sabato 21 febbraio 2009

AN CONTRO LE MULTE NON STOP!

SORDI.jpgRendine: ''I vigili prendano esempio dalla Lombardia''

 

Continua a guadagnare aderenti ma non si ferma la crociata di Rendine contro la Polizia municipale. “Nonostante il Comandante della Polizia Municipale abbia riferito che il numero di multe comminato dai Vigili Urbani sia diminuito – fa notare il consigliere comunale di An-Pdl -, l’importo economico associato per multe è passato da poco più di 4.400.000 euro nel 2007 a poco più di 4.500.000 euro nel 2008. In sostanza il ferrarese, nonostante la difficile situazione economica e la recessione, è indirettamente indotto dal Comune di Ferrara a spendere di più”.

Il coordinatore dell’associazione Vittime della Polizia Municipale attacca dicendo che “l’attività prevalente della Polizia Municipale è la multa per divieto di sosta, due multe su tre sono per sosta vietata. Il sindaco afferma che si fanno poche multe per divieto di sosta, diversamente dal primo cittadino noi auspichiamo che i vigili vengano utilizzati per attività più importanti, come avviene in altre realtà, ad esempio a Milano, dove nelle loro statistiche i vigili presentano: sequestri di merce abusivamente commerciata con marchi contraffatti; controlli con nucleo cinofilo; attività con reparti ecologici; attività antidroga di fronte alle scuole (la Polizia locale milanese ha sequestrato a spacciatori nel 2005 oltre 5 tonnellate di droga); attività con i sommozzatori (relativamente a quest’ultimo punto facciamo presente che i vigili di Ferrara possiedono un motoscafo che inutilizzato sta marcendo). Senza andare in Lombardia ma restando in Emilia Romagna è sufficiente recarsi a Ravenna per scoprire che i vigili compiono anche attività di assistenza alle autopsie per conto dell’Autorità Giudiziaria. Cosa impedisce che i vigili facciano la stessa cosa anche a Ferrara? E’ giusto che nella nostra città tutte queste cose non si possano fare solamente perché Sindaco e Giunta desiderano che i vigili facciano più multe per divieto di sosta?”.

Anche per questo motivi le ‘vittime’ dei vigili, arrivate già a quota 4300, si sono trovati anche quest'ultimo sabato 21 2 con un banchetto in Piazza Trento e Trieste, dalle ore 16 alle ore 19.30, per raccogliere ulteriori adesioni e per offrire consulenza legale gratuita, attraverso gli avvocati Tiberio Savonuzzi e Silvia Baldassarre, a chi intende contestare le multe ritenute ingiustamente inflitte.

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=47878&format=html

FUTURISMO LIVE FERRARA-FUTURGUERRA A RADIO VERONICA

imagesFUTURISMO.jpgRadio Veronica, tra le emittenti nazionali più all'avanguardia, con un palinsesto electro e postmoderno, lo scorso 18 2 alle 11, ha intervistato in diretta Roberto Guerra, curatore di Futurismo Live, centenario del futurismo in programma a Ferrara a cura dello stesso Guerra, Alessio Brugnoli, Lamberto Donegà e di Ferrara Video&Arte. (Ferrara Sala Estense ore 18/23-20 2 2009) con la presenza di Graziano Cecchini Rosso Trevi.

5' di parole in libertà in omaggio a Marinetti e alla rivoluzione futurista, sottolineando la continuità del movimento futurista.

“Ferrara con Lecce è sede degli unici due centenari del futurismo a cura dei futuristi attuali, viventi e anche alcuni molto noti: Graziano Cecchini Rosso Trevi, Paolo Ruffilli, Marco Milani, Riccardo Campa, Baldo Savonari e Alessio Brugnoli (oltre a chi parla)a Ferrara; Antonio Fiore, Lugi Tallarico e lo stesso Enzo Benedetto a Lecce (Palazzo Ducale)”

“Oggi esiste una rete futurista nel web e fuori dal web: Futurismo Oggi, neofuturisti, connettivisti, transumanisti, semplicemente futuristi!”

“Chiunque naviga in Internet è futurista!”

“Fiorire non Marcire... lo slogan del futurismo2009, il futurismo per i Diritti Umani del nostro tempo”.

Queste alcune delle parole in libertà pronunciate con stile marinettiano dal futurista di Ferrara.


 (fonte Alessio Brugnoli http://lav0cefuturista.splinder.com/)

www.thescientistvideo.net

www.myspace.com/futurismo2009

WAYWARSON INTERVISTA DI MAURIZIO GANZAROLI

new age 2.jpgINTERVISTA ESCLUSIVA AI WAYWARSON

(SFM) CIAO, COME MAI QUESTO PARTICOLARE TIPO DI ROCK, ANNI FINE SETTANTA, TIPO GOBLIN?

Probabilmente ti riferisci alla canzone "Digital Dream Land", perchè il riferimento ai Goblin per quell' inizio di tastiere mi è stato fatto anche da altre persone. E' comunque un ' influenza involontaria, in quanto avevo più in mente i Deep Purple, ed inoltre il riff era stato inizialmente creato dalla chitarra, solo che ho voluto intenzionalmente sostituire molte parti di chitarra con tastiere o pianoforte, in modo da rendere più varie le sonorità

(SFM) VI PIACE QUEL PERIODO, A LIVELLO MUSICALE E CINEMATOGRAFICO?
Dal punto di vista musicale la fine degli anni 70 è stata ricca di fermento e nuove proposte, che hanno annebbiato i mostri sacri dei primi anni settanta, sostituendoli con il Punk e l' inizio dell' Heavy Metal, ed anche io in quel periodo, quando mi stavo formando musicalmente, ero dibattuto se rimanere fedele ai grandi musicisti del passato o se seguire le nuove tendenze più grintose.
Per la cinematografia, anche se non sono un esperto nè un collezionista, se per caso Sky passa qualche film italiano degli anni 70, tipo Dario Argento, Fulci o altro, li guardo con molto piacere ed interesse, nche per ricordare ciò che era l' Italia della mia fanciullezza.

(SFM) QUALI SONO LE VOSTRE ESPERIENZE MUSICALI PASSATE?
Ho formato la mia prima band di Thrash Metal nel 1986 a Lodi, i Bonecrusher; incredibilmente siamo ancora un gruppo di culto da quelle parti e pertanto ci siamo riformati circa due anni. Preciso che però mi limito a fare la mia parte di chitarrista, mentre la band è nelle mani del cantante.
Io invece è dal 1991 che mi occupo dei Waywarson e di Hard Rock / A.O.R. . e qualche soddisfazione me la sono tolta, quali la partecipazione a Nightpieces Vo. IV della Dracma Records nel 1994 e le belle recensioni che sto ricevendo dalla stampa specializzata con il nuovo album

(SFM) OLTRE A
www. myspace. com/waywarson
AVETE ALTRE PAGINE O SITI DA COMUNICARE?
A parte il sito ufficiale
www. waywarson. com
non ho altri siti da segnalare a parte quelli dove è in vendita il nostro CD in distribuzione digitale , quali i vari E music , Napster, ecc.

(SFM) “DIGITAL DREAM LAND” QUALE STRANO PIANETA PUO’ ESSERE?
Digital Dream Land sta diventanto il nostro pianeta, nel bene o nel male, dove sempre più i rapporti personali si limitano a Face Book, dove ci creiamo delle identità virtuali di ciò che non riusciamo ad essere noi (second life), dove semre più si ricorre alla tecnologia anzichè alla tecnica per creare musica. Nota che non te lo sto dicendo da nostalgico , in quanto anche io sfrutto al meglio tutto ciò che internet e il computer mi offere, però dobbiamo sempre essere consepevoli che esiste anche un' altra relatà.
 

