sabato 30 maggio 2015
sabato 18 aprile 2015
Polmone Pulsante, Roma, “L ’ARTE CONTEMPORANEA È COME IL CINESE” a cura di GIORGIO DI GENOVA
Sabato 18 aprile 2015 ore 19:00
"L'ARTE CONTEMPORANEA È COME IL CINESE"
venerdì 27 marzo 2015
Spoleto, CARTEGGI, a cura di Giorgio Di Genova
venerdì 6 marzo 2015
Giorgio Di Genova presenta Marisa Melli al Museo Crocetti di Roma: la mostra IN-VISIBILI
lunedì 14 luglio 2014
Antonio Fiore – “In viaggio con Ufagrà” a Fiuggi
sabato 26 febbraio 2011
Futurismo Oggi: Antonio Fiore Ufagrà interview
Sospetto che il Futurismo, proprio per la carica eversiva, sia stato vittima di un "genocidio culturale", condannato all'Oblio, eppure, nonostante questo, capace di influenzare l'arte del Novecento. Probabilmente , senza la sua influenza, non avremmo avuto un Burri, un Fontana, uno Schifano, o un Gadda.
Eppure, anche nel Centenario, invece di riflettere sulla sua continuità storica, di cui lei è testimonianza, si continua a considerare il Futurismo come un fossile.
Penso a quanto dichiarato dalla mostra di Parigi,( Il futurismo circoscritto al 1915!) o da Luca Verdone al recente Festival ex del cinema di Roma (il futurismo è morto con Marinetti...). Lei futurista senza neo e senza post che ne dice? Celebrazione o la rivoluzione continua? Lei, tra l'altro, cosa ha in programma per il centenario?
Il Futurismo è un’idea. Diceva Benedetto”.. Le attività del “Movimento” cessano nel 1944 con la morte del suo fondatore. Mentre la ideologia del Futurismo, questa spinta verso l’avvenire espressa anche nelle tesi del dinamismo plastico boccioniano, questa idea di continuità e propulsione in avanti scoperta da Marinetti esiste ancora nella natura ed è insopprimibile anche nell’arte e nella poesia”.
Si celebra il Centenario del Futurismo e noi celebriamo anche la sua continuità. Infatti il 7 febbraio 2009, alla Galleria Vittoria, Via Margutta 103, Roma, desidero onorare questa importante ricorrenza, a margine delle esposizioni ufficiali dedicate all’avanguardia italiana che ha avuto risonanza internazionale, influendo sulla produzione e concezione di moltissimi artisti del ‘900 di vari paesi europei ed extraeuropei, realizzando per l’occasione il polittico:” 1909-2009: il Futurismo ha cento anni” ed il trittico:”Velocità + aeropittura + cosmo pittura”.
Nella sua biografia si ricorda della sua amicizia con Cangiullo, uno dei sommersi e dimenticati dell'esperienza dell'avanguardia italiana. Può tracciare a parole un ritratto ? Come l'ha influenzata nello sviluppo del suo pensiero artistico ?
Cangiullo, che in effetti è uno dei sommersi e dimenticati, è stato un personaggio notevole nel Movimento Futurista con interventi nel campo della pittura, della poesia, del teatro (con il teatro della sorpresa), delle parolibere, della musica. Alcuni critici d’arte fanno cenno a qualche influenza di Cangiullo nella mia attività. Lo storico dell’arte Giorgio Di Genova in un pezzo critico del 1990 ha scritto:”… In Antonio Fiore, al contrario di quello che fu invece per Francesco Cangiullo, a cui forse vanno fatte risalire le esperienze del nostro di inserire scritte nel contesto dell’opera…”
Probabilmente nei miei” Quadri-Messaggio” inconsciamente può esserci stata una influenza.
Lei ha vissuto l'esperienza di Futurismo Oggi di Enzo Benedetto durata sino al 1993.la prova scientifica di certa continuità del Futurismo di cui accennavamo prima.
Un Futurismo ovviamente aggiornato, come già l'intendevano l'equipe di ... Benedetto Record, come lo battezzò Marinetti. Che ricordo ha della rivista e degli altri futuristi che ci contriburono?
L’esperienza di Futurismo Oggi e l’esempio di Enzo Benedetto hanno rafforzato la mia convinzione della continuità del Futurismo nell’attualità. I ricordi sono tanti. Pochi sono i superstiti. Sono in contatto con Luigi Tallarico che come critico d’arte sta organizzando mostre e convegni sul Futurismo e la sua continuità e sul Centenario.
Girando per mostre, ho notato come molti giovani artisti cerchino di percorrere la strada della fusione tra pittura e parola. Un'influenza, spesso non dichiarata, dei suoi "quadri messaggio" ?
