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venerdì 6 agosto 2010

Sicilia Ecomafia rossa - secondo Vittorio Sgarbi

 

«Da deputato Baldo Gucciardi piena approvazione

e la richiesta di sottoscrizione di un documento congiunto

sulle energie da fonti rinnovabili»

Sgarbi: «Il Pd è ossessionato

da Giammarinaro. La realtà è

che la Sinistra non ha osservato le infiltrazioni mafiose nell’eolico»

«Non si vedono i fatti reali in cui la mafia

combina suoi affari trafficando con politici

complici o – cosa altrettanto gravi - ignari e silenti»

 

 

SALEMI – Vittorio Sgarbi replica al PD sulla polemica riguardante l’installazione degli impianti fotovoltaici:

 

«Occupandosi solo di piccola politica locale e vivendo l’ossessione di Giammarinaro i due rappresentanti dell’opposizione continuano a combattere una battaglia che non ha niente a che fare con la realtà.

 

La realtà è che Salemi - in questi anni, governando, assieme ad altri, il consigliere del Pd Calogero Angelo - è stata sfregiata e violentata da un numero impressionante di pale eoliche, contro le installazioni delle quali nessuno della Sinistra ha mai obiettato nulla, e tanto meno ha osservato le infiltrazioni mafiose che le recenti condanne della Procura di Palermo hanno confermato come io soltanto, a Salemi, ho denunciato.

 

Non capisco bene dunque cosa sia la lotta alla mafia se si continuano ad agitare fantasmi e non si vedono i fatti reali in cui la mafia combina i suoi affari trafficando con politici complici o – cosa altrettanto grave - ignari e silenti.

 

Poi arriva un sindaco dal Nord e dice puntualmente, nel silenzio di tutte le istituzioni, quello che la magistratura verifica. Questa è la realtà. E queste sono le ragioni per le quali io ho detto, infischiandomene della maggioranza, che, fin che sarò a Salemi, non consentirò l’installazione nelle campagne di pannelli fotovoltaici.

Anche questo è il senso di un Museo sul Paesaggio, il primo in Italia, di cui l’opposizione non sembra essersi accorta.

 

Mi dispiace, tra l’altro, dovere far sapere ai consiglieri del Pd che l’onorevole Baldo Gucciardi mi ha manifestato piena approvazione per la posizione assunta e mi ha chiesto di sottoscrivere un documento comune sulla questione delle energie da fonti rinnovabili.

 

Continuo dunque a non capire di cosa dovrei vergognarmi avendo semplicemente ribadito una posizione che non poteva essere più pubblica e più politica essendo stata espressa in un articolo sul «Corriere della Sera».

 

Non vedo perché avrei dovuto accomodarmi ai riti - ripetitivi e retorici – del dibattito in consiglio comunale. Non devo dibattere niente. Ho una posizione chiara e manifesta. Non conosco la posizione degli esponenti locali del Pd, ma non credo che non potrà discostarsi molto da quella del loro parlamentare regionale.

 

Quanto alla falsa ricostruzione secondo cui avrei preferito Giammarinaro a Oliviero Toscani, mi pare una volgare semplificazione. E’ notorio – e il Pd lo sa bene – che ho fatto di tutto per dissuadere Toscani dalle dimissioni, ma alla fine, da salemitano adottivo quale mi ritengo, non potevo non prendere le distanze dalla sua accusa generica di «spirito mafioso» nei salemitani.

 

Mentre io, infatti, ho denunciato gli interessi della mafia in una precisa circostanza, le generiche dichiarazioni di Oliviero Toscani mi sono sembrate ingiustificate e ingenerose.

 

Se poi, inseguendo il fantasma di Giammarinaro, i rappresentanti del Pd, nel corso degli anni, non hanno aperto bocca sullo scempio dell’eolico, non capisco che titolo abbiano oggi a fare prediche e a gridare vergogna a chi ha detto la verità. La loro vergogna è davanti agli occhi di tutti: il paesaggio violato quando io non ero sindaco, Salemi era ai più sconosciuta, ma loro stavano nella maggioranza. Silenziosa, molto silenziosa. E, come i cittadini sanno, anche immobile»

 

 

l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

ufficiostampa@cittadisalemi.it

lunedì 1 giugno 2009

SICILIA IL PD AGGREDISCE VITTORIO SGARBI

PD SICILIA.jpgMAFIA.jpgVITTORIO SGARBI AGGREDITO DAI COMUNISTI MAFIOSI IN SICILIA

FROM OSSERVATORIO SICILIA

Il sindaco di Salemi, che è candidato alle elezioni europee del 6 e 7 giugno, è arrivato a Santa Elisabetta nell’agrigentino poco prima di mezzanotte del 30 maggio, accompagnato dai militanti del Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo e dall’assessore provinciale Giuseppe Arnone, per incontrare i sostenitori del candidato a sindaco Francesco Carrubba. 

Secondo quanto riferisce l’Ufficio Stampa del Comune di Salemi, i sostenitori del candidato avversario Emilio Militello, gli hanno prima impedito fisicamente di raggiungere la piazza dove Sgarbi avrebbe dovuto comiziare, poi hanno cominciato ad insultare il sindaco di Salemi, i suoi collaboratori e i sostenitori locali di Carrubba. Ne sono seguiti momenti di alta tensione con tentativi di rissa fisica. Sgarbi e i suoi collaboratori sono stati bloccati attorno all’auto di scorta ma protetti comunque da due carabinieri della locale stazione. 

Sgarbi ha tentato più volte di prendere la parola, ma i sostenitori di Emilio Militello lo hanno prima coperto di insulti (Sgarbi presenterà una denuncia) e poi hanno tentato, con evidente gesto di sfida e minaccia, di raggiungerlo fisicamente. 

Solo l’intervento di due pattuglie dei Carabinieri, in aggiunta ai militari dell’Arma del locale distaccamento, giunte dopo la richiesta di aiuto dalle stazioni di Aragona e Caniccatì, hanno riportato la situazione alla calma. 

Le pattuglie dell’Arma, dopo circa 2 ore in cui Sgarbi e i suoi collaboratori sono rimasti bloccati nel centro del paese, hanno scortato il sindaco di Salemi fuori dalla città e fino allo svincolo per Palermo.

*(da Vittorio Sgarbi- Comune di Salemi)

 «Un gruppo di facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti – commenta Vittorio Sgarbi – ha cercato prima la provocazione verbale e poi la rissa fisica. Com’è noto, io non mi faccio intimidire da nessuno, men che meno da intolleranti estremisti di questa risma completamente fuori di testa.  Con atteggiamenti malandrini volevano cacciare via me - aggiunge Sgarbi - ma sono dovuti andare via loro. Tra questi facinorosi comunisti con atteggiamenti da fascisti vi erano molti esponenti del Partito “presunto” democratico, ignari che, proprio il Movimento per l’Autonomia in Sicilia governa in molte amministrazioni assieme al Pd, e che io stesso, prima dell’arrivo a Santa Elisabetta, avevo comiziato a Naro, sempre in provincia di Agrigento, a sostengo di una coalizione in cui, tra i miei alleati, vi sono gli esponenti del Pd»

http://www.osservatorio-sicilia.it/2009/5732/vittorio-sgarbi-aggredito-durante-un-comizio/

www.cittadisalemi.it

http://www.youtube.com/watch?v=dg_cb1Zhng4 Clip (2-2009)