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venerdì 19 gennaio 2024

Zairo Ferrante a Le parole accanto (a c. di M. Zanarella)


19 gennaio ore 21  (video in diretta)
"Le parole accanto" è il punto di riferimento poetico per il venerdì sera, con ospiti e letture.
Ospite in questa puntata, condotta da Michela Zanarella, ZAIRO FERRANTE, con la partecipazione del cantautore CORRADO COCCIA.
*sarà presente il noto e creativo scrittore d'adozione ferrarese  Zairo Ferrante, recentemente autore di un grande libro letterario Sull'Intelligenza Artificiale, 2083 (Rossini edizioni)--


Roberto Guerra
 

giovedì 31 marzo 2022

Roby Guerra segnalato su Il Sole 24 Ore (da Zairo Ferrante)

INTERVISTA A ZAIRO FERRANTE E IL DINANIMISMO....
ESTRATTO

Nei giorni scorsi ho avuto il grande piacere di vedere pubblicato il poemetto Armageddon Cyberjazz – Una rapsodia in Metaversi (corrispondente al Bonus Track della Seconda Stagione di Ariminum Circus) sul Sito ufficiale del DinAnimismo: movimento Poetico-Artistico fondato da Zairo Ferrante nel 2009. Zairo, medico radiologo, poeta e scrittore, è originario di Aquara, un paese del Cilento, ma vive a lavora a Ferrara. Autore di diversi libri di poesia e di prosa, nonché di pubblicazioni scientifiche, anche in ambito etico-deontologico e sindacale.  Attualmente è Segretario Regionale per l'Emilia Romagna del Sindacato Nazionale Radiologi (Snr) e consigliere in carica della sezione di Etica e Radiologia Forense della Società Scientifica Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (Sirm).

Ma, soprattutto, dal 2009 è il promotore del DinAnimismo, movimento poetico/artistico, che segue insieme ad altri Artisti e Scrittori e che ha contribuito concretamente a sviluppare con poesie sono state anche inserite in diverse antologie collettive e tradotte in inglese, spagnolo, francese e cinese.  Chiediamo dunque a lui di parlarci di questa sua bella avventura.

Ferrante: Sì, una felice avventura, lunga già 13 anni. Era il 2009 ed avevo pubblicato da poco la mia prima raccolta di poesie (ndr. "D'amore, di sogni e di altre follie" Este-edition). Fui contattato dal critico ferrarese Roberto Guerra per un'intervista e alla domanda "Che cos'è per te la poesia?", io risposi: "La poesia deve essere dinamite per l'Uomo, tutto quello che smuove e crea dinamismo dell'Anima è poesia. La poesia è DinAnimismo".


Minghetti: Hai menzionato i futuristi russi: ma come si colloca il DinAnimismo rispetto al Futurismo italiano?

Ferrante: Parto dal fatto che al centro del progetto dinAnimista c'è l'Uomo, con il suo bisogno di introspezione.

Introspezione, oggi, significa rallentare; fermarsi a riflettere in un'era che invece, per mille ragioni, corre via veloce.

Oggi il sogno futurista è stato ampiamente superato dalla realtà e quindi il DinAnimismo non può essere Futurismo, ma quest'ultimo, come espresso da Roby Guerra, resta comunque l'archetipo fondamentale per qualsiasi forma d'arte che voglia tentare di sperimentare la sintesi creativa tra Uomo, Tecnologia e Scienza.

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domenica 9 gennaio 2022

Ferrara, Le Biblioteche di Padova segnalano il Poeta Dinanimista, Zairo Ferrante


ESTRATTO

 

Perchè Anime in penna? 

