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mercoledì 15 aprile 2009

PROGETTO PER FERRARA PERCHE' TACCIONO.....?

image003[1].jpgSentiamoli da vicino: il candidato Angelo Storari
di Athos Tromboni

Chi è Storari?

"Ho 48 anni, ferrarese D.O.C., padre e marito. Ho iniziato a lavorare a 19 anni; qualche anno dopo, lavorando, ho ripreso l’università, laureandomi con il massimo dei voti come pedagogista e formatore; ho poi seguito diversi master prestigiosi, universitari e non, e ho lavorato per molti anni alla protezione civile, impegno che mi ha portato ad essere in Kosovo a giugno 1999, appena finita la guerra nei Balcani, e in altri scenari tragici, a seguito di terremoti quali Umbria e Marche e successivamente Molise. Ho lavorato anche all’emergenza Po 2000 quando tagliammo il ponte ferroviario. Dopo la nascita di mia figlia, nel 2003, ho optato per un lavoro più “tranquillo”. Ho poi lavorato alla Cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, con progetti sia in Africa che nell’Europa dell’est.

Perché hai aderito al Progetto e hai deciso di candidarti?

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http://www.progettoperferrara.org/sentiamoli-da-vicino-il-candidato-angelo-storari-0415.html




Perchè tacciono
di Valentino Tavolazzi

Martedì sera al Melo, in una partecipata assemblea, abbiamo ascoltato i cittadini del quadrante est, preoccupati della gravissima situazione ambientale del quartiere e dei possibili rischi per la salute della popolazione. Le autorità invitate non c’erano. Numerose sono state le domande dai residenti, non abbastanza le risposte fornite dal sottoscritto, da Luigi Gasparini, da Marilena Martinucci e da Vanna Ruggeri, nonostante avessimo studiato migliaia di pagine e tabelle acquisite con accesso agli atti.

Chi ha fatto le scelte più importanti negli ultimi dieci anni non era presente!

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http://www.progettoperferrara.org/perche-tacciono-0415.html




Due domande e due risposte
di Athos Tromboni


Leggendo i contenuti di questo giornale e le notizie riportate dalla stampa sull’ attività di Progetto per Ferrara, qualcuno ha chiesto: ma che c’entra l’ ambientalismo con l’amministrazione locale? La risposta è sorprendentemente semplice: tutto! Nell’opinione generalizzata le prospettive ambientali ed ecologiche sono normalmente intese come sinonimi, ma qui occorre precisare che l’etica ambientale riguarda l’ insieme dell’habitat, del territorio, il contesto della nostra cultura, e non si ferma alla sola difesa dell’ecosistema.C’entra dunque tutto.

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http://www.progettoperferrara.org/due-domande-e-due-risposte-0415.html



Nemesi storico-darwiniana
di Paolo Giardini


Il Comune di Ferrara fin dal ‘45 è stato governato da giunte di sinistra, e segnatamente dalla mag­gioranza PCI. Dal ‘91 l’evoluzione PCI ha visto una prima mutazione in PDS, poi DS, e infine PD, perdendo ali radicali e incorporando la Margherita erede di una corrente DC.

Quella DC, ininfluente a Ferrara, era però il contraltare nazionale al PCI, il suo muro di conteni­mento, barriera occidentale alla paurosa dittatura proletaria dell’Est. Infatti, passata la paura col crollo del Muro di Berlino, la DC si è dissolta. Ma non la sua seconda anima vocata al potere che tanto logora chi non ce l’ha: attualmente il segretario nazionale del PD è il ferrarese avvocato Fran­ceschini, ex DC e figlio di un notabile DC, mentre il candidato ufficiale PD alla poltrona di sindaco è l’avvocato Tagliani, anch’esso ex DC e genero di un famoso DC, l’on Cristofori.

