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sabato 26 aprile 2025

Davide Foschi-Stefania Romito- E Duse Omaggio

Domenica 13 aprile
OMAGGIO A ELEONORA DUSE
Presentazione del volume Eleonora Duse. Il mito di una Dea. Collana Nuovo Rinascimento – Passerino editore. Coordinamento scientifico a cura di Stefania Romito.
Intervenuti i saggisti Maria Cristina Cantafora, Davide Foschi, Lorena Sambruna, Luca Siniscalco, Rosella Maspero.
Presentazione in anteprima mondiale di cimeli appartenuti ad Eleonora Duse a cura di “La Camelia Collezioni” di Vigevano.
14 aprile evento privato BRERA AI CHASE4BEAUTY DAYS.
Visita riservata agli studenti del Liceo Artistico di Brera con esposizione dei loro lavori artistici creati per l’occasione ed ispirati alle parole e aforismi di Alda Merini. Progetto a cura di Giusy Laganà con Lorenzo Galimberti, Associazione Fare X Bene.
Nel corso delle giornate sono intervenuti alcuni Peer Educator di APE22 di Fare x Bene Ets fra cui Clara, Irma, Gabriele, Maria e Chiara.
Un ringraziamento a cosnova in particolare a Guido Reggi e Veronica Barbetti, direttori aziendali, a Bice Gargiuolo, senior finance manager, Ana Dosti, PR manager, a tutto il CSR team di cosnova, allo staff e ai collaboratori di Verso un Nuovo Rinascimento APS, agli artisti e a tutti coloro che hanno partecipato a qualsiasi titolo per incontrarci, emozionandoci, al cospetto della Bellezza! La magia è qualcosa che si può costruire solo insieme! I Chase4Beauty Days ci mancano già eppure, ne siamo certi, resteranno nei nostri cuori.



domenica 9 marzo 2025

Centenario Eleonora Duse-Roma....Stefania Romito

 

#dusecentenario "In Viaggio con Eleonora Duse" Roma Parioli.
Modera Gianluigi Chiaserotti, relatrici Stefania Romito, Antonella Monaco, saluti di Noemi Scopelliti.
Direzione e coordinamento scientifico a cura di Stefania Romito (membro Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Eleonora Duse istituito dal Ministero della Cultura).
Esposizioni di Cimeli Dusiani inediti
di provenienza della Camelia Collezioni di Vigevano.
Si ringrazia l'associazione Culturale U.N.A.R.

 
 
 

lunedì 11 novembre 2024

Stefania Romito...Poesia, Italia-Albania

 https://oraquadra.info/2024/11/11/sublime-amore-e-oscura-ossessione-a-roma-un-evento-letterario-tra-poesia-arte-e-impegno-sociale/? 

Il prossimo 3 dicembre a Roma, a partire dalle ore 18 presso la Sala Roma UNAR in Via Aldrovandi n. 16 – zona Parioli, si terrà un evento letterario di eccezionale intensità emotiva e culturale, dal titolo “Amore allo specchio – Tra sublime passione e tossica ossessione“. La serata sarà dedicata al tema dell’amore in tutte le sue sfumature, dalla sublime passione amorosa alla sua pericolosa trasformazione in ossessione tossica, affrontando al contempo l’importante tema del femminicidio.

Durante l’evento verrà presentata la silloge italo-albanese Cantoniere per Noi (Collana Nuovo Rinascimento Milano – Passerino Editore) di Stefania Romito e Arjan Kallço, che esplora la profondità e la bellezza dell’amore sublime. La silloge, frutto di una collaborazione culturale tra Italia e Albania, è un’opera bilingue che celebra l’incontro tra due culture unite dall’universalità dell’amore e della poesia. Sarà un’opportunità unica per scoprire e apprezzare la fusione di due sensibilità artistiche e culturali, in nome di un linguaggio universale capace di oltrepassare i confini.

L’evento vedrà anche la partecipazione dell’artista molisana Ylenia Paladino la quale arricchirà la discussione con un approfondimento sul rapporto tra parola e immagine, esplorando come il linguaggio poetico e visivo possa interagire per esprimere l’amore in modo nuovo e avvolgente.


 

