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venerdì 29 novembre 2024

Chiesetta di Tonadico (Fiera di Primiero-Belluno

 

 
In questa immagine, il fascino della notte incontra l'incanto del Natale. Una maestosa chiesa si erge con il suo campanile illuminato, sovrastata da una dolce luce che accarezza la sua facciata decorata da affreschi intrisi di spiritualità e storia. Accanto, un imponente albero di Natale decorato con luci scintillanti e sfere rosse emana calore e magia, come a voler abbracciare l'intero villaggio. L'atmosfera è resa ancora più poetica dal contrasto tra l'oscurità del cielo e il bagliore delle decorazioni, creando un quadro che invita a sognare ea immergersi nell'atmosfera del Natale.
Tonadìco (Tonadìch in dialetto primierotto), già comune autonomo fino al 31 dicembre 2015, è una delle cinque circoscrizioni[4] che compongono il comune di Primiero San Martino di Castrozza, nella provincia autonoma di Trento, in Trentino-Alto Adige. È considerato il più antico centro abitato della valle del Primiero.[senza fonte]

Il territorio comunale era abbastanza esteso (circa 90 km²) e comprendeva, oltre agli estesi prati, pascoli e boschi della Val Canali, anche un'exclave comprendente l'alta Val Venegia, una sezione molto ampia delle vette e dell'altopiano delle Pale di San Martino e la porzione orientale di San Martino di Castrozza, che oggi costituisce l'omonima circoscrizione del comune di Primiero San Martino di Castrozza. 


 

sabato 19 dicembre 2009

Lo scrittore Fabio Brigazzi prefazione di Tinto Brass

 sesso[1].jpg

Sesso, Scarpe e Pesciolini” di Fabio Brigazzi

di Manuela Vio


Fabio Brigazzi è nato a Belluno ma da sempre vive a Roma. “Sesso, Scarpe e Pesciolini” è il suo primo romanzo. Ho letto questo testo con molto coinvolgimento, molti potrebbero scambiarlo per avidità ma non lo è stata bensì si è trattato di coinvolgimento sia mentale che fisico (in senso buono ovviamente). La prefazione scritta da Tinto Brass e il titolo dello stesso la dice lunga, ma non scandalizzatevi per il nome di chi ha scritto la prefazione perché, è solo l’inizio! Certo è un libro che non posso consigliare ad un ragazzino di 15 anni, questo è sicuro! Ma tutti gli altri, cioè gli adulti, lo possono tranquillamente leggere. Più che un romanzo, potrei definirlo un diario di situazioni e momenti vissuti, è un testo che parla di: sesso, trasgressione e molte scarpe, più che di scarpe si parla molto di piedi, quelli femminili che, molti uomini e anche molte donne apprezzano in situazioni un po’ particolari, i pesciolini invece… beh, non sta a me svelarvi questo piccolo mistero, leggete il libro e lo scoprirete da soli… fino ad un certo punto del testo non si nominano questi pesciolini, quindi ad ognuno la propria interpretazione, la fantasia può volare in alto riguardo a questo, io ho pensato che questo termine fosse riferito alle persone, cioè a tutti i personaggi del libro, gli stessi che, i personaggi principali attirano verso di loro, tipo i pesci nella rete… ma, come dicevo non sta a me dirvelo… Marina, la protagonista di questa particolare storia è una cinquantenne piacente, intelligente e di successo, ma tutto questo non le basta perché ha un marito che ormai, dopo molti anni trascorsi insieme, non la vede più come donna cioè: attraente, femminile e con la voglia di nuove situazioni bensì, la vede più come una coinquilina, una donna di casa, una di quelle che alla sera gli si da, sulla guancia al posto che sulle labbra, il bacino della buona notte e questo fa molta tristezza, certo è vero dopo tanti anni di vita passata insieme molte volte si può cadere nell’abitudine, nella routine, nel “non vedere più chi ci sta davanti” e pensiamo sul serio di conoscere la persona che abbiamo sposato, lo pensiamo veramente ma non è affatto così, e questo libro lo testimonia. Solitamente in un romanzo ci si immedesima nel personaggio principale, il protagonista, in questo caso Marina ma, la peculiarità di questo testo è proprio che in tutti i personaggi, da quello principale a quello che viene nominato solamente un paio di volte, il compito da parte del lettore, di immedesimarsi in esso è facilissimo, è un testo scorrevolissimo, che ti trasporta, se vogliamo, in un altro mondo, probabilmente il mondo che, sotto sotto, tutti vorremmo vivere come seconda vita… senza escludere nessuno…

