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domenica 4 maggio 2025

Angelo Giubileo-Ridere la vita...

 Scrittore- Il Mio Libro...

https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/05/angelo-giubileo-ridere-la-vita.html

Il romanzo di una vita non è affatto la vita stessa. È comunque un atto di coronamento, un bilancio, un approdo dal quale in qualche modo non si torna più indietro. Un topos. Che ha a che fare con la letteratura, ma rappresenta essenzialmente un’esperienza del più vero e intimo sé stesso. Il mio Parmenide sintetizzerebbe il tutto, così: Lo stesso è conoscere e essere...

Angelo Giubileo

Stimolato anche dal certo antico percorso "Innato"  Parmaenideo e pre socratico, non esente Pitagora, finanche piu recentemente CERTO Transumanesimo tecnologico alla Prisco, informatico e PostFilosofo, Giubileo continua a esplorare certo suo Ben-Essere con certa originalita anche complessa...FuturismoSpace

Angelo Giubileo (Torchiara, Salerno, Italy 1 aprile 1965), filosofo, giornalista e scrittore.
Già cultore della materia presso le cattedre di “Filosofia del diritto”, “Teoria dell’interpretazione” e “Logica giuridica” all’Università degli Studi di Salerno (aa.aa. 2000-2003).
Autore di numerosi saggi e articoli, pubblicati in Italia e all’estero.
In qualità di redattore:
– dal 2007 collabora con “Pensalibero” (Vicedirettore dal 2016 al 2023);
– dal 2016 collabora con “Il Quotidiano di Salerno”;
– dal 2018 al 2022 ha collaborato con “Antiche Curiosità” e la rivista “Destrutturalismo”;
– dal 2018 al 2023 ha collaborato con “Asino Rosso”;
– dal 2019 collabora con il “Nuovo Giornale Nazionale”;
– dal 2024 collabora con “PaeseRoma”;
– dal 2025 collabora con il movimento poetico-artistico d’avanguardia “DinAnimismo”.
Tra i saggi, si segnalano: “Scritti politico-liberali” (2016), “Pensioni: modello cileno per l’Italia?” (AA.VV. 2018), “L’essere e il nulla nell’era della tecnica” (2018), “La Macchina del tempo” in “TDay” (AA.VV. 2019), “L’alba del Mondo Nuovo” (2020), “Da Parmenide a Heidegger e ritorno” (2023), “Tutto è eterno” (2024); tutti disponibili in qualsiasi store.
Nel 2022 è stato cofirmatario dell’appello “Per una nuova bandiera euro-nazionale” pubblicato su Le Journal du Dimanche. In quanto autore dell’articolo “L’essere oltre la profezia”, pubblicato in “Dell’anno 2100” (AA.VV. 2023), è stato citato da Günter Berghaus nel suo periodico catalogo “A bibliography of Publications on Futurism” (2023). Nel 2025, è stato autore della prefazione “Il volo” alla versione italiana del saggio “Meccanica irrazionale” del fisico transumanista Giulio Prisco.




 

domenica 13 aprile 2025

VITALDO CONTE Misteri Dioniso-eBook-Libri

 

Roby Guerra guerra.roby@gmail.com

18:19 (30 minuti fa)
chiodav

V Conte Artista e Critico d?arte Roma Catania Brillante e Ottimo libro Solfanelli ancora recente 2019 del celebre autore dada e futurista contemporaneo....


sabato 8 marzo 2025

LA NAVE DI TESEO-ILPOLITICAMENTE CORRETTO FOLLE DI RICOLFI....

 https://lanavediteseo.eu/portfolio/il-follemente-corretto/

 in questo libro Luca Ricolfi inventa una categoria sociologica nuova – il follemente corretto – per descrivere un fenomeno prepotentemente esploso negli ultimi dieci anni. Il politicamente corretto era nato, negli anni ’70, con lo scopo di promuovere coesione sociale e rispetto dei soggetti più deboli. Ma la sua metamorfosi in follemente corretto, resa possibile dalla straordinaria espansione delle reti di comunicazione e dei social, ha finito per ottenere l’effetto contrario: il nuovo credo non solo restringe drammaticamente la nostra libertà di espressione, ma genera profonde fratture sociali che favoriscono l’ascesa di una nuova élite, autoreferenziale e lontanissima dal vivo sentire dei ceti popolari. L’autore conduce questa riflessione sia in termini fenomenologici – raccogliendo e raccontando decine di casi emblematici che mostrano il follemente corretto in azione – sia in termini analitici, mettendo a nudo il meccanismo che lo genera e ne assicura la propagazione. Luca Ricolfi affonda la critica in modo inesorabile, coraggioso, contro-intuivo, non risparmiando la politica, la scuola, l’economia, i social network, i nuovi poteri forti che, in nome dell’inclusione, stanno alimentando forme inedite di esclusione ed emarginazione dei più deboli.