lunedì 4 novembre 2024

Stefania Romito, poesia, Eleonora Duse, Poesia, Milano

 Ophelia Friends, Comunita' letteraria a cura Stefania Romito 

Progetto Scientifico Internazionale "Duse Centenario" all'IMPERIAL FASHION EVENT di Milano
La città di Milano ha ospitato un doppio evento di grande rilevanza culturale presso la maestosa “Grande Sala Barozzi” dell’Istituto dei Ciechi di Milano. Tra sfilate di moda, performance musicali e celebrazioni storiche, ha brillato la presenza della giornalista e scrittrice Stefania Romito, la quale ha presentato il Progetto Scientifico Internazionale “Duse Centenario” nato per omaggiare la grande attrice di teatro di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla scomparsa.
Stefania Romito, membro del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario della morte di Eleonora Duse, istituito dal Ministero dei Beni Culturali, è anche direttore scientifico del Progetto “Duse Centenario” che include due pubblicazioni: Eleonora Duse, il mito di una Dea (Volume collettaneo) ed Eleonora Duse, il primo Amore di Stefania Romito entrambe pubblicate all’interno della Collana Nuovo Rinascimento Milano da Passerino Editore.
L’evento, organizzato da Larissa Yudina, celebre soprano e presidente dell’associazione “Stravinsky Russkie Motivi”, ha avuto un programma ricco e variegato. Il primo appuntamento, dalle 12 alle 16, ha visto sfilate di moda di prestigiosi stilisti internazionali come Daniela De Souza, Carla Rubino, Franco Violo, Chona Bacaoco e Sara Sassy, sotto la brillante conduzione di Shantal Vietra. Tra una sfilata e l’altra, il pubblico ha avuto l’opportunità di ascoltare anche la presentazione dello scrittore Berni Ferretti.
Stefania Romito, nota per il suo impegno nella divulgazione letteraria e per il suo contributo alla promozione della cultura, ha arricchito l’evento con la sua presenza e le sue opere. L’inclusione della Romito in un evento che ha combinato moda, musica e letteratura è stata una dimostrazione del valore interdisciplinare della sua scrittura, capace di dialogare con altri mondi creativi come la moda e l’arte. La sua partecipazione ha rappresentato un ponte tra la cultura letteraria e altre forme espressive, confermando il suo ruolo di rilievo nel panorama culturale italiano.
La giornata è stata animata anche dalla talentuosa musicista Elena Varaniuk, che si è esibita al cimbalom, strumento tradizionale della cultura slava, contribuendo a creare un’atmosfera di grande suggestione. L’evento è poi proseguito con il secondo appuntamento serale, il “Gran Ballo Imperiale”, in cui la musica e il ballo hanno rievocato l’eleganza della corte di Caterina II di Russia. La soprano Larissa Yudina, affiancata dalla mezzosoprano Chinara Shirin e dal tenore Davit Sumbadze, ha regalato al pubblico momenti indimenticabili, accompagnati da un quartetto d’archi dell’Orchestra da Camera “Stravinsky Russkie Motivi”.
L’intera manifestazione, impreziosita da abiti storici e un contesto scenografico neoclassico, ha voluto sottolineare l’importanza della cultura e della solidarietà. La serata, infatti, è stata anche occasione di beneficenza a favore dell’associazione “City Angels”, con la presenza di Daniela Javarone, madrina dell’evento e presidente degli “Amici della Lirica”.
In sintesi, la partecipazione di Stefania Romito a questo prestigioso evento ha rappresentato un ulteriore riconoscimento del suo valore come scrittrice e figura culturale di rilievo. La sua capacità di intrecciare la narrativa, alla saggistica e alla lirica ha contribuito a rendere l’evento un successo, evidenziando il ruolo della letteratura come parte integrante di un più ampio dialogo culturale.
 

 

martedì 16 novembre 2021

Stefania Romito, Delyrio (Bussola Edizioni, 2021)

Una discesa nei misteri più angoscianti del sentimento d'amore, tra tormenti d'anima ed estatiche risalite. Un'ascesa verso l'apogeo di una passione vissuta come ambita beatitudine ma anche come dannazione eterna, all'estenuante ricerca di una verità che trae il suo nutrimento più prezioso tra le ambigue ombre della maschera. Attraverso il racconto in prima persona, l'autrice mette in scena il dissidio interiore di un uomo diviso tra il senso del dovere, il perseguimento dell'onorabilità, e l'attrazione del mistero dell'amore. Un nome solo emerge dal travaglio interiore del protagonista che si dipana tra le sofferte pieghe di un monologo che scandaglia gli abissi più profondi della mente umana. Alyssa. Dea divina e selvaggia. Figura evanescente che ha movenze d'onda che si infinita in un movimento perpetuo tra l'andare e il venire. Realtà o finzione? Amore possibile vissuto nell'impossibile, o amore impossibile vissuto nel possibile?




domenica 16 febbraio 2020

Estense.com Ferrara segnala Volare d'amore, una raccolta onirica di Stefania Romito e Arjan Kallço



Volare d'amore, una raccolta onirica | estense.com Ferrara: 
L'amore è poesia e la poesia è sogno. Questa l'anima intrinseca della raccolta onirica scritta da Stefania Romito e Arjan Kallço, disponibile nelle principali piattaforme di vendita di libri

(....) " edita da Asino Rosso eBook Ferrara a cura del futurista ferrarese Roby Guerra, circa 40 ebook finora e un catalogo spesso con nomi di rilevanza nazionale....

 Siamo petali di sogno tra nuvole di cielo…

 Arjan Kallço è poeta, giornalista, traduttore, scrittore, ricercatore, docente di lingua italiana presso la Dri. È ambasciatore per l’Albania della Universum Academy Svizzera e accademico onorario, membro dell’Associazione Internazionale dei Critici Letterari dell’Unesco, segretario del Club degli scrittori “Il Nuovo mondo” e responsabile della Dante Alighieri, Korça. Tra le sue recenti pubblicazioni vanno segnalate Le note di primavera (inglese-italiano-albanese), 2019. Vincitore di numerosi premi letterari 

Stefania Romito è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. Si dedica alla realizzazione di progetti culturali come fondatrice dell’associazione “Ophelia’s friends Cultural Projects”, come responsabile letteraria e ambasciatrice del nuovo Rinascimento fondato dall’artista Davide Foschi e come responsabile per la Lombardia del Sindacato libero scrittori italiani. Tra le sue pubblicazioni il recentissimo romanzo thriller Il buio dell’alba (LibroMania, DeAgostini Dea Planeta Libri). "

giovedì 13 febbraio 2020

Il libro (eBook) per San Valentino di S. Romito e Arjan Kallço : VOLARE D'AMORE (ASINO ROSSO EBOOK FERRARA)



  
VOLARE D'AMORE

LA NUOVA RACCOLTA ONIRICA DI STEFANIA ROMITO E ARJAN KALLÇO

edita da Libri Asino Rosso Edizioni Ferrara

  