Credo proprio di si. Fu una intuizione ed innovazione quando nel 1978 iniziai a dipingere i “Quadri-Messaggio”.
Non sono oggettivo, perchè devo confessarle che io suoi quadri mi piaccion da morire. Passerei le ore a guardare le sue battaglie cosmiche. Sbaglio o nelle sue opere traspare una serenità estetica, simultaneamente gioiosa, giocosa e trascendente, a prima vista distante dal clichet "classico" di certo vitalismo aggressivo dei futuristi storici ?
E’ esattamente così. Amo il colore, la solarità, l’Arte-Vita. Sono più portato a dare un messaggio di pace (anche con le mie Battaglie cosmiche) che “la guerra sola igiene del mondo” degli amati storici.
Dal punto di vista artistico e non solo, la Modernità, come insieme di strumenti concettuali nati dal Barocco per reagire alla crisi di certezze religiose, filosofiche e scientifiche del tardo Cinquecento, è morta da quasi un secolo.
Ciò che rimane, un magma confuso di nostalgie, di pensiero debole e di citazioni che genera il nostro grigiore culturale, è conseguenza non del suo persistere, ma del suo morire, dell'esser rimasti senza bussola. Urge un nuovo Pensiero Forte, capace di dar senso al Reale.
Paradossalmente è il Futurismo, avanguardia assai longeva, oggi a indicare nuovi valori estetici ?
Non so se il Futurismo possa indicare oggi nuovi valori estetici. Ma come ha detto Kandinsky l’arte oggi, come l’opera d’arte, è figlia del suo tempo.
Più in generale: forse è la Scienza oggi il vero futurismo vincente, dal punto di vista sociale epolitico, la vera igiene del mondo; eppure una sua
visione dogmatica, positivista, è una corsa verso un passatismo tecnicista.Non sarebbe auspibile il recupero di un'equilibrio rinascimentale, tra Scienze ed Umanesimo, che ricostruisce un uomo completo e moltidimensionale, non produttore e consumatore, ma creatore ?
Lei condivide questa tesi oppure che cosa Lei gli contrappone?
La Scienza può essere considerata un futurismo vincente nel senso che è in continua evoluzione e in divenire nella ricerca e negli esperimenti. Resta il fatto che l’uomo è e rimane al centro dell’universo con tutta la sua creatività e fantasia.
Tornando all'arte contemporanea, come la vede rispetto alle grandi avanguardie storiche? Internet o postInternet come vede il futuro dell'avanguardia? Quale artista può esser definito un futurista contemporaneo ?
L’artista cerca di inventare una sua realtà che diventi anche la realtà degli altri. In ogni opera c’è il senso di un momento storico, ci sono i segni della propria epoca. L’arte è sempre stata precorritrice dei tempi. Quella dei futuristi è un’idea pragmatica di vivere la vita, appunto, nella realtà.
Le riferisco una domanda di Graziano Cecchini: Moana Pozzi era futurista? Qual'è il sue parere sulle azioni come "Rosso Trevi" ? Posson considerarsi come eredi delle serate di Marinetti ? Oppure, recuperando una dimensione ludica, permettono di rompere il diaframma polveroso tra Arte e Vita ?
Le serate futuriste erano delle manifestazioni molto movimentate e chiassose che venivano organizzate per ottenere un rinnovamento totale. Non credo che le azioni in atto oggi possono considerarsi eredi delle serate futuriste di Marinetti, Hanno l’effetto di un happening, di incuriosire l’opinione pubblica, senza togliere nulla alla creatività e bravura di chi le mette in atto.
Lo scenario del Futurismo era quello di un’avanguardia totale che ha interessato ogni aspetto della vita sociale e culturale.
(A.Brugnoli) http://arte-e-artisti.splinder.com/post/19331959/intervista-al-maestro-antonio-fiore
mercoledì 25 febbraio 2009
UFAGRA' SU RAI DUE!