(SFM) LA VOSTRA MI SEMBRA UN TIPO DI MUSICA, DI TIPO RIFLESSIVO,
DOVE LE EMOZIONI, LE CERCHI DENTRO DI TE, INVECE DI ESTERNARLE.

Assolutamente è una musica molto personale ed intimista, di un particolare periodo della mia vita, coincidente anche con l' avvento del Millennio. Non è escluso che le nuove canzoni possano essere leggermente differenti a seconda del mio mutato stato d' animo

(SFM) UN VOSTRO SOGNO DIGITALE?
Già sto vivendo il mio sogno digitale, puntando molto sulla diffusione dell' album "Alone" attraverso Internet, quindi , dato che la mia priorità non è guadagnare dalla musica, un sogno potrebbe essere quello della diffusione al maggior numero di persone al mondo delle mie canzoni e dei miei messaggi.

(SFM) AVETE DATE IN PROGRAMMA?
No. al momento attuale siamo solo un progetto da studio : non mi interessa suonare dal vivo in posti in cui la gente non è venuta per ascoltarci e quindi ci segue distrattamente. Se , grazie ai risultati ottenuti dall' album, ci dovesse essere un interesse da parte del pubblico , sarei ben felice di organizzare delle date.
Keep rockin!!!

MAURIZIO GANZAROLI (SAND FROM MARS WEBZINE)

www.waywarson.com

www.myspace.com/sandsfrommars




 

venerdì 20 febbraio 2009

FERRARA FUTURISTA 2009

ARTEF05071-14a FUTURISTI.jpgFUTURISMO LIVE CENTENARIO DEL FUTURISMO

A CURA DEI FUTURISTI CONTEMPORANEI  

e Associazione Ferrara Video&Arte

SALA ESTENSE ORE 18/23

a FILIPPO TOMMASO MARINETTI VLADJMIR MAJAKOWSKIJ ENZO BENEDETTO GARZIANO CECCHINI ROSSO TREVI OBAMA BARAK 

COLLAUDO/VIDEO SERATA FUTURISTA

 Graziano Cecchini, Paolo Ruffilli, Roby Guerra, Alessio Brugnoli,Baldo Savonari, Riccardo Campa, Stefano Vaj, Emmanuele Pilia Valerio Zekkini, Marco Milani, Giovanni Tuzet, Filippo Landini, Marco Teti, Raffaella Picello, Maria Cristina Nascosi, Stefano Gargioni, Mario Zamorani,, Riccardo Roversi, Alberto Canetto  Vitaliano Teti Giulia Fontanini Marinella Rescigno Riccardo Campa Connettivisti Antonio Fiore   Kraftwerk Insintesi PCCorp, Alberghi di Carne, Pietro Puccio Giacomo Verdoia Riccardo Roversi Filippo Landini Andrea Forlani Luvi Lu Alberto Rizzi Savina Scavo Eugenio e Alberto Squarcia Dino Marsan Silvia Donini Maurizio Ganzaroli Terzo Millennio Sylvia Forty Ms Larsen

 ARRIVEDERCI AL 2109


www.myspace.com/futurismo2009

www.futurzig.it

www.lavOcefuturista.splinder.com

www.transumanisti.it

www.next-station.org

www.antoniofiore.it

www.thescientistvideo.net

20 2 2009 FUTURISTI DI TUTTA ITALIA UNITEVI! (2005)

IL FUTURISMO. MANIFESTI SCIENTIFICI
1909 - 2009 Il Centenario

a Filippo Tommaso Marinetti - Enzo Benedetto - J.M. Vivenza - Graziano Cecchini - Vittorio Sgarbi - Lucio Scardino - Giovanni Tuzet - Massimo Croce

di  ROBY GUERRA futurista

 "... Come i villaggi in festa che il Po straripato squassa e sradica d'improvviso, per trascinarli fino al mare, sulle cascate e attraverso i gorghi di un diluvio... Noi canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne"
FILIPPO TOMMASO MARINETTI


 "Non voi, ne sono convinto... ma di voi ride il compagno Charlot: Signori tacete la bocca"
VLADIMIR MAJAKOWSKIJ

2005 - FUTURISMO 2000
* 2005-www.blogger.it/futurguerra.


"Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita"
FILIPPO TOMMASO MARINETTI


FUTURISTI-DI-TUTTA-ITALIA-UNITEVI!
I am not a man - I am a robot - ultimo futurista ex collaboratore dell'ultima rivista ufficiale dell'avanguardia italiana rivoluzionaria fondata dal genio di Marinetti nel 1909! Fratelli di carne metallo oggi l'Italia è alla deriva affondata da scimpanze politici! Voglio inaugurare questo mio primo blog con una rivista virtualissima di fantapolitica! Ritengo urgentissimo immaginare soluzioni alternative al declino italiano! Quindi inizio ricordandovi un sublime racconto di un futurista geniale del secondo novecento Isaac Asimov: il grande scrittore di fantascienza immaginava un mondo futuro dove macchine pensanti sostituiranno gli umani politici oltre che nell'economia! Ecco tale scenario ora da me liberamente elaborato... Ad un certo punto sulla terra, l'inquinamento raggiungerà livelli incontrollabili - naturalmente tutte le cassandre pseudoecologiche brinderanno convinte di assicurarsi il potere e condannare l'umanità alla staticità irreversibile, al salutismo più noioso ed ipocrita, in poche parole alla pace eterna dei camposanti, anche se puri e in coma mentale come le vette del Tibet, per buddisti rintronati! Ma difficilmente la razza umana sarà realmente disposta a regredire al medioevo, a rinunciare al piacere assolutamente moderno dei dvd, dei telefonini, dei computer e di ogni altra meraviglia del progresso! Al
contrario la gente domanderà agli scienziati soluzioni vincenti, parallelamente al rifiuto definitivo di qualsiasi partito politico e al disprezzo generalizzato verso gli scimpanzè politici. Come solo gli analfabeti scientifici non sanno, le soluzioni per un progresso rivoluzionario in armonia con la vera ecologia non passatista esistono da un pezzo: da molti decenni gli scienziati le annunciano, ma gli scimpanzè politici di tutte le ideologie fanno sempre i sordi - forse neppure è questione di udito ma proprio di difetti genetici nell'area cerebrale dell'intelligenza! Non a caso attualmente, tutti gli scimpanzè politici ruffianano tutti i nuovi guru pseudoecologici - la personalità è, infatti, simile, pseudoecologisti e scimpanzè politici odiano entrambi la scienza ed il futuro, i primi perché nell'era della scienza sono già anacronismi viventi, i secondi sfruttano la vera ecologia come alibi per le loro personalità fossili, destinati all'estinzione, mossi solo dal risentimento tipico delle personalità gregarie. Pseudorivoluzionari che mirano esclusivamente alla conquista del potere per instaurare regimi autoritari (sempre basati sul culto della natura ed il disprezzo della scienza): la pseudoecologia è o sembra la nuova classe dirigente futura destinata a salvare il mondo! Al contrario la gente non si farà abbindolare dalle ultime caricature delle buffonate di Woodstook, oggi spesso no global tecnoidioti più falsi dei loro padri ultraborghesi, anche se ferocemente antiamericani. Insomma, la gente si affiderà agli scienziati- gli affiderà l'antico potere politico- si aprono ora scenari diversi: in ogni caso gli scienziati avranno come obiettivo finale a medio-lungo termine (ma assai meno remoto di quel che si pensa) di risolvere una volta per tutte l'economia mondiale ed umana, nonché il disastro ambientale dovuto alle follie di scimpanzè politici e dei loro sedicenti esperti pseudoeconomisti (in realtà le loro banane!). Come nel racconto di Asimov di partenza, avremo un mondo scientifico concertato dal genio umano evoluto, grazie ad un'economia completamente automatizzata; alla fine (diciamo tra un secolo) tale scenario sarà letterale... robot e computer gestiranno l'economia ed il controllo ambientale quasi in piena autonomia, finalizzati al massimo benessere umano per la maggior parte degli umani (e anche per i nostri eredi imminenti robot d'altro tipo cloni e forse alieni). Una minoranza di idioti passatisti certamente esisterà sempre, ma saranno trovate soluzioni democratiche!
"Grazie a noi verrà il tempo in cui la vita non sarà più schiavitù o
ozio ma sarà opera d'arte!". Così... profetizzavamo noi futuristi e tutti gli scienziati da Galileo Galilei in poi! Ognuno si dedicherà ai suoi sogni d'arte e scienza o magari del non fare nulla se non divertirsi, se proprio ci tiene! Il ricatto eterno della sopravvivenza e dell'ignoranza nevrotica, la strategia eterna di ogni potere-lavoro-croce-piramide-moschea... tipica di ogni potere in nome di dio o del partito sarà finalmente consegnata alla paleontologia - solo allora saremo realmente nella civiltà, sconfiggendo finalmente anche la nostra preistoria tecnologica! Ma trattasi solamente dello scenario ultimo! Molte fasi intermedie saranno necessarie! alla prossima puntata- e fatevi vivi fratelli futuristi di tutta Italia!
futurguerra