Il poeta Zairo Ferrante (di Ferrara...originario di Salerno, inventore del Dinanimismo Letterario...ndr.)in un suo articolo, richiamando Keats e Hillmann, definisce in questo modo la poesia: La poesia è semplicemente fare anima. Dove per fare anima si intende uno sforzo nella comprensione di sé stessi, al fine di acquisire una propria singolare identità e, ovviamente, una collocazione nel mondo che ci circonda. Poesia come comprensione, creazione ed esteriorizzazione di immagini appartenenti alla propria interiorità.

giovedì 2 dicembre 2021

Sciarpe Futuriste e Dinanimiste di Sylvia Forty (poetessa cosmica)




ESTRATTO

La moda futurista fu fin dai gilet di Balla e i vestiti antineutrali,  Depero e Volt, una delle principali intuizioni futuribili dell'avanguardia di Marinetti.
..........
  • nche""oggi", qualche neofuturista segue la matrice futurista: su ebay  e altri siti shopping  specializzati da TED 2020 (Riccardo Roversi) in vendita, e sempre con sguardo critico contro certa moda troppo convenzionale e pseudoavanguardistica.
  • In tal senso, per un umanismo neofuturista critico contro cento degrado anche quotidiano e mentale oltre che sociale d quest'ultima, anche dinanimiste
2 sciarpe  futuriste e dinanimiste Guerrazzi, a cura della poetessa cosmica e esperta in gossip al quadrato Sylvia Forty, autrice di Biancaneve a New York, Biancaneve su Marte e varie antologie di spicco.
SCIARPE futuriste infatti minimaliste pop, essenzialiste, misto lana con civettuole frangie, 1.70 circa, di speciale dinamismo concreto e mentale. Intenzionalmente imperfette (Futurdocet).
Firmate Guerrazzi, noto ancora recentemente anche ai media nazionali e controculturale: si veda Il Pensiero del Terzo Millennio eccentrico e armato del taser 
https://www.ilgiornaleoff.it/2018/10/17/il-pensiero-del-terzo-millennio-eccentrico-e-armato-del-taser-futurista/

martedì 23 luglio 2019

Dinanimismo X. intervista a Roberto Guerra

Dinanimismo 2009-2019... Autori Vari,  a cura di Zairo Ferrante .... (Asino Rosso eBook, 2019)

di Zairo Ferrante

La poesia come Fare Anima  nell'era del computer?
Una definizione verosimile letteraria per il nostro tempo complesso e contraddittorio, senza i soliti catastrofismi diffusi (per colpa dei media e anche degli intellettuali cosiddetti). Spesso i letterati, in nome di un umanesimo deja vu, sono oggi arroccati contro la tecnoscienza, sono posizioni sterili e anche pericolose. La Terra gira sempre attorno al Sole: non importa in certo senso lo Stile poetico, dai graffiti al computer, ma la coscienza del futuro e della direzione è fondamentale.

Uno zoom  autobiografico?  
Dalle origini (ormai anni '80) lavoro per una poetica "scientifica". Ho pubblicato diversi libri, in particolare per Armando Editore,  sono  5 attualmente:  focus come captare e segnalare e "generare" una fare parola-pensiero-pulsione degli anni duemila, per una sintesi creativa Uomo-Macchina, l'Homme Robot già del presente e del domani. 

Il dinanimismo, la tua personale visione? 
E' una delle avanguardie virtuose (e non alternative deja vu)  del nostro tempo.  Ferrante segnala una dinamica capace nel suo gioco linguistico peculiare, la possibilità di fare poesia  autodiretta, nonostante i simulacri prevalenti, alienati a autoalienati... 

Il futuro della poesia, come lo immagini?
Dalla Internet Revolution nasceranno tra breve nuove espressioni arte-scienza inedite, grazie alle neotecnologie: anzi già  si fanno nell'universo "infinito" della Rete,  ricerche e esperimenti continui: in genere  gli storici sono arretrati  50 anni e quindi la nuova poesia (ché poi una scienza in-esatta, almeno per ora) non è codificata e non è nota al grande pubblico.  Colpa anche del Web paradossalmente per una malintesa coscienza di  democrazia elettronica.  