L'amore è poesia e la poesia è sogno. Questa l'anima intrinseca della raccolta onirica scritta da Stefania Romito e Arjan Kallço, da oggi disponibile nelle principali piattaforme di vendita di libri on line.
"Lirica" e "onirica" perché il lirismo non è altro che la trasfigurazione poetica del sogno. Affascinanti e intensi  i temi affrontati dai due poeti in questo primo lavoro letterario che li vede delineare i tratti intimi di un sentimento che si nutre di grazia e bellezza.
La donna angelus di Arjan Kallço assume la connotazione di una dea "figlia della terra degli Dei" che si erge tra le rovine dell'antica Grecia immersa in un paesaggio metafisico in cui a dominare è l'essenza d'amore. Oniriche visioni a cui si intrecciano i sapori di un Oriente che si riflette nell'Occidente.
Il motivo costante dell'attesa emerge con impetuosa delicatezza nelle liriche di Stefania Romito per mostrare il suo volto estasiante e struggente, nella piena consapevolezza della immensità di un sentimento d'amore di fronte al quale la propria esistenza appare nulla: "darei il mio tutto per un tuo niente che per me è infinito".
Un amato che diviene lente immanente mediante la quale si osserva lo scorrere dell'esistenza. Il desiderio di vivere nel perenne ricordo dei momenti felici si va a intrecciare alla cognizione di una realtà contraria che incombe nell'oniricità del presente, ma che nulla può contro l'invincibilità dell'amore.
Siamo petali di sogno tra nuvole di cielo (OPHELIA'S FRIENDS CULTURA PROJECT')

INTERVISTA A CURA DI R . GUERRA
D La miglior "tradizione" romantica europea mi sembra peculiare nel vostro esperimento poetico, lo stesso Solinas... lo stesso Keats...
S. Romito
Chi ama la poesia non può non guardare ai grandi modelli lirici del passato, come appunto Pedro Solinas e John Keats che adoro profondamente. È probabile che qualche suggestione di entrambi sia presente nelle mie liriche. Di John Keats si può forse percepire il romantico appellarsi a una Bellezza insita nel verso che diviene strumento di rappresentazione di un sentimento assoluto espresso mediante una forte passionalità e sensualità. Mentre di Solinas si può respirare la medesima volontà di concepire la realtà come sogno o il sogno come realtà. La stessa magia dell'amore vissuta con incanto e, al contempo, come dolce agonia.
La verità è che quando si vive intensamente un'emozione, l'anima del poeta non può rimanere indifferente. É cantando le sfumature, i tormenti, le sublimità di un sentimento che il poeta ne attribuisce il carattere di immortalità e di universalità. Quella stessa universalità che lega i versi di tutti i poeti in un unico e infinito canto d'amore.
A. Kallço
Innanzitutto un grazie di cuore dall'Albania. La tradizione è quella strada percorsa sulla quale ci sono passati tutti, o almeno l'hanno seguita da lontano. Il romanticismo è nato con l'uomo e scomparirà con lui. Un poeta non può non essere che romantico, perché tale è la vita, i rapporti fra persone che condividono attimi pur sempre fuggenti. Tali sono i sentimenti che lo spingono a scrivere, immaginando l'universalità della letteratura.

D In Arjan sorprendente l'evocazione innovatrice neo archetipica "ateniese", in Stefania... un rinascimento appunto neoromantico...
S. Romito
Hai colto perfettamente i caratteri della nostra lirica. Gli archetipi mitologici che  si vivono nei versi di Arjan donano immagini di una sensualità estrema che si vanno a fondere alle movenze stilnovistiche di una donna angelus raffigurata come dea greca. Fusioni innovative che arricchiscono una lirica già di per sé originale contribuendo a donargli un alone di passionale mistero che stimola i sensi infiammandoli. Nella mia poesia a risvegliare i sensi sono gli echi struggenti e sublimi di un cantico d'amore che sfida le leggi del tempo e dello spazio rivendicando il diritto alla felicità. Due stili differenti che si integrano e, a mio avviso, si completano.
A. Kallço
Il poeta che amo molto è Kavafis, di origini greche, che ė rimasto pur sempre visitatore in Grecia, completandola dall'esterno. Io non sono mai vissuto a lungo in Grecia, solo di passaggio. La culla della cultura mondiale mi è rimasta mai esplorata in profondità. Forse è meglio così, perché altrimenti avrei percorso altri sentieri, mi sarei innamorato di Elytis, Ritsos ecc. Stefania Romito invece è discepola che esalta l'eco della poesia scritta dalle autrici italiane neoliriche, fra cui la Cavalli, la Valduga ecc.

D Più apparentemente in certa  cronaca puntuale o carpe diem,  la stessa periodica festa degli innamorati  una volta tanto nasce dalla poesia doc, ci avete pensato?
S. Romito       
Sarebbe meraviglioso riuscire a contrastare il "relativismo" dilagante e le tattiche speculative di carattere economico per donare a questa festa, che rappresenta l'appuntamento annuale per tutti gli innamorati, un contributo genuino, distante dalle strumentalizzazioni, che impieghi gli strumenti più nobili del pensiero per celebrare il più puro dei sentimenti. Sarebbe davvero stupendo. Io e Arjan lavoriamo in questa direzione, affinché l'amore venga vissuto esclusivamente per quello che è e non per ciò che si vorrebbe che fosse.
A. Kallço
La poesia e l'amore sono inseparabili: l'amore fa nascere la poesia e la poesia è a volte il guscio caldo che lo coccola, a volte l'ispirazione che apre la strofa all'amore. Comunque sia, la poesia è amore, così come l'amore ė poesia: la prima inizia per A, la seconda finisce in A, dalla A alla Z, in un cerchio che dona anima e forza reciproca nel bene e nel male. Poi se la poesia festeggia ogni istante dell'amore, l'amore ė il festeggiato, e quest'ultimo per godere la sua sublimità pretende sempre ali oniriche e liriche. In albanese l'amore (dashuria, n. f) è una bella donna elegante, delicata e capricciosa.

