.
Lo scenario del Futurismo era quello di un’avanguardia totale che ha interessato ogni aspetto della vita sociale e culturale. 

(A.Brugnoli)  http://arte-e-artisti.splinder.com/post/19331959/intervista-al-maestro-antonio-fiore
 

 


Visualizza immagine in Bing ... futurismo, l'amico Antonio Fiore (In arte Ufagrà) - foto in basso | http://www.marcoabbenda.com...

 

 

mercoledì 25 febbraio 2009

UFAGRA' SU RAI DUE!

FIORE 4.jpgAntonio Fiore futurista a Rai Due
Oggi, 25 2 per Rai Due (Rubrica Non Solo Soldi), speciale sul centenario del futurismo, grande rilievo alla personale di Antonio Fiore, "Ufagrà nel 100 d. F.ovvero il Futurismo è morto, viva il Futurismo", a cura di Giorgio Di Genova, Galleria Vittoria, Via Margutta, inaugurata lo scorso 7 febbraio, conclusasi proprio ieri, dopo tre settimane di grande audience. Nel programma, un rapido excursus sul Futurismo cosiddetto storico, Balla e i pittori futuristi, fino ai contemporanei, ovvero Fiore, forse il più geniale di tutto il movimento futurista attuale. Come sottolineato dallo stesso curatore della mostra, nella trasmissione (e nel catalogo splendido della mostra di Fiore), proprio Ufagrà, storicamente esprime, più di tutta la  pur sorprendente ondata del duemila (riunitasi a Ferrara per un centenario parallelo- neofuturisti-transumanisti-connettivisti-FTM Azione Futurista, con Graziano Cecchini, Riccardo Campa, Paolo Ruffilli, Baldo Savonari, Roby Guerra e Alessio Brugnoli e altri 30, anche  Fiore con un videoclip), certa oggettiva continuità futurista, per questioni ideologiche e ataviche passatiste nazionali, rimossa da certa casta culturale italiana. Proprio fino al centenario. Flash di Rai Due su alcune delle opere del centenario di Fiore, una sorta di Balla del duemila, aeropittura ormai cosmica, alla luce dell'era spaziale e di Internet, colori innamorati e siderali, quasi alieni immateriali pronti dalle stelle a invadere la Terra per farla...evolvere, o umani olografici del futuro in partenza verso altri universi. La dimostrazioe scientifica della continuità del Futurismo, secondo anche le grandi speranze del futurista simbolo post1944, ovvero Enzo Benedetto (e la rivista Futurismo Oggi), con cui Fiore ha collaborato fin quasi al duemila (con la aeroscomparsa... del grande Enzo). Continuità... espressa anche in quest'anno futurista a Lecce nell'evento "Futurismo, nel suo centenario, la continuità" (Galleria del Palazzo Ducale-Cavallino-Lecce) a cura dello storico "storico" futuristico Luigi Tallarico (una vita per il futurismo, tra cui un saggio straordinario in I Futuristi a cura di Francesco Grisi): collettiva con lo stesso Fiore e anche Benedetto (fino al 20 Aprile)

sabato 7 febbraio 2009

ANTONIO FIORE INAUGURAZIONE DEL CENTENARIO FUTURISTA A ROMA

FIORE 3.jpg 

 UFAGRA' CENTENARIO FUTURISTA INUAGURAZIONE A ROMA

* Tra le celebrazioni del Centenario del Futurismo, questa personale di Antonio Fiore Ufagrà spicca per la peculiatità dell'evento e dell'artista: ex Futurismo Oggi di Enzo Benedetto, il futurista e la rivista di riferimento (attiva fin quasi al duemila) del Futurismo pst1944, Antonio Fiore dall'originaria Aeropittura è approdato ad un inedita Cosmopittura: da un lato - nell'arte visiva contemporanea, la prova scientifica della cosiddetta "Ricostruzione Futurista dell'Universo"; dall'altro una sorta originale e soggettiva (ma una mimesi) di Giacomo Balla. Ufagrà, il Balla degli annni duemila, tutt'oggi attivissimo e dinamico, come ben dimostrato da Giorgio Di Genova, storico e critico d'arte, curatore del centenario futurista in questione e di altre grandi personali dell'artista romano. Fiore, tra l'altro parteciperà via videoclip a Futurismo Live a Ferrara, centenario in programma il 20 2 a cura dei futuristi contemporanei, del duemila; nello specifico a cura del bloger e intellettuale neofuturist Alessio Brugnoli, e dei ferraresi futuristi Roby Guerra e Lammerto Guerra (e di Ferrara Video&arte, prersidente Dott. Vitaliano Teti, Università di Ferrara). Ufagrà Fiore ha anche aderito appunto al Futurismo "contemporaneo", radunato proprio a Ferrara per  il centenario: nonché al volume on line Futurismo 100 e +, futurgrafia antidizionario del  movimento futurista alla luce del duemilanove su My Space).

