Luigi Sgroj LUIGI SGROI David Bowie e il futurist-rock * L’itinerario poetico e musicale di David Bowie costituisce un caso abbastanza singolare nel panorama della musica pop degli anni settanta. Nato musicalmente sulla scia dei grandi beat e post-beat e prima ancora di Elvis, Bowie viene presto affascinato non tanto da un nuovo modo di comporre musica, quanto da un nuovo modo di concepire il compositore e l’artista stesso. Già dai primi anni settanta è alle prese con un particolare modo di concepire l’artista che lo rende simile ai cultori de : “l’art pour l’art” e che lo inserisce in un nuovo linguaggio espressivo che vede l’artista e il suo essere opera d’arte in sé, della stessa importanza della sua produzione musicale stessa. In questo senso Bowie, da “Space oddity” in avanti si pone come un vero esempio di precursore dei tempi; un precursore però , si badi bene, che non ha mai necessariamente trovato ispirazione artistica nella corsa in avanti, corsa superfici...