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Progetto per Ferrara
Cambia la prospettiva


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giovedì 9 aprile 2009

FERRARA LA GIUNTA ECOANALFABETA SNOBBA PAUL CONNETT

ASINO.jpg(*from Estense Com Quotidiano on line di Ferrara)

 

I DESPARACIDOS DEL RIFIUTO

 
Cari amministratori di questa città,
dove eravate lunedì sera quando alla Sala S.Francesco uno strepitoso Paul Connet, invitato da Progetto per Ferrara, ha illustrato in maniera mirabile la strategia RIFIUTI ZERO? Con l’ironia e la chiarezza espositiva di chi mette la propria intelligenza e il proprio coraggio al servizio della comunità per far crescere la consapevolezza di ciò che è BENE COMUNE, Connet ha regalato ad una platea coinvolta e a tratti anche divertita dalla sue performances, una lezione di sostenibilità ambientale, creatività e di alto civismo.
Docente di Chimica alla S.t Lawrence University di N.Y, 23 anni di studio e esperienza sulle alternative alla distruzione dei rifiuti, ha percorso in lungo e in largo la nostra penisola decine di volte per spiegare quale fonte di ricchezza in termini energetici, sociali ed ambientali possa diventare la corretta gestione dello scarto del nostro quotidiano. Da Nord a Sud il rusco ferrarese o la monnezza napoletana sono stati considerati per decenni solo un problema da risolvere ,capace di trasformarsi in vere e proprie emergenze. Parola d’ordine : smaltire, ossia far sparire! Di dove vada o in che cosa venga trasformato e le conseguenze che ne possono derivare per ambiente e salute poco importa. L’importante è che non sia più visibile dentro e fuori casa nostra e lungo le strade. Napoli è stato l’esempio più eclatante: il rifiuto scompare ,l’emergenza si risolve.

Ma mentre molte amministrazioni locali, VOI COMPRESI (ahimè!), hanno continuato a fare scelte alla mago Merlino spacciate per politiche energetiche lungimiranti ( fonti “assimilate.”..) , studiosi del calibro di Connet hanno lavorato sodo e ora ci spiegano che l’odiatissimo rifiuto è in realtà una grande risorsa e che in questo particolare momento, se ben gestita, può avere un ruolo primario nell’aiutarci ad uscire dalla crisi globale e ad inventare un modello di consumi , lavoro e di sviluppo che puntino non più al livello dello stile di vita, ma alla qualità delle nostre vite.
Tranquillizzatevi,quella di P.Connet non è una crociata contro i “termovalorizzatori” fine a sé stessa, ma una vera e propria proposta alternativa concreta e creativa che oltre a fermare i danni economici, sanitari e ambientali provocati dall’incenerimento dei rifiuti, può generare ricchezza in senso lato.
Separare, riusare, riciclare, recuperare, riparare, compostare. Eccoli gli infiniti di prima coniugazione che vanno imparati a memoria: io separo, tu ricicli,egli recupera, ….essi trasformano.
Ma se foste stati presenti avreste anche imparato che la strategia rifiuti zero col suo traguardo al 2020 non è affatto un’utopia “né roba da svizzeri”,ma una realtà consolidata in molte parti del globo.
S.Francisco, Nuova Scozia in Canada, e….sorpresa! … tanti, ormai quasi duemila, Comuni anche in Italia che stanno lavorando in maniera egregia su questa scommessa: Capannori, Novara, Treviso per citarne solo alcuni.
“Job, job, job” lavoro, lavoro, lavoro, ha continuato a ripetere Connet saltellando da una parte all’altra del palco.. Centinaia, migliaia di posti di lavoro contro le poche decine che crea un termovalorizzatore.
Ha parlato anche di un centro di ricerca nel quale scatenare la nostra meravigliosa fantasia e creatività italica magari finanziato…. coi soldi dei CIP 6!
Infine ha svelato gli ingredienti segreti della pozione magica per trasformare il rospo in principe azzurro:
responsabilità industriale : NON si deve produrre ciò che non è riciclabile o riutilizzabile.
responsabilità civile : separare diventa un’operazione automatica e piacevole nel quotidiano delle famiglie
responsabilità della leadership: in soldoni, le scelte delle amministrazioni.
E qui casca l’asino, signori miei!
Perché quello che vorrei capire a questo punto , e torno alla domanda iniziale, è perché nessuno di voi ieri sera era in quella sala ad ascoltare e spremere le meningi per inventarsi qualcosa per Ferrara.
Ho provato a darmi una risposta e ne ho trovate 3 possibili:
1)l’immane tragedia del terremoto in Abruzzo vi ha bloccato tutti in casa o a qualche riunione straordinaria per partecipare magari con lodevoli iniziative a distanza.
2)Avete ritenuto inutile partecipare perché sapete già tutto sulla materia
3)Non c’eravate perché l’iniziativa è stata organizzata da una lista civica avversaria nell’arena pre-elettorale.
La prima sarebbe l’unica motivazione giustificabile , ma è altamente improbabile.
La seconda idem, come sopra.
La terza è la più probabile, direi quasi certa. Ma resta un pessimo esempio di leadership, l’ennesimo segnale di chiusura entro i logori schemi degli schieramenti e contro la fresca logica del conoscere, partecipare, condividere e lavorare per il bene comune.
Per ora il goal l’ha segnato Tavolazzi : uno a zero . Avanti…il match continua!
 