Vi voglio raccontare un piccolo episodio che mi è successo durante il tragitto che faccio per andare in ufficio tutti i giorni… salgo sul vaporetto e mi siedo, dopo due minuti estraggo dalla mia borsa “Sesso, scarpe e pesciolini” e comincio a leggere, ovviamente non mi preoccupo di chi mi sta davanti e del loro pensiero vedendo la copertina e leggendo il titolo di questo libro, in fin dei conti, a parer mio, una persona è liberissima di leggere ciò che più le piace no?! Insomma le due persone che mi stanno davanti, dopo aver letto il titolo del libro, si sono guardate e hanno bisbigliato qualcosa che io, essendo stata a pochi centimetri di distanza da loro, ho sentito benissimo e hanno detto: “guarda che sta leggendo…” spero che questo loro commento non sia stato fatto con cattiveria o per giudicare i testi che leggo anche se purtroppo, penso proprio che io sia stata giudicata per ciò che stavo leggendo. Sono dell’idea che certe persone, tipo i due che hanno commentato me e le mie letture, anche se considerate dal “paese” in cui vivono delle persone perbene, frequentatori della chiesa ecc… ecc… siano peggiori di quelle persone che le cose le fanno e le dicono alla luce del giorno, non mi ha minimamente preoccupata il loro commento, c’è molta gente in giro che io considero dei falsi moralisti, giudicano tutto e tutti senza mai guardare per primi loro stessi. Una mia amica, dopo che le ho raccontato questo fatto del commento, mi ha detto: “ma perché non metti una copertina al libro così la gente non può sapere cosa leggi?”… non arriverò mai a mettere una copertina che copra la vera copertina del libro che sto leggendo e, scusate questo gioco di parole, non vedo perché io mi debba fare problemi o preoccuparmi per ciò che la gente può pensare vedendomi leggere un testo dal titolo “Sesso, scarpe e pesciolini” con evidenziato in rosso “Prefazione di Tinto Brass”, non ci trovo nulla di male e non vedo il motivo per il quale io dovrei vergognarmi… ecco, detto questo, ritorno alla mia “analisi del testo” in questione… le persone che si coinvolgono di più emotivamente, leggendo questo libro, si troveranno a provare sentimenti contrastanti perché Marina, la protagonista, vive una vita del tutto insoddisfacente con il marito ma che viene compensata al 100% da Max, definito da Tinto Brass, il suo Cicisbeo e in effetti, lo stesso Max regala un mondo nuovo alla sua protetta, un mondo eccitante e trasgressivo nel quale la stessa protagonista si sente una Regina, e come tale, ha scoperto un regno che non avrebbe mai immaginato potesse esistere. Vivono delle situazioni particolari sempre riguardanti il sesso e coinvolgono sia la migliore amica di Marina che altre persone conosciute “per caso” in giro, tipo librerie, bar, ristoranti e quant’altro… che siano proprio queste persone i famosi pesciolini? Mah… potrebbe anche essere ma non è detto… è un testo che non mette in gioco molto il sentimento inteso dal lato del cuore, non è una storia d’amore strappa lacrime, nessuno, in questo testo si uccide o soffre per amore, anche la stessa Marina, vedendo il poco interesse del marito nei suoi confronti, cerca strade alternative… e quando dico “alternative” do libero spazio alla vostra immaginazione… penso sia un libro che possano leggere tutti, lo consiglio alle persone alle quali piace la trasgressione, a quelle alle quali piacciono le situazioni particolari e anche, e soprattutto, ai famosi “falsi moralisti” che si scandalizzano leggendone solamente il titolo ma che vorrebbero leggerlo, ne sono sicura… a queste persone do un consiglio: mettete una bella copertina al libro così nessuno vedrà cosa state leggendo…

Non c’è volgarità in questo testo, la volgarità l’abbiamo creata noi esseri umani e in quanto creatori di essa, sappiamo porle i giusti limiti. Ho tratto, da questo testo, insegnamenti che non riguardano solamente il sesso bensì anche la vita… “ogni occasione lasciata è persa”.

Il finale di questo romanzo è molto emozionante, non intendo svelarvi nulla perché lo dovete leggere, e vi prometto che troverete le pagine di questo libro: da mangiare, proprio come la panna montata in particolari occasioni… Buona lettura cari miei!