http://www.este-edition.com/categorie.php?idCat=116

http://www.youtube.com/results?search_type=search_playlists&search_query=FUTURGUERRA

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CORRADO GOVONI FUTURISTA

CORRADO GOVONI FUTURISTA AUTORITRATTO

govoniitaliano.jpg

giovedì 19 febbraio 2009

STEFANO VAJ E LA BIOPOLITICA

BLADE RUNNER 3.jpgScianca intervista Vaj sulla biopolitica e sul transumanismo

Letteratura-Tradizione n. 43, dicembre 2008

Simona Cazzaniga

Nella interessante collana di confronti a due voci curata da Carlo Gambescia, il Settimo Sigillo di Roma pubblica in volumetto una lunga intervista di Adriano Scianca a Stefano Vaj, segretario nazionale dell'Associazione Italiana Transumanisti e autore di Indagine sui diritti dell'uomo. Genealogia di una morale (LEdE, Roma 1985) di L'uomo la tecnica e il futuro (l'Uomo libero) ed appunto di Biopolitica. Il nuovo paradigma (SEB, Milano 2005), che ho avuto occasione di recensire su La Padania del 30 settembre 2006, e di cui esiste oggi anche una versione digitale ed ipertestuale accessibile all'indirizzo www.biopolitica.it.

La forma dialogica fa sì che in poco più di sessanta pagine il libro riesca sia a tirare conclusioni che nel precedente saggio restavano parzialmente implicite a favore di una introduzione alla materia ed allo “stato dell'arte”, soprattutto scientifico, della rivoluzione biologica in atto, sia a definire meglio gli schieramenti ed i riferimenti culturali fondamentali che vedono contrapposti partigiani ed oppositori dell'autodeterminazione politica, culturale, ambientale e genetica delle comunità umane, così come, su linee non troppo diverse, partigiani ed oppositori della libertà di pensiero e di ricerca.

Data la formazione evidentemente filosofica e giornalistica di Scianca, gli scambi diventano perciò molto godibili ed interessanti soprattutto per chi è particolarmente interessato ai riflessi che le questioni bioetiche, ecologiche, antropologiche proiettano a livello ideologico, mitico, letterario, di immaginario collettivo, di cronaca contemporanea, di correnti intellettuali.

Certo, molto resta purtroppo fuori da questa chiaccherata ad alto livello. Questioni come il nucleare, gli OGM e l'indipendenza alimentare, l'animalismo, l'aborto, il “riscaldamento globale”, il picco petrolifero non sono toccate, o lo sono solo indirettamente. D'altro canto, la biopolitica si fa pretesto ed opportunità anche per disegnare un possibile “ricentraggio” generale in termini di visione del mondo da parte di tutti coloro che continuano a rifiutare l'idea di una fine della storia in un mondo omologato e cristallizzato, e scelgono oggi come ieri diversità, identità e divenire come proprio destino.

La chiave di questo ricentraggio è chiaramente posta sotto un'egida nietzschana, futurista e transumanista, per cui non sorprende che il termine stesso di biopolitica (che infatti dà nelle ultime riflessioni di Vaj molto più spazio, al di là delle biotecnologie strettamente intese, a cose come nanotecnologia, Internet, intelligenza artificiale, integrazione uomo-macchina) finisca per alludere più in generale alla natura cruciale di una rinnovata riflessione sul rapporto fondamentale tra l'uomo e la tecnica, in vista in particolare di un possibile avvenire postumano, incubo per molti, sogno per alcuni. Gehlen e Heidegger, piuttosto che Habermas e Foucault e Sloterdijk, vengono perciò in conto almeno quanto Darwin, Mendel, o Crick e Watson, e la tecnologia pirica che ha condotto alla rivoluzione industriale quanto la domesticazione del vivente. La biopolitica in fondo diventa perciò semplicemente il campo in cui è davvero possibile discutere di un futuro degno del passato di cui scegliamo di essere eredi, della tradizione prometeica e faustiana di cui ci vogliamo continuatori.

Conclude infatti Vaj: “Così, la trasformazione transumana che della biopolitica rappresenta l'aspetto centrale è innanzitutto il quadro di una metamorfosi possibile che traccia una linea ideale tra il mito europeo ancestrale che ci consegna ad esempio l'omonima opera di Ovidio da un lato, e dall'altro il Superuomo di Nietzsche, l'Uomo Moltiplicato di Marinetti, il Terzo Uomo di Gehlen, il Replicante di Ridley Scott, il Cyborg della fantascienza e della cultura transumanista, il Postumano di Marchesini. 'Natura che imita l'arte', è il caso di dirlo; anzi, arte che si fa natura, su una scala sinora neppure sognata”.

Stefano Vaj, Dove va la biopolitica?, a cura di Adriano Scianca, Settimo Sigillo-Le Interviste, Roma 2008, pagg. 72, EUR 8,00.

Simona Cazzaniga

Da: Letteratura-Tradizione n. 43, dicembre 2008

http://www.transumanisti.it/3_articolo.asp?id=69

www.transumanisti.it

RAFFAELLA PICELLO A FUTURISMO LIVE

RAFFAELLA.jpgFUTURISMO LIVE FERRARA 20 2 2009  CENTENARIO FUTURISTA a cura Ass. Ferrara Video&Arte Sala Estense 18/23

Tra i relatori/collaudatori, Raffaella Picello, esperta in futurismo inglese (vorticismo....), e studiosa creativa del futurismo italiano: Raffaella Picello è laureata in Storia dell’Arte medievale e moderna e in Lingue e letterature straniere e ha conseguito la specializzazione in storia dell'arte contemporanea.

Ha viaggiato attraverso l’Europa con particolare predilezione per i paesi anglosassoni. Ha collaborato con i Musei Civici di Arte Antica della sua città e ha paretecipato all'organizzazione di alcune mostre anche presso il Castello Estense.

