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Visualizzazione dei post con l'etichetta letteratura critica

Pessoa anti antifascista!!! di AVERNO

IL SACCO DI LISBONA. PESSOA E' ANTIFASCISTA! di Averno Ce l'hanno fatta di nuovo. Ne hanno reclutato un altro. È lo scoop dell'Espresso. Fernando Pessoa era antifascista. Tutti ormai sappiamo della vicenda del poeta plurimo per eccellenza, che sdoppiò, triplicò, quadruplicò la propria persona, per essere "plurale come l'universo", come ebbe a scrivere non solo egli stesso ma anche numerosi suoi "eteronimi". È un gioco talmente complesso – e irriducibile ai dettami dello strutturalismo e del decostruzionismo imperversanti – che continua anche dopo la morte corporale dell'ortonimo. Che accade? Dopo la sua dipartita emergono dubbi su tutta una serie di personalità di cui si sa poco, che magari hanno pubblicato qualche articolo o poco più. Che si tratti di Pessoa, firmatosi sotto un altro nome? Che si tratti di un ennesimo gioco di prestigio del "poeta fingitore"? È quanto recentemente emerso da una ricerca svolta in Portogallo da Jos...

Giovanni Sessa: considerazioni critiche sul "Cavalcare la tigre" di Vitaldo Conte (da Pulsional Gender Art, A21)

Arte magica e sciamanica Considerazioni sul “Cavalcare l’arte” di Vitaldo Conte di Giovanni Sessa Raramente, in particolare nell’ultimo periodo, ci è capitato di dover parlare di un libro, la cui effettiva comprensione implichi la decodificazione della sua densità contenutistica e della sua complessa stratificazione interna. Ci riferiamo a una recente pubblicazione di Vitaldo Conte, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Catania, nonché artista egli stesso, Pulsional Gender Art, Avanguardia 21 Edizioni. Nelle sue pagine, l’autore presenta una concezione dell’arte in grado di cor-rispondere alle pulsioni vitali e al diffuso bisogno di conoscenza, non ancora an-estetizzati, dell’uomo contemporaneo, immerso nei flussi metamorfici della società “liquida”. Si faccia attenzione, però! Quando utilizziamo la formula “concezione dell’arte”, non ci riferiamo ai confini, ormai asfittici e sterili, che al produrre artistico sono stati attribuiti, a partire dal Settecento, dall’esteti...

Un aspetto del Caso Heine *by Paolo Melandri

C he ci sia simpatia, certo è molto bello, ma che questa simpatia si traduca di continuo nella volontà di riabilitarlo come uomo “buono” è davvero curioso! Sarà certamente ingiusto da parte mia, ma ho ormai l’abitudine, quando sento l’espressione «un uomo buono», di tradurla istantaneamente in francese: un bonhomme . Lo si potrebbe considerare un esempio del famoso passaggio dal sublime al ridicolo; a mio avviso, tuttavia, al “buono” nell’accostamento sopraccitato il sublime aderisce così poco che, se qualcuno mi attribuisse un tale predicato, mi sentirei addirittura offeso. E dico questo non dal mio consueto punto di vista filosofico, secondo il quale considero le parole “buono” e “cattivo” come etichette sociali senza alcun significato filosofico e come concetti il cui valore teorico non è più grande di quello dei concetti di “sopra” e “sotto”. Un assolutamente “buono” o “cattivo”, “vero” o “falso”, “bello” o “brutto” esistono tanto poco nella teoria quanto nello spazio esistono u...

Ritratto di Mozart *by Paolo Melandri

D ell’aspetto e del carattere di Mozart in età virile abbiamo numerose e soddisfacenti testimonianze, tra cui spiccano quelle dei coniugi Novello, desunte da conversazioni con Konstanze Nissen ved. Mozart, e le ultime lettere della sorella Nannerl, scritte per soddisfare le curiosità di un musicologo quale il Burney, che se ne sarebbe servito per l’ultima parte della sua “History of Music”. Le testimonianze, per quanto diversamente polarizzate, concordano nel fornirci il seguente ritratto. Mozart appariva innanzitutto come una persona di bassa statura, un metro e sessanta centimetri circa. Aveva piedi molto lunghi su gambette agilissime e striminzite. Le mani erano paffutelle e spiccavano al Cembalo per un incomparabile “jeu perlé”: erano insomma molto agili e addestrate nel “rubato”. A questo proposito lo stesso Compositore cita in una lettera il detto evangelico: «non sappia la tua destra quello che fa la tua sinistra». Il “rubato” consiste nell’anticipare o nel ritardare impercett...