M. Teresa Pistocchi
Grilli Estensi
 
PROGETTO PER FERRARA /VALENTINO TAVOLAZZI
 
www.estense.com
 
http://www.youtube.com/watch?v=0JN7VlGqQSU  FILMATO PAUL CONNETT (COMUNE DI CAPANNOLI!)
 

lunedì 6 aprile 2009

PPF TAVOLAZZI E CONNETT EVENTO A FERRARA

TAVOLAZZI.jpgFROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA
 
Torna a Ferrara per la terza volta lo scienziato ambientale statunitense Paul Connett, professore del dipartimento di chimica della St. Lawrence University di Canton New York. Connett terrà una conferenza pubblica lunedì 6 aprile, alle 21, nella sala San Francesco in via Terranuova, sul potenziale economico, industriale ed occupazionale, rappresentato dalla gestione virtuosa dei rifiuti urbani che escluda il loro incenerimento. La cosiddetta “Green economy” applicata ai rifiuti verrà declinata in recupero, riciclo dei materiali, trattamento bio meccanico, riprogettazione industriale dei beni di largo consumo, distribuzione di prodotti sfusi, riparazione e commercio di beni strumentali scartati.
“La conferenza rientra nel ciclo di iniziative di approfondimento del programma di governo di Ppf”, chiarisce il candidato sindaco di Progetto per Ferrara Valentino Tavolazzi, che approfitta dell’occasione data dal taglio dei tassi di un quarto di punto, che passano così al 1,25%, ad opera della Bce, per ricordare la vicenda, tutta in perdita a quanto sembra, dei derivati Dexia del Comune.


“L’euribor 6 mesi, riferimento dei derivati del Comune, ieri era al 1,646% - spiega l’ex city manager -, dopo il taglio scenderà al 1,5%. Il risultato è che il Comune, ai tassi attuali ed alle condizioni Dexia in essere, a partire dal 2010 perderà un milione di euro all’anno, progressivamente calante in funzione del rimborso dei mutui, fino al 2019. Nel secondo semestre 2009 la perdita e stimabile in 300mila euro”. L’amministrazione deve quindi chiudere quell’operazione, “per non lasciare ai successori un debito fuori bilancio. Tagliani ha dichiarato che la chiusura dell’operazione farebbe emergere la perdita, quindi non è da fare. Alla faccia della trasparenza”.
Non è finita qui. Il bersaglio delle invettive di Tavolazzi rimane lo stesso, il Pd, ma cambia l’argomento: si parla di sondaggi.