E' iscritta all’Albo dei Pubblicisti dell’Ordine dei Giornalisti e ha scritto per diverse riviste di settore. Ha curato diverse pubblicazioni d’arte e traduzioni. Attualmente, lavora come storica dell'arte, insegnante e giornalista.

Diversi saggi editi, tra cui :

English through Art
The Language of the Visual Arts, Architecture, Cinema and Design (Hoepli edizioni)

http://www.hoepli.it/libro.asp?ib=9788820338428&pc=000006005004000

http://guide.supereva.it/storia_arte/

mercoledì 18 febbraio 2009

FIGLI DI ROUSSSEAU E VOLTAIRE

scuola.jpg 

IL DOVERE DI SAPER ASCOLTARE

LETTERA APERTA ALL'ASSESSORE PROVINCIALE ANGELA POLTRONIERI


Cara Angela,

ritorno sulla questione del Piano provinciale dell’Offerta Formativa alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda che, come riportano anche in questi giorni i giornali locali, ha suscitato un turbinio di sentimenti diversi, che vanno dalla semplice protesta alla vera e propria invettiva.

Sai, perché mi conosci, che da parte mia non c’è alcuna intenzione di “cavalcare la tigre”, che vede oggi schierati sulla barricata gli studenti del “Vincenzo Monti”. Sai anche che in più occasioni ti ho espresso, privatamente, il mio apprezzamento per la disponibilità al dialogo e al confronto.

Rimane il fatto che evidentemente, se i risultati sono questi, qualcosa non ha funzionato.

Quando a suo tempo fu votato in Consiglio Provinciale, il Piano passò con il solo voto favorevole della maggioranza. In quell’occasione infatti le opposizioni, a partire dal sottoscritto, sollevarono obiezioni di merito e di metodo.

Non intendo tornare sul merito delle decisioni assunte, sulle quali ho già espresso le mie opinioni, in Commissione, in Consiglio e sui giornali.

Mi limito al metodo, che giudicai – e col senno di poi ne sono ancor più convinto – sbagliato e improprio.

Due, a mio avviso, sono stati al riguardo gli errori di fondo.

Il primo. Il fatto di averci presentato il Piano in Commissione una settimana prima della presentazione dello stesso in Aula per l’approvazione definitiva e a pochi giorni dalla scadenza del termine ultimo per la trasmissione dello stesso in Regione. Come dire: “questo è…prendere o lasciare”. Non c’era ovviamente a quel punto alcuna possibilità da parte nostra di modificare il corso ineluttabile degli eventi, perché i giochi erano già stati chiusi.

Il secondo. Il fatto di aver pensato che  mettere attorno ad un tavolo, con i funzionari della Provincia, i dirigenti scolastici degli Istituti Superiori, fosse di per sé sufficiente per ottenere il beneplacito della Scuola ferrarese.

Ho davanti a me il lungo elenco dei membri della “Conferenza provinciale di coordinamento delle politiche dell’istruzione, della formazione e del lavoro”, che ha contribuito alla stesura del Piano dell’Offerta Formativa facendo proposte e dando pareri. Leggo e rileggo con crescente sconcerto il lungo elenco dei suoi componenti…dal Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale  al Rettore dell’Università, dai Sindaci ai rappresentanti degli Enti di Formazione accreditati, dal Presidente della Camera di Commercio al Prefetto, dai Direttori dell’Inps e dell’Inail al Direttore Generale dell’Asl.

E un insegnante, un genitore, un rappresentante degli studenti? Neanche per sbaglio!

Ma è mai possibile che non sia ancora chiaro che “LA SCUOLA SIAMO NOI” che in cattedra e nei banchi delle aule scolastiche combattiamo tutti i giorni la buona battaglia e non chi, in ragione di un ruolo politico o istituzionale più o meno autorevole, si arroga il diritto di decidere, in modo più o meno consapevole, in nome e per conto di chi la Scuola la vive ogni giorno sulla propria pelle?

Per questo ti chiedo di rispondere positivamente alla richiesta di ascolto che viene dagli studenti del “Vincenzo Monti” e dalla sua Dirigente Scolastica. Abbi il coraggio di fare quello che non è stato fatto prima…

Dimostrando con ciò che la politica non è poi così lontana – come episodi di questo genere sembrano far intendere – dalla vita dei cittadini e dalle loro legittime aspettative.

Una chiusura aprioristica sarebbe l’ennesima sconfitta di un modo di interpretare il rapporto con la gente che, a Ferrara come a Roma, appare sempre più scollegato dalla realtà.

Con stima e amicizia

STEFANO GARGIONI

http://stefano-gargioni.blogspot.com/2009/02/lettera-aperta-allassessore-poltronieri.html

CARTOLINE E VEGLIA FUTURISTE

CARTOLINE FUTURISTE.jpgLO STUDIO Archeo900 (responsabile arch. Alberto Squarcia) ha il piacere di informarvi, con il comunicato sotto riportato, della
Mostra delle Cartoline Futuriste con Aperitivo e della Veglia Futurista con Spettacolo a Milano il 19/02/09

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VEGLIA FUTURISTA
in occasione del
CENTENARIO FUTURISTA

In occasione del centenario futurista,
Excelsior 1881 - Edizioni Excelsior Milano
storica casa editrice fondata nel 1893 da Romualdo Marenco
(compositore del ballo Excelsior, amico di Mallarmé e Villiers de l’Isle-Adam), che fra i suoi autori ha vantato Edgar Allan Poe, Paolo Valera, Ferdinando Fontana e Filippo Tommaso Marinetti  
festeggia la

VEGLIA FUTURISTA

con le seguenti attività:


1.    Mostra Aperitivo Futurista - giovedì 19 febbraio 2009,

Chiostro di Casa degli Atellani, c.so Magenta 65, Milano dalle ore 17.00 alle ore 20.00 (ingresso libero)


o       Cartoline postali inedite di Balla, Depero, Prampolini, Severini (collezione di C. Calò Carducci)

o       Aperitivo  futurista: Igles Corelli su ricette di Filippo Tommaso Marinetti
o       Balletti futuristi: Elena Pavoni.
o       Intermezzi musicali: Russolo, Savinio, Casella
o       Pianoforte: Alessandro Commellato


2.    Pubblicazioni:


o       Come si seducono le donne (F.T. Marinetti) - Anastatica
o       Patriottismo Insetticida (F.T. Marinetti) - Anastatica
o       Il Club dei simpatici (F.T.Marinetti) - Anastatica
o       Cavalcata delle Vertigini (Paolo Buzzi) – Anastatica

3.    Serata futurista:


Dopo la mostra l’Editore allestisce, in casa, una “cena pirotecnica futurista” su ricette di F.T. Marinetti interpretate dallo chef Igles Corelli,
con balletti futuristi interpretati da Elena Pavoni e canti futuristi di Russolo, Savinio e Casella della soprano Gabriella Sborgi.
Al pianoforte Alessandro Commellato.

L’invito alla serata è strettamente personale.