Bio: Roberto (o Roby) Guerra, di Ferrara, ha pubblicato diversi libri    (poesia e saggi futuristi) , tra essi e per Armando Editore, Roma: Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti.. (2012), Gramsci 2017... (eBook). Marinetti 70...Autori Vari (cocuratore -e autore- con A, Saccoccio) (2015). Adesso parlo Io. Mussolini rivoluzionario...(*Steampunk) (2019), T-Day. Transumanesimo della Vita quotidiana, Autori Vari (cocuratore- e autore-  con P, Bruni) (2019). Ha pubblicato anche alcuni libri  con le case editrici ferraresi Este Edition, La Carmelina, Liberty House, tra essi:  Nuovi Futuristi, Nuovi Umanisti (2012, eBook), Futurismo e Transumanesimo. La poetica di Internet (2012-ebook), Dizionario della Letteratura ferrarese contemporanea (2012), Il Futuro del Villaggio. Ferrara città d'arte del 2000 (Liberty House, 1991). Cura la casa editrice indipendente Asino Rosso (anche giornale blog omonimo dal 2008) e Scienza e Futuro/Neofuturismo (dal 2008). Ha scritto e scrive su diversi media on line italiani: Controcultura, MeteoWeb, Ferrara Italia, Blasting News, attualmente su La Zona Morta e Pensa Libero.
http://futurguerra.blogspot.com/


sabato 6 luglio 2019

Dinamimismo X - intervista a Roberto Collari, scrittore e cantante

*Dinanimismo 2009-2019  a cura di Zairo Ferrante e Roberto Guerra (Autori Vari)
Asino Rosso eBook, 2019

INTERVISTA a Roberto Collari (Autore)


Poesia come fare anima nell'era del computer? Ritengo la poesia così come ogni altra forma d'arte, un continuum dell'anima stessa. E' un modo per l'artista di trasporre parte del sé nella propria arte: Poesia è, seppure in piccole parti, anima. Considerandola oggi nell'era dei computer...beh la ritengo spesso priva di contenuti, specchio dell'individualismo che viviamo. Ciò accade poiché lo stordimento delle masse avvenuto con l'avvento delle tecnologie è stato ed è tale da snaturare le persone; si è incapaci di viaggiare dentro il proprio io. Amo citare il tenore Caruso che a parer mio, con una sua frase, già rappresentò il succo del nostro quotidiano: «La vita mi procura molte sofferenze. Quelli che non hanno mai provato niente, non possono cantare.».

Uno zoom biografico? Sono nato a Nuoro, cresciuto insieme ai miei fratelli sotto le cure di nostra madre che ci ha fatto, per quanto possibile, anche da figura paterna. Nonostante la giovane età venni portato dagli eventi della vita a maturare prima. Esperienza che segnò la mia infanzia furono i vari tentativi di omicidio da parte del mio padre biologico ai danni di mia madre, sotto gli occhi di noi figli ancora bambini, più la sua totale mancanza come figura paterna. Tali eventi ovviamente hanno condizionato in qualche modo la persona che sono oggi, portandomi ad essere più ermetico e riflessivo, forse anche più maturo rispetto ai ragazzi della mia generazione... Tutto ciò penso sia servito a volgere qualche passo di un cammino che sarà lungo una vita intera, verso l'introspezione. Ergo a coltivare la mia arte del canto e della musica nelle sue varianti.

Il Dinanimismo la tua personale visione?  Nel campo letterario Il Dinanimismo, rappresenta insieme ad altri pochi movimenti e riviste letterarie un piccolo spiraglio di luce, in un periodo come quello attuale, caratterizzato da un profondo oscurantismo, quasi medievale direi... Rappresenta dunque la speranza di poter realizzare o meglio plasmare con l'arte un mondo nuovo, a discapito del reale, ormai avvinto nel degrado.
Il Futuro della poesia: Attualmente ritengo che la poesia come tutte le arti, stiano attraversando un periodo di forte crisi d'identità. Basta pensare alla quasi totale mancanza di contenuti che al giorno d'oggi le caratterizzano. Un futuro per le arti in toto lo vedo educando le masse... Portare un nuovo umanesimo, istruire l'uomo e allontanarlo dall'idea del "pensiero di gregge". Solo così penso che ognuno possa ritrovare se stesso, ergo a dare più contenuti a ciò che si compie ogni giorno. Solo così ritengo si possa offrire più profondità alla propria arte eliminando le futilità sempre più presenti nei giorni nostri. Se così non fosse, non vedo il motivo per cui debba ancora fare poesia.