Manuela Vio


http://www.facebook.com/pages/Fabio-Brigazzi/114442060418?ref=mf

 
http://manuelavio.estro-verso.org/


Citazione: “Siamo felicemente sposati, anche se, quando sento qualcuno che lo dice, immagino subito storie di corna, amanti, prostitute e chi più ne ha più ne metta. E spesso il felice è solo uno, inconsapevole che l’altro trovi la sua felicità altrove” – Fabio Brigazzi –

http://www.youtube.com/watch?v=iqwRlcfaxEA

martedì 28 aprile 2009

ELLENOR INTERVIEW di Maurizio Ganzaroli

 ellenor 2.jpg

INTERVISTA A ELLENOR (PROGETTO SONORO DI GENERE ELECTRO ANNI ’80)

LE INTERVISTE DI WWW.MYSPACE.COM/SANDSFROMMARS

SFM) IN QUESTO PROGETTO MUSICALE, IN QUANTE PERSONE SIETE IMPEGNATI?

E) Ellenor è composto, per il momento, solo da me, Luca Meneguz. Questa scelta è stata dettata dai molti inconvenienti che il mio lavoro principale porta con sé, primo fra tutti quello di una scarsa flessibilità dei tempi liberi e quindi l'impossibilità di provare o rapportarmi con una band.

Al contempo credo fermamente che, sia sul palco che nella composizione dei brani, ci sia un alto valore aggiunto dalla presenza di più persone, coinvolte in maniera attiva.
Nel futuro del progetto vedo, quindi, un allargamento dei componenti. Purtroppo ad oggi non ho conosciuto persone idonee a farvi parte o seriamente interessate a portare avanti e non stravolgere ciò che Ellenor è stato fino ad oggi ed al quale tengo molto.

(SFM)UNO STILE MOLTO ANNI '80 TIPO DEPECHE MODE, UNA VOCE MOLTO BEN ADOPERATA, E HO SENTITO ANCHE DEI BEI CAMBIAMENTI DAI PROMO AI NUOVI PEZZI DI QUEST'ANNO!

E) Grazie per i commenti. Non posso nascondere che il mio background parta dagli anni 80. Non mi sento peraltro legato a nessun nome in particolare anche se i miei ascolti comprendono anche i DM, come Japan, REM, Smiths, e tantissimi altri gruppi del periodo da te menzionato.

Ciò che il progetto Ellenor propone però, è solamente in parte legato a tali gruppi e tale periodo. Ho cercato di dare vita a composizioni che non potessero essere etichettatte come "già sentite" e mi ha fatto piacere ricevere dei commenti al riguardo in cui si apprezzava il fatto che non fosse musica di "seconda mano" o impersonale.
L'utilizzo che faccio dei sinth, come pure i suoni usati, non è prettamente anni 80.

I testi sono generalmente decadenti, tutti più o meno autobiografici, sicuramente pregni di un certo umorismo noir difficilmente capibile e replicabile che molto, ad essere sincero, deve a Morrisey e Stipe (R.e.m.).
Sono testi a volte visionari che nascono da esperienze di vita, da letture importanti, da relazioni interpersonali ad alte velocità.

I nuovi pezzi sono nati quasi tutti molto velocemente. Risentono forse di una lieve influenza del Future Pop anni '90-'00, in quanto a velocità e struttura. Per quanto riguarda testi e melodie vocali invece, rappresentano una pura continuazione di quello che si può considerare il marchio di fabbrica di Ellenor. Da una parte un cambiamento (non lo definirei evoluzione, dal momento che non rappresenta un miglioramento tout court ma una nuova direzione da intraprendere) e una conferma dall'altra.


(SFM) HAI DEI PROGETTI IN ATTO O CHE VORRESTI REALIZZARE A BREVE?

In questo 2008 mi sono dedicato molto alle mie nuove produzioni musicali; a sviluppare un nuovo percorso musicale che ha fatto si che i singoli del nuovo album "The ButterFly Fx" fossero più "spinti" di quanto non fosse "Novalis". Per la fine del 2008 vorrei trovare un'etichetta disposta a pubblicare i primi brani e successivamente tutto il nuovo album. Direi che la pubblicazione del nuovo lavoro ha la priorità su tutto. Novalis aveva raccolto buoni consensi ma peccava molto nella produzione inesperta. L'aiuto di un produttore capace e l'uscita su un'etichetta seria possono far fare al progetto Ellenor il salto di qualità che credo meriti.