Menù della cena
o       Bombardamento a sorpresa (Sfere di pecorino ripiene di liquidi)
o       Tra i due (Wafer con tonno, funghi, ananas)
o       La noia che fugge (Risotto allo zafferano e liquirizia)
o       A caccia nel paradiso (Anatra selvatica con foglie d'argento, purée di spinaci, salsa al cacao)
o       Chiaro di luna (Frullato di datteri con spuma di ricotta e vaporizzazione di rose)
o       Perfinire Nero acero (caffè con succo di acero)



La serata è realizzata con la collaborazione di
Studio Archeo900
(
www.archeo900.com info@archeo900.com )

http://www.taccuinistorici.it/ita/news/contemporanea/personaggi/La-Cucina-Futurista-di-Marinetti.html

http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/11/Cartoline_dal_fronte_futuristi_socialisti_co_7_060211006.shtml

DAVIDE VERRI FOR PRESIDENT

FERRARA DIALETTO.jpgDavide Verri, pizze in faccia ai vecchi schemi

Cento. C’era una sala gremita, martedì sera, per la ‘pizzata’ con cui Davide Verri, candidato alla Presidenza della Provincia di Ferrara, ha dato il via a ‘La Terrazza’ di Cento alla sua campagna elettorale. Non casuale il debutto, partito volutamente da un luogo diverso dal capoluogo ferrarese, per «dare voce a territori ricchi di potenziale le cui istanze, per amministrare, debbono essere tenute in giusta considerazione».

Una serata informale, «per far conoscere le tante competenze di un Ente spesso avvertito lontano dalla gente e che si occupa invece di temi importanti, dalla viabilità alla formazione professionale passando per l’ambiente», all’insegna di quella che Verri ha definito «operazione verità. Credo in un partito che dia voce a tutti – ha detto - , che stimoli e sia esempio di partecipazione, che non allontani le persone ma sappia trasmettere entusiasmo, l’entusiasmo che chi governa ha l’obbligo di sollecitare. In politica è arrivato il momento di rompere gli argini, di combattere i vecchi schemi in cui a decidere sono in pochi facendo grandi promesse. La verità è che si possono promettere soltanto impegno e volontà, perché non ci sono soluzioni magiche, a portata di mano. Tanto più perché tanti sono i temi sul tavolo, a partire dalla sanità, che dopo Cona vedrà la ristrutturazione dell’intera rete degli ospedali del ferrarese. Bisogna riportare la politica alla politica, tornare a parlare di cose concrete, raccogliere le energie migliori in una società che i migliori non li premia ma li teme perché non allineati. La gente queste cose le capisce. Alle persone si possono chiedere sacrifici soltanto nella misura in cui si dà loro la possibilità di condividere un percorso».

Tra i tanti partecipanti che hanno preso la parola, anche il capogruppo di An in Provincia, Fausto Balboni, presente insieme al collega de La Desta, Stefano Gargioni, che dopo aver sottolineato l’esperienza amministrativa di Verri, ha dichiarato: «Verri, con ‘Per Noi’, è l’unica persona che sappia interpretare le esigenze di una nuova politica, che sappia ridare fiducia. Anche e soprattutto – ha chiuso – perché ha dimostrato che si può governare senza inchinarsi».

Parole confermate anche dall’ex sindaco di Cento e attuale consigliere di opposizione, Annalisa Bregoli. Prossimo appuntamento, venerdì 20 febbraio, al ‘Cantinon’ di Comacchio

www.ladestra.org

ELISA MUCCHI ALLA GALLERIA MARCHESI

danza contemporanea.jpgmercoledì 18 febbraio 2009

18.30 - 20.00

GALLERIA D' ARTE MARCHESI

Vignatagliata, 41

Ferrara, Italy
 

Una visione e una regola

il bianco e il colore

giro in_interrotto in

presenza e non presenza

spazio cinico

infantile

funzione originaria

essenza

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Visionimpro#1 è un’installazione del corpo che trae spunto dal video Drinkin’Bleach realizzato insieme al videomaker Flavio Bogoni, che verrà proiettato all’interno della serata.


Idea e performance_elisa mucchi

Suono_flavio bogoni e andrea amaducci

Abito_federica felisatti

Visual_flavio bogoni

http://www.facebook.com/event.php?eid=50108902950

http://www.elisamucchi.com/home.html

INSINTESI A FUTURISMO LIVE

 051[1] - Copia.jpgINSINTESI nasce nel 1998 a Lecce (Salento) dall’incontro di esperienze musicali ed artistiche differenti unite da un unico comune denominatore: l’amore per la musica dub, raggae, jungle.

La loro musica fonde le sonorità urbane del dub e della drum’n’bass con le melodie del ragga salentino e della musica etnica mediterranea. Durante le loro performance i dj vengono accompagnati da mc e vocalist, dando vita ad un live interattivo composto principalmente da bassi profondi e metriche reggae. Nel 2003 collaborano alla produzione dell'album "Jentu" dei Nidi d'Arac, edito dall'etichetta V2, nel 2004 partecipano all'unica compilation legata alla Drum'n'Bass made in Italy "Italain Bassline vol.2", con un loro brano edito da Afun Records.

Dal 2005 sono resident nella serata d'n'b/jungle più infiammata dell'estate salentina "Summer Bass", in programmazione ogni martedì.

Attualmente, oltre alla realizzazione di svariati remix, sono in promozione con il loro primo album “Subterranea”, prodotto dall’etichetta romana Altipiani/Edel, e che vede la partecipazione di alcune delle voci più interessanti del nuovo panorama musicale salentino come MissMykela, BMC (Bleizone) e Vera Di Lecce (Nidi d’Arac).


Insintesi, in 10 anni di attività, ha suonato insieme ad artisti come: Pendulum, Joe Zawinul, Boban Markovic, Sud Sound System, Nidi d’Arac, Asian Dub Foundation, Simon “Bassline” Smith, Shimon, Congo Natty, Orchestra di Piazza Vittorio, Antony B, Bad Company, Uk Apache, TeeBee, Prodigy, Thomas Brinkmann e molti altri…

Dal 2008 INSINTESI sta portando in giro i suoi dj set sia nel Salento che nel resto della penisola, seen!

A Ferrara sono protagonisti nel centenario futurista nella sezione serale Video con un starordinario clip incluso nel cd di cui prima, prodotto da Shock Video: An Capu, un clip Virtualissimo, ultra cyber, eppure di particolare intensità ritmica ed emozionale. Futrusimo mediterraneo al 100%.

www.myspace.com/insintesi

 http://www.comunicati.net/comunicati/arte/arti_figurative/66136.html

martedì 17 febbraio 2009

VEGLIA FUTURISTA A MILANO

STUDIO ARCHEO900 (ALBERTO SQUARCIA) 

.......SE SON ROSE FIORIRANNO.......

robomini.jpg

........ZANG ! TUMB ! WOOOOSH !!!.......


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VEGLIA FUTURISTA del 19 febbraio 2009

CENA SPETTACOLO FUTURISTA

Casa degli Atellani

Corso Magenta 65, Milano

Chef: Igles Corelli,
Pianista: Alessandro Commellato.

Soprano: Gabriella Sborgi, Ballerina: Elena Pavoni

 Studio Archeo900: Alberto Squarcia

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Anteprima Italiana

30/10/2008

presso la


“LOCANDA DELLA TAMERICE”

www.locandadellatamerice.com

OSTELLATO - FERRARA

"Cena Spettacolo Futurista”

100 anni dalla nascita del movimento futurista

(MANIFESTO DEL FUTURISMO - PARIGI 20/02/1909 - LE FIGARO)

SERATA FUTURISTA CON MENU ORIGINALI DI F.T. MARINETTI
LIBERAMENTE INTERPRETATI DALLO


Chef IGLES CORELLI

INTERMEZZI DI DANZA FUTURISTA CON LA

ballerina ELENA PAVONI

IL DICITORE

prof. ALEX GEZZI

MUSICA di MARINETTI, SATIE e Eugenio SQUARCIA

www.archeo900.com

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=326755

TESTAMENTO BIOLOGICO CONVEGNO RADICALE

 200 DARWIN.jpg

VERITA’ E MENZOGNE SU “EUTANASIA”, COSCIONI, WELBY, ENGLARO

sotto il dominio violento e antidemocratico della partitocrazia

Il convegno organizzato da Radio Radicale con gli interventi di Ignazio Marino, Luigi Manconi, Stefano Rodotà, il neurologo di Eluana Englaro, Carlo Alberto De Fanti, Fuorio Colombo, Mina Welby, Emma Bonino.

