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martedì 31 agosto 2010

Il Compagno Gheddafi in Italia

* da Il Giornale
 
Gheddafi viene in Italia e l’opposizione lo copre di fischi. Qualche tempo fa era lui a dirsi «fratello» di Romano Prodi e «amico» di Massimo D’Alema. Succede. È come vedere la tua fidanzata storica che si bacia con il tuo rivale. Tutta questa polverosa indignazione che l’opposizione di sinistra ha sollevato in questi giorni altro non è che gelosia. Muammar Gheddafi, fino al 2008, era praticamente «cosa loro».

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E oggi che il premier Silvio Berlusconi gli ha scalzati la sinistra s’indigna.
Il rapporto tra Muammar e il Professore va avanti del 1996, all’alba del suo primo tragicomico biennio da premier. Anche allora fu stretta di mano nel tendone, danaroso contratto con l’Eni firmato e ciao. «Voglio esprimere la mia gratitudine a mio fratello Romano», disse qualche anno dopo il Colonnello. Era il 27 aprile del 2004, per lui era la prima volta in Europa dopo vent’anni. Tutto grazie a Prodi, che da presidente della Commissione europea gli aveva spalancato le porte di Bruxelles e si era speso, con successo, contro l’embargo dell’Onu alla Libia. «Oggi - rispose Prodi - è un grande giorno per l’Europa». In mezzo, in quegli otto anni, ci furono decine di incontri e telefonate riservate.

La sinistra italiana, dalla Bindi in giù, si spellava le mani dagli applausi per il grande lavoro dell’ex premier. «La stampa straniera - gongolò il fedelissimo di Prodi Giulio Santagata - aveva bollato l’apertura di Prodi a Gheddafi come una iniziativa sconsiderata e incomprensibile, un passo falso. Oggi credo che qualcuno dovrebbe rendere merito alla lungimiranza di Prodi». Persino l’allora ministro degli Esteri Lamberto Dini fu ricevuto due volte nella tenda....
 
segue
http://www.ilgiornale.it/interni/quanti_fratelli_sinistra_gheddafi/31-08-2010/articolo-id=470114-page=0-comments=1

sabato 1 maggio 2010

L'Auto Futurista di Gheddafi

da Ansa

    Sul lungomare di Tripoli e' in mostra la numero uno di 'The Rocket', berlina sportiva disegnata dal leader libico Muhammar Gheddafi. La vettura, dalla linea ultrasportiva e dagli interni in pelle, e' stato finanziato con capitali libici e fabbricato dalla italiana Tesco TS. Si tratta di una societa' torinese nota nel settore automotive, dai truck alle autovetture. La macchina e' lunga 5,50 metri e ha un motore che roga 230 cavalli.L'auto futurista firmata Gheddafi.