  
*A. Kallço è poeta, giornalista, traduttore, scrittore, ricercatore, docente di Lingua italiana presso la DRI. È Ambasciatore per l'Albania della Universum Academy Svizzera ed Accademico onorario, Membro dell'Associazione Internazionale dei Critici Letterari dell'UNESCO, segretario del Club degli scrittori "Il Nuovo mondo" e Responsabile della Dante Alighieri, Korça. Tra le sue recenti pubblicazioni vanno segnalate:Le note di primavera (inglese-italiano-albanese), 2019.Vincitore di numerosi premi letterari
Stefania Romito è scrittrice, conduttrice radiofonica e televisiva. . Si dedica alla realizzazione di progetti culturali come fondatrice dell'associazione "Ophelia's friends Cultural Projects", come responsabile letteraria e ambasciatrice del NUOVO RINASCIMENTO fondato dall'artista Davide Foschi e come responsabile per la Lombardia del SINDACATO LIBERO SCRITTORI ITALIANI. Tra le sue pubblicazioni, il recentissimo romanzo thriller Il buio dell'alba (LibroMania, DeAgostini Dea Planeta Libri).
   

mercoledì 16 ottobre 2019

Leonardo 500: intervista a Stefania Romito (consulente letteraria del Nuovo Rinascimento)


a cura di Roby Guerra

D- Stefania, gran finale questo ottobre per il Festival del NuovoRinascimento, due parole sul tuo ruolo come animatrice e consulente letteraria del gruppo di Davide Foschi, un festival leonardesco in corso dal marzo scorso?
R - Il Festival del Nuovo Rinascimento è una kermesse culturale di grande prestigio, ideata dal genio dell'artista milanese Davide Foschi, con presidente Rosella Maspero. È inutile dire che sono onorata di farne parte contribuendo a divulgare le opere letterarie degli scrittori della mia community letteraria "Ophelia's friends" che hanno avuto il privilegio di diventare autori del NUOVO RINASCIMENTO. Oltre a condurre i Convivi letterari di sabato 19 e domenica 20 ottobre, avrò l'onore di affiancare Davide Foschi e Rosella Maspero nella conduzione del Festival che quest'anno si preannuncia particolarmente ricco di ospiti illustri come Pierfranco Bruni, già candidato al Nobel per la Letteratura e Giovanni Nuti che ci donerà momenti di intensa emozione ricordando, attraverso la sua meravigliosa musica, le poesie dell'indimenticata Alda Merini.

D- Quali dei tuoi numerosi live secondo te i più significativi?
R- I Convivi letterari di sabato 19 e domenica 20 ottobre, da me curati e condotti, avranno il merito di porre a conoscenza dei presenti scrittori emergenti davvero meritevoli. Alcuni di loro sono già noti al pubblico del Nuovo Rinascimento, come Maria Marchese, Paola Mattioli e Loredana Borgna. Gli altri autori che prenderanno parte ai Convivi, per presentare le loro opere, saranno: Barbara Nalin, Nunzia D'Aniello, Gabriele Giuliano, Gian Marco Manzo, Niki Marcelli, Simone Licitra (accompagnati dalla bravissima agente letteraria Marilena Brassotti) Rina Pirani Natalini, Miriam Macchioni e Nina Miselli. All'incontro prenderanno parte Pierfranco Bruni, in qualità di ospite illustre, e Antonio La Gala, responsabile di Planeta DEA Libri, noto gruppo editoriale che comprende la prestigiosa casa editrice DE AGOSTINI. Di grande valore esistenziale sarà la presentazione di Pierfranco Bruni (a partire dalle ore 12 di sabato 19 ottobre) del suo capolavoro letterario "Il Sortilegio della speranza" (edito da Tabula Fati). Un libro che seduce nell'alchimia di un silenzio rivelante e nella concezione di letteratura vissuta come coscienza del tragico esistere. Domenica 20 ottobre, sempre a partire dalle ore 12, Pierfranco Bruni ci accompagnerà in un appassionante viaggio letterario tra gli autori più interessanti della storia della letteratura annoverati nel suo straordinario libro "L'Alchimia della letteratura" (Nemapress edizioni). Un viaggio bruniano alla scoperta di quegli aspetti di grande originalità mai evidenziati dalla critica letteraria. Appuntamenti da non perdere per vivere insieme la magia della bellezza della letteratura e per non dimenticare che la letteratura è parte intrinseca della nostra stessa esistenza.

Info
https://www.youtube.com/watch?v=sx47P2AAOwo




martedì 15 ottobre 2019

Leonardo 500: intervista a Pierfranco Bruni (scrittore e del Mibact)



a cura di Roby Guerra

"..PIERFRANCO BRUNI presenterà IL SORTILEGIO DELLA SPERANZA (Tabula Fati) il 19 ottobre alle ore 12 a Milano al FESTIVAL DEL NUOVO RINASCIMENTO (Spazio Ex Fornace Gola, Alzaia Naviglio Pavese, 16, Milano). IL 20 Ottobre alle ore 12 presenterà L'ALCHIMIA DELLA LETTERATURA (Nemapress Edizioni) al FESTIVAL DEL NUOVO RINASCIMENTO. A condurre gli incontri Stefania Romito (Ophelia's friends Cultural Projects e consulente letteraria Nuovo Rinascimento)". STEFANIA ROMITO

Intervista a Pierfranco Bruni (Scrittore e del Mibact)

D - Nel tuo facebook parli di LA LETTERATURA INCONTRA IL MISTERO E LA MAGIA- Quale Mistero e quale Magia in due parole per questa duplice presentazione?
Pierfranco Bruni La magia e il mistero sono due dimensioni che danno il senso alla parola. Ad una parola che non può essere vissuta come razionalismo.
In letteratura non esiste. Ovvero nella vera vita della letteratura. Insondabile è la parola perché ha la necessità di vivere nel tempo dello spazio. La spazialità è un tempo senza linee. Ovvero senza gli orizzonti e senza la compiutezza. Lo stesso tempo non può avere compiutezza. Come la morte. Non si compie tutto con la morte.
Siamo immortali come la parola che vive nel silenzio e il silenzio che cattura il grido della rivoluzione della parola.