(FROM LA REPUBBLICA 14 2 2008)

ROMA - Se passa il disegno di legge della maggioranza sul testamento biologico così com'è "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo". Lo ha detto il senatore del Pd Ignazio Marino, ex capogruppo in commissione Sanità al Senato, intervenendo al convegno al Teatro Eliseo di Roma "Verità e menzogne su eutanasia, Coscioni, Welby, Englaro", organizzato da Radio radicale.

Secondo Marino, se quel testo diventasse legge i tribunali sarebbero sommersi da centinaia di ricorsi e si arriverebbe fino alla Corte costituzionale che però non ha tempi brevi. "Ma sul tema dei nostri diritti civili che sono messi in discussione - ha chiarito - sarà necessario lanciare il referendum così si vedrà se valgono di più le parole di 400 parlamentari o del 90 per cento degli italiani. Credo che per molti sarà un brusco risveglio".

"Io mi fido dell'amore di mia figlia, non mi fido dell'amore di Gasparri", ha detto ricevendo gli applausi della platea il senatore del Pd, ora presidente della commissione d'inchiesta sulla sanità pubblica. "Faremo di tutto per cambiare il ddl Calabrò e se dovesse essere approvato, faremo di tutto perché quella legge venga cancellata al più presto", ha aggiunto, suscitando altri applausi. Non a caso i radicali sono pronti in caso di approvazione del ddl a procedere immediatamente con la raccolta delle firme per un referendum abrogativo.

"Se non c'è una mobilitazione del Paese questa battaglia si perde", ha aggiunto Emma Bonino, vice presidente del Senato. "Se si approvasse il testo sul testamento biologico così come è - ha spiegato - sarebbe meglio non farlo per niente". Bonino ha poi criticato la tempistica scelta dal Pd per sostituire Marino con Dorina Bianchi alla carica di capogruppo in commissione Sanità al Senato: "I tempi non sono dei più brillanti perché in un momento di battaglia politica dura come questo si poteva aspettare anche un mese in più".


Il timore dei radicali, ha sottolineato Marco Cappato, europarlamentare e segretario dell'Associazione Coscioni, è che Dorina Bianchi non sia in grado "di guidare la lotta che serve per impedire che passi una legge contro il testamento biologico".

A seguire il convegno, una sala affollata da almeno 1.000 persone: tra esponenti della maggioranza (Benedetto Della Vedova), dell'opposizione (Ignazio Marino, Luigi Manconi, Gianni Cuperlo, Paolo Concia tutti del Pd e Emma Bonino radicale eletta nelle liste del Pd) e della sinistra radicale, anche giuristi come Stefano Rodotà e soprattutto il neurologo Carlo Alberto Defanti che ha seguito Eluana per 17 anni.

"Di Eluana è stato detto di tutto: che avesse mestruazioni, che deglutisse, che potesse fare dei bambini. Sono colossali falsità dette da persone che non l'hanno conosciuta, non l'hanno vista, né hanno mai letto la sua cartella clinica", ha spiegato Defanti.

"Sentire queste cose come responsabile di Eluana, come medico, mi hanno fatto un male terribile: Eluana - ha raccontato il neurologo - era tutta anchilosata, non assomigliava in nulla a quello che tutti ci immaginavamo, ci siamo persino chiesti se si dovessero fare delle fotografie per mostrarlo, poi tutto è precipitato ed è una bella cosa che non si sia fatto".

Il patto di sangue tra Beppino e sua figlia Eluana morta dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo permanente è stato rispettato fino in fondo. "Nel 2008, diversi mesi fa - ha rivelato Defanti - Beppino mi ha raccontato che Oliviero Toscani aveva chiesto di fotografare Eluana, proponendo un'offerta allettante dal punto di vista finanziario. Beppino ha poi rifiutato". "La mia non è una critica a Toscani, non lo voglio esporre al ludibrio pubblico. Lui ha fatto una domanda e ha ricevuto un diniego", ha poi precisato il neurologo.

"Beppino ed Eluana sono eroi civili, eroi nazionali, purtroppo infangati da cose terribili, da cose vergognose", ha scandito Marino tra l'approvazione generale. "La nutrizione e l'idratazione artificiali - ha sottolineato - sono a tutti gli effetti trattamenti medici e come tali sono terapia medica in quanto non sono prescritte dal cuoco ma da un medico su una base di una diagnosi clinica". Il principio da tenere fermo è "la libertà di ciascuna persona a scegliere e decidere delle cure mediche e relative terapie per cui nessuno può essere obbligato a certe terapie - ha precisato il senatore del Pd - e quindi all'idratazione e alla nutrizione artificiali".

Al convegno, tra gli altri, è intervenuto anche il deputato del Pdl, Benedetto Della Vedova: "Spero molto che Berlusconi recuperi presto quella sua posizione moderata, equilibrata e pluralista che so essere la sua sui temi etici e quindi sul testamento biologico - ha detto il parlamentare - ho apprezzato la posizione coraggiosa e lucida del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e quindi da 'berlusconiano' intendo continuare la mia battaglia per un Pdl liberale, democratica e moderata".

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/testamento-bio/marino-referendum/marino-referendum.html

MARINELLA RESCIGNO A FUTURISMO LIVE

DANZA FUTURISTA 2.jpg FERRARA 20 2 FUTURISMO LIVE CENTENARIO DEL FUTURISMO SALA ESTENSE ore 18/23

Tra i protagonisti video, da segnalare la video maker (avantgarde-dance) Marinella Rescigno: nata a Ferrara e laureata in ‘Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale’.

Collabora con il Teatro Comunale di Ferrara realizzando video promozionali delle stagioni sia di danza che di prosa.

Si è occupata delle riprese del festival AterForum tenutosi nell'agosto del 2008 a Ferrara.

Collabora con Horacio Czertok, fondatore e direttore del Teatro Nucleo di Ferrara, in seno al progetto Teatro Carcere.

Ha partecipato al Workshop di videodanza organizzato da Gitta Wigro e Roberto Casarotto, presso Bassano del Grappa, nel dicembre 2008. Realizzando dei cortometraggi ‘studio’ in collaborazione con ballerini e coreografi di varie parti di Italia.

Il lavoro video “Diario in movimento” è una sorta di matrioska di cinque spettacoli di danza portati sul palcoscenico del Teatro Comunale di Ferrara nella stagione del 2006/2007.

Si tratta di uno studio nato grazie al felice connubio tra il corpo danzante, la videocamera e il movimento creato attraverso il montaggio video.

Gli effetti di ralenti e di accelerazione esprimono il differenziale del movimento fisico, e le sovrimpressioni esprimono l'interazione di punti materiali distanti.

La fusione del mezzo video con l'espressione coreica dona un eleganza ritmica alle immagini, crea un ritmo che viene ulteriormente sottolineato dagli accenti musicali.

Una pecularietà spicca agli occhi del pubblico destinatario: un singolare equilibrio...  tra tecnica, tecnologia, fredda ma sinuosa, witz di elettroni e pixels d'anima elctro naturalmente espansi, quasi un bocciuolo in fiore alla moviola, nel ciber-spazio.

