venerdì 1 giugno 2018
In ricordo di Franco Farina | estense.com Ferrara
Il governo del cambiamento
Il governo del cambiamento
Cosa dire di un governo cosiddetto "del cambiamento", che nasce prestando giuramento davanti al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella? Oggi, il fatto è questo; ma vorrei inquadrarlo in un'ottica che è sì certa quanto alla provenienza e viceversa non può che essere possibilista quanto alla realizzazione "del cambiamento" auspicato.
E quindi, da dove deriva il fatto? Essenzialmente, da una situazione di crisi che si è protratta nel paese da almeno poco più di un decennio. Una crisi, fino a ieri diventata anche politica e istituzionale, che ha rischiato in un breve-medio periodo di generare pesanti contraccolpi anche sul piano sociale. Cosa questa, che non si è verificata; ed è un merito che va ascritto innanzitutto alla società - altro che populismo -, che finora ha retto il peso e la portata di una crisi essenzialmente economico-finanziaria. Crisi, questa, che sin da principio è apparsa subito grave, ma che, nel nostro paese, ha finito per non trovare adeguati sbocchi nè sul piano politico né sul piano istituzionale.
E pertanto, il fatto del governo del cambiamento M5S-Lega di Salvini, così come in sintesi avviene in democrazia mediante il giudizio del popolo, decreta essenzialmente la fine di due modi affini d'intendere la gestione del potere, in genere da parte del Pd e del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Infatti, non a caso, le parti che hanno suggellato il cosiddetto Patto del Nazareno che più o meno ha retto in generale le sorti del paese per gran parte dell'ultimo decennio. Il leader di Forza Italia è stato sfidato e direi umiliato dal più giovane Di Maio ed esiliato dal meno giovane Salvini. Per il Pd, il discorso è risultato analogo e soltanto in apparenza più complesso. Nel tentativo di una rapida sintesi, riporto le parole, che mi sembrano profetiche e appropriate, di Emanuele Macaluso, risalenti a circa un decennio fa: "All' interno dei Ds e della Margherita c'è chi crede che questa formazione più grande potrà consentire spazi politici più ampi, nel senso del potere. Parlo delle poltrone all' interno delle società pubbliche, delle aziende sanitarie, cose così. E poi ci sono pezzi di questi partiti che vogliono discutere, ragionare sui temi e sulle contraddizioni del partito unico, perché ci credono realmente. Ma questa seconda parte, quella delle persone che vogliono ragionare, in Sicilia come in Italia, ahimè, è minoritaria. Credo che alla fine prevarranno gli intrecci, le collisioni e le collusioni degli interessi".
Ora, questa seconda parte - come diceva Macaluso - delle persone che vogliono ragionare non deve affatto pensare a una rivincita, presa e ancora da prendersi. Nel contempo, dovrebbe suggerire agli sconfitti che non ha alcun significato positivo ostacolare il cammino del nuovo governo, considerato che, per così dire, "la casa ancora brucia" e riflette una situazione che vale non solo qui in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Il futuro non può che restare un'incognita, ma siamo certi che i cittadini sapranno ancora apprezzare chi lavorerà per il futuro di noi tutti e viceversa disprezzare chi si opporrà al tentativo di cambiamento, che comunque è necessario. A noi tutti, non resta che mettersi all'opera!
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Maurizio Ganzaroli: IL MIO RICORDO DI FRANCO FARINA
giovedì 31 maggio 2018
Le sorprese della Storia. Rivoluzione Populista in Italia, un esempio per la Nuova Europa
*LA FINE DEI PANDA PD E FORZA ITALIA E DI MIGRANTOPOLIS....
ITALIA La crisi politica verso la soluzione Di Maio-Salvini:
"Accordo per governo politico con Conte premier". Cottarelli ha rimesso il mandato Nota congiunta dei due leader al termine di un incontro fiume. Resta Paolo Savona ma agli Affari europei. Giuseppe Conte al Quirinale da Mattarella Tweet 31 maggio 2018 Carlo Cottarelli, il premier incaricato da Sergio Mattarella 4 giorni fa di formare il governo, ha rinunciato al mandato. L'annuncio è arrivato dopo una nota congiunta nella quale Luigi Di Maio e Matteo