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martedì 27 dicembre 2011

Paolo Giardini: DELENDA CARTHAGO Ferrara

lDELENDA CARTHAGO

Cosa uscirà a sorpresa dal cappello a cilindro dell’amministrazione comunale per concludere in bellezza l’anno 2011? Tenendo conto della capienza del cappello e dell’abilità dell’illusionista, oltre a una lunga successione di conigli (finalmente utili dopo averli mantenuti per decenni) le uscite più prevedibili sono le seguenti:

  • LEGIONELLA: informatori di fiducia assicurano che Tavolazzi si è recato sia all’ospedale di Cona che al S. Anna. Ha quindi avuto la possibilità materiale di contaminare indisturbato le reti idriche nascondendosi in un cesso con la scusa della pipì. Del resto, la contaminazione rientra ufficialmente nei piani elettorali del M5S (“inoculeremo il virus nelle istituzioni”). Optando per la legionella che non è un virus ma un batterio, Tavolazzi fornisce pure la prova dell’ingenuo tentativo di depistaggio, come può capire qualsiasi iscritto al PD. Sarà d’uopo che il sindaco denunci d’ufficio Tavolazzi alla Procura per attentato alla salute pubblica.

  • DERIVATO: appena eletto consigliere, Tavolazzi s’è dedicato a sbraitare contro il derivato Dexia sapendo bene che ciò avrebbe pavlovianamente rafforzato la decisione del PD di ordinare a Tagliani di tenerselo stretto, col placet di Hera che non gliene frega niente. Cui prodest? A Tavolazzi, che in qualità di consulente della banca riceve la provvigione per ogni mese in più di sopravvivenza del derivato fra le spese comunali, e in qualità di oppositore a fine anno può dichiarare senza fallo che il derivato ha prodotto perdite per l’anima del cavolo che i cittadini pagheranno di tasca loro, e costringendo anche l’Assessorato al Pozzo Senza Fondo a raccontare balle a difesa del decoro assessorile. Sarà d’uopo che il sindaco denunci d’ufficio Tavolazzi alla Procura per guadagni illeciti sparando alla Croce Rossa.

  • L’AFFARE CONA: la prova che Tavolazzi è fra i fautori della scelta di Cona sta nella sua scelta di abitare a Francolino costruendovi una magione signorile, presa giusto nel periodo in cui è stato deciso in segreto di chiudere il S. Anna. Quale motivo può far propendere per un luogo esterno alla città se non la consapevolezza che in mancanza di una circonvallazione cittadina ad anello per andare in un ospedale decentrato ogni percorso scelto può rivelarsi fatalmente intasato? E quindi è meglio partire da luoghi posti dal lato giusto, non troppo vicini per disporre di più percorsi alternativi e non troppo lontani per non allungare eccessivamente i tempi, il compromesso fra due esigenze che vede Francolino in buona posizione. Sarà d’uopo che il sindaco denunci d’ufficio Tavolazzi alla Procura per interessi privati in atti d’ufficio fatti maliziosamente non in ufficio.

  • PFOA E PERDITE D’ACQUA: una padella antiaderente in teflon (che contiene PFOA) dal fondo corroso buttata nel pattume dalla signora Tavolazzi (invece di conferirla alla differenziata: vergogna! sarà d’uopo che l’Assessorato alle Discariche denunci d’ufficio la signora Tavolazzi alla Procura) è stata acquisita come reperto indiziario per la strana mega bolletta da mezzo milione di euro pagata l’anno scorso dal Comune ad Hera. Non è sfuggita la contestuale insistenza del consigliere Tavolazzi nel denunciare la probabile esistenza nell’acqua di molecole di PFOA e l’ossessiva richiesta di analisi dell’acqua. Ora è chiaro che se si vuole contaminare una rete acqua basta introdurre le sostanze in un lavandino di un bagno (un vizio di Tavolazzi, si veda il punto LEGIONELLA), ma se il contaminante non si annida e riproduce come un virus occorre una manovra di dispersione in acqua mediante la fuoriuscita di acqua buona da un punto basso per immettere il contaminante da un punto altro. Ciò spiega le perdite dai rubinetti al pieno terra mentre ai piani alti con un imbuto si infilava nei rubinetti la polvere di Teflon grattata via dai tegami di casa Tavolazzi. Sarà d’uopo che il sindaco denunci d’ufficio Tavolazzi alla Procura per l’eventuale possesso criminoso di imbuti e tubi di plastica.