Roby Guerra

http://carid.unife.it/modules.php?name=News&file=article&sid=131

lunedì 16 febbraio 2009

FUTURISMI NON STOP 100!

  Futurismo 100: Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania – Russia

 

BOCCIONI COMPOS SPIRAL.jpg

Umberto Boccioni - Composizione spiralica, 1913, olio su tela, 95x95 cm. Milano, Civiche raccolte d’arte, Museo del Novecento

 

 

Mart, Rovereto

17 gennaio 2009 - 7 giugno 2009

A cura di Ester Coen

 

GONCAROVA AEROPLANO.jpg

Natal’ja Gončarova - Aeroplano sulla città, 1913, olio su tela, cm 55.7x83.5. Kazan, Museo statale di Belle Arti della Repubblica del Tartarstan

 

di MARIA CRISTINA NASCOSI

 

Ha aperto da poco, lo scorso 17 gennaio, nell’ambito delle celebrazioni del Centenario del Manifesto futurista, FUTURISMO100 Illuminazioni. Avanguardie a confronto. Italia – Germania – Russia, uno dei suoi più grandi eventi, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

  Curata da Ester Coen, si concluderà il 7 giugno 2009.

L’esposizione indaga - assunto fondamentale per l’avanguardia storico-culturale più importante del ’900 - le complesse e spesso inedite relazioni tra i futuristi e i più importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche.

Da una parte vengono prese in esame le relazioni con gli artisti che hanno partecipato alla storia artistica tedesca di “Der Sturm” come Marc Chagall, Vassilij Kandinskij, Paul Klee, August Macke, Franz Marc, a riprova di quanto il Futurismo ebbe forti legami con il Paese dell’Espressionismo.

Dall’altra il leggendario viaggio di Marinetti in Russia nel 1914 – di cui il Mart pubblica in coincidenza con la mostra il primo inedito resoconto visto dagli occhi di uno storico dell’arte russo, il moscovita Vladimir Lapšin di recente scomparso – fornisce il filo conduttore per analizzare i rapporti con i pittori cubo-futuristi russi. Fu infatti un intreccio fondamentale quello sviluppatosi a tutto campo tra Roma, Parigi e Mosca tra i pittori futuristi e gli artisti russi, da Mikhail Larionov a Alexandra Exter, da Natalia Goncharova, compagna di Larionov, ad Olga Rozanova ed altri ancora.

Il sontuoso catalogo, a corredo imprescindibile dell’evento, è della Electa editrice

Ed ancora: il 17 gennaio 2009, in occasione del Centenario del futurismo, è stata riaperta al pubblico, dopo un lungo restauro a cura dell’architetto Renato Rizzi, la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero.

Ne sarà possibile la visita fino al 31 dicembre prossimo.

Rovereto recupera così uno dei centri di produzione culturale della città, uno spazio museale completamente rinnovato studiato per presentare parti importanti della Collezione Depero, come le grandi tarsie di panno, che costituiscono il tesoro più prezioso e più originale della sua ricchissima raccolta.

  E’ il primo ed unico museo futurista d’Italia, nato da una originalissima e geniale visione di Fortunato Depero negli anni Cinquanta del ’900.

Legato intimamente alla storia della città di Rovereto – come si diceva più sopra - e snodo decisivo per la maturazione del progetto museografico del Mart, la rinnovata Casa d’Arte Futurista Depero diventa così una delle sedi del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.

 

depero studio pubblicit.jpg

 

 

Fortunato Depero - Studio del marchio pubblicitario Depero Futurista (Depero futurista), [1926-1927], Collage, cm 28 x 25, Mart

 

 

 

MARIA CRISTINA NASCOSI

 http://www.google.it/search?hl=it&q=CENTENARIO+DEL+FUTURISMO&btnG=Cerca&meta=

ALESSIO BRUGNOLI A FUTURISMO LIVE

FIORE 12.jpgintervista a Alessio Brugnoli, neofuturista, curatore con Armando Di Carlo de La Voce Futurista webzine; curatore con altri di Futurismo Live Centenario futurista Ferrara il 20 2

*opera di Ufagrà Antonio Fiore

D- Tu hai lanciato per primo con altri il Futurismo nel/dal web... Quando e come...
In realtà non vorrei attribuirmi meriti non miei. Di fatto il Futurismo contemporaneo, caratterizzato dalla suo rapporto dinamico con il web, ha molti padri
e precursori. Non mi ritengo tra i primi.
Personalmente, da quando ho aperto il mio blog, nell'ormai lontano dicembre 2003, ho sempre trattato temi che poi si ritroveranno nel Futurismo
contemporaneo, ma al di fuori di un preciso inquadramento intellettuale.
Eran spunti, non un approccio coerente all'Arte ed alla Vita. La riflessione che portò a questo fu nell'incontro, all'inizio di maggio 2006 con Antonio
Saccoccio, all'epoca impegnato nel tentativo di organizzare un gruppo Neofuturista, centrato sull'omonimo blog.
Più per curiosità che per altro, ho deciso di partecipare. Evento che da una parte mi ha spinto a riprendere i vecchi studi sul Futurismo Storico, dall'altra a render sistematici le mie varie e oggettivamente confuse riflessioni.
Un periodo di ricerca che è culminato a Firenze. Ricordo con piacere quei giorni, poco prima della Befana del 2007. Ero a Madrid e per giungere in tempo all'appuntamento dei neofuturisti feci i salti mortali.
Con il collega futurist Cosimo Zecchi e altri   fu gettato giù il Manifesto del Movimento, tra i primi a circolare nel web...
I pomeriggio trascorsi a chiacchierare ed una serata in un ristorante disperso per le colline pratesi, con io e Cosimo Zecchi che tiravam idee fuori dal
cilindro e altri che prendevano appunti...
Di fatto l'ossatura del Manifesto è nata lì. Il resto per un paio di mesi son state correzione ed integrazioni, magari tratte da mie post.
Per mesi, il Movimento Neofuturista ha portato avanti la sua ricerca, anche estetica, vi furon diversi esperimenti di racconti "marinettiani" e "parole in
libertà", ma dopo l'estate avvenne la rottura.
Trascurando i contrasti caratteriali, vi furono ed è inutile nasconderli, il motivo di rottura fu essenzialmente ideologico. Io ed Armando De Carlo non
condividevamo la weblatria di ...Net du Sac, ovvero,  Saccoccio, uno dei presenti, preferendo l'azione concreta alle chiacchiere on line, la paralisi creativa che all'epoca voleva ridurre il Futurismo a mero clone dell'opera di Marinetti.
In più... L'avanguardia deve essere maestra di sospetto, invitare l'Uomo alla libertà di pensare e ricercare la sua dimensione estetica, non sostituire
vecchie certezze con nuove, altrettanto dogmatiche.
E soprattutto non deve negare a priori il Passato ed il Contemporaneo, ma confrontarsi dinamicamente con questo. Concetti che Saccoccio non condivideva.
Di conseguenza, le nostre strade si son divise. E non è un male. La pluralità di opinioni, la polemica sono una ricchezza per l'Avanguardia
 