“I sondaggi del Pd, resi noti dal Pd, non possono che supportare i desiderata del Pd - è il sillogismo del candidato sindaco -. Qual è il messaggio agli elettori? Tagliani tiene, Tavolazzi al 2% non dà fastidio, quindi elettori di centro sinistra non votatelo (teoria del voto utile); Barbieri vola, ma in aiuto al Pd poiché depotenzia Dragotto pescando nel centro destra, dunque elettori di centro destra votatelo pure (teoria della lista civetta). Ppf non commissiona sondaggi di parte, poiché crede che nell’intimità della cabina elettorale gli elettori sapranno scegliere con la propria testa”.
Intanto una spinta verso il 6 e 7 giugno arriva da Beppe Grillo. Lo staff del comico genovese ricorda sulla rete che “a Ferrara è stata creata una lista civica per un Comune a Cinque Stelle. Il capolista, Valentino Tavolazzi, ha bisogno del tuo aiuto per rendere un successo la lista”.

 
WWW.PROGETTOPERFERRARA.ORG

http://www.youtube.com/watch?v=HVG0Q8Yz6Es filmato Paul Connett

sabato 4 aprile 2009

PROGETTO PER FERRARA SONDAGGI PD PINOCCHIO... E ALTRE NEWS

image003[1].jpgPRODI PINOCCHIO.jpgSondaggi elettorali
di Valentino Tavolazzi

I sondaggi del Pd, resi noti dal Pd, non possono che supportare i desiderata del Pd. Basta un megafono e il gioco ?fatto. Qual ?il messaggio agli elettori? Tagliani tiene, Tavolazzi al 2% non da fastidio, quindi elettori di centro sinistra non votatelo (teoria del voto utile); Barbieri vola, ma in aiuto al Pd poich?depotenzia Dragotto pescando nel centro destra, dunque elettori di centro destra votatelo pure (teoria della lista civetta).

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http://www.progettoperferrara.org/sondaggi-elettorali-0403.html




I derivati DEXIA del Comune
di Valentino Tavolazzi

 Ieri la BCE ha tagliato i tassi di un quarto di punto, che passano così al 1,25%.

L’euribor 6 mesi, riferimento dei derivati del Comune, ieri era al 1,646%, dopo il taglio scenderà al 1,5%. Risultato: il Comune, ai tassi attuali ed alle condizioni Dexia in essere, a partire dal 2010 perderà un milione di euro all’anno, progressivamente calante in funzione del rimborso dei mutui, fino al 2019. Nel secondo semestre 2009 la perdita e stimabile in 300 mila euro.

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http://www.progettoperferrara.org/derivati-dexia-comune-0403.html




Le discariche in aree parco e COGEF
di Valentino Tavolazzi


Dicembre 2008, nel silenzio più assoluto ed in pieno scandalo Salice, il Comune acquista l’area Parco a zero euro e conseguentemente la discarica che ci sta sopra. Concede alla società tutti i metri cubi edificabili in via Carretti, trasferendoli in via Canapa. E generosamente restituisce alla Parco 90 mila euro di oneri già versati, liberandola nel contempo da ogni coinvolgimento nella bonifica del sito. Un vero regalo di fine legislatura ai ferraresi che diventano in un sol colpo proprietari e responsabili della bonifica della discarica!

Operazione analoga nella sostanza, ma diversa nella forma (chi è il genio in Comune?), riguarda l’area Cogef (sempre quadrante est), anch’essa sede di una discarica. Questa verrà ceduta al Comune come area verde! Da non crederci! Di nuovo i ferraresi diverranno proprietari e responsabili della bonifica di una seconda discarica. Domande.

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http://www.progettoperferrara.org/discariche-in-aree-parco-e-cogef-0403.html

PROGETTO PER FERRARA  VALENTINO TAVOLAZZI

http://progettoperferrara.org

http://www.youtube.com/watch?v=SyOSqY3ALuo FILMATO

mercoledì 25 marzo 2009

PROGETTO PER FERRARA CHI DECIDE IL DIVIETO? di Athos Tromboni

PPF.jpgPROGETTO PER FERRARA  CHI DECIDE IL DIVIETO?