Molto Bello e vero ERETICO saggio, grazie anche all'editore, forse il miglior LIBRo finosra prodotto dall'editrice ferrarese! 



 
 

giovedì 13 febbraio 2025

5 Libri capolavori...

 https://www.esquire.com/it/cultura/libri/a63642410/i-5-libri-capolavoro-da-recuperare/?utm_source=firefox-newtab-it-it

 Ecco invece un pugno di libri eterogenei, più o meno recenti, ma tutti accomunati dalla caratteristica di essere già usciti; e di essere stati da poco ripubblicati in una nuova edizione. Sono, loro sì, dei capolavori indiscussi, pietre miliari della letteratura, o delle gemme oscure che meritano lunga vita. Alcuni sono stati per qualche anno addirittura fuori catalogo - sorte che nell’anfetaminico e sconclusionato mercato dei libri attuale, capita pure ai libri eterni - e quindi magari proprio quando volevi leggerli non erano a disposizione (io per esempio qualche anno fa cercavo Correzione di Bernhard, introvabile, e non ho potuto fare altro che piratarlo, Vostro onore invoco la scriminante dello stato di necessità)...Un altra grande occasione per recuperare, rileggere o magari scoprire che ci eravamo persi qualcosa, è il Meridiano Mondadori dedicato ad Agatha Christie, Fiabe gialle. Considerato a lungo letteratura di serie B, il giallo ha oramai sconfitto i pregiudizi, e la consacrazione nella prestigiosa collana che accoglie gli immortali della letteratura ne sembrerebbe l’ennesima conferma. E però, però forse qualche ombra rimane, proprio in quel termine “fiabe” che a certi appassionati della grande scrittrice inglese è suonato sminuente. Come hanno scritto Marco Malvestio e Stefano Serafini su Malgrado le mosche...


 

mercoledì 22 gennaio 2025

Armando Editore, autori vari,La Civilta' delle Cattive Maniere....Silvio Maresca...

Il nuovo spazio di Giornale Radio dedicato ai libri.

Ospite di questa puntata Silvio Maresca, autore del libro “La civiltà delle cattive maniere”, Armando Editore (2024).

In questo saggio, Maresca analizza il declino delle buone maniere nella società contemporanea, esplorando come l’educazione e il rispetto reciproco siano stati sostituiti da comportamenti maleducati e ostili. L’autore esamina vari ambiti, dalla politica al condominio, evidenziando come l’odio sia diventato un “diritto” riconosciuto e come la maleducazione si sia diffusa in diversi contesti sociali. Il libro propone una riflessione profonda sulle cause di questo fenomeno e sulle sue implicazioni per la società moderna

ttps://www.armandoeditore.it/la-civilta-delle-cattive-maniere-di-silvio-maresca-su-il-timone-libri/

 Bel Saggio di Armando, nota da molti anni per la promozion di certa scienza o psicologia sociale: ha evidenziato, diversi autori a cura Silvia Maresca, un fenomeno tipico del nostro tempo, ultimi decenni o anni, il degrado sociale in termini etici, in Europa e anche Italia e America, in certo modo favorito, anche se controverso si dice... dall'immigrazione ...Futurismo Space


 https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/armando-editore-autori-varila-civilta.html



domenica 5 gennaio 2025

Asimov, i Libr, la Fantascienza e le AI

 https://www.illibraio.it/news/narrativa/libri-isaac-asimov-1466023/?utm_source=firefox-newtab-it-it

Viaggio tra i libri di Isaac Asimov, scrittore che ha saputo intrecciare scienza e narrativa per esplorare il futuro dell’umanità. Scienziato, divulgatore e futurologo, con le sue opere ha tracciato un ponte tra letteratura e scienza, ispirando generazioni di lettori con romanzi visionari e saggi accessibili, dando vita anche ad apprezzati adattamenti per il cinema e la tv…

In quanto a predire il futuro – dall’intelligenza artificiale ai robot – i libri di Isaac Asimov hanno ben pochi rivali nel panorama letterario del ‘900. Scrittore, scienziato e divulgatore di fama mondiale, Asimov è universalmente considerato uno dei grandi maestri della narrativa fantascientifica del ventesimo secolo.