sabato 7 febbraio 2009
ANTONIO FIORE INAUGURAZIONE DEL CENTENARIO FUTURISTA A ROMA
UFAGRA' CENTENARIO FUTURISTA INUAGURAZIONE A ROMA
* Tra le celebrazioni del Centenario del Futurismo, questa personale di Antonio Fiore Ufagrà spicca per la peculiatità dell'evento e dell'artista: ex Futurismo Oggi di Enzo Benedetto, il futurista e la rivista di riferimento (attiva fin quasi al duemila) del Futurismo pst1944, Antonio Fiore dall'originaria Aeropittura è approdato ad un inedita Cosmopittura: da un lato - nell'arte visiva contemporanea, la prova scientifica della cosiddetta "Ricostruzione Futurista dell'Universo"; dall'altro una sorta originale e soggettiva (ma una mimesi) di Giacomo Balla. Ufagrà, il Balla degli annni duemila, tutt'oggi attivissimo e dinamico, come ben dimostrato da Giorgio Di Genova, storico e critico d'arte, curatore del centenario futurista in questione e di altre grandi personali dell'artista romano. Fiore, tra l'altro parteciperà via videoclip a Futurismo Live a Ferrara, centenario in programma il 20 2 a cura dei futuristi contemporanei, del duemila; nello specifico a cura del bloger e intellettuale neofuturist Alessio Brugnoli, e dei ferraresi futuristi Roby Guerra e Lammerto Guerra (e di Ferrara Video&arte, prersidente Dott. Vitaliano Teti, Università di Ferrara). Ufagrà Fiore ha anche aderito appunto al Futurismo "contemporaneo", radunato proprio a Ferrara per il centenario: nonché al volume on line Futurismo 100 e +, futurgrafia antidizionario del movimento futurista alla luce del duemilanove su My Space).
Mostra Personale Antonio Fiore – Ufagrà
“1909 – 2009: il Futurismo ha cento anni”
Inaugurazione: sabato 7 febbraio 2009 - ore 18.00
Durata: dal 7 al 24 febbraio 2009
Presso: Galleria Vittoria – Via Margutta, 103 – 00187 Roma
A cura di: Giorgio Di Genova
Orario galleria: 15,00/19,00 da lunedì a sabato. La mattina e la domenica su appuntamento
L’artista, in arte Ufagrà, è nato a Segni l’1/8/1938, ha frequentato, nella seconda metà degli anni Settanta,
lo studio di Sante Monachesi fino al 1984, aderendo e collaborando al Movimento Agrà. Successivamente
aderirà, alla metà degli anni ‘80, alla Dichiarazione “Futurismo Oggi” redatta da Enzo Benedetto e firmata
dai futuristi allora viventi.
La mostra, che intende onorare la celebrazione del Centenario del Futurismo, è curata da Giorgio Di Genova
ed è corredata di un catalogo di 112 pagine contenente l’introduzione della gallerista Tiziana Todi, il saggio
del curatore, più la conferenza il Futurismo, un’avanguardia totale, tenuta nel 2000 a Sofia, preceduti dauna nota di aggiornamento, nonché l’antologia critica e testimonianze, le riproposizioni del Manifesto del
Futurismo, del Manifesto tecnico della pittura futurista e dei 4 Manifesti Agrà oltre alcune illustrazioni a
colori delle opere in mostra.
Nel testo il curatore ha ricostruito argomentatamente il tragitto artistico dell’artista dal 1978 ad oggi e nella
nota “Ufagrà nel 100 d.F., ovvero il Futurismo è morto, viva il Futurismo” , Di Genova evidenzia la continuitàdel Futurismo scrivendo “... Il Movimento Futurista, è noto, è finito nel 1944 con la morte di Marinetti,anche se per gli studiosi oggi impegnati a celebrarlo espositivamente esso sarebbe durato fino al 1915,cioè
fino al 6 d.F., negando (o rinnegando) tutti gli sviluppi posteriori realizzatisi, mentre il suo Pontifex Maximus
era ancora in vita. Sarebbe come dire che il Cristianesimo è finito con la morte di Gesù e che non sono
cristiani gli apostoli e tutte le confessioni successive, Cattolicesimo compreso.
Io sono tra coloro che ritengo conclusa la “storia” del Futurismo appunto nel 1944, ma da storico dell’arte
contemporanea considero le vicende post-1944 dei futuristi sopravvissuti a Marinetti e dei seguaci come
appartenenti all’era futurista, cosicché, se si è potuto parlare del Secondo Futurismo, niente vieta di
considerare Terzo Futurismo ciò che si è prodotto o si va producendo da chi si serve, rinnovandolo, del
lessico futurista.
Negare la realtà di una odierna persistenza del verbo futurista, incarnato da Ufagrà, sarebbe
illogico.......egli sulle radici dei futuristi storici, dell’Aeropittura e del Movimento Agrà ha inteso celebrare
creativamente i cento anni del Movimento con 2 nuove opere. Mi riferisco al trittico Velocità + Aeropittura +Cosmopittura ed alla pala 1909-2009: il Futurismo ha cento anni, due opere di concezione futurista sposata,specialmente la seconda, con la tradizione storica della pittura, almeno per quel che riguarda la struttura
che con la “corona” e la predella si rifà al paliotto d’altare...”
UFFICIO STAMPA: Tiziana Todi, cell. 3404182078 tizianatodi@libero.it
Per informazioni: tel.0636001878 – fax 063242599 - www.galleriavittoria.com – tizianatodi@libero.it
www.myspace.com/edizionifuturiste.com