Siamo nel pieno dell'estate e le nostre città d'arte vivono l'esperienza del turismo di massa. Dati scientifici sull'afflusso per il 2024 li avremo fra qualche mese, ma articoli e servizi radiotelevisivi testimoniano l'entità del fenomeno. Turismo di massa significa che oggi l'arte e la bellezza sono una componente fortemente attrattiva e, in larga misura, finalmente nella disponibilità di una platea assai vasta. Un desiderio che trova la sua giusta soddisfazione. Un incontro con le molteplici forme del bello non più appannaggio di pochi fortunati. E anche una forma di business che non dovrebbe essere derubricata a fastidio. Tuttavia le élite, così poco inclini ad accettare le regole del mercato, registrano con malcelato fastidio l'approdo dei torpedoni nelle città, le file di famiglie fuori da chiese e musei che, nell'attesa, addentano panini e gustano una birretta, la corsa a fotografare tutto e di più con i propri aggeggi elettronic...