Alla lista civica Progetto per Ferrara e al candidato sindaco Valentino Tavolazzi: scrivo questo post e vorrei farne partecipi tutti i lettori della lista civica perché questa mattina, 24 marzo,  ho letto una lettera a Carlino Ferrara della signora Annagiulia che lamenta un inopportuno divieto di sosta spuntato in via Frizzi senza che ve ne sia la necessità (ma i divieti di sosta non dovrebbero essere provvedimenti da prendere  SOLO per fluidificare e rendere più sicuri dei tratti stradali critici?).

Mi sono indignato perché è l’ennesimo provvedimento attuato con la formula del blitz; e sono sicuro che alla signora Annagiulia (che chiede: ma chi decide e perché, di mettere i divieti di sosta?) non risponderà nessuno, tanto meno l’Assessore competente.

Allora ne racconto una anch’io: a Villanova qualcuno (ma noi del paese non sappiamo chi, perché non ci è stato detto…) ha pensato di mettere un divieto di sosta permanente (24 ore su 24) davanti al bar dove tutti la mattina o la sera ci si ferma a prendere il caffè o a dare un saluto agli amici. Il provvedimento è stato preso perché a 200 metri è stato inaugurato un parcheggio comunale gratuito, di fronte alle scuole elementari, ma non c’era necessità di vietare la sosta proprio davanti al bar, alla macelleria, al panificio e al ristorante.

Abbiamo parcheggiato tutti, senza mai incidenti, lì in quell’area, fin dai tempi delle macchine a manovella e i solerti amministratori invece di mettere nel tratto di strada interessato un autovelox e il limite a 30 km/orari per rendere più sicura la circolazione, hanno pensato che fosse meglio un divieto di sosta. I carabinieri locali hanno già fatto diverse multe per divieto di sosta a sprovveduti automobilisti abituati a parcheggiare dove hanno sempre parcheggiato senza intasare il traffico né costituire intralcio per la circolazione, e questo ha incrinato un pochino quel rapporto di serenità e cameratismo che c’era con l’Arma, prezioso per tutti noi del paese. Ma i carabinieri devono fare il loro dovere. Non so se i vigili abbiano comminato qualche contravvenzione, ma non è questo il punto.

Il punto è: chi decide e perché debba essere emanato un DIVIETO senza consultare la popolazione? Mi fanno ridere le motivazioni dell’assessore Atti quando sui giornali risponde (per controbattere a quelli del comitato Vittime dei Vigili Urbani) che le norme vanno rispettate. Siamo tutti d’accordo che le norme vanno rispettate, ma CHI, PERCHÈ, IN CHE MODO, COME, QUANDO, DOVE dette norme prendono motivazione, in che modo sono testate almeno virtualmente per una valutazione d’impatto (o di gradimento, se intervengono dove non necessarie), con quale informazione vengono preannunciate?

Certo un amministratore non può essere succube della volontà popolare, deve decidere, ma quando la fa una volta, lo fa due, lo fa tre, lo fa quattro ignorando il contesto in cui cala le proprie decisioni (o addirittura in dispregio della volontà popolare), quel tal amministratore deve essere mandato a casa alle prime elezioni utili.

Chiudo con la frase di un bolscevico della prima ora, trucidato poi da Stalin (ma la frase è lampante, non è neanche comunista, è semplicemente razionale): “I metodi democratici hanno i loro limiti. Si può chiedere a tutti i viaggiatori di un treno quale tipo di vagone preferiscano, ma non si può chiedere loro se si debba frenare in piena corsa un treno che sta per deragliare. Eppure, se l’operazione di sicurezza è compiuta accortamente e tempestivamente, si è certi di ottenere l’approvazione dei viaggiatori. (Lev Trockij, Storia della rivoluzione russa)”.