Nato il 2 gennaio 1920 a Petroviči – un piccolo villaggio in Russia – lo scrittore emigrò con la famiglia negli Usa all’età di soli tre anni: cresciuto nel contesto statunitense, fu un bambino precoce e curioso, appassionato di lettura e di scienza fin dalla giovane età. Un tratto che, inevitabilmente, caratterizzerà la sua figura e la sua produzione artistico-divulgativa.

Asimov , sempre piu', trait d'union tra Fantascienza,Robot e l'Intellegenza Artificiale , anche dal l'ascolto piscoslogico e di zaitgeist, si annunciano nel futuro meraviglie soprendenti...futurismo Space



lunedì 16 dicembre 2024

A.Giubileo-Z.Ferrante, L'Ombra del Mare all'Ombra dell'Acace...

 https://asinorossoferrara.blogspot.com/2024/12/agiubileo-zferrante-lombra-del-mare.html

 

C'è una linea di continuità sapienziale che, dai massoni, risale a prima degli scritti vedici e prosegue ininterrottamente nel tempo.
amazon.it
L’ECO DEL MARE ALL’OMBRA DELL’ACACIA: (simbologia della parola e della libertà)
 
 
Una raccolta di versi e di prosa, scritta a quattro mani e un cuore, con la quale gli Autori vogliono invitare il lettore a riflettere sull'essenzialità della Parola e sull'importanza dei simboli [...] Nonostante il ricorrente pregiudizio, i fatti mostrano invece che tutti i pretesi reati - solitamente attribuiti alla massoneria, in particolare riguardo la gestione della cosa pubblica, come quotidianamente emerge dalla cronaca - sono in realtà perpetrati molto spesso da soggetti appartenenti alla partitocrazia e non certo da soggetti che in realtà appartengono a un ordine iniziatico.

Ma si sa, basta che il ladro inseguito dal danneggiato si fermi e cominci a gridare a sua volta “al ladro”, che magari la folla si metta a bastonare il malcapitato derubato.

Tanto per citare altri nomi gloriosi, così il Mahatma Gandhi diceva di Giuseppe Mazzini: «Vi sono al mondo pochi esempi di un uomo che, solo, abbia compiuto la resurrezione del proprio Paese con la forza del pensiero e la dedizione estrema durata tutta la vita". Giuseppe Mazzini, uno dei padri del Risorgimento italiano, fonte d’ispirazione anche per quello indiano. Due patrioti che con le loro azioni e le loro opere hanno indicato il cammino ai due popoli. Italia e India, civiltà millenarie che hanno combattuto per la loro indipendenza e sono oggi unite nella difesa della democrazia e della libertà. Anche l’inno nazionale è stato scritto da un massone, Goffredo Mameli.
E dunque, un plauso sincero e ragguardevole ai due autori del libro - Angelo Giubileo e Zairo Ferrante -, che con passione e abilità meritorie hanno ripercorso e rappresentato in queste pagine, con il loro stile personale, "i sentieri interrotti" della libera muratoria.

dalla Presentazione di Augusto Vasselli
 

mercoledì 9 ottobre 2024

Roberto Guerra Rivista ShortSories-Scudo...

Sandro Battisti Hyperhouse, 8 10 2024 

 

Roberto Guerra @Rivista Short Stories | edizioniscudo

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Roberto Guerra torna a pubblicare, lo fa con gli amici delle Edizioni Scudo, nell’ambito di “ShortStories” con il racconto 2060 Intelligenza artificiale; ShortStories23 è acquistabile su Amazon, la cover è di Luca Oleastri.
Bentornato, Rob…

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martedì 24 settembre 2024

Franceschini, Ferrara, inutile nuovo libro?

  https://www.lanuovaferrara.it/tempo-libero/2024/09/24/news/ferrara-franceschini-torna-in-libreria-con-aqua-e-tera-1.100588022

“Aqua e Tera”, con il titolo scritto volutamente in dialetto, è un classico marchio di fabbrica territoriale. L’acqua è quella che veniva prosciugata con la bonifica in una zona particolarmente palustre come la provincia di Ferrara, dove imperversavano zanzare e malaria. La terra è quella strappata a valli e acquitrini dagli scariolanti in un periodo di grande miseria e stenti, di lavoro duro e mal retribuito. Ci sono settant’anni di storia ferrarese nell’ultimo romanzo di Dario Franceschini (ed. La nave di Teseo), in libreria da oggi, dove l’acqua e la terra sono determinanti, ma c’è anche molto di più. È un appassionato racconto di vita e di morte, di lotte e conquiste, di diritti negati e di ricerca di giustizia nella speranza di un futuro migliore. Soprattutto è un racconto d’amore. 


