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La Città che Sale di Boccioni 100 anni d opo

Umberto Boccioni e Marinetti   " Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori o polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde,divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi......            F.T. Marinetti   Visualizza immagine in Bing " Sento che voglio dipingere il nuovo, il frutto del nostro tempo industriale"  U: Boccioni Il 1910,l'anno in cui " La città che sale " prende forma sulla tela,segna nella vita di Umberto Boccioni un vero spartiacque; un momento cardinale superato il quale nulla sarà per lui come era. Uomo dalle molte letture,inquito e insoddisfatto,in cerca di una dimensione esistenz...

Le origini romagnole di Umberto Boccioni

da exibart ....Un progetto del tutto nuovo quello che il Comune di Morciano di Romagna, borgo dell’entroterra riminese,  ha recentemente organizzato : una manifestazione estiva, dal taglio culturale, che si ispira all’Avanguardia Futurista, movimento artistico caratterizzante per la città. Morciano ha dedicato infatti una straordinaria tre giorni dal titolo “FU.MO Fu.turismo Mo.rcianese” – dal 31 luglio al 1 agosto - al pittore Umberto Boccioni i cui genitori erano morcianesi: Raffaele Boccioni, usciere di prefettura e Cecilia Forlani, sarta. Il pittore futurista, nato a Reggio Calabria nel 1882, era romagnolo non solo per le sue origini, ma per le evidenti caratteristiche acquisite nell’ambito familiare dove le usanze, la cultura e la parlata erano tutte morcianesi e rimasero inalterate in lui, nonostante i lunghi periodi trascorsi nelle varie città italiane. “Egli non era romagnolo di nascita ma pochi avevano caratteristiche romagnole come lui e lui si vantava di aver...

La memoria rivoluzionaria di Boccioni e i Futuristi di LAURA ROSSI

(*da Sport Comuni) Futurismo:......teorico del gruppo ed estensore dei manifesti fu Boccioni; egli sostenne la necessità di un totale distacco dalla tradizione accademica,di una piena adesione dell'arte alla vita moderna attraverso espressioni di movimento (dinamismo),di una più diretta ed intensa emozionalità della forma artistica.D'altra parte,l'importanza storica del futurismo va cercata proprio in questo suo attivismo o dinamismo pratico,in questa sua funzione disgregratrice e dissolutrice,che,fra tanti equivoci e confusioni,ebbe il merito di far giustizia di un passato irreparabilmente invecchiato,di una letteratura e di un'arte ridotte a convenzione ed accademia.Tra i principali obiettivi perseguiti dai futuristi c'era quello di un nuovo atteggiamento dell'artista verso il pubblico: non più compiacenza o odulazione, ma " disprezzo"; non "lotta per ", ma "orrore" del successo. L'unica preoccupazione è quella dell'a...