Athos Tromboni

http://www.progettoperferrara.org/chi-decide-il-divieto-0324.html

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giovedì 19 marzo 2009

FERRAROPOLI IL MISTERO DI VIA DEL SALICE

SALICE PIANGENTE.jpg

DA ESTENSE COM FERRARA QUOTIDIANO ON LINE

''Via del Salice, quei rifiuti van rimossi''

Le conclusioni della commissione regionale sulla vicenda del Salice sono una sonora bocciatura delle rassicurazioni di Gaetano Sateriale, che pochi giorni fa, da sedicente offeso, aveva abbandonato il tavolo delle Istituzioni. La Regione ha preso atto con onestà della situazione ambientale dell’intero quadrante est, fortemente compromessa da vecchie discariche di rifiuti urbani e non, dell’inquinamento del terreno e delle falde, diffuso sia verticalmente che orizzontalmente, e dei rischi per la salute dei residenti.

La lente protettiva di argilla si è rivelata l’ennesima irresponsabile bufala!

Quei rifiuti ora vanno rimossi per procedere alla bonifica dell’intera area, nell’interesse sanitario della popolazione e per impedire in via definitiva la svalutazione degli immobili dei residenti. Vanno inoltre avviate le procedure di risarcimento degli stessi a spese del Comune. Intanto con ordinanza del sindaco vanno disposte le immediate analisi dell’acqua di tutti i pozzi privati dell’area e la loro eventuale chiusura. Infine l’azienda sanitaria rilevi con urgenza la diffusione tra i residenti delle patologie riconducibili agli inquinanti riscontrati, per valutarne l’eventuale gravità.

Ci si domanda come sia stato possibile approvare a metà degli anni ’90 un piano particolareggiato che prevedeva insediamenti abitativi nei pressi di discariche ben conosciute dal Comune (sono citate nelle indagini geotecniche di allora), e come si siano potute costruire case letteralmente sopra i rifiuti.

Ci si chiede perché il Comune sia stato colpevolmente inerte dal 2003 ad oggi, non intervenendo per la salvaguardia della popolazione, nonostante costose indagini (oltre 200 mila euro spesi negli ultimi 6 anni), condotte da tecnici del Comune e da professionisti esterni, avessero individuato le fonti dell’inquinamento, la sua propagazione ed i possibili rischi sanitari.

Ci si domanda come possa essere accaduto che mentre settori del Comune indagavano sull’inquinamento dell’area, altri approvavano e costruivano l’asilo, senza comunicare con i primi (e questa è l’ipotesi più benevola).

Infine è incredibile che le proprietà delle aree utilizzate come discariche siano passate nel corso degli anni, o stiano per esserlo, da privati (Cassa di Risparmio di Ferrara, Cogef, Parco) al Comune, con enorme danno per la collettività. La Corte dei Conti faccia chiarezza al riguardo.

Duole dirlo, ma la situazione del quadrante est è un vergogna per Ferrara.

 


Valentino Tavolazzi, Progetto per Ferrara

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=48846&format=html

http://www.youtube.com/watch?v=yNKE0vyFd-M&feature=related FILMATO

 

mercoledì 18 marzo 2009

COMUNE DI FERRARA IL SALICE PIANGENTE...

 VILLAGGIO DANATI.jpg*da Estense Com  Ferrara Quotidiano on line

Asilo del salice, il diaframma che non serve

Gentile Direttore,

chiedo ospitalità sul suo giornale per denunciare l’ennesimo spreco di denaro pubblico fatto dai nostri amministratori.

Siamo venuti in possesso e con molta fatica, del progetto per la costruzione di un diaframma di contenimento, dell’inquinamento che dall’ex discarica di via Carretti si sta propagando per tutto il quadrante est. Appena viste le carte ci sono venute in mente le parole di una bellissima canzone che Battisti cantava negli anni settanta, infatti, se il cantante si chiedeva “come può uno scoglio arginare il mare” noi ci chiediamo come può un diaframma di 52 metri di lunghezza per 11 di profondità piantato in mezzo alla cosiddetta discarica nord (grande circa 500 metri per 200) fermare il movimento della falda inquinata che si trova dagli 8 ai 18 metri di profondità.

