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domenica 22 giugno 2025

Ferrara-Musica Classica o Jazz o...Electronics?

 https://www.estense.com/2025/1139993/concerti-si-ma-musica-bella/

Interessante e saggio articolo di un lettore in Estense.com, vista la qualita' a volte scarsa dei Concerti in Citta'... Ha puntualizzato e magari ideale per Gulinelli...., se i concerti fossero invece buoni, Jazz o Classici ecc., probabilmente le recenti proteste non ci sarebbero...



sabato 25 febbraio 2012

Dissonanze Armoniche a Parma, 10 3 '12 : spettacolo di musica e poesia con G.Venturi, A.Pavinato, L.Caligiuri

"DISSONANZE ARMONICHE" La poesia incontra il jazz

“DISSONANZE ARMONICHE” La poesia incontra il jazz

 

Tre solisti conversano assieme fondendo musica e poesia, con spruzzate di sperimentazione e tanto jazz.... 


 

Gianni Venturi voce poesia e suoni 

Andrea Pavinato, contrabbasso

Leonardo Caligiuri, pianoforte.

Musiche di Leonardo Caligiuri e  Andrea Pavinato, testi di Gianni Venturi.

Sabato 10 Marzo 2012, ore 21,30  Theatro del Vicolo - Parma. Vicolo Asdente 9/b 

info   - 329 6538662  - ingresso 10 euro, ore 21.30

 

art design: Nedda Bonini per Nuovecarte FERRARA

 

 

Gianni Venturi è il cantante degli ALTARE THOTEMICO, gruppo nato a Parma e che ha avuto consensi internazionali con l'uscita del primo disco. Ha pubblicato nell'86 la sua prima raccolta di poesie, con la prefazione del grande poeta Roberto Roversi. Poi con i quaderni del Masaorita, pubblica il sogno della palude che lo porterà in giro per l'Italia e per l'Europa a proporre il suo modo di usare la voce ed intendere la poesia, con chiaro omaggio a Demetrio Stratos e a altri grandi sperimentatori vocali. Alterna altre pubblicazioni, ultima un romanzo con “Altromondo Editore” recensito anche sulla Gazzetta di Parma: “LAKSMI SHIVA” Diario di un’ assassina. Ora è alla ricerca del canto perduto, il suono primo....

 

Leonardo Caligiuri fonda con Gianni, gli ALTARE THOTEMICO a soli diciassette anni, viene definito dalla critica internazionale “Enfant prodige” per la maturità esecutiva improvvisativa e compositiva. Si allontana dal progetto ALTARE THOTEMICO per approfondire studi jazzistici con i maestri Roberto Bonati e Alberto Tacchini. Inizia lo studio di clavicembalo e basso continuo con il maestro Francesco Baroni. Attualmente collabora in vari progetti di jazz contemporaneo.

Anche lui è alla ricerca del suono primo...

 

Andrea Pavinatogrande jazzista, immenso musicista, ha suonato tanti generi, come se la musica fosse unica... progressive, blues, jazz, ma sempre ricercando il suono primo, la vibrazione dell'anima. Viene dalla scuola di AresTavolazzi, ed ha suonato con Patrizio Fariselli, Mimmo Turone e tanti altri che sarebbe lungo elencare.

Oggi costruisce strumenti inventati da lui, percussioni dal sapore antico, e... suona con le piante.

 
 

IL SUONO PRIMO...

 

Si dice che il mondo sia nato da una vibrazione, la vibrazione che solidifica l'energia e crea la materia pesante... Ma che può al contrario alleggerire la materia vibrando...

Dicono che si tratta di un si bemolle... Noi lo chiamiamo il canto perduto.... Quello che permette di capire intimamente la via dei canti aborigena... o i mistici mantra... o quella vibrazione che senti quando tutto il rumore si placa... Chi è stato nel deserto sa di cosa parlo...In questa rappresentazione o concerto, gli artisti tentano di trovare quella vibrazione che conosce il linguaggio sottile dell'anima... Questo spettacolo è l'inaugurazione di una tournée che porterà i musicisti in giro per l'Europa...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

giovedì 3 marzo 2011

PIZZA JAZZ & JAM a cura di Cinzia Scott - LITTLE ITALY in concert".