 

venerdì 23 agosto 2024

Bruno Filippi,primo '900.Parole Ribelli, Kindle, Ted, Ferrara

 

Parole ribelli: Scritti postumi d'un anarchico Formato Kindle

di Bruno Filippi (Autore)  https://www.amazon.it/Parole-ribelli-Scritti-postumi-anarchico-ebook/dp/B07DPHJ6QT/ref=sr_1_1?__mk_it_IT= 

Il giovane anarchico Bruno Filippi, morto a Milano nel settembre del 1919 all’età di diciannove anni, dilaniato dalla bomba esplosa anzitempo con la quale si apprestava a compiere un attentato al Club del Nobili, è l’autore degli scritti riportati in questo libro, tra i più irriverenti, ribelli e creativi della letteratura italiana del primo Novecento.

 

martedì 13 agosto 2024

Scheletro Femmina, libri?Cicconetti

"Cerca di passarci sopra, dai. Non dovevi vestirti così. Potevi dire no. Lo stupro è un'altra cosa. Perché non hai denunciato? L'ha uccisa in un raptus di gelosia. Sei troppo aggressiva." Non c'è donna che non si sia mai sentita rivolgere parole come queste. Parole a cui ci si abitua, tanto sono consuete. La violenza che contengono non ci stupisce, al massimo produce un groppo alla gola a cui non si riesce a dare spiegazione. E più queste parole diventano quotidiane, più si rischia di adottare lo stesso sguardo misogino sul mondo. Del resto, questo linguaggio non appartiene solo alla nostra quotidianità – il mondo reale e i social media – ma permea anche le pagine dei giornali, i salotti televisivi, i comizi dei politici. E non sono mai solo parole: “ne uccide più la lingua”, perché tutto ciò che ci permettiamo di dire legittima ciò che ci permettiamo di fare. Le parole che abbiamo a disposizione danno una forma ai nostri pensieri e plasmano la realtà. C'è un solo modo per debellare l'odio di genere che passa per le parole: imparare a riconoscerle, decostruirle e cambiarle. Valeria Fonte ci guida in un'analisi arrabbiata, minuziosa e lucidissima di tutti i discorsi scorretti – che siano apertamente violenti o sottilmente discriminanti – che 

Libro forse anche interessante, ma titolo pessimo e discutinili, visti certi tempi, in modo però contrario magari a quel che si pensa... 


 

 

Libri. Le citta' del mondo Affinati

 

Eraldo Affinati, Le città del mondo

Si tratta di un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle città della nostra vita. Quelle che ci descrivono, che ci parlano o che parlano di noi agli altri. Eraldo Affinati raccoglie trecento città del mondo dividendole in tre categorie: conosciute, sognate e inventate e le descrive tutte attraverso brevi ritratti da leggere, come mini romanzi in piena regola. Dal prologo newyorkese all’epilogo di Gerusalemme, passando per gli angeli sulle rovine di Bruxelles, il sole elettrico di Battipaglia, dalla stanza dei bottoni di Washington a Veio e poi ancora Volgograd e Atene e via leggendo attraverso altre trecento tappe. A metà strada tra un atlante sentimentale e una Spoon River delle città, un incontro tra letteratura e geografia che sa parlare a tutti: viaggiatori esperti e sognatori mai usciti dal Grande Raccordo Anulare.    Libro originale dell' italiano Affinati sulle citta' del mondo, speciale e speciali...



lunedì 14 settembre 2009

IL SENSO DELL'IPERLIBRO di Antonio Gallo

EBOOK.jpgda CONTROCULTURA BIBLIOFILIA di A. Gallo
 

Il senso dell'iperlibro

Adesso lo chiamano "iperlibro", vale a dire un volume che non è soltanto un libro fatto di tante pagine stampate, cucite e messe insieme per narrare, descrivere, informare. Ora questo testo è fornito anche di altre possibilità in forma di connessioni, accessi, codici a barre e quant'altro possa aiutare il libro tradizionale a farsi conoscere, leggere e sopratutto acquistare. Non è l'e-book, il libro elettronico, quello che si può vedere e leggere in rete, oppure lo si può scaricare e lo si legge sul computer o su un qualsiasi strumento che lo supporti. Non a caso sono i francesi a parlarne, che da sempre ce l'hanno con gli inglesi, o meglio con tutto ciò che parla questa lingua...
 