Mostra Personale Antonio Fiore – Ufagrà

1909 – 2009: il Futurismo ha cento anni

Inaugurazione: sabato 7 febbraio 2009 - ore 18.00

Durata: dal 7 al 24 febbraio 2009

Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – 00187 Roma

A cura di: Giorgio Di Genova

Orario galleria: 15,00/19,00 da lunedì a sabato. La mattina e la domenica su appuntamento

L’artista, in arte Ufagrà, è nato a Segni l’1/8/1938, ha frequentato, nella seconda metà degli anni Settanta,

lo studio di Sante Monachesi fino al 1984, aderendo e collaborando al Movimento Agrà. Successivamente

aderirà, alla metà degli anni ‘80, alla Dichiarazione “Futurismo Oggi” redatta da Enzo Benedetto e firmata

dai futuristi allora viventi.

La mostra, che intende onorare la celebrazione del Centenario del Futurismo, è curata da Giorgio Di Genova

ed è corredata di un catalogo di 112 pagine contenente l’introduzione della gallerista Tiziana Todi, il saggio

del curatore, più la conferenza il Futurismo, un’avanguardia totale, tenuta nel 2000 a Sofia, preceduti da

una nota di aggiornamento, nonché l’antologia critica e testimonianze, le riproposizioni del Manifesto del

Futurismo, del Manifesto tecnico della pittura futurista e dei 4 Manifesti Agrà oltre alcune illustrazioni a

colori delle opere in mostra.

Nel testo il curatore ha ricostruito argomentatamente il tragitto artistico dell’artista dal 1978 ad oggi e nella

nota “Ufagrà nel 100 d.F., ovvero il Futurismo è morto, viva il Futurismo” , Di Genova evidenzia la continuitàdel Futurismo scrivendo “... Il Movimento Futurista, è noto, è finito nel 1944 con la morte di Marinetti,

anche se per gli studiosi oggi impegnati a celebrarlo espositivamente esso sarebbe durato fino al 1915,cioè

fino al 6 d.F., negando (o rinnegando) tutti gli sviluppi posteriori realizzatisi, mentre il suo Pontifex Maximus

era ancora in vita. Sarebbe come dire che il Cristianesimo è finito con la morte di Gesù e che non sono

cristiani gli apostoli e tutte le confessioni successive, Cattolicesimo compreso.

Io sono tra coloro che ritengo conclusa la “storia” del Futurismo appunto nel 1944, ma da storico dell’arte

contemporanea considero le vicende post-1944 dei futuristi sopravvissuti a Marinetti e dei seguaci come

appartenenti all’era futurista, cosicché, se si è potuto parlare del Secondo Futurismo, niente vieta di

considerare Terzo Futurismo ciò che si è prodotto o si va producendo da chi si serve, rinnovandolo, del

lessico futurista.

Negare la realtà di una odierna persistenza del verbo futurista, incarnato da Ufagrà, sarebbe

illogico.......egli sulle radici dei futuristi storici, dell’Aeropittura e del Movimento Agrà ha inteso celebrare

creativamente i cento anni del Movimento con 2 nuove opere. Mi riferisco al trittico Velocità + Aeropittura +Cosmopittura ed alla pala 1909-2009: il Futurismo ha cento anni, due opere di concezione futurista sposata,

specialmente la seconda, con la tradizione storica della pittura, almeno per quel che riguarda la struttura

che con la “corona” e la predella si rifà al paliotto d’altare...”

UFFICIO STAMPA: Tiziana Todi, cell. 3404182078 tizianatodi@libero.it

Per informazioni: tel.0636001878 – fax 063242599 - www.galleriavittoria.com – tizianatodi@libero.it

www.antoniofiore.it

www.myspace.com/edizionifuturiste.com