D- Il nuovo Rinascimento culturale fondato e promosso da Davide Foschi, nel dibattito contemporaneo italiano?
Pierfranco Bruni Il nuovo Rinascimento è un labirinto. Il mito chiama in causa ogni pregressa avventura e mai la storia. Dove la storia insiste muore l'arte.
Appunto Nuovo RINASCIMENTO. Quel rinascimento che non ha teologie da proporre ma viaggi da esplorare come un impareggiabile sogno.
Il Rinascimento è il recupero del sogno e vederlo nella prospettica visione degli occhi del futuro.


venerdì 30 giugno 2017

Vi racconto perché la poesia di Pierfranco Bruni è sempre un viaggio sensoriale Stefania Romito





Vi racconto perché la poesia di Pierfranco Bruni è sempre un viaggio sensoriale

Stefania Romito







Ricordo con profonda commozione il momento in cui ho "incontrato" i versi di Pierfranco Bruni. Sì, perché si è trattato di un vero e proprio incontro, uno di quegli incontri che danno un senso al nostro intero percorso esistenziale.

I suoi versi mi hanno catturata fin dal primo istante… e non mi hanno più lasciata.

Ma perché il suo stile poetico è tanto particolare? Non credo di sbagliarmi nel definire Pierfranco Bruni uno tra i più straordinari "evoluzionisti poetici". Egli accoglie e "raccoglie" tutto ciò che di più prezioso è contenuto all'interno della poesia classica per interiorizzarlo e innovarlo attraverso la creazione di componimenti dotati di una grandissima raffinatezza e ricercatezza stilistica. Componimenti che fanno vivere in colui che li legge un'esperienza unica e indimenticabile.

Versi che si vivono leggendoli e che si leggono vivendoli.

Noi tutti sappiamo quanto sia importante la conoscenza del passato. E' un requisito essenziale per poter comprendere il senso della propria esistenza e per acquisire maggiore cognizione di chi siamo e del nostro ruolo nella società.

Pierfranco Bruni è perfettamente consapevole del valore della tradizione come punto di riferimento imprescindibile per la sua sperimentazione poetica. Acquisire gli aspetti più significativi e suggestivi dal passato è un'azione necessaria per poter costruire versi in cui tradizione e innovazione si fondono in una poesia innovata dalla sua personale e peculiare creatività. Un'essenza poetica, la sua, di impareggiabile Bellezza ed Armonia. Ed è questo il motivo per cui i suoi versi hanno il potere di proiettarci in maniera sublime nel paradiso delle emozioni.



La sua grande particolarità consiste, altresì, nell'accostamento di immagini fortemente costrastanti tra di loro. "I gabbiani trasportano il vento con le ali da un'onda di mare a un soffio d'acqua", verso che possiede un'intensa carica immaginativa nel restituirci la seducente immagine di questi gabbiani che trasportano il vento con le loro ali da un qualcosa di immenso e maestoso, come un'onda di mare, a un qualcosa di infinitamente impalpabile ed evanescente come un soffio d'acqua.

Contrasti poetici di grandissima potenzialità espressiva.

Un altro aspetto peculiare, e oltremodo unico della sua poesia, è la presenza costante di significati multipli. Una particolarità di grande originalità. Solitamente siamo abituati a identificare in un componimento poetico due, o al massimo, tre livelli di significato. In Pierfranco Bruni si parte da tre per arrivare anche a cinque significati. Qualità estremamente appagante non soltanto per il poeta, che in questo modo ha la possibilità di dare libero sfogo alla sua complessa creatività espressiva, ma anche per il lettore il quale, nel momento in cui crede di aver goduto di tutti i significati intrinseci, si rende conto che l'emozione continua poiché all'improvviso si palesa un ulteriore significato, ancora più entusiasmante di quello precedente, che a sua volta ne richiama un altro in una estasiante climax emozionale. È come immergersi nelle profondità marine per rinvenire scavi preziosi. E proprio quando pensi di aver trovato lo scavo più importante, all'improvviso ne spunta un altro dietro al quale se ne nasconde un altro dotato di una bellezza ancora più sconvolgente. Perché gli scavi più straordinari sono quelli che si trovano in profondità e che necessitano di una maggior fatica e dedizione per il loro rinvenimento.

Nelle poesie di Pierfranco Bruni avviene esattamente questo. L'immersione nella lettura dei suoi versi si trasforma costantemente in un'entusiasmante esperienza nel mondo delle emozioni sommerse.  



Esistono diverse tipologie di poesie. Liriche connotate da un linguaggio estremamente ricercato, che rasenta ciò che io definisco l'"iperaulicità", un'iperaulicità fine a se stessa all'interno di un contesto poetico che nasconde una grande fragilità del messaggio. Si tratta per lo più di sperimentazioni linguistiche volte ad imitare i grandi modelli del passato con la rilevante differenza che in quel caso il messaggio è talmente denso di significato che l'utilizzo sapiente di un linguaggio adeguato ha come unica conseguenza quella di potenziarne l'effetto.

Alcuni poeti scelgono, invece, di utilizzare un linguaggio semplice per veicolare messaggi estremamente significativi. Personalmente apprezzo molto questa tipologia di "cesellatori del verso" poiché il messaggio emozionale è in grado di arrivare così in maniera diretta. Pierfranco Bruni credo prenda le mosse da questa corrente di pensiero per innovarla con la sua grande carica di originalità tramite l'utilizzo di termini accessibili a tutti che impreziosisce di ulteriori significati. Il lettore, in questo modo, ha la sensazione di leggere versi dotati di una immediatezza emozionale salvo poi rendersi conto che l'emozione che si avverte nell'immediato rappresenta soltanto la punta di un iceberg di tutta una serie di straordinarie sensazioni ancora da scoprire. E il componimento, soltanto all'apparenza diretto, si trasforma in uno stimolatore continuo e costante di superlative emozioni che si snoda in un immaginario onirico fino all'apoteosi finale.