I tecnici e i politici che sovrintendono questo progetto, sono gli stessi che, con imperdonabile leggerezza e superficialità, hanno costruito un asilo in un’area adiacente ad un’ex discarica che presenta livelli d’inquinamento del sottosuolo “da top ten mondiale” (parole dell’ing. Bassi), sono gli stessi che, dopo aver invitato i residenti ad arieggiare le case, sono rimasti sordi davanti a chi li invitava, per semplice buonsenso, a localizzare altrove una scuola d’infanzia.

Questi signori, con la vicenda dell’asilo di via del Salice hanno terminato il credito che avevano dai cittadini, non possono spendere per un “progetto pilota” (così definito dall’ing. Bassi) la cifra di 80.000 euro. Non sarebbe meglio impiegare quei soldi per capire l’inquinamento fino a dove si è esteso e quale è la sua direzione e velocità di propagazione (per esempio: il macero vicino il parchino schiaccianoci è già inquinato o lo sarà tra poco? Qual è il livello d’inquinamento della falda profonda?), o per una indagine epidemiologica sui residenti per vedere se viene confermato il maggior numero di tumori registrato fino al 2007 nella zona, o anche per dare un aiuto alle famiglie che dovevano portare i bimbi nell’asilo.

Ci appelliamo a tutte le forze politiche, alle associazioni, ai geologi, ai medici, ai pediatri, a tutti i cittadini e gli uomini di buona volontà affinché ci aiutino ad evitare l’ennesimo sperpero di tempo e denaro, poiché l’unico intervento risolutivo è “chiudere il rubinetto”, cioè confinare e rimuovere completamente la sorgente inquinante, e bonificare la zona; non possiamo permetterci in alcun modo di lasciare alle generazioni future un’eredità tanto pericolosa e vergognosa.

Invitiamo tutti a sostenerci e contattarci ed a inviare una mail al sindaco con la scritta “Come può uno scoglio arginare il mare”


Per il comitato dei residenti, Giuseppe Esposito

 

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=48728&format=html

http://www.youtube.com/watch?v=gdElVEzi1D8 FILMATO

 

mercoledì 4 marzo 2009

C'ERA UNA VOLTA LA COOP DEI LAVORATORI

 BERLINGUER 2.jpgLA COOP SEI TU CHI PUO’DARTI D PIU?


Era tanto tempo fa. Andavo a fare la spesa alla Coop. Perché credevo che fosse l’alternativa all’imprenditoria privata che raramente cura gli interessi dei lavoratori. E io sono una lavoratrice.

Perché mi dicevo che la sinistra, facendo appunto i miei interessi, avrebbe avuto un occhio di riguardo per gente che deve vivere con meno di 1000 euro al mese. Non li avrebbe sfruttati come la classe imprenditrice che avevo “odiato” per anni. Perché la Coop era un simbolo per i lavoratori, il posto che non ti succhiava il sangue, ne eri persino un socio!.

Oggi.

Dopo aver scoperto con orrore i lettori di codice a barre, ho visto le casse dove si paga in contanti senza bisogno della cassiera. Ho visto i banchi gastronomia con tutto pre-confezionato. E mi è venuta un’enorme tristezza.

D’altra parte essere assunti alla Coop oggi vuol dire lavorare con contratti a tempo e part-time. E com’è questo part-time? un esempio: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.

E in quelle 3 ore che cosa faranno? trovano un altro part-time alla Conad???? Vanno a casa e ritorno e spendono più di trasporti che quello che guadagnano?

Lavoratori che non possono fare progetti sul loro futuro, non riescono a pagarsi un mutuo, non sanno se verranno confermati.

Io capisco che occorre la competitività per restare sul mercato e poter mantenere prezzi concorrenziali, ma non è SOLO questo che avevamo chiesto alle Coop.

Allora ho deciso che restituirò la mia tessera e me ne andro’ all’Interspar, dove i prezzi sono ottimi, le cassiere e tutto il personale sorridente(mai sentiti lamentarsi), e non mi chiedono un cartoncino che sembra regalarmi chissà cosa ogni volta che esce uno scontrino!

Miss Fazzoletto

http://angelopetrachi.ilcannocchiale.it/post/1626480.html

http://www.youtube.com/watch?v=jaf6zF-FJBk