a cura di Roberto Guerra

EBOOK  INFO



INFO autore
https://www.vistanet.it/ogliastra/2019/06/17/real-giovane-lanuseino-roberto-collari-la-targa-dargento-e-la-medaglia-doro-dellitalian-festival-international-literary-2019/
*see Scienza e Futuro  e Asino Rosso

mercoledì 11 settembre 2013

La Poesia dinanimista No War

FERRARA-SALERNO  by  Zairo Ferrante

Movimento Dinanimista NO WAR!!! ALLA POESIA IL PREMIO NOBEL PER LA PACE


kim puc,.jpg*ALLA POESIA IL PREMIO NOBEL PER LA PACE




Ora voglio parlare di Pace, senza scomodare Gandhi, Madre Teresa di Calcutta, Nelson Mandela o Capitini (Quest'ultimo non premio Nobel per la Pace, ma semplicemente uomo illuminato e massimo esponente del movimento Nonviolento italiano), così immensi e impossibili da imitare. Ora voglio raccontare la Pace, senza tirare in ballo Obama, anche se ha vinto il "Nobel per la sincerità 2009", in quanto dopo tanti anni è stato il primo a parlare di guerra evitando il divertentissimo, ma lunghissimo e difficilissimo nome di: "EsportazioneDiDemocrazia" (spero si scriva così perché nel mio Devoto Oli tale termine non compare). Ora voglio osannare la Pace descrivendo la guerra e lo faccio tramite le parole di un Poeta, scrittore, ingegnere, traduttore, trombettista e cantautore francese, nato nel 1920 e morto nel 1959. Il suo nome è Boris Vian (pseudonimo Vemon Sullivan) che il 27 maggio del 1954, giorno della disfatta Francese nella battaglia di Dien Bien Phu ( villaggio del Vietnam settentrionale), e data che segna la fine della guerra in Indocina, pubblicava la sua Canzone-Poesia più volte censurata a livello internazionale dal titolo:

IL DISERTORE
In piena facoltà
egregio presidente
le scrivo la presente
che spero leggerà.
La cartolina qui
mi dice terra terra
di andare a far la guerra
quest'altro lunedì.
Ma io non sono qui
egregio presidente
per ammazzar la gente
più o meno come me.
Io non ce l'ho con lei
sia detto per inciso
ma sento che ho deciso
e che diserterò.
Ho avuto solo guai
da quando sono nato
i figli che ho allevato
han pianto insieme a me.
Mia mamma e mio papà
ormai son sotto terra
e a loro della guerra
non gliene fregherà.
Quand'ero in prigionia
qualcuno mi ha rubato
mia moglie e il mio passato
la mia migliore età.
Domani mi alzerò
e chiuderò la porta
sulla stagione morta
e mi incamminerò.
Vivrò di carità
sulle strade di Spagna
di Francia e di Bretagna
e a tutti griderò.
Di non partire più
e di non obbedire
per andare a morire
per non importa chi.
Per cui se servirà
del sangue ad ogni costo
andate a dare il vostro
se vi divertirà.
E dica pure ai suoi
se vengono a cercarmi
che possono spararmi
io armi non ne ho.


Questa Canzone-Poesia, tradotta in italiano da Giorgio Calabrese e prima ancora da Luigi Tenco che la intitolò "Padroni della terra", e successivamente cantata da Ornella Vanoni e da Ivano Fossati, è in breve tempo diventata una delle canzoni "anti-guerra" più famosa al mondo (anche per merito di Joan Baez che la utilizzò in numerosissime marce pacifiste), fino ad ottenere il "Nobel per la Pace" con la seguente
motivazione:
Oggi assegniamo, dopo un'attenta analisi, il premio Nobel per
la Pace alla Poesia "Il Disertore". A Lei va il merito di aver, in oltre cinquant'anni di storia, educato la Popolazione Mondiale al rispetto della Libertà individuale e alla difesa della Pace gettando così le basi per un'era libera da guerre.