CONTINUA


http://guide.supereva.it/bibliofilia/interventi/2009/09/il-senso-delliperlibro

 

VIDEO  http://www.youtube.com/watch?v=3dz0ATslMk4

martedì 18 agosto 2009

IL FUTURO DELLA LETTERATURA

EBOOK.jpgda Socialidarity site

GLI E-BOOK SONO IL FUTURO DELLA LETTERATURA?

Qualche giorno fa mi trovavo a Firenze. Sono entrato in una libreria, ed in bella vista subito all’entrata, era esposto un fantastico eBook reader. Affascinato da questo prodotto (mai visto fisicamente fino a quel giorno) decido di avvicinarmi per provarne il funzionamento. E’ davvero incredibile, penso, i caratteri si leggono benissimo, le dimensioni sono davvero contenute e la memoria espandibile.
A quel punto decido che quello sarebbe stato il giorno in cui avrei acquistato il mio primo lettore eBook. O almeno così pensavo.
Mi reco alla cassa per informarmi sul prodotto e sulla quantità di libri a disposizione in lingua Italiana. La commessa alla quale mi rivolgo però non è a conoscenza di nessuna informazione al rigurdo (neanche del prezzo). Dopo qualche minuto di telefonate verso tutto il personale riesco finalmente ad incontrare qualcuno che possa rispondere alle mie domande e qui inizia la vera delusione...

Leggi tutto l'articolo di Luca Mercatanti

http://www.socialidarity.org/gli-e-book-sono-il-futuro-della-letteratura.htm

http://www.youtube.com/watch?v=6sKBsp77PY0 VIDEO

giovedì 5 febbraio 2009

REPUBBLICHINI, BRIGATE ROSSE E DEMOCRAZIA

VOLTAIRE.jpgDALL'IDEOLOGIA ALLA SCIENZA

Il problema cruciale della vecchia politica (che coinvolge anche figure non banali e non passatiste, il chè rivela la complessità della questione, sedimentata proprio da decenni di Ideologismo ormai estraneo al resto dell'Occidente...) è strutturale. L'ideologia domina ancora su visioni invece oggettive, scientifiche, per quanto possibile, capaci di analisi globali e non particolari, ristrette ed emotive.

A livello micropolitico e periferico questo riguarda certamente le attuali polemiche a Ferrara sulla presentazione in programma alla Sala Estense il 5 Febbraio, questa sera, a cura dell'Associazione Onlus UNO SGUARDO VERSO SUD: ovvero il libro di Renato Curcio I DANNATI DEL LAVORO. Figure politiche di spicco e non banali ferraresi eccetera contestano l'opportunità di tale iniziativa, in una sala pubblica. L'Assessore Massimo Maisto ha già brillantemente risposto, sottolineando la legalità dell'iniziativa e la legittimità istituzionale e democratica (anche aggiungiamo noi la libera informazione senza se e senza ma...) della concessione all''Associazione della Sala Estense. Polemiche per l'autore del libro, come celeberrimo..  a suo tempo protagonista di pagine drammatiche e criminali della storia italiana, Renato Curcio.

Noam Chomsky, non qualche presunto intellettuale ferrarese, anni fa accettò di scrivere la prefazione ad un libello negazionista, per dimostrare nei fatti la libera informazione e la libertà di parola fondamentale nelle libere democrazie occidentali. Sarebbe quindi superfluo qualche ulteriore commento alla vicenda ferrarese in questione.

Va da sé, alcune considerazioni ci sembrano opportune, se non altro per suggerire ancora una volta la necessità a Ferrara di un salto di qualità di culturale anche nella sfera politica, al di là della destra e della sinistra: quest'anno è anche il bicentenario di un certo Darwin....

