Il personaggio di Fedra viene riproposto in maniera ricorrente nella storia del teatro, recuperando dal mito le sue suggestioni e le sue passioni. La "Fedra" di Racine occupa uno spazio particolare nella ricostruzione della tragedia. Racine rappresenta il dramma "erotico" di una famiglia, di un'intera famiglia, da Pasifae ad Arianna, a Fedra, che sopporta l'odio e la persecuzione di Venere: una famiglia che diventa bersaglio e preda della dea dell'amore. Dopo Medea e Didone, mai Eros ci era apparso in una luce così spaventosa, tenebrosa, dirompente e lacerante. Il destino di Fedra è quello di una figlia del sole che cade vittima della notte e dei suoi orditi inquietanti ed arcani. Il suo amore per Ippolito è una fiamma, che invece di splendere e di essere attratta dal sole in modo trionfale, viene respinta fino ad innalzarsi nera ed atroce, demoniaca. Odiando in essa la luce, anzi tutte le luci, da segno di chiara speranza si trasforma in delirante os...