N.B
La notizia che avete appena letto è falsa, è stata emessa dal Dinanimismo (movimento poetico/artistico rivoluzionario delle anime) con la speranza che anche Voi, almeno per un secondo, ci abbiate creduto.
PERCHE' CREDERE NELLA PACE  E' IL PRIMO SFORZO CHE OCCORRE FARE PER COSTRUIRLA

mercoledì 13 febbraio 2013

Il neofuturista e neopatafisico Claudio Ughetti in arte Vula

Un’immagine neofuturista….?

C.U.: Il Futurismo è la condizione naturale di concepire il domani, senza Futurismo neppure non ci sarebbe stato neanche Jules Verne o Emilio Salgari, ma nemmeno la Fantascienza, che è l’annuncio del Futuro…Mi sento molto Prometeo in questo….

 INFO http://blog.libero.it/ughetticlaudio/7140619.html

articolo completo

http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/vula-e-la-neopatafisica-intervista/

 

 

 

martedì 13 novembre 2012

Roby Guerra-Dizionario letteratura ferrarese contemporanea *Zairo Ferrante special

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Anche il "dinanimismo" nel Dizionario letterario ferrarese contemporaneo *ebook dinanimismo site

Roma: Ricostruzione culturale – a puntate il Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea- a cura di *Roby Guerra (2012, La Carmelina/Este Edition, Ferrara, Roma)

-su Eccolanotiziaquotidiana, quotidiano on line di Roma e Provincia...
 

Elenco completo scrittori biografati
...Eccolanotiziaquotidiana come piccolo e virtuale contributo culturale per Ferrara città terremotata (meno colpita dal noto sisma del 20 maggio scorso, ma con ingenti danni storico-culturali per la città emiliana estense, già capitale del Rinascimento, oggi tra le città d’arte d’Italia – celebrata anche dall’Unesco) presenta – in esclusiva nazionale- per circa 30 puntate settimanali- l’eBook (cartaceo anche nel 2013) di Roby Guerra, “Dizionario della letteratura ferrarese contemporanea”, appena edito da La Carmelina/Este Edition (Ferrara-Roma).
Oltre 90 autori protagonisti di Ferrara città d’arte e scrittori; tra essi Marcello Simoni, Luigi Dal Cin, Roberto Pazzi, Diego Marani, Vittorio Sgarbi, Lucio Scardino, Daria Bignardi, Giuliana Berengan, Guido Barbujani, Lorenzo Mazzoni, Riccardo Roversi,Zairo Ferrante, Maurizio Ganzaroli, Franco Patruno, Federica Manfredini, Filippo Landini, Gianni Toti, Enzo Minarelli, Michele Perfetti
Nel volume, anche, parecchie interviste: tra esse (oltre alla nota critica biografica) ...Zairo Ferrante

Estratto:
D - L’anima nell’era di Internet

 

R - L’Anima continua ad esistere anche nell’era di internet, si

estrinseca con il fare come sostiene lo psicologo junghiano James

Hillman. Addirittura Fabio Marchetti ingegnere,inventore e

scrittore ha cercato di spiegare l’esistenza dell’Anima

tramite una rivisitazione filosofico scientifica della fisica

tradizionale (ndr. Libro “La fisica dell’anima”) .

A mio avviso il problema reale è che le Anime, a causa della cattiva gestione dei tantissimi input esterni che bombardano l’uomo moderno portandolo a non porsi più domande, si sono un pochino assopite. Ecco che occorrono stimoli per risvegliarle e tra questi proprio la poesia, l’arte figurativa in generale e la musica possono svolgere un ruolo importantissimo e rimetterle in movimento, creando appunto un DinAnimismo.

 

 

*Info su:

http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=751

domenica 6 maggio 2012

Zairo Ferrante: la speranza dinanimista

La speranza in versi...