Da un lato certi promotori delle polemiche da anni rivendicano giustamente sguardi non ideologici ad esempio sulla questione della Repubblica di Salò e sugli italiani che vi aderirono: dall'altro, poi, su questioni, ideologicamente opposte, (come questa di Curcio) non sono nei fatti coerenti. Nello specifico, tra l'altro, si tratta di un personaggio che - nei fatti- ha scontato la pena per i reati. Si presenta come sociologo (e lo è - riconosciuto come tale dalla Legge Italiana) e presenta un libro imperniato sul tema del Lavoro: un libro anche polemico su una questione globale sulla quale tutta la politica italiana non eccelle certamente dal punto di vista delle soluzioni a certa disococupazione e passatismo economico italiani (nonché su visioni futuribili necessarie- nell'era dell'automazione e della robotica ancora subordinate a filosofie del lavoro tardoborghesi- il Governo- veteroleniniste- la CGL e l'opposizione di sinistra). Quindi libri un poco dirompenti sulla questione ben vengano in certo analfabetismo culturale, economico , ergonomico...  e politico nazionali. Non ci risultano evocazioni del Passato... nel libro in questione, poi magari criticabilissmo per certo approccio di Curcio ancora sessantottardo. Estrapolare infine  (altra accusa) alcune parole equivoche dal sito dell'Associazione in questione, parole criticabili ma contingenti, non è operazione nè significativa né corretta.

Un certo Sofri, condannato più volte, mai reo confesso, ha il privilegio sconcertante di fare l'editorialista sulla grande stampa italiana,presunta liberale! E non ha mai rinunciato a certa visibilità pubblica mediatica. Curcio, non è tornato in politica, non si è mai candidato in Parlamento, come altri persino eletti: fa il sociologo, lo scrittore con oggettiva sobrietà, il resto ne risponde a Dio, ma sono cose private!

Inoltre, come dichiarato da un membro dell'Associazione: " Certe polemiche nei fatti pubblicizzano l'evento, non era necessario."

Infine, forse a Ferrara è tempo che gli uomini di scienza, già in  certo modo per interfaccia naturali o anche scelte pubbliche, di sinistra o destra, (ad esempio Patrizio Bianchi, Guido Barbujani, eccetera o chi per loro), non solo operativi nei laboratori, in certo modo scendano in campo nella sfera politica ferrarese, per svegliare Ferrara, rompere quell'immobilismo metafisico (come provocatoriamente di recente evidenziato a Ferrara dallo stesso Grillo) che caratterizza la Città, famosa ormai non solo come Città d'Arte ma -appunto- anche per il suo Lentismo. "Eppur si muove?".

ROBERTO GUERRA

http://www.fainotizia.it/2009/01/22/ferrara-renato-curcio-presenta-i-dannati-del-lavoro-cura-uno-sguardo-verso-sud

http://www.repubblica.it/2006/a/sezioni/cronaca/debi/debi/debi.html

martedì 20 gennaio 2009

LO SCIENZIATO SCRITTORE GUIDO BARBUJANI

FROM SPIGOLATURE RIVISTA CULTURALE ON LINE

Guido Barbujani, Pietro Cheli, Sono razzista, ma sto cercando di smettere, Bari, Laterza, 2008, pp. 134, € 10,00

     A seguito di svariati fatti di cronaca, i cui protagonisti sono individui comuni che rimangono vittime di violenze legate, apparentemente, alla tanto odiata parola “razzismo”, viene istintivo porre una distanza tra sé e gli altri, intendendo come “altri” coloro che si macchiano di crimini spregevoli dettati solo da una insensata paura verso chi è “diverso”. Ma siamo veramente così lontani da queste persone, dai razzisti? Siamo davvero abbastanza sviluppati intellettualmente da riconoscere che non vi è divario cerebrale e culturale tra popoli diversi, che siamo parte della stessa specie? In linea di massima si. Tuttavia, scavando in profondità nel nostro animo, scopriamo luoghi comuni, pregiudizi, spesso inoffensivi ma ugualmente inesatti e terreno fertile per l’ignoranza (ad esempio, il detto comune che gli afroamericani hanno la musica nel sangue: niente di dispregiativo in questo, ma in base a cosa possiamo dire che sia vero?). Questa scomoda verità ci viene spiegata da questo esile saggio, scritto dal noto genetista Guido Barbujani insieme al giornalista Pietro Cheli. Il connubio tra i due crea un libro che mescola la competenza tecnica e scientifica di Barbujani (non esente da un velo di ironia, come ben sa chi ha letto altri suoi scritti) con l’umorismo garbato e iperrealista di Cheli, che condisce l’opera con citazioni e rimandi a personaggi pubblici del nostro paese (ma non solo) che danno un’immagine sconcertante di una certa corrente di pensiero che, purtroppo, ancora imperversa: la presunta superiorità morale, culturale e intellettiva dell’uomo “bianco” sugli altri (massimo esponente in questo campo, oltre la soglia del ridicolo, è Giancarlo Gentilini, due volte sindaco di Treviso). Dalle ronde padane agli scritti decisamente poco scientifici del passato, a partire (tanto per citarne uno, ma la lista è decisamente lunga) da Joseph-Arthur de Gobineau e il suo “Saggio sulla diseguaglianza delle razze umane”, fino ad arrivare ad autori del ventesimo secolo di tutto rispetto, come James Watson, il razzismo viene esaminato dai due autori nella sua storia e nei suoi elementi costitutivi, per poi spiegare scientificamente la sua mancanza di ragion d’essere, supportata da dati e ricerche scientifiche che, si spera, non dovrebbero lasciare dubbi (tra l’altro, Barbujani ha già trattato questo tema: si veda l’ottimo saggio “L’invenzione delle razze”, edito da Bompiani). Eppure, nonostante tutto, il razzismo sembra duro a morire: gli autori mettono in guardia anche chi pensa di non essere razzista, ricordando di valutare attentamente i propri comportamenti per poter scoprire, sul nascere, atteggiamenti che manifestano in noi la percezione (inesistente nella realtà) di una distanza tra noi e gli “altri”, atteggiamenti anche non deleteri per le persone in modo diretto, ma tristemente efficaci se lasciati evolvere in comportamenti più marcatamente razzisti. Una lettura utile, specialmente di questi tempi.
(ANDREA CASTELLARI)

