Visualizzazione post con etichetta graziano rey. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta graziano rey. Mostra tutti i post

giovedì 25 luglio 2019

Graziano Rey e "La fabbrica dei giocattoli" in mostra a Torino

  
*Atelier GRIGIO ESCLAMATIVO, Corso Lepanto 8/A   
 a cura di Anna Rita Rossi presentazione del Dott. Ennio Martignago e critica di Vittorio Raschetti."
 
 La fabbrica dei giocattoli Istrione del colore, pifferaio magico, Willy Wonka, Graziano Rey in questa collezione di opere assume il ruolo di artista affabulatore che conduce alla fabbrica dei sogni. Una sorte di viaggio nell'universo incantato dell'immaginario delle favole. Un viaggio visivo e ipnotico nei mondi dei giochi linguistici alla "Alice nel paese delle meraviglie" dove realtà può essere ribaltata nella sua espressione linguistica.
   Per questo l'opera di Rey, oltre al carattere ludico ed estetico porta con sé un livello di lettura più complesso e perfettamente connesso al suo lavoro sulle tessiture cromatiche e sugli intrecci di colore della sua poetica visiva. Da musicista e compositore, Rey sa armonizzare la partitura per quello strumento mai meccanico che è la pittura, riuscendo anche ad impersonare il ruolo di chef di una nouvelle-cuisine del colore impiega la materia prima dei desideri. 
   Collage e pittura si fondono in un gioco caleidoscopio di invenzioni formali veloci che generano empatia a prima vista, assemblaggi spesso spiritosi originati da calembour visivi: un corto-circuito concettuale che deriva da una impostazione materica ed un impasto di colori densi, per arrivare a comporre veri e propri capricci visivi, variazioni sul tema, pastiche pittorici che prendono spunto dall'arte concettuale e povera per poi decostruire il rigore etico ed il clima austero e reinterpretarlo in un gioco di opere giocose dal gusto apparentemente naif. 
  In un momento di massima celebrazione e dominio culturale e mediatico della cucina d'autore, l'artista si serve di corde e altri materiali poveri per realizzare prelibatezze visive e vivaci composizioni che prendono ispirazione dalla ricerca compositiva e formale dei piatti stellati tanto celebrati in questi ultimi anni. In questo ciclo di opere Graziano Rey mette in azione un dispositivo di ispirazione inverso al meccanismo in atto nell'alta cucina creativa dove i piatti tendono ad assumere una costruzione formale sempre più ispirata all'arte della composizione visiva con un intenzionale distacco dall'aspetto tradizionale dei cibi, nel caso dell'artista l'ispirazione parte proprio dall'astrazione mimetica dei piatti resi quasi astratti, dalla disposizione minimalista secondo gli stilemi ormai consueti della nouvelle-cuisine. 
    Pensiamo anche all'arte giapponese di creare sculture falsi piatti o di scolpire alimenti con forme astratte e geometriche. Il mondo degli alimenti dipinti o dei cibi-scultura si fonda su una pratica insieme evocativa e interdittiva del piacere orale. I cibi diventano iperrealisti e seduttivi ma decisamente non commestibili. Un piacere evocato ma rinviato, sospeso e inaccessibile. Dunque si può rilevare un livello di lettura psico-dinamico e pedagogico in questo ciclo di opere apparentemente ispirate esclusivamente al piacere di un divertissement regressivo. 
    Il gioco è un mondo strutturato dal rispetto di ruoli e regole, è uno spazio mentale immerso regolato da codici di condotta e da aspettative di sospensione del tempo. L'arte è un gioco che rispetta le regole dello stupore e del gusto, ed è una macchina produttrice di desideri regolati da una cornice di norme. La fabbrica dei giocattoli è in fondo un sogno iperbolico, un sogno dei sogni: il desiderio di varcare la soglia del laboratorio del piacere infantile, del luogo di creazione di quel tempo sospeso che sono i giochi. 

Vittorio Raschetti

venerdì 12 aprile 2019

Graziano Rey in Moloch Blues a Torino, Caffè Basaglia gallery



Dal 6  al 30 aprile corrente mese, a cura di Annarita Rossi  (presentata da Vittorio Raschetti) e   nuova  tappa per la mostra itinerante  dedicata alla figura esistenziale-artistica elettronica (in senso archetipico) del Moloch, dopo  Venezia (Palazzo Zenobio) ecc.:  la mostra tour sbarca a Torino ulteriormente dowloadata.
In pillole alcuni artisti mirati per un esempio non frequente oggi d'arte avanguardia virtuosa (il noto fotografo americanafro Roger Ballen, Graziano Rey, Sergio Zagallo, Silvio Pasqualini,  Alo e Gianni Miraglia, protagonisti.



Potrebbe interessarti: http://www.torinotoday.it/eventi/moloch-blues-caffe-basaglia.html?fbclid=IwAR04awG4BjDkI1m24ajL15oVm41dOJo-NEzxF55PG2Xj27vezB3fAERcCIM
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/TorinoToday

D- Graziano, il Moloch..a cura di Annarita. sbarca a Torino: nello specifico che cosa esponi?
R- Nel Moloch Blues al caffè Basaglia fino al 30 aprile espongo 4 lavori legati al ciclo dell'informale "L'impero di cristallo" 200x200 tecnica mista legato all'immagine dell'esplosione dei colori ma anche in sintesi la disgregazione della civiltà del consumo... Per simbologie l'immagine di "Zabriskie Point" poi "Il volo delle gabbianelle" 160x200 realizzato con una tonalità il blu.... Rivendica il mio.... e non solo il mio desiderio di libertà... Volare.... Poi "La tela del ragno" pannello 80x100 rappresenta la ragnatela che ci lega alla vita.... Ma con un fondo azzurro (positività) in ultimo "Manifesto- No al razzismo struttura 80x170 con metallo saldato rappresenta la coesistenza dei colori come nella nostra società i colori risaltano e danno luce solo se inseriti con intelligenza e sensibilità altrimenti si spengono a vicenda.

D-Graziano uno zoom biografico? 
R-...Autore e .creativo dopo un anno di lontananza alle isole Tonga, abbandono il mondo effimero dei media e ritorno alla pittura sviluppando con passione tecniche nuove anche se il cuore rimane legato all'impressionismo. Autore di sigle TV Buona domenica, I ragazzi della terza C, Ferragosto ok, Gran prix, Attore nelle Candid Camera di Alberto Silvestri e e opinionista al Maurizio Costanzo. Mostre il ciclo del Moloch dal 2017 Venezia, Palermo, Vicenza, Roma, Torino terminato la personale a Idearte a Ferrara. 

D- Graziano, l'arte contemporanea oggi, in due parole-colori?  
R-  L'arte contemporanea legge il cammino della nostra società, se si é liberi di esprimerla 

a cura di R.Guerra



PHOTO OPERE DI GRAZIANO REY
PHOTO allegate    Struttura No al Razzismo, Impero del Cristallo