  • DENUNCIA D’UFICIO ALLA PROCURA OGNI VOLTA CHE TAVOLAZZI ARRIVA IN COMUNE (eccettuando eventuali responsabilità sulle guerre puniche): è la naturale evoluzione di un radicato patrimonio culturale di cui il PD è rappresentativo, per il quale ogni volta che il marito tornava a casa, prima di ogni altra cosa e prima di proferir parola prendeva a botte la moglie “parché sicurament l’ha cumbinà di malan”.

lunedì 26 dicembre 2011

2012: i Maya erano ferraresi! by Paolo Giardini (Futurist Editions on line, 2012)

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Se in fondo son diventati scrittori anche Sateriale e Franceschini, più noti come politici, ben venga anche il quasi "nostro" Paolo Giardini, ben noto come polemista sulla stampa ferrarese. Forse ora anche Tagliani (e non solo) troveranno il tempo per leggerlo...
Per Futurist Editions on line, editing ferrarese tra le attività ufficiali dei laboratori culturali di certa futurologia italiana (eBook n.32), Giardini ha lanciato nel ciberspazio del web un florilegio dei suoi numerosi interventi sulla recente cronaca politica e anche metaculturale ferrarese.
"2012: i Maya sono ferraresi? Fantacronache di un Ferrara-Default annunciato". Titolo che è tutto un programma per un lavoro presentato come ammaliante e ulteriormente sarcastica fantapolitica...
Qualcuno parla già di una sorta di "piccolo" Kraus di Ferrara nell'era di Cona e dintorni. Karl Kraus, il celebre scrittore viennese del primo novecento, noto anche per la rivista Die Fackel, FIACCOLA, da lui diretta e scritta in splendida solitudine, eppure vera e propria mina intrigante per la comunità e le autorità della capitale della vecchia Mitteleuropa.
Poi alla lunga, come si sa, la casta degli Asburgo è sparita.... E Kraus tutt'oggi è nella storia del libero pensiero e della grande letteratura.
Giardini naturalmente non resterà nella storia della letteratura italiana: forse - nonostante la profezia locale - Ferrara tornerà ai fasti del Rinascimento - ma in tal caso questo micro libello pamphlet alla Voltaire (come presentato nella prefazione-intervista) avrà certamente centrato il bersaglio... Una fiaccola per il futuro di Ferrara!
PDF GRATUITO vedi menu collana Futurist Editions
http://reddonkey.myblog.it

mercoledì 31 dicembre 2008

FASSINO IN AUTOGRILL?

gramsci.jpg

Donigaglia ha cominciato a vuotare il sacco (ci aveva già provato tempo fa.... ma curiosamente perse nell'etere le sue parole, nell'epoca delle cimici telefoniche; evidentemente dalle parti dell'ex glorioso Liceo Ariosto "storico", in tempi di cancelleria senza risorse con poche gomme e matite... non sono in uso neppure gli auricolari di un banale telefonino!). L'ex patron della Coop Costruttori, scandalo ferrarese e fantapolitico alla Bulgakov...) e della mitica Spal di Ferrara, giustamente rifiuta ora il facile copione del capro espiatorio con cui certi parrucconi dai capelli futuramente rossi intendono azzerare e archiviare la questione.

A parte il fatto che sarebbe stato opportuno da parte di tutta la nomenclatura dell'attuale PD a Ferrara e non solo, un bella autoriduzione degli stipendi come  fondo sociale per risarcire i compagni danneggiati dalla fine dell'ex Colosso d'Argenta (ma Tagliani e Franceschini farebbero ancora in tempo...): Donigaglia ha chiaramente chiamato in causa il buon Fassino, sulla stampa ferrarese e anche nazionale persino.

Che i Pacs tra i comunisti e la Coop Costruttori non fosse solo fantapolitica... non fu né è un romanzo di fantascienza scritto da Alberto Balboni o i residui Mccartysti ferraresi, anticomunisti fuori moda....  Che Donigaglia (e altri vertici della Coop Costruttori) non sia certamente l'unico responsabile lo sanno tutti i ferraresi , tranne appunto chi di dovere o la stampa stessa cittadina, come sempre  molto silente e omertosa, tranne alcune frecce di Stefano Lolli e pochi altri, frecce comunque sempre alla zucchero filato (ma è certamente arduo a Ferrara dribblare condizionamenti psicologici particolarmente anomali...).

Comunque, insomma, pare che in un contesto cruciale dello scandalo, Donigaglia abbia incontrato proprio l'uomo struzzo postcomunista, magari in uno degli autogrill alla periferia della città, sullo sfondo dell'attuale Turbogas e del grande Drago della Montecatini-Enichem, magari di notte, quando, agli occhi dei turisti...., sembra Capo Kennedy o Veltroni... : ovvio, già smentite non stop, ma dal punto di vista dei detective robot di un Asimov, invece l'ipotesi  appare molto realistica.... Quel che non quadra è proprio Fassino: fin d'ora - per la sua (davvero senza ironia) storia personale e soprattutto stile (non certo tra i peggiori della residua sinistra italiana), il ruolo di Fassino, all'autogrilll con Donigaglia va sicuramente interpretato. Da scommetterci sulla lealtà e l'onestà di Fassino: semmai, già in altre situazioni chiamato in causa, probabilmente proprio perché ancora sano, in certo modo, per zelo arcaico di Partito, ingenuamente (e certa sua ingenuità è anche affettuosamente evidente) certi marpioni in certo modo lo delegano per nodi insididiosi, da lui sottovalutati.