Cinzia Scott.jpg
sabato alle 21.00 - domenica alle 23.30

Luogo
Ill Borgo di Sutri - Associazione Tony Scott

Creato da

Maggiori informazioni
Concerto della LITTLE ITALY BAND di Sebastiano Forti
Pillole di jazz per appassionati e afecionados

Sebastiano Forti, clarinetto e voce
Sergio Piccarozzi, chitarra
...
Paolo "Bruto" D'Amore", basso tuba
Giorgio Pompeo, tromba, voce
Alfredo Valentini, sax tenore

La “febbre” per la musica dal ritmo "sincopato” il jazz varca i confini degli Stati Uniti d’America arrivando in Europa ....
La Band “Little Italy” formazione jazz tradizionale con la straordinaria peculiarità di cantare in italiano traduzioni originali provenienti dal repertorio originale jazz "caldo" degli anni '20 e'30, si è prodigata nel ripescare e rispolverare vecchie incisioni dimenticate, ammuffiti spartiti d’epoca resi famosi nel nostro paese dalle orchestre e orchestrine e cantanti dell’epoca, avvalendosi anche del prezioso contributo di nonne e suocere un tempo sgambettanti nelle sale da ballo.

Fantastica pizza napoletana... e a volontà, un buon drink; bravissimi musicisti ed ottima musica e per chi lo voglia la possibilità di scatenarsi in travolgenti danze swing degli anni '20-'40 nonchè per i musicisti ospiti un occasione per dar vita ad una creativa jam session.

Vi aspettiamo a Il Borgo di Sutri
Sutri, SS. Cassia k.46,700
infoilborgodisutri.it - 0761.608690
Associazione Tony Scott cinziascott@alice.it 

http://www.facebook.com/event.php?eid=101091793305877

martedì 10 agosto 2010

Locarno Film su Tony Scott artista di Salemi

 

Maggiore-Locarno-01.JPG | http://www.bing.com/images/search?mkt=it-IT&q=LOCARNO&FORM=HOTAPI#focal=92...
Visualizza immagine in Bing

 

da comunedisalemi@email.it

 

L’artista era "originario" di Salemi dove è sepolto

 

Domani a Locarno

il film di Maresco su Tony Scott

Il 30 la replica in Sicilia. Dall’uno a 3 ottobre

il festival jazz dedicato al celebre clarinettista



SALEMI – Vittorio Sgarbi domani sarà presente al festival del Cinema di Locarno per assistere all’anteprima (Palavideo, ore 14,00) del film «Io sono Tony Scott, ovvero come l’Italia fece fuori il più grande clarinettista del jazz», diretto da Franco Maresco, che racconta la parabola insolita del grande musicista siculo-americano.


Tony Scott era lo pseudonimo di Anthony Joseph Sciacca. I genitori, emigrati negli Stati Uniti, erano originari di Salemi dove l’artista è ritornato negli anni parecchie volte.


Scott ha suonato con i più grandi jazzisti della cosiddetta «Epoca d’oro»: Erroll Garner, Buck Clayton, Billy Taylor, Trummy Young, Art Tatum, Ben Webster, Lester Young, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Thelonious Monk, Bud Powell, Fats Navarro, Sid Catlett, Charlie Shavers, Al Cohn, a Peggy Lee, Sarah Vaughan, Carmen McRae. Per la sua grande amica Billie Holiday è stato clarinettista, pianista, arrangiatore e leader dell'orchestra.


E’ morto il 29 marzo 2007 a 86 anni ed è sepolto nel cimitero di Salemi.


Sinossi del film

«Io sono Tony Scott» è stato realizzato in un arco di tempo di tre anni. Racconta la vita del clarinettista siculo-americano Anthony Joseph Sciacca, divenuto alla fine degli anni Quaranta Tony Scott, il più grande clarinettista del jazz moderno. Ripercorrere la vicenda musicale e personale di Tony significa raccontare 60 anni di jazz, di incontri umani e artistici incredibili, ma anche, nello stesso tempo, la storia americana della seconda metà del secolo scorso, con le sue battaglie per i diritti civili e umani, di cui Tony Scott fu uno dei principali e appassionati sostenitori.


Le iniziative a Salemi

Proprio nei giorni scorsi Sgarbi ha affidato allo scultore siciliano Lorenzo Reina il progetto per la realizzazione di una tomba monumentale dedicata all’artista nel cimitero di Salemi.

Il 30 settembre prossimo il film di Maresco sarà proiettato a Salemi, mentre dall’uno al 3 ottobre si svolgerà il festival jazz dedicato al celebre clarinettista, la cui direzione artistica è stata affidata al noto musicologo italiano Stefano Zenni.



 

l’Ufficio per la Comunicazione

(Responsabile: Nino Ippolito)

0924 – 991401 e 0924-991400

331-1708195,380-5475045

sabato 7 novembre 2009

Ferrara in JAZZ George Colligan Trio

george colligan.jpgJAZZ CLUB FERRARA FERRARA 

Sabato 7 novembre AL TORRIONE ore 21 30

In Collaborazione con il Bologna Jazz Festival

George Colligan Trio

George Colligan, piano; Josh Ginsburg, basso; E.J. Strickland, batteria 

Fra i più originali e convincenti jazzisti della sua generazione, musicista di solida preparazione e di notevoli mezzi tecnici, Colligan ha un approccio eclettico all’improvvisazione che trae ispirazione da diversi generi musicali. Accanto alle collaborazioni stabili con maestri del calibro di Buster Williams, Al Foster e Eddie Henderson, da alcuni anni Colligan dirige in qualità di leader formazioni in cui si alternano tra i più validi strumentisti della scena, tra i quali i membri della ritmica che lo accompagna in questo suo ultimo tour europeo. 