D- La rete futurista, oggi:
Rete, oppure una galassia. Forse questa è la parola più esatta. Vi son tre filoni grossi filoni: gli artisti che provengon dall'esperienza di Futurismo Oggi di Enzo Benedetto che rappresentano la memoria storica del movimento: è il paradosso di un'avanguardia con più di un secolo di vita,in equilibrio tra le sue
radici e lo slancio verso il nuovo.
Vi è la straordinaria esperienza del Connettivismo che riprende ed amplia parte dell'esperienza marinettiana. Il lavoro di De Matteo e degli altri artisti,
con la loro penetrazione nella cultura popolare, è il miglior antidoti all'elitarismo che avvelena la cultura italiana. Con i loro racconti e romanzi di fantascienza, di fatto compiono un'operazione analoga a quella di Cecchini: rompere il diaframma tra arte e vita e riflettere, su uno specchio deformante e paradossale, sulle contraddizioni che avvelenano il nostro presente.
I Neofuturisti, di cui parlerò poi... Ed una serie di artisti anarchici, ribelli, dalla forte connotazione individuale come ad esempio Cecchini, Guerra,
Tuzet, gli Insintesi. Ma come dicevo, la polifonia di voci che si confrontano, a volte aspramente, è una ricchezza da coltivare, non un limite
 
D- IL futurismo secondo Brugnoli..
Per usar un'immagine tratta dall'Oriente, la nostra era è quella della Kali Yuga, l'era oscura, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale, in cui domina la consapevolezza dello sfaldarsi delle tradizionali visioni del mondo, con il loro classificare il Reale in categorie.
Sì può chiuder gli occhi dinanzi a tale fenomeno, come fa il post-moderno che pur con mezzi diversi da quelli della tradizione, come la nostagia o l'ironia,
si illudere di fermar tale processo, imbalsamando cadaveri
Oppure prender atto che il nostro Tempo è quello della Compenetrazione. Artificiale e Naturale, Passato e Futuro si fondono in un unico Continuum. E l'Arte così non è solo conoscenza olistica del Mondo, ma anche tensione per dar a questo un nuovo significato, riprendendo il suo compito primigenio: crear quelle splendide menzogne chiamate Miti e Leggende
Il Connettivismo è andar oltre l'Umanità, per non rimaner impantanati nel già conosciuto.Significa porsi al di là della tirannia della Storia, sfumando
questa in un eterno presente.Non idillo, ma tragedia. Tempo di infinita possibilità, madre di libertà e di angoscia. Sfida dell'Uomo è viver l'una, senza
esser schiavo dell'altra. E questo riprende proprio un'idea base del pensiero marinettiano, l'analogia assoluta che nel caso specifico si condensa
nell'utilizzo di metafore tratte della meccanica quantistica.
La riduzione del  Tempo in un unico Continuum, in cui Presente e Passato si fondono in un brodo primordiale.
Diversa è la posizione del Neofuturismo, rappresentato da me e da De Carlo: più pessimista, ritiene che l'Umanità, prima d'esser travalicata, debba esser
ricostruita. Il Postmoderno l'ha ridotta ad un campo di rovine, in cui è perso il senso dell'etico e dell'estetico.
La libertà è aver il coraggio di navigare nell'oceano dello Spirito, invece di bordeggiare le sue coste. E' osare. E la Storia è il realizzare il proprio
Essere nel Tempo, dar significato ai propri giorni, erigendo in forme nuove ciò che è crollato.
 
d- La questione del futurismo russo....
Secondo la mia opinione, è limitativo parlare di futurismo russo, italiano, inglese. E' porre confini ad un movimento globale che non si limitò a parlare all'Italiano, ma all'Uomo universale.
Detto questo, i futuristi russi sono nel nostro patrimonio genetico. Molto delle sue tesi vivono in noi: dal rapporto dinamico con la tradizione, al continuo sperimentare, allo slancio rivoluzionario globale, non rivolto semplicemente all'arte, ma all'intera società.
Proprio l'esempio di Majakovskij ci impedisce d'esser dei semplici reduci, dei culturi di un passatismo marinettiano, ma degli esploratori dell'abisso
 
d- La cultura italiana oggi
Un tema che ho spesso dibattuto, ad esempio nella polemica che ebbi con Wu Ming 1, mai giunta a termine. Anzi, se vorrà riprendere a discutere, è benvenuto a
Ferrara, sempre se non ha voglia di confrontarsi con qualche artista e pensatore vero, invece che dedicarsi a passatista fuga...
La cultura italiana è una cultura che da oltre un decennio collassa nella sua decadenza; figlia di un'ignoranza collettiva e finalizzata più a consolidare
gli equilibri di potere nelle case editrici che a crear messaggi. Una cultura ripiegata in se stessa che non sa più parlare al mondo intero.
E questo è connesso al rifiuto della sperimentazione che c'è stato in questi anni di riflusso. Sperimentazione linguistica: di fatto si è persa la sua dimensione epifanica, di rivelazione del senso segreto delle cose e demiurgica, potenza trasformatrice della realtà.
Scrivere poesia e prosa non significa montare e smontare enunciati e concetti, sia pure transgressivi, secondo un prontuario di accorgimenti tecnici e spesso
senza neppure questi. Bisognar tornar ad esser fabbri di parole, rievocare echi, suggestioni, consapevolezze.
Dimensione agonistica: il problema è che la scrittura in Italia si limita al Fatto e non al Vero. Ci parla di Berlusconi, della Camorra, come se tra un paio di secoli ai posteri potesse fregarne ancora qualcosa. E dimentica il suo valore più alto. Insegnare a Vivere e Morire.
E lo scopo del Futurismo contemporaneo è proprio il recupero di tutto ciò.
D- La questione politica del futurismo, oggi come si presenta?
Ognuno dei Futuristi ha le sue simpatie... Ma è necessario sottolineare una cosa. Non esiste un'equivalenza tra Fascismo e Futurismo; qualsiasi nostalgico
che la celebra, ha le idee poco chiare su cosa sia il movimento.
Il Fascismo, qualsiasi giudizio se ne possa avere, il mio è estremamente negativo, è un'esperienza politica sepolta della Storia. Il Futurismo, teso nel
divenire e nel cambiamento, punta ad una nuova ricostruzione del Mondo, non a rianimare cadaveri.
Proprio questo slancio vitale, lo lascia perplesso dinanzi all'attuale politica italiana, incrostata di decenni di scorie. E' necessario il suo rinnovamento;
il come questo avvenga, le proposte, sono figlie della storia e della sensibilità di ognuno.

 
Roby Guerra

FRANCESCA PENNINI ALLA GALLERIA MARCHESI

VIDEO ARTE 2.jpgGALLERIA D'ARTE MARCHESI

Indirizzo:

Vignatagliata 41

Città/Paese:

Ferrara, Italy

15 Feb 2009 - h. 19°°

DILUIRE LA PROSSIMITA'
azioni pubbliche per spazi privati

Frammento del Progetto C/o
Regia e concept di Francesca Pennini


Performance in live video streaming nello spazio di un
bagno pubblico con interventi di danzatori

Continua la serie di eventi presso la Galleria Marchesi di Ferrara, alll'interno della personale Alieni di Andrea Amaducci. Ormai la Galleria è uno dei link siti spazi d'arte più significativi dell'avenguardia cybermediale ferrarese. Fatti d'arte che confermano certa creatività cosiddetta periferica, in realt. anche guardando i nomi (tutti già noti fuori mura, alcuni anche invitati dall'estero). Creatività che suggerisce ancor di più per Ferrara Futura dove investire risorse pubbliche istituzionali, anziché foraggiare vecchie glorie mummie del teatro e altri anacronismi culturali.

La serata in questione, un ulteriore conferma: tra neosituazionismo e video live, divertente, iconclastico e autentico!

http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendid=148233332

http://www.facebook.com/event.php?eid=54575481050

The Best Post

CALCIO ROBOT E SAPIENS-Partita...Zero! VIDEO