Questi e molti altri sono i motivi che mi portano ad affermare che la poesia di Pierfranco Bruni non è soltanto originale, inusuale, innovativa, rivoluzionaria ed evoluzionaria allo stesso tempo.

E' soprattutto un'esperienza di vita, un'antropologia dell'anima, che si assapora e si interiorizza come tutte le più straordinarie esperienze che rendono meravigliosa la nostra esistenza.



Una poesia che si vive per amare e che si ama per vivere nella metafisica dei propri cuori.




martedì 15 novembre 2016

Colloquio d’amore tra Pierfranco Bruni e Stefania Romito in “Siamo vento siamo epifania” in uscita da Nemapress a gennaio 2017.

 

Colloquio d'amore tra Pierfranco Bruni e Stefania Romito in
"Siamo vento siamo epifania" in uscita da Nemapress a gennaio 2017.
Tra tradizione e innovazione una poesia che rivoluziona
 
 Un libro di poesie ma non il solito. Un colloquiare d'amore e di canto sui versi di una imponente dolcezza che si lascia leggere con la eleganza della favola che richiama il sublime. Una parola che si muove nella tradizione ma che riesce soprattutto ad innovarsi.
"Siamo vento siamo epifania" è il titolo del testo di  di Pierfranco Bruni e Stefania Romito la cui uscita è annunciata per il prossimo anno, nel mese Gennaio 2017, in una veste elegantissima,  per i tipi della Casa editrice Nemapress.
 
Un libro scrigno che va custodito nel cuore senza dover scavare nelle parole perché le parole hanno il senso e il cammino di un destino d'amore. Si tratta di un colloquiare tra Pierfranco Bruni e Stefania Romito che, tra l'altro hanno inciso, alcune poesie rintracciabili su Youtube  e altre sono in anteprima solo in Internet. Queste ultime sono versi completamente improvvisati i nel senso che si sono trovati a recitare senza la lettura e il verso già composto. Un'operazione assemblata  i cui versi sono stati recitati sui telefonini portatili. Un'operazione ben riuscita tanto che sono state registrate proprio senza modificare nulla. A compiere tutta l'operazione tecnica è stata Stefania Romito.

Del testo è stato realizzato il Booktrailer:  https://www.youtube.com/watch?v=yXYZpOQO3xQ.

 
"Siamo vento siamo epifania" è un testo esemplare scritto a quattro mani e scritto senza essere pensato servendosi completamente del mistero della fantasia. L'amore costituisce il fulcro centrale. Un amore infinito. Un amore sogno. Un amore che non conosce confini. Sono due amanti che si dichiarano e scoprono verso dopo verso la forza della dolcezza. Come ai tempi antichi sembra modulato sui Cantici. Ma "Siamo vento siamo epifania" non è altro che un nuovo Cantico dei Cantici. Anzi è il Cantico dei Cantici riproposto con il linguaggio degli amanti di ieri e con le voce di oggi.

Molto impressionante la loro voce lirica e il loro sublimare l'amore infinito.

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Pierfranco Bruni

E' nato in Calabria. Vive tra la Puglia e Roma dove si occupa di letteratura e demoentoantropologia per il Mibact. È direttore archeologo.  
Ha pubblicato libri di poesia (tra i quali "Via Carmelitani", "Viaggioisola", "Per non amarti più", "Fuoco di lune", "Canto di Requiem", "Ulisse è ripartito", "Ti amero' fino ad addormentarmi nel rosso del tuo meriggio"), racconti e romanzi (tra i quali vanno ricordati "L'ultima notte di un magistrato", "Paese del vento", "Claretta e Ben", "L'ultima primavera", "E dopo vennero i sogni", "Quando fioriscono i rovi", "Il mare e la conchiglia"). Si tratta della sua prima fase di scrittore.

Nella seconda fase ha tracciato importanti percorsi letterari come "La bicicletta di mio padre", "Asma' e Shadi", "Che il Dio del Sole sia con te", "La pietra d'Oriente ". Si è occupato del Novecento letterario italiano, europeo e mediterraneo.

Dei suoi libri alcuni restano e continuano a raccontare. Altri sono diventati cronaca. Il mito è la chiave di lettura, secondo Pierfranco Bruni, che permette di sfogliare la margherita del tempo e della vita. Il suo saggio dal titolo "Mediterraneo.
Percorsi di civiltà nella letteratura contemporanea" è una testimonianza emblematica del suo pensiero.

È presidente del Centro Studi e Ricerche "Francesco Grisi". Ricopre incarichi istituzionali inerenti la promozione della cultura e della letteratura. Ha ricevuto diversi riconoscimenti come il Premio Alla Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri per ben tre volte.
Candidato al Nobel per la Letteratura. È stato candidato al Premio Nobel per la Letteratura e prediede l'Istitoro Letteratura Demoentoantropologia in Calabria.