Ho poi dei sogni del medio periodo ovvero eseguire dei concerti in Europa, in primis Londra e Copenhagen, le mie seconde case. E poi forse un giorno... Lipsia o Hildesheim. Sognare è importante.


(SFM) HAI DEI SITI O ALTRE PAGINE CHE VUOI SEGNALARE?

L'unico spazio Web di cui riesco a prendermi cura seriamente è il sito su Myspace
www. myspace. com/projectellenor

Al momento esso riesce pienamente nell'intento di far conoscere la musica ed il progetto agli appassionati di musica electro-wave.


(SFM) CI SONO MOLTI GRUPPI ADESSO CHE PUNTANO VERSO UNA TIPOLOGIA ELETTRONICA, TU QUALE ISPIRAZIONE HAI AVUTO?
COSA TI HA SPINTO PROPRIO VERSO QUESTO TIPO DI MUSICA?

A quali gruppi ti riferisci? Alle nuove leve? Allora non sono molto d'accordo con te su questo punto. Mi capita di vedere molti concerti di gruppi emergenti o alle prime armi. La loro musica è ancora fatta principalmente di batterie e bassi. Distorsioni e chitarre ruggenti. Un modesto uso (non sempre qualitativamente vincente) di basi e campionamenti. La vera svolta elettronica arriva forse dopo una certa fase della vita artistica. Più si è aperti musicalmente, prima arriva.

La scelta di sviluppare la mia musica in un contesto elettronico nasce dall'esigenza e dalla volontà di trovare una strada personale. Credo che la musica elettronica abbia ancora qualcosa da dire. Molto più che il classico rock. Cerco pertanto di dare il mio contributo all'evoluzione ed al cambiamento, con un occhio alla creatività, alla melodia, alla personalizzazione, a fare ciò che mi piace, a lasciarmi anche influenzare dagli ascolti di tutti i giorni.


(SFM) MI SEMBRA DI SENTIRE QUALCHE SFUMATURA ALLA "FROZEN AUTUMN", "HALO EFFECT" O QUALCOSA DI MENO COMMERCIALE DEI "SIMPLE MINDS", E ANCHE UNA PARTICOLARITà SONORA CHE A ME PIACE MOLTO, LO SFONDO CON IL SINTETIZZATORE E IL PIANOFORTE, UN BEL CONNUBIO!

Citi gruppi a cui debbo molto anche se non sempre è evidente la cosa. Ho molto rispetto di Diego (Merletto, FA) per quello che è riuscito a creare. La nostra musica è però profondamente diversa come pure il nostro carattere.

Sono innamorato di certi specifici suoni. Pianoforte e violino su tutti.
Cerco di mescolare il classico con una cerca verve sintetica che solo un arpeggio elettronico a volte può darti.

Credo che il risultato sia caldo, decadente e avvolgente. Ho la sensazione che in canzoni come Danielle, I've lost a friend, Hagen, il risultato sia esattamente quello che avevo in mente. Non sono auto celebrativo ma mi piace emozionarmi ogni volta che sento una mia canzone.


(SFM) UNA COLLABORAZIONE CHE TI PIACEREBBE FARE, MA CHE NON SI AVVERERA' MAI?

E) Non posso dire che cosa non si avvererà mai nella mia vita, perchè sono tendenzialmente una persona motivata e positiva.
Posso dirti che mi piacerebbe avere come produttore alcune icone come Eskil Simonsson, Diego Merletto o Ronny Moorings, cantare in duetto con Michael Stipe (R.E.M.) e dividere il palco con grandi gruppi come Covenant e RoterSand. Chi vivrà vedrà, non tutto è impossibile.


(SFM)TI RINGRAZIO MOLTO DELLA DISPONIBILITA'!

E) E' un mio piacere essere tuo ospite. Grazie a te per l'opportunità di far conoscere Ellenor ad un pubblico sempre maggiore. Spero potrete sentire a breve parlare dell'uscita del nuovo disco. E non mancate alle rare esibizioni live a cui il progetto partecipa.
A presto
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MAURIZIO GANZAROLI (Sands From Mars webzine)

http://www.youtube.com/watch?v=VDQZugIa2M8 Filmato