Poi, come un refolo inaspettato, una luce ha acceso a sorpresa il torpore etilico delle nostre coscienze, e sia il titolare del blog che il buon De Cataldo si sono scoperti entusiasti a pronunciare (facciamo flic e floc?) due brevi paroline: "Meridiano", e "zero". E questo e' bastato a risollevare la discussione, perche' - a prescindere di come la si pensi sulle nuove generazioni del noir americano - non si puo' infatti negare che se c'e' un editore che da anni sta con tignosa risolutezza importando (talvolta solo ripescando) quanto di davvero valido provenga d'oltreoceano (e non solo da la') in questo settore e' proprio la casa editrice di Marco Vicentini. E cosi' eccoci qui a riconfermare quanto gia' espresso per Burke, Reasoner, Gischler, Crews e compagnia sonante con l'ultima, mirabolante uscita a firma Carl Hiaasen: giornalista e scrittore classe 1953, pressoche' snobbato quaggiu' nei lidi di Berlusconia (che...