George Colligan

Fra i più originali e convincenti jazzisti della sua generazione, musicista di solida preparazione e di notevoli mezzi tecnici, Colligan è caratterizzato da un approccio eclettico all’improvvisazione che trae ispirazione da diversi generi musicali. Accanto alle collaborazioni stabili con maestri del calibro di Buster Williams, Al Foster e Eddie Henderson, da alcuni anni, Colligan dirige in qualità di leader formazioni in cui si alternano tra i più validi strumentisti della scena, quali i membri della ritmica che lo accompagna in questo suo ultimo tour europeo. 

Josh Ginsburg

Nato a Baltimora nel 1976, si è laureato in arti sceniche a New York, dove risiede tutt’ora. Talentuoso contrabbassista, Ginsburg ha suonato con artisti del calibro di Eddie Henderson, Doug Rainey, Jeremy Pelt, Bobby Watson, Mark Turner, Mark Gross, George Colligan e Aaron Goldberg, fra gli altri.  

EJ Strickland

Figlio di un percussionista della Fort Lauderdale Symphony Orchestra appassionato di jazz, EJ decise di diventare un musicista professionista all’età di 11 anni. Dopo aver incontrato Wynton Marsalis, Jon Faddis e Bobby Watson durante dei seminari a Miami, decide di trasferirsi a New York, dove studia piano, composizione e batteria. Ha fatto parte del Marcus Strickland Quartet e collaborato con il quartetto di Ravi Coltrane, quello di Russell Malone e con il New Jazz Composer’s Octet.

http://www.jazzitalia.net/viscomunicatoemb.asp?ID=13646

video http://www.youtube.com/watch?v=eTbYwd-8OYU

mercoledì 22 luglio 2009

VENETO JAZZ FESTIVAL

Jazz[1].jpgDal 27 luglio al 2 agosto si terrà, a Venezia, la seconda edizione del Festival Internazionale di musica jazz organizzato dalla Regione Veneto con la collaborazione della Città di Venezia.

I concerti, di artisti di spicco del calibro di Charles Lloyd sassofonista in voga in questo ambiente, si terranno in istituzioni di grande prestigio, a partire dalla Collezione Peggy Guggenheim alla Fondazione Querini Stampalia, dall’Isola di San Servolo al Campo dell’Erbaria a Rialto.

I due eventi, ai quali prenderò parte anche io e che, volevo segnalare sono:  

il giorno 29 luglio dalle ore 17.30, al Teatro La Fenice, con la partecipazione del Salone Internazionale del Libro, si terrà una conferenza su “Accordi e Disaccordi”, prendendo spunto dalla figura di Emmet Ray, il chitarrista evocato da Woody Allen in “Accordi e disaccordi”, un film presentato nel 1999 al Festiva del Cinema di Venezia, il secondo evento dal titolo “Il suono delle città” vedrà protagonisti Fabio Geda, scrittore torinese, Massimo Bubola autore e musicista veneto e il Live set Boosta. Fabio Geda, insegna alla scuola Holden e partecipa alla progettazione dei corsi di scrittura e cinema, ha pubblicato due romanzi, “Per il resto del viaggio ho sparato agli indiani” selezionato per il prestigioso Premio Strega 2007 e “L’esatta sequenza dei gesti” entrambi editi da Instar libri; Massimo Bubola ha collaborato con Fabrizio De André, e non solo,  nella realizzazione di alcune delle pagine più belle della musica italiana, sia per quanto riguarda i testi che gli arrangiamenti musicali. Davide Dileo, in arte Boosta, è il tastierista dei Subsonica, ma anche dj, produttore, compositore e cantante, nel 2004 ha dato alla stampa il suo libro “Un’ora e mezza” e nel 2006 “Dianablu”.

Il giorno 30 luglio sempre alle ore 17.30 e sempre al Teatro La Fenice, con ancora la partecipazione del Salone Internazionale del Libro con il tema “l’Italia e il mondo”, saranno ospiti Luca Ragagnin, scrittore e paroliere torinese, Oscar Prudente, autore e musicista genovese e il Live set GnuQuartet. Il primo ha pubblicato diverse raccolte di poesie, tra cui “Fabbriche Lumière” (Bompiani) inoltre, libri di prosa non che, con Enrico Remmert “Elogio della sbronza consapevole”, “Elogio dell’amore vizioso” e “Smokiana”, tutti editi per Marsilio.

