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giovedì 24 novembre 2011

martedì 1 novembre 2011

Crisi europea e leadership tedesca

“L’Europa si trova nella fase più dura dalla fine della seconda guerra mondiale. La crisi del debito durerà ancora per anni”. Questa è la profezia di Angela Merkel. Dopo queste parole, la Cancelliera ha incassato il voto del Bundestag - il parlamento tedesco - sul rafforzamento del fondo di salvataggio dell’Euro. Questa volta, rispetto al primo voto di fine settembre, nessuna fronda interna: 311 voti, esattamente la maggioranza, a cui si aggiungono quelli della SPD e dei Verdi.

Il senso di responsabilità ha prevalso ed i parlamentari tedeschi sembrano aver capito che tutto il mondo guarda Berlino, in attesa che arrivi la soluzione ai mali dell’Europa e della moneta unica.
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di Ubaldo Villani-Lubelli

martedì 30 agosto 2011

La Notte della Taranta - Solidarità, sperimentazione, memoria e divertimento

Uno scuro e scarnito signore con la maglietta del Borussia Dortmund. Un gruppo di giovani canta canzoni popolari di ogni genere. Un altro intona cori da stadio, tra cui scappa anche un "Chi non salta Berlusconi è" ed un "Faccela vedé, faccela toccà". Giovani in bicicletta, con sacco a pelo, con asciugamani, zaino e tappetino per affrontare al meglio la lunga Notte della Taranta sul prato antistante l'ex convento degli agostiniani a Melpignano. I più organizzati hanno addirittura posizionato delle tende da campeggio. Distributori di birra Peroni ovunque, bancarelle che vendono magliette con il logo Notte della Taranta o strani aggeggi luminosi. Un gruppo di giovani balla con in testa delle finte orecchie luminose da coniglietta o da diavoletto. Ma ci sono anche bellissime ragazze vestite in stile gitano. Gonne lunghe e larghe, etniche e magliette senza maniche. Abbronzatura agostana. Magre, capelli neri e occhi neri, a volte verdi. Danzanti quasi avessero un caos dentro. Migliaia di giovani e meno giovani venuti da ogni parte a partecipare a un "evento imperdibile". Leggi l'intero articolo qui

di Ubaldo Villani-Lubelli

(Tratto da Diffusione Sud)

venerdì 5 agosto 2011

Una Quadriga interrompe la scalata di Putin a Berlino

Germania e Russia. Due Paesi molto diversi, i cui destini si sono molto spesso incrociati nella storia recente. In passato avevano condiviso l'orrore degli stermini di massa, come ricordato recentemente da un libro uscito in Germania, Bloodlands, in cui vengono descritti gli "Stati del sangue"governati da Hitler e Stalin, ma negli ultimi due decenni Germania e Russia hanno svolto un ruolo di prim'ordine nello scacchiere internazionale. Il rapporto tra le due nazioni è, ancora oggi, difficile e controverso nonostante i numerosi passi avanti fatti grazie al cosiddetto "Petersburger Dialog", un progetto di cooperazione arrivato, ormai, all'undicesima edizione.
Da una parte Germania e Russia hanno grandi interessi economici convergenti, ma dall'altra è evidente un certo malessere riguardo la situazione, non sempre cristallina, dei diritti umani in Russia. Nell'occhio del ciclone c'è sempre lui: Vladimir Putin. Che si parli di energia, di diritti politici o di esportazione, il fattore-Russia, in Germania, non lascia mai indifferenti, anche perché nell'ultimo decennio Mosca è tornata ad avere una centralità politica ed economica non indifferente. L'asse geopolitico internazionale si è, infatti, spostato verso Est, ed anche, ovviamente, verso Mosca. A determinare questo cambiamento nell'assetto politico-economico internazionale hanno contribuito diversi fattori che è impossibile riassumere qui ma che si possono sintetizzare nella politica energetica di Vladimir Putin. Leggi l'intero articolo qui
di Ubaldo Villani-Lubelli, pubblicato su Liberal, 05 agosto 2011

giovedì 30 giugno 2011

L'incontro fra Wen Jabao e Angela Merkel: La Cina in Germania l'ha fatta da padrone