giovedì 15 gennaio 2009

FANTASCIENZA PADANA

 gibson 3.jpg

MARCO MILANI SOGNANDO E DINTORNI (PROSPETTIVA EDITRICE)

 

            Da qualche giorno ho questo libro tra le mani. E’ una raccolta di racconti, leggo tra le note introduttive, ed è il coronamento di un lungo periodo di gestazione, non tante delle storie ivi contenute quanto della volontà dell’autore di uscire sul mercato editoriale. Sono stato incuriosito da questo libretto anche perché il ricavato della vendita andrà interamente ad opere di beneficenza per l’Africa, tramite Peacelink, e mi sono accorto, con un flash mentale, che non sono poi così tanti gli autori che decidono di dedicare corpo e anima (si dà il caso che chi scrive racconti ci metta l’anima, appunto, nel proprio lavoro) a chi è meno fortunato, a chi non ha nemmeno i mezzi per sopravvivere.

            Così, ho cominciato a leggere le brevi storie. Mi sono subito accorto dell’esistenza di dieci piccole perle su carta. Il prezioso di queste storie è intrinseco, è dato dalla semplicità che Marco Milani dimostra nel saper padroneggiare argomenti non certo facili con un atteggiamento ironico, eppure serio; più volte mi è sembrato di scorgere in certi modi di dire l’atteggiamento tipico di noi, personaggi del duemiladopocristo, posti di fronte agli eventi bizzarri che l’esistenza odierna ci propone e, soprattutto, mentre fronteggiamo le pieghe inconsuete che si nascondono nella vita quotidiana. Il senso di sogno si eleva lievemente dalle pagine, senza darsi troppo tono né seriosità, e ci narra facilmente di angeli, di esperienze premorte, di fantascienza classicheggiante e di teorie evoluzioniste; il tutto è, ripeto, semplice da capire, ma mai banale o triviale.

            Emerge, da queste righe così piacevoli da assimilare, un carattere buono, non disposto a farsi calpestare ma dotato, comunque, di un’intrinseca capacità osservatrice, acuta. Perché acute sono le storie di Sognando e dintorni, niente di greve o splatter, di sanguinolento che mal si armonizzerebbe col tessuto narrativo; soltanto sogni – spesso immagini oniriche che si tingono di realtà come colline che degradano dolcemente verso il mare – o considerazioni che non appaiono mai, mai, improbabili.

            La prima pubblicazione che per molti scrittori emergenti è un punto d’arrivo per Milani, sicuramente, non sarà tale; scritti così fanno venire la voglia di leggerne altri, e credo proprio che l’autore – da come si dipinge nella biografia – sia pronto a donarci altre gemme di beltà. Sicuramente discrete e ben congegnate, come queste appena volate via, con un soffio.

            Le letture sono belle quando riescono a rimanere dentro con un profondo senso visivo che macchia, che si appiccica alla tua coscienza per giorni. Senso di pace interiore, per Milani, che si lascia apprezzare come un prelibato piatto che accompagna le ore successive del pasto, lasciando un buon sapore in bocca. La porta d’accesso a quella lieve sensazione si chiama così: Sognando e dintorni.