Oscar Prudente fu batterista di Luigi Tecno poi nel 1968 entrò a far parte del gruppo di Lucio Battisti e nei primi anni ’70 incontrò Ivano Fossati ed entrò a far parte dei Delirium, famoso per aver scritto il brano “Jesahel”, uno dei testi di maggiore successo del gruppo.

Il quartetto GnuQuartet, nasce dal sound personale ed eclettico della musica senza preconcetti e dall’alchimia di gioia e ricerca, i quattro musicisti, collezionano importanti collaborazioni e numerosi concerti.

Oltre a queste due date, vi segnalo che il 31 luglio, alle ore 21.30, nella bella Piazza San Marco, si terrà un concerto del cantautore Paolo Conte, accompagnato dagli ottanta elementi dell’orchestra sinfonica di Venezia, diretta dal maestro Bruno Fontane.

Per chi parteciperà a questo evento ricco di emozioni, non si deve perdere la mostra del fotografo Pino Ninfa, al Teatro La Fenice, l’esposizione sarà aperta al pubblico  per tutta la durata del Festival.

A questo punto, non mi resta che augurare a tutti coloro i quali parteciperanno: BUON DIVERTIMENTO!!

 

 

Link e numeri utili:

 

www.venetojazz.com                              per consultare il programma completo.

 

Boxoffice :   www.boxol.it                      tel. : + 39 041 2719090

Ticketone:   www.ticketone.it               

Hello Venezia – call center + 39 041 2424 (per Paolo Conte e concerti Teatro La Fenice)

 

Per partecipare agli eventi da me segnalati, 29/30 luglio al Teatro La Fenice, l’entrata è gratuita.

 

 

Manuela Vio

 

 

 

Citazione: “Noi siamo i creatori della musica, e noi siamo anche i creatori dei nostri sogni” – Willy Wonka “La fabbrica di cioccolato” -

http://www.concertionline.com/concerti-jazz/ospiti-illustri-al-prestigioso-veneto-jazz-festival/

CLIP VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=R-2i3wUfBLU

 

lunedì 8 dicembre 2008

IL PITTORE NEOPOP GENESIO

 JAZZ.jpg                                  GENESIO - JAZZ A COLORI

Nel novecento il jazz fu novità di rottura e libertà nella nuova musica americana. Ma non solo… ben presto l’anima dei nuovi suoni- afroyankee coinvolse tutta l’arte contemporanea, dai poeti beat alla pop art. Genesio trasfigura l’iper-realtà odierna danzando, “sincopando” tra evocazioni simultaneamente pop, surrealiste, metafisiche.

Cifra “tecnologica” e numeri-colori compongono una minsiinfonia, una tavolozza. Quadri di musica-muta- Jazz… appunto e contrappunto. In senso più generale, Genesio, pur sperimentando, testimonia un felice ritorno a certo neofigurativo aperto, alla nuova bellezza delle avanguardie storiche, sulla scia a Ferrara forse di alcuni dei  migliori recente interpreti, Marcello Darbo e lo stesso Marco Jannotta.

Tale neopop di Genesio, di origine campane, da tempo ferrarese d'adozione, dopo alcune mostre appunto in Campania, è approdato a Ferrara nelle diverse mostre più recenti dell'artista: La personale -appunto- Jazz e Pennello (a cura anche di Angela Buono) e nella collettiva Futurismo Renaissance, entrambe nel 2007, per la rassegna Tiffany Art Club (Bar Tiffany) , patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, la personale anche nell'open space del Bar Royal. Su youtube è visibile inoltre un suo video picture realizzato dal talento ferrarese Eugenio Squarcia. Finanche un'altra Personale nuovamente in terra campana.

Va da sè, infine, nella neopittura di Genesio, accanto a certo archetipo pop e -per così dire-mediterraneo- risulta piacevolmente assimilata certa atmosfera e tradizione tipicamente estense: certa metafisica di De Chiri)co. Ma con esiti, curiosamente quasi iper-realisti!

 (da La Nuova Ferrara, marzo 2007)

«Genesio crea atmosfere di magia visionaria da condividere con gli spettatori, attraverso un viaggio onirico che tocca gli aspetti dell’esistenza umana, dalla nascita alla morte. I personaggi dei quadri jazz sembrano comunicare suonare autonomamente, liberi dall’artista che li ha generati e la pittura si scioglie in dimensioni più eteree lontane dalla paura e dal dolore». Collauderà l’inaugurazione, di taglio futuristico, l’interessante video di Eugenio Squarcia «tra avantgard e spot"

 http://www.blackmailmag.com/A_Theolonius_Monk.htm