Turbocapitalismo made in China. E’ così che laSüddeutsche Zeitung, riprendendo in parte il titolo del fortunato libro di Edward Luttwak, ha definito, ironicamente, gli accordi economici che la Cancelliera Angela Merkel ha stretto con il Primo Ministro cinese Wen Jiabao durante il vertice di Berlino dei giorni scorsi. Si è trattato di una vera “invasione cinese”, come ha titolato la spregiudicata Bild Zeitung. In effetti il Premier cinese è arrivato a Berlino con ben tredici ministri al seguito: la più grossa ed importante visita a Berlino della storia dei rapporti tra Germania e Cina. Un forum economico finalizzato a rafforzare ancora di più i già solidi rapporti economici (e di potere) tra i due più principali esportatori mondiali. La Cina è al primo posto, la Germania al secondo. leggi l'articolo intero

lunedì 27 giugno 2011

North e South Stream: l'Italia, la Germania ed il fattore-Russia

Italia e Germania sono due paesi molto diversi dal punto di vista storico, economico e politico, ma sono oggi accomunati dal fattore-Russia. Negli ultimi mesi, poi, si sono trovate nuovamente unite sulla politica energetica. A dire il vero più per caso che per condivisione di una comune politica energetica. Da una parta il Governo di Angela Merkel ha deciso di abbandonare volontariamente il nucleare entro il 2022, dall’altra il Governo di Silvio Berlusconi, in seguito al recente referendum, è stato costretto a fare marcia indietro sul progetto di costruzione di nuove centrali nucleari. Entrambi i governi, che appena qualche mese fa avevano scommesso con forza sull’energia nucleare, si trovano oggi “costretti” a cambiare drasticamente la propria politica energetica. Ed è proprio qui che rientra in gioco, nuovamente e prepotentemente, il fattore-Russia.
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giovedì 23 giugno 2011

La Germania riunisce i ministeri a Berlino

Modello-Germania, ovvero la formula magica buona in ogni contesto. Che si parli di riforma delle pensioni, di sistema elettorale, di crescita economica o di struttura dello stato, l’importante è richiamarsi alla Germania che è sempre e comunque un modello da seguire. È questa la nuova frontiera del politicamente corretto. È indubbio che la Germania abbia numerosi aspetti positivi e che possa essere un punto di riferimento per molti stati occidentali, ma da qui a trovare un modello tedesco su tutto è forse esagerato, oltre che inappropriato.
In questo senso, l’ultimo caso dell’improprio confronto con la Repubblica Federale Tedesca ci è stato fornito dalla propagandistica e inconcludente discussione sul trasferimento di alcuni ministeri (o rappresentanze di essi) da Roma a città del Nord Italia. Leggi l'intero articolo qui
di Ubaldo Villani-Lubelli

venerdì 17 giugno 2011

Kunta Conte


"A Bari un Conte a Lecce la NobiltA
". Recitava così un divertente striscione dell’estate del 2008 durante i festeggiamenti per la promozione del Lecce in Serie A. Il riferimento era all’allenatore di allora del Bari Antonio Conte, leccese di nascita, ma colpevole di aver vinto il derby a Lecce con il “suo” Bari alla penultima giornata di campionato. Ma il tradimento di Antonio Conte nei confronti della sua città inizia undici anni prima, in una calda estate del 1997. Torino. Fine agosto. Vecchio Stadio delle Alpi, una di quelle fallimentari megacostruzioni nate per Le Notti Magiche del 1990.
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di
Ubaldo Villani-Lubelli
(tratto da leMag, il magazine letterario di Storie, www.storie.it.)

Odissea Low Cost

Odissea Low Cost
(tratto da leMag, il dissacrante magazine letterario di Storie, www.storie.it)

Una delle poche e più belle conquiste del sistema capitalista sono le compagnie low cost. Prezzi bassi e rete capillare in tutta Europa. Eppure volare con compagnie come la Ryanair è una bislacca esperienza di vita, quasi come si fosse in un film. Ammesso che si superi indenni la caotica e affollata fila di imbarco... sull’aereo si viene accolti con garbo da Martina e Riccardo. Già i nomi degli assistenti non sembrano corrispondere alla loro fisicità. L’uno troppo chiaro e dalla corporatura così nordica. L’altra ha sì i capelli scuri, fatto che potrebbe tradire la sua origine mediterranea, ma il reale colore delle chiome femminili è uno dei rebus irrisolti della modernità. In ogni caso carnagione e tratti del volto rivelano la sua provenienza dall’est Europa. Come saprete, sui voli Ryanair il posto non ti viene assegnato, te lo scegli da solo. È una lotta all’arma bianca per trovare un sedile che corrisponda ai propri desideri e che abbia anche lo spazio libero per il famoso bagaglio di cm. 55x40x25, max 5 kg. La lotta per il posto è senza pietà. clicca qui per continuare a leggere

di Ubaldo Villani-Lubelli

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