Anche perchè l'arcano... (ma non l'essenza delle dichiarazioni di Donigaglia) pare svelato da una voce che gira ormai da giorni in Piazza: dal 2009 la sede del PD ferrarese si trasferirà proprio nel sedicente Autogrill!

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=315461

domenica 14 dicembre 2008

UN COMPUTER DOPO SATERIALE!

images fantapolitica.jpgPD: PENTIUM DEMOCRATICO

A sorpresa questa mattina un nuovo candidato si è apprestato a scompigliare le liste PD per le prossime elezioni comunali. Si tratta di un Notebook usato acquistato da una famiglia rumena che aveva messo un annuncio sul settimanale di cultura ferrarese “il Fè”.
Un computer portatile non di grande potenza ma che tuttavia ha le carte in regola per diventare il nuovo leader della sinistra riformista ferrarese. Si presenterà alle elezioni con una lista indipendente chiamata “PD: Pentium Democratico” una formazione elettorale che “avrà un sistema operativo longevo tuttavia ancora pronto a portare Ferrara nelle grandi capitali europee della cultura”(citazione tratta da “Il mio computer non funziona mai” mensile anarco-tecnologico di proprietà della Microfreud).
In un comunicato stampa dichiara di non volersi chiamare PC per non incorrere in eventuali cedimenti verso “una cultura passata che è parte del retaggio culturale della città, ma che oggi (non si sa perché) può generare incomprensioni politiche e sociali”. Eppure qualcuno del suo entourage (un quindicenne di Viterbo che si firma stalinternert.93) caldeggia la proposta di utilizzarne il nome, poiché gli insoddisfatti del “Pentito Democratico”potrebbero trasformare il proprio malcontento in voti preziosi.
Si legge ancora nel comunicato che se sarà eletto utilizzerà una inconsueta “politica del buon senso”, una posizione dura e incomprensibile dai tanti che compongono le dirigenze dei partiti.
Un software scaricabile gratuitamente dal Web gestirà con puntualità le varie emergenze che via via si presenteranno; assegnerà le varie cariche di governo esaminando un semplice curriculum che tutti potranno spedire alla segreteria telefonica del partito (occhio, si diventa assessori solo se si hanno le capacità); amministrerà il denaro pubblico con grande trasparenza, spese e bilanci saranno sempre visibili in tempo reale nel sito del comune, con il quale peraltro ha già un intenso “feeling”, come sostengono certe malelingue.
Ma per non rendere piatta e noiosa la sua amministrazione, è subito pronto un software che renderà più pepato il suo governo. Si chiama Esternation.01 (prodotto dalla Instabile Management) che in maniera del tutto casuale lo renderà razzista e fanatico, oppure un pacato intellettuale liberal, o un invasato monarchico. Lo scopo di ciò è quello di dare argomenti alla stampa locale che stanca di scrivere articoli sulle dimensioni delle mele della signora Maria di Casumaro, avrà finalmente argomenti su cui riflettere.
Ovviamente il giorno dopo tutto sarà ritrattato, e la colpa cadrà sulla stampa che come al solito travisa il suo pensiero.
Il passaggio comunque non sarà traumatico. Per tutti coloro che amano l’adulazione e che non trovando più nessun referente in carne ed ossa da stringere la mano o offrire un caffè nel centro città per chiedere un umile referenza per il figlio, ecco pronto Servilism Pc, un piccolo programma che permetterà ai sostenitori di baciare il mouse, di stringere con sincero affetto il monitor, di accarezzare la tastiera, di ricaricare le batterie ma solo in luoghi privati e lontani da occhi indiscreti. Ai migliori sarà garantito un posto di lavoro dignitoso e il privilegio di pulire quegli enormi gatti di polvere che si nascondono tra le prese sotto la scrivania.

Dunque un programma politico di grande rigore che la direzione politica dovrà tenere conto: sottovalutare le istanze del giovane portatile potrebbe scatenare le irritazioni dei nostri concittadini.
A noi la scelta!

 

DAVID PALADA

13 dicembre 2008

www.myspace.com/futurismo2009

http://www.sironieditore.it/sezioni/articolo.php?ID_articolo=597

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