 

SOAVE

di

Zairo Ferrante

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Nel mare in tempesta disperso
con il cuore nell’anima perso.
Desolato, allontanato, ripudiato,
dalla luce del Sole abbandonato.
Legato per la gola all’albero maestro
di questi tempi,
quando per morire è forse presto.
Vento, pioggia, bufera e tempesta.
Paura nell’acqua che bagna la testa.
Raggio di sole che aspetti dal giorno prima e
speranza che cerchi dalla prua ogni mattina.
Piangi, imprechi e maledici il tuo viaggio,
ma in fondo sullo scoglio ecco il miraggio.
Mirabile, soave e dolce canto
con forza copre il tuo pianto
nel giorno in cui morivi con le tue pene,
risorgi per il sorriso di mille sirene.
Ti prendono e ti portano per mano
e ti scivoli dolcemente via lontano.
Il vento ti sospinge sulla riva
e t’impregni dell’odore della vita.
Mille sirene cantano in coro
soave canzone di morte beffata.
Mille sirene gridano piano
soavi parole di vita rubata.
Tratta da: " I bisbigli di un'anima muta" di Zairo Ferrante CSA-editrice (2011)
LA FELTRINELLI.it:
http://www.lafeltrinelli.it/products/9788896703526/I_bisbigli_di_un%27anima_muta/Ferrante_Zairo.html
http://www.autoriitaliani.it/autoriaffiliati/zairoferrante/


**Foto del quadro " Ulisse e le sirene " - 1891 John William Waterhouse - liberamente tratta da:
http://www.settemuse.it/pittori_scultori_europei.htm

 
http://e-bookdinanimismo.myblog.it/archive/2012/05/06/la-speranza-in-versi.html

giovedì 12 aprile 2012

Il Vecchio del Bosco di Zairo Ferrante

 
INTERVISTA A ZAIRO FERRANTE DA CONTROCULTURA SUPEREVA!!! : DINANIMISMO | http://e-bookdinanimismo.my...
Visualizza immagine in Bing
Sei curioso di sapere cos'è questo "Dài !" !?... allora non perdere tempo, scoprilo: http://girolamo.melis.it/2012/04/prossimamente-dai.html

IL VECCHIO DEL BOSCO

Il vecchio del bosco
accasciato
ed il vento
le lecca, le lecca
le mani
di verde vestite
nell’ora del vespro.
Sta fermo il vecchio
nel bosco.
Il giorno è finito.
Lui s’alza la giacca
e l’aiuta la brezza,
la brezza, la brezza.
E si fa dolce riparo
per uccelli assonnati.
La notte è vicina
nel bosco! nel bosco! nel bosco!

Zaìro Ferrante
I bisbigli di un'anima muta
CSA Editrice, 2011

venerdì 16 marzo 2012

UN NUOVO UOMO IN UNA NUOVA ERA!!!



DINANIMISMO PER UN NUOVO FUTURISMO ALL'INCONTRARIO.
di
Zairo Ferrante
Il grande merito del futurismo, e lo si evince già dal nome, è stato quello di saper leggere il futuribile. Infatti, Marinetti e i Suoi intuirono che il mondo stava per cambiare, capirono prima di tutti gli altri che il progresso e la tecnologia stava per diventare una costante della società e non più un evento estemporaneo.
Fu così che grazie a una genialità senza paragoni, seppero elevarsi a "Maestri di Anime" e, per mezzo della loro produzione artistica, presero per mano l'uomo d'inizio '900, ricco di "pathos" ma non pronto per il progresso, e lo accompagnarono nel "mondo tecno-sviluppabile".
Oggi, in un mondo "tecno-sviluppato" in cui la scienza e il progresso sono delle costanti giustamente inarrestabili, l'Artista deve fare esattamente il contrario.
Bisogna, infatti, che la produzione artistica aiuti l'uomo "pre-robot" a ritrovare e a far ripartire la sua Anima disorientata dall'eccessiva velocità e dai numerosi input che arrivano dai media, dalle vetrine e dalla globalizzazione.
Queste parole possono sembrare eccessive - o meglio folli - ma sono, secondo me, necessarie affinché tutti si rendano conto che a breve quello che distinguerà l'uomo dal "post-umano" sarà proprio il suo sapere e dovere "fare anima"...

martedì 6 dicembre 2011

Piccola favola vecchia di Zairo Ferrante in IL DIALOGO magazine

Italo Calvino, scrittore italiano (Santiago de Las Vegas, Cuba, 1923 ... | http://www.ilcollediscipi... 