SANDRO BATTISTI

 

http://www.domist.net/marcomilani.htm

http://www.next-station.org/fe-nov-d.php?_i=109

 

 

                                                                                              

lunedì 12 gennaio 2009

PAOLO RUFFILLI SPIRITOLIBERISTA

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PAOLO RUFFILLI SPIRITOLIBERISTA

 

La musica, Principessa (senza Regine superflue) delle Arti, asseriva certo futuro anteriore.

Nelle poetiche contemporanee (anche pretese sperimentali a volte), certo feticismo della Parola, non danzante, attraversa tutt'oggi certa tendenza, gira e rigira basata su banali meccanismi difensivi freudiani, rispetto alle sfide del postmoderno e della complessità del Futuro, piaccia o meno, venuto alla luce. Tra Apocalittici e Integrati, facili vie di fuga dalla guerra del presente e dalla scoperta del Futuro, una terza mossa possibile, peraltro, neppure è mosca bianca.

A livello europeo un certo Enzensberger (tra diversi altri), in Italia, tra altri, il poeta e scrittore Paolo Ruffilli, tra i pochi autentici eredi delle neovanguardie del Gruppo 63, 70, via Barilli e Spatola, assai noto, (pubblica per Garzanti, Marsilio, ecc.), fin dagli esordi capace di trascendere, i limiti cosiddetti sociali e extrartistici di quelle generazioni, appunto, spesso, autocastrate- allievi inclusi- nel cemento armato di certa fobia-grammatica di ritorno, priva di Musica, di Forza della Ragione e dell'Immaginazione. Immaginazione, nella cifra di Ruffilli, magari reinventata alla luce della miglior linguistica e semiotica: tra Gremais e Baudrillard o lo stesso Barthes, ri-lette da quest'ultimi senz'altro con sguardi innovativi poetici: la poesia come scienza.


E tale interfaccia scienza-poesia, sulla figura-sfondo danzante o avvolgente della Musica, attraversa la produzione globale di Ruffilli: in particolare appare trasparente nell'ultimo volume appena edito:Le Stanze del Cielo (Marsilio), presentato Venerdì scorso, 9 gennaio, anche a Ferrara nella Sala dell'Arengo del Comune di Ferrara.

A cura della Società Dante Alighieri di Ferrara(davvero creativamente accademica... Ruffilli e un centenario futurista nel giro di un mese-complimenti!), introdotto dalla Presidentessa e raffinata ricercatrice culturale Luisa Carrà, presentato tecnicamente con grande perizia “classica” dalla scrittrice Gina Nalini, davanti ad un folto pubblico (e molti scrittori ferraresi. Tra cui Roversi, Donegà, Garberoglio, Scrignoli, Nascosi, evento non così diffuso a Ferrara...), Paolo Ruffilli ha orginalmente suggerito le password – per- così dire della propria poetica e dell'ultimo libro nello specifico con straordinaria scorrevolezza e alta leggerezza.

Parole cristalline e musicali, un inno- al passo anche con la miglior psicoanalisi letteraria (certo Lacan), l'Immaginazione come Immaginario in libertà; l'Ossessione come demone della creatività, contro certo Realismo ancora residuale e residuato.... in Italia. La Poesia come Musica, input genetico della specie umana per trascendere i limiti di ogni grammatica e di ogni vocabolo, in sublime controtendenza rispetto a molti pennaioli contemporanei, meri imbianchini della Parola: il rifiuto del facile e convenzionale e tirannico (il totalitarismo è nel linguaggio disse lo stesso Barthes alla sua inaugurazione... come Rettore a La Sorbonne!) Significato, arido, statico e sterile, nell'evocazione invece di certa Logica del Senso insita nel cosiddetto Significante, meglio in certo coro dei significanti, degli interstizi e i witz possibili della Parola, dinamica, musicale.

Una sorta di Parloiberismo futuristico innestato da Ruffilli con “calcolo inconscio” neopitagorico e... musicomatematico nelle pagine e nei versi di un volume apparentemente concentrato su ardui temi sociali quali la tossicodipendenza e il carcere, metafore soprattutto per Ruffilli per accendere sempre più nel 2009 la Libertà come Estetica e Poetica dell'Esistenza, concreta, vissuta, Spirito+Azione, Immagin-Azione, Contempl-Azione, Mut-azione attraverso i Versi mixati da 7 note immaginarie. La poetica come Spiritoliberismo... cara a Zarathustra?

ROBERTO GUERRA

http://www.italian-poetry.org/Ruffilli.htm