 Stefania Romito


Stefania Romito è nata in Svizzera da genitori italiani. Parte della sua vita la trascorre a Luino sul lago Maggiore. Dopo essersi trasferita a Milano consegue la laurea in Lettere con il massimo dei voti (110 e lode) presso l'Università degli Studi di Milano. La sua passione per la scrittura la porta, nel 2010, a pubblicare il suo primo romanzo dal titolo "Attraverso gli occhi di Emma" (Alcyone Editore) dove viene trattata la tematica della disabilità visiva. Il romanzo sta per essere tradotto in braille dalla Biblioteca per i Ciechi di Monza "Regina Margherita" e inserito, in versione audiolibro, nel catalogo del "Libro Parlato" istituito dall'Unione Italiana Ciechi (U.I.C).
Nel 2013 pubblica, sempre con Alcyone Editore, un minibook umoristico illustrato dedicato alla vita di coppia dal titolo "Tu di che coppia sei?" che viene recensito anche dal settimanale "GIOIA". Le bellissime vignette sono state realizzate dalla vignettista Isabella Ferrante.Di recente Stefania Romito (Romis) ha ultimato la prima serie del thriller a puntate "Ophelia, le vite di una ghost writer" (Alcyone Editore) comprensiva dei seguenti otto episodi (e-book): "Esistenza negata", "Inconfessabili segreti", "Laguna nera", "Inquietanti rivelazioni", "Perversioni d'autore", "Fatali utopie", "Ambiguità occulte" e "Macabre ossessioni".
Nell'ottobre del 2015 fonda una community letteraria su Facebook "Ophelia's friends" che in pochissimo tempo raggiunge più di 1900 iscritti e da Gennaio 2016 conduce una trasmissione radiofonica da lei ideata (OPHELIA'S FRIENDS ON AIR) con l'intento di dare maggiore visibilità agli scrittori del gruppo letterario "Ophelia's friends". La trasmissione radiofonica va in onda su due emittenti: Web Radio Network e Radio Punto.In ambito sociale è impegnata nella realizzazione di un progetto da lei ideato che mira a rendere disponibile nei teatri il servizio dell'audiodescrizione per i non vedenti.


 

giovedì 27 ottobre 2016

Intervista a Sandro Battisti di Stefania Romito

Sandro Battisti, a partire dal 2005, si è dedicato allo sviluppo di uno scenario comune a molti suoi lavori successivi, noto come "Impero Connettivo" dapprima con racconti apparsi inizialmente su NeXT, la fanzine del movimento di cui ha assunto anche la direzione, e con il fumetto Florian, successivamente in più romanzi, tra cui spiccano: PtaxGhu6, scritto in collaborazione con Marco Milani (2010), Olonomico (2012) e L'impero restaurato (2015), con cui vince il Premio Urania (ex aequo con Bloodbusters di Francesco Verso). Suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie Noir no War (a cura di Alda Teodorani e Marco Milani), Supernova Express (a cura di Giovanni De Matteo e Marco Zolin), Frammenti di una rosa quantica (a cura di Lukha B. Kremo), Notturno alieno e Terra Promessa (entrambe a cura di Gian Filippo Pizzo), The origins (a cura di Marco Milani), NeXT-Stream (curato assieme a Lukha B. Kremo e Giovanni De Matteo), oppure in e-book (tra gli altri La mappa è una contrazione e Ancient name). Nel 2009 ha curato l'antologia di racconti connettivisti A.F.O. – Avanguardie Futuro Oscuro..


D - Ciao Sandro, è un grande piacere per me poter approfondire la tua conoscenza. Tu sei stato uno dei fondatori del movimento letterario connettivista, nato ufficialmente nel 2004 con la pubblicazione di un Manifesto. Ce ne vuoi parlare?

R - Fu un'avventura esaltante, fin dall'inizio. Ma aveva i connotati del casuale, perché Giovanni De Matteo aveva stilato il Manifesto almeno un anno prima, in solitaria e me l'aveva proposto. Ricordo di essere stato lì minuti interi a rileggerlo, soppesando ogni singola parola e apprezzandone la carica dirompente, poetica, innovativa, futuribile; solo che all'epoca – fine 2003 – né lui né io né Marco Milani, il terzo angolo del nascente collettivo, avevamo idea di come sfruttare tale intuizione. Fu verso la fine del 2004, quando ero impegnato nella stesura del primo capitolo della saga Impero Connettivo, che mi tornò all'evidenza il documento: lo lessi, dimentico di quello che era, e feci un salto sulla sedia, perché nel frattempo il contenuto era maturato in noi e sapevamo di cosa si parlava; chiamai Giovanni e Marco e da lì a un mese il Connettivismo era nato.

D - Un movimento, quindi, che si propone di coniugare estrapolazione scientifica e speculazione sociale in una sintesi che non disdegna le sperimentazioni tipiche dell'avanguardia. In che modo si riflettono questi aspetti nei tuoi lavori letterari?

R - I miei lavori letterari, di speculazione cerebrale ed empatica, sono costantemente sulla frontiera dell'umano e spesso e volentieri vanno oltre. Amo essere oltre il limite del conosciuto, provo così poca attrazione per le miserie umane da voler costantemente cercare l'espressione dell'inumano, oltre anche il postumano; voglio, in altre parole, sondare l'etereo, spostare la speculazione esistenziale oltre il range dell'incarnato, così foriero di problemi e limitazioni da non interessarmi: percepire il libero fluire dell'energia senziente mi riempie di emozione, attenzione, surrealtà, mi rende libero da ogni miseria umana.

D - Nel 2005 hai iniziato a porre le basi di uno scenario fantascientifico che in seguito costituirà la base di molti tuoi lavori: l'Impero Connettivo. Ci vuoi spiegare di che si tratta?

R - Nasce dalla passione per la Storia, per Roma. Sono nato e vivo a Roma, ed è così naturale essere interessato all'enorme calderone in cui si vive quando si sviluppa il demone della conoscenza storica; altresì, possedere la passione per lo stacco del Fantastico mi ha fatto coniugare – sono o no un connettivista? – la Storia con la Fantascienza, e pensare a un impero che si estende sì sullo spazio, ma anche sul tempo, è stato davvero facile. Inoltre, inserirci elementi esoterici, altra mia passione, mi ha fatto intravedere il lato occulto della nostra esistenza, e pensare ai Nephilim di biblica memoria e inserirli come imperatori e demiurghi del genere umano e postumano è stato proprio un attimo. Al momento ho scritto svariati romanzi e una pletora di racconti imperiali, il tutto per descrivere al meglio un organismo statale in continua espansione e modificazione; il penultimo romanzo, Olonomico, e la raccolta di racconti imperiali, I dispacci imperiali, sono usciti per Kipple Officina Libraria nell'ambito della collana Spin-Off. L'ultimo romanzo edito, L'impero restaurato, è uscito invece sempre alla fine del 2015 come vincitore del Premio Urania Mondadori.