IL MIO NATALE PRIMA DELLA CRISI

piccola favola vecchia

di Zairo Ferrante
 
sul periodico "il Dialogo.org"
Prima domenica d’avvento!!!

E’ arrivata l’ora e... occorre, rigorosamente, scrivere e parlare del Natale.

Dovrei parlarvi della famosa bontà natalizia. A Natale lo si sa. Si è tutti più buoni.

Dovrei scrivere che tutta questa bontà è solo falsa ipocrisia e, per essere davvero cool, dovrei rinnegare questo gioioso stato d’animo e dire che io preferisco essere un grande “stronzo”, guerrafondaio, privo di qualsiasi ideale.

Così facendo, sicuramente, sarei uno “scrittore” alternativo, degno di tale nome e non uniformato alla massa.
E invece no.
Io amo il Natale. A Natale mi sento più bbbuono ( rigorosamente con la tripla “b” per risvegliare il mio essere campano ). E sono fierissimo di questo mio buonismo.
Mi ricordo del mio Natale, quando la crisi non esisteva o – almeno – non la si sentiva per strada. L’aria dicembrina era pervasa da un odore agro-dolce. Il dolce era dato dal fuoco di camini mescolato a carne e castagne abbrustolite. L’acro – invece – era dato dalla polvere da sparo scoppiata.
No, non la polvere da sparo di fucili, mitra e cannoni!
Erano i petardi ad esplodere. E io ero davvero felice quando sentivo il botto.
Con 500 lire riuscivo a comprare dieci raudi o – in alternatava – venti mini ciccioli.
Con dieci raudi riempivo – ma piena zeppa – una delle due tasche del mio giaccone.
Un giaccone rigorosamente verde, con colletto di velluto blu.
L’altra tasca serviva per la “miccetta”. La miccetta costava 150 lire e durava almeno tre/quattro giorni.
Erano davvero dispettose quelle miccette. Alle volte ti rosicchiavano completamente la fodera della tasca. Altre volte, invece, gli svedesi si staccavano dalla stecca di legno e s’accendevano da soli.
Morale della favola: la tasca si bucava, le Mamme lo scoprivano, ed ecco che erano “mazzate”.
Certo, erano mazzate d’amore e... alla fine si era lo stesso felici.
In fondo, cosa desiderare di più.
Avevi i petardi, sentivi i botti, la scuola era chiusa e, soprattutto, arrivava Natale e, se “avevi fatto il bravo” ( ma poi mi chiedo quale bambino all’epoca era realmente cattivo? ), potevi sperare in un regalo che giungeva direttamente da – udite!!! udite!!! – Babbo Natale.
Perché si. Babbo Natale esisteva eccome.
Oggi, invece, c’è la crisi.
E la crisi va esorcizzata come si deve...
...CONTINUA SU:
http://www..ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/poesia/Racconti_1323110836.htm

 


 

sabato 5 novembre 2011

Zairo Ferrante/Dinanimismo: Lettera aperta ai giovani

Zairo Ferrante.jpg

LETTERA APERTA AI GIOVANI ( DENTRO O FUORI NON IMPORTA ) CHE ANCORA SOGNANO

 

di

 

Zairo Ferrante

 

- Manifesto/Azione del Dinanimismo (movimento poetico/artistico d’avanguardia) -

 
 
A Chi scrivo?

Scrivo a Chi ogni mattina apre gli occhi e si ricorda che ha smesso di dormire ma non di sognare.

Scrivo a Chi, nonostante il mondo fuori lo vuole morto, si ricorda - con i fatti e con le parole - che è ancora vivo.

Scrivo a Chi si sente giovane non perché la patente non l’ha ancora rinnovata, ma perché ogni giorno continua a lavorare per costruire in faccia a chi vuole solo distruggere.

Scrivo a Chi sa ancora ascoltare. Scrivo a Chi non si da per vinto davanti a quelli che gli vogliono far credere che l’unica via d’uscita è il fallimento.

Scrivo alle Mamme che piangono sognando il futuro dei propri figli.

Scrivo ai Figli che rincuorano le Mamme quando queste – disperate – pensano che stanno fallendo.

Scrivo alla Gente che difende le idee. Scrivo a Chiunque suda con dignità lavorando.

Scrivo a Chi non si arrende anche se è contagiato da una brutta malattia che chiamano “crisi”.

Scrivo a Chi urla perché non ci sta.

Scrivo a Quelli che sono convinti che se la prossima fine del mondo bussa alla loro porta è peggio per lei.

Scrivo al coraggio, affinché esca dalla sua tana, venga a bussare alle nostre porte e s’impossessi dei nostri spiriti.

 

A Tutti Questi dedico queste parole, affinché - con perseveranza – continuino a coltivare i propri Sogni.

Affinché - con dignità – continuino a spingere la loro Vita.

Affinché, tutti gli altri capiscano che di morire anzitempo proprio non ne abbiamo voglia.

 

Zairo Ferrante

per il Movimento Dinanimista
 
*Fonte originale: 
 

venerdì 28 ottobre 2011

Zairo Ferrante: per James Hillman

IL DINANIMISMO SALUTA E RENDE OMAGGIO A JAMES HILLMAN

hillman.jpg"...I grandi epici, e anche i poeti di oggi non usano astrazioni. Cercano di esprimere il mondo interiore con immagini e suoni molto precisi e concreti. I nostri sogni non dicono <<paura>> o <<sesso>>. Nei sogni incontriamo eventi e immagini..... Ciò che la psiche fa per prima cosa è presentare la sua interiorità nei sogni....non in parole, non in concetti, non in sentimenti: in immagini! Quindi se l'attività primaria e congenita della psiche è <<fare-immagine>>, poiesis in greco, allora la psicologia deve essere prima di tutto uno studio dell'immaginazione..."
Queste le parole di James Hillman rilasciate in una Sua intervista tanto illuminante da divenire uno splendido saggio edito da BUR - "Il piacere di pensare" conversazione con Silvia Ronchey -.
Queste le parole da cui prendevo spunto – più di due anni fa – per scrivere il secondo, e forse più importante, manifesto del dinanimismo.
Queste le parole con cui oggi voglio ricordare, ringraziare e salutare lo stesso Hillman, il piu' famoso psicoanalista e filosofo americano contemporaneo.
Lui, il padre della psicologia archetipa e teorizzatore del "fare anima" come mezzo d'identificazione dell'uomo psicologico, ci ha definitivamente salutato due giorni fa ( ma da tempo hillman era ammalato di cancro ), non senza donarci un'ultima lezione.
Ha deciso, infatti, di lasciare questo mondo - sicuramente per lui abbondantemente compreso - con lucidita', rinunciando alla somministrazione di dosi massicce di morfina che avrebbero certamente lenito i suoi dolori ma, nello stesso tempo, offuscato il suo pensiero. Volendoci, forse, in questo modo ricordare l'importanza del pensiero e delle idee che neppure con la morte possono e devono dissolversi.
A lui va il mio grazie, con la viva convinzione che il suo 'daimon' continuera' ad elargire doni per molto tempo ancora.
zairo ferrante

*Per leggere la biografia di hillman: http://it.wikipedia.org/wiki/James_Hillman


***ulteriori notizie sulla sua morte: http://blog.panorama.it/italia/2011/10/28/eutanasia-la-morte-di-james-hillman-e-una-lezione-sulla-vita/