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venerdì 11 aprile 2025

Ferrara. Incontro letture Roberto Pazzi-Poesia

 

 

 https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/dieci-poeti-per-roberto-pazzi-8b33a555?live

Dieci poeti per Roberto Pazzi. Serata fra poesia e ricordi. E’ l’omaggio che alcuni poeti faranno, oggi alle 17.30, al...

Dieci poeti per Roberto Pazzi. Serata fra poesia e ricordi. E’ l’omaggio che alcuni poeti faranno, oggi alle 17.30, al Circolo Negozianti a Palazzo Roverella. L’idea dalla collaborazione fra Alessandro Pasetti, giornalista e scrittore, e il Circolo Negozianti, il presidente Paolo Orsatti e il direttore artistico Riccardo Modestino. A leggere le opere Matteo Bianchi, Ines Cavicchioli, Emilio Diedo, Lugi Grassi, Giuliano Malaguti, Franco Mosca, Nicoletta Poli, Massimo Scrignoli, Athos Tromboni, Nicoletta Zucchini e Michele Balboni. Intermezzi musicali. Intervento dell’assessore Marco Gulinelli. Interventi Francesca Capossele e Stefano Baldrati.

Assente..il noto scrittore futurista ferrarese Roberto Guerra.  Assenza strana. Nessuno evidentemente, giornalisti e scrittori informato...  Pure, Guerra, inoltre a suo tempo ha segnalato proprio Pazzi per articoli speciali - su Marte.  Errata Corridege sulla stampa lcocale, a volte deludente...


domenica 12 gennaio 2025

Casterina Barbieri, Elettronica, Il Resto del Carlino Bologna

 

La giovane compositrice bolognese nominata alla direzione artistica: "Onorata di questo incarico, Venezia è mutevole, mi ispira sempre... carriera iniziata a Bologna, la città dove è nata, tra il liceo Minghetti e il Conservatorio e poi proseguita nelle più importanti istituzioni musicali internazionali, quella di Caterina Barbieri, compositrice e musicista che il presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco ha appena nominato alla Direzione artistica della Biennale Musica per il prossimo biennio. L’artista succede a Lucia Ronchetti, che ha trasformato profondamente la manifestazione, aprendola ad esperienze lontane dalle consuetudini accademiche, come ha dimostrato la consegna a Brian Eno del Leone d’Oro alla carriera nel 2023. 


 

Un riconoscimento importante, quello a Caterina Barbieri innanzitutto per la giovane etàn (è nata nel 1990) e poi, soprattutto, per il suo essere già una personalità centrale di una scena che si è sviluppata all’interno di spazi più vicini alla dimensione del club che alla sala per concerti classici. Non a caso la sua più recente esibizione in città è stata in occasione del Festival di musica elettronica Robot, edizione 2022, quando conquistò un pubblico vastissimo con le sue sequenze tecnologiche, tra ritmi industriali e panorami naturali, all’interno dell’ambiente industriale del Dumbo. Più di recente, lo scorso ottobre, aveva partecipato a Palazzo Bentivoglio alla presentazione degli spartiti delle musiche che ha scritto per l’installazione ’Due qui/To Hear’ di Massimo Bartolini, docente all’Accademia di Belle Arti di Bologna, ospitata dal Padiglione Italia della Biennale d’Arte 2024. 

 A suoi studi cittadini ha sempre riconosciuto una importanza centrale per lo sviluppo del suo lavoro, ha definito il Conservatorio Martini "un luogo che, pur mantenendo un forte rigore accademico, è in realtà un laboratorio in continua trasformazione, uno spazio permeabile, dove la formazione classica, il virtuosismo, si è aperto, da quando negli Anni ’70 furono istituite le cattedre di musica elettronica e di musica d’uso, ai linguaggi della contemporaneità e della quotidianità". Dopo le aule di piazza Rossini, dove è nato l’amore per le macchine elettroniche digitali che, ha raccontato, la affascinavano per "il loro suono sporco, a volte polveroso, ma i glaciale come quello perfetto degli strumenti digitali", ha iniziato a essere contesa dalle istituzioni europee della ricerca, come gli studi EMS di Stoccolma, dove esiste la più ampia collezione al mondo di sintetizzatori Buchla. Si tratta di grandi moduli analogici, che sono adesso tornati di moda e al cui sviluppo ha contribuito l’artista di origine italiana Suzanne Ciani, che per Caterina Barbieri è una figura di riferimento.  Il suo ultimo lavoro discografico è ’Spirit Exit’, che presentò n anteprima proprio a Robot: un disco, ha spiegato, che ha tre principali fonti di ispirazione, "la Santa mistica Teresa D’Avila, la poetessa Emily Dickinson e la filosofa Rosi Braidotti che studia il post umano, inteso come un superamento della nostra condizione, per arrivare a uno stadio dell’esistenza che ci permetta di abbracciare e di vivere sino in fondo, tutto quello che ci circonda, la tecnologia, certo, ma anche la bellezza primordiale della natura".