D - Questo Stato modellato sull'esempio dell'Impero romano, il cui il dominio si estende su spazio e tempo, governato da una stirpe di alieni semieterni, rappresenterà lo scenario privilegiato di molti tuoi racconti pubblicati sulla rivista del movimento (NEXT) e di diversi romanzi tra cui "L'impero restaurato" con il quale ti aggiudichi il Premio Urania nel 2015. Ti aspettavi di riuscire a conseguire questo importante riconoscimento?

R - Onestamente, no. Non pensavo di vincere il Premio. Devo dire che averlo vinto non mi ha smosso nessun sentimento particolare, ho semplicemente avuto un riconoscimento che certo è importante, ma a parte ciò mi sono sentito sempre come uno scrittore che prova a sondare il continuum nei suoi aspetti ineffabili, ponendomi sempre oltre il limite e l'incarnato; anzi, se posso essere ancora più ardito, ora sono ancora più interessato all'inumano di prima, e se il Premio Urania dovesse essere il mio ultimo riconoscimento, ciò mi lascerebbe completamente indifferente: è troppo importante, per me, pensare e scoprire cosa esiste oltre, quali sconvolgimenti frattalo-quantici operano nel nostro misero mondo di esistenza, quali traguardi l'esplorazione dei continuum pone senza soluzione di continuità… Cosa volete importi di un pur importante riconoscimento, in questi ambiti semantici? Ho sentito il fantastico calore dei Premi importanti, ed è una sensazione di famiglia e apprezzamento, di cui ringrazio, ma non sono più umano, ormai.

D - In questo straordinario romanzo di fantascienza il futuro si intreccia con la Storia. Due imperi, quello bizantino di Giustiniano I e quello dell'Impero Connettivo governato dal sovrano Totka_II, entrano in contatto in un affascinante intreccio spazio-temporale. Cosa hanno in comune questi due mondi diametralmente opposti?

R- In comune c'è Roma. Entrambi gli imperi nascono da Roma, anzi lo Stato Connettivo genera Roma, poiché il Nephilim è la causa dell'umanità e poi della postumanità. Gli imperi affascinano sempre, e il concetto di dominazione è quanto di più bieco l'umanità possa esprimere: per questo il concetto imperiale non morirà mai e ci sarà sempre qualcuno che vorrà sottomettere più individui possibili, in barba alle esigenze di esistenza psichica di ognuno di noi, di ogni clan, gentes, popolo. L'uomo domina, sottomette, rende le cose prossime al suo bieco delirio di bassa onnipotenza, ed ecco perché parlo dell'inumano, per questo motivo narro della trascendenza e tratto ogni fatto incarnato come un'orrenda e vomitevole deviazione iperliberista.

D - Insieme ad altri connettivisti hai scritto il cortometraggio "La trentunesima ora" nel quale hai partecipato anche come attore. Quali sono le sensazioni che hai provato nel far rivivere sulla scena un tuo personaggio?

R - Amo far Cinema. Purtroppo ne ho realizzato pochissimo per motivi di budget, quanto basta però per comprendere che il media ha potenzialità incommensurabilmente superiori alla scrittura: un'immagine ha un peso specifico notevolmente più elevato rispetto alla parola scritta, che altro non è che un simbolo grafico che si presta a interpretazioni e balzane imitazioni. La parola rappresenta un'emulazione imprecisa del nostro sensorio, l'immagine sa essere notevolmente più definita e chirurgica.

D - Non solo scrittore, attore ma anche ideatore e conduttore di un programma radiofonico. Parlaci di questa tua altra grande passione.

R - Beh, la musica rappresenta un'altra bella fetta della mia anima. Parliamo di sonorità di frontiera, ovviamente, per cui ascolto Gothic, Electro, Dark ambient, psichedelia, Industrial, acidumi tecnologici vari e lamentazioni oscure dell'anima sospese nell'aria. Per un po' di anni ho tenuto una trasmissione settimanale, Tersicore, in cui mischiavo brani dei generi elencati sopra con brevi reading personali e notizie provenienti dal mondo dell'arte, della SF, della tecnologia e quant'altro interessasse il continuum connettivista, mondo editoriale compreso che con Kipple Officina Libraria – www.kipple.it – occupa il posto della proposta artistica affacciata sull'asfittico mercato librario, prevalentemente rivolto al genere Fantastico. L'impegno che comportava Tersicore, però, era notevole, e i risultati assai scarsi; accarezzo di tanto in tanto l'idea del ritorno a trasmettere, così come mi piacerebbe fare ancora Cinema e pubblicare altri numeri di NeXT, la rivista del Movimento: il tempo è però poco, l'onda del riflusso mi ha colpito e delle decine di progetti che in dodici anni di Connettivismo abbiamo partorito e realizzato, alcuni sono rimasti solo sulla carta mentre altri hanno avuto una vita e una fine, e credo proprio che debba farmene una ragione di alcune cose che non potrò più realizzare, perché hanno vissuto il giusto e io non riesco ancora a scrollarmi di dosso l'incarnato. To be inhuman, soon…

E' stato stupendo, Sandro, parlare con te dei tuoi lavori letterari! Ci hai proiettato nello spazio in un avventuroso viaggio interstellare che non dimenticheremo e hai stimolato la nostra fantasia come solo i Grandi sanno fare.

Stefania Romito (Ophelia's friends)