 

mercoledì 25 aprile 2012

Lucio Scardino "...Poesie risorgimentali e No" recensione di R. Roversi * da Il Resto del Carlino

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SUICIDI TENTATI

POESIE RISORGIMENTALI E NO

di

Lucio Scardino

 

 

 

E fanno undici! Lucio Scardino ha iniziato a pubblicare sillogi poetiche nel 1992, mantenendo la rigorosa scansione di una ogni due anni, questa sua recentissima “Suicidi tentati. Poesie risorgimentali e no” (ed. Liberty house) è dunque la sua undicesima raccolta poetica. Ma al di là delle statistiche, ciò che conta ed è indispensabile sottolineare è che l’intrigante linguaggio che l’autore ha adottato fin dal suo esordio non solo non accenna a manifestare - se non cedimenti - almeno rilassamenti, ma addirittura rinasce, si rinnova e migliora in continuazione: si ha l’impressione che Scardino abbia scovato l’inesauribile ‘Eldorado’ della (sua) poesia. Fuor di metafora, la verità è che la lirica di Scardino ha dello straordinario: per l’incredibile densità di contenuti e per la spettacolare originalità della forma. Di simile parere è Vincenzo Iannuzzo, che scrive nella sua bella prefazione al volume: «“Suicidi tentati. Poesie risorgimentali e no”, che in diversi frangenti potrebbe apparire come il prodotto di un linotipista impazzito, è altresì frutto di ‘contaminazioni’ che l’autore acquisisce da comportamenti linguistici quotidiani, schegge di costume, figure retoriche e generi letterari». Ad impreziosire l’edizione contribuiscono l’immagine di copertina: un disegno di Lorenzo Bartolini (1777-1844), del retro di copertina: un disegno di Livio Scarpella, e una singolare immagine dello stesso Lucio Scardino all’interno a pagina 10, con l’ironica didascalia: ‘L’Autore in una fotografia del secolo scorso’.

 

Riccardo Roversi

giovedì 24 novembre 2011

venerdì 25 dicembre 2009

Paolo Ruffilli: Buon Natale dalla Poesia Italiana da Il Resto del Carlino

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Paolo Ruffilli: Buon Natale dalla Poesia Italiana da Il Resto del Carlino



Nella pagina culturale de Il Resto del Carlino, ieri, splendida poesia per il Natale 2009 di Paolo Ruffilli, da decenni ormai tra i principali protagonisti della parola italiana nel mondo.

Tra l'altro, tra gli ultimi esponenti dell'ultima avanguardia letteraria, post Gruppo 63, post Gruppo 70, a suo tempo lanciato da figure quali Montale e Pasolini, insomma da Zanzotto agli anni duemila.

E tale avanguardia traspare persino in una poesia sublime giocattolo per l'umanità,, contingente, per il Natale, simbolo ineguagliato dell'Occidente: nulla di retorico, ma la cifra di Ruffilli, basata sulla parola come spartito musicale, le note parole quasi matematiche e pentagrammatiche, ora minimalizzata saluta e rilancia l'archetipo del fanciullo divino nel flusso del XXI secolo.

http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=307642

video http://www.youtube.com/watch?v=k7XtBGaHPuc

sabato 10 ottobre 2009

VIA BOLOGNA BELLA MA ..AL LIDO DEGLI ESTENSI... di Silvia Forti

FERRARA VIA BOLOGNA.jpgda Il Resto del Carlino 10 10

Via Bologna mi ricorda la coppia di fidanzati che mette su casa. Quando è toccato a me ero giovane e ricordo l'entusiasmo con cui sono partita alla ricerca dei mobili. Divani geometrici, tavolo dal design futurista abbinato a seggiole bicolori che facevano tanto rivista di moda, ma che niente avevano in comune con la capacità di stare seduti a tavola per più di un'ora. Il tavolo era visibilmente più alto della seduta seggiola per cui vi lascio immaginare la comodità!!!
E poi avete mai acquistato quel magnifico frigorifero uscito sulle riviste di arredamento e firmato da un nome prestigioso? Al tempo, e parlo di molti anni fa, era completamente diverso dai classici refrigeratori bianchi ecc.ecc. Peccato che la maniglia d'apertura fosse in basso e questo significava abbassare la schiena ogni volta che si voleva un sorso di acqua fresca!
Perchè scrivo tutto questo? Perchè "da grande" ho compreso che è preferibile rinunciare un tantino all'estetica, all'eleganza e favorire la vera utilità di tutto ciò che quotidianamente ci occorre e usiamo.
Ecco perchè penso alla "nuova" Via Bologna. Per carità, qualche alberello ci sta mica male e il look è carino. Ma posso io utilizzatrice quotidiana stare in coda ogni volta che l'autobus ha una fermata o una macchina davanti a me deve svoltare a sinistra, perchè è stato sarcificato il posto per la seconda corsia??????? Sto parlando di un'arteria di grande passaggio non di Vicolo Corto del Monopoli!
Il traffico si muove solo quando qualche automobilista proveniente dalla corsia opposta, mosso a compassione, lascia svoltare le macchine, perchè dato l'evidente via vai, è molto complicato trovare l'attimo libero.
Ma la viabilità non significa contare sull'altrui comprensione: DEVE PREVEDERE LA FLUIDITA' DEL TRAFFICO,LO SCORRIMENTO.
Ormai non siamo più 2 gatti, ma una città nella quale quasi ogni abitante possiede un'auto e questo significa, ripeto SCORRIMENTO/SCORRIMENTO/SCORRIMENTO.

Silvia Forti

http://www.ascomfe.it/ferrara/via-bologna-negozi-sul-piede-di-guerra.html?Itemid=5

Video http://www.youtube.com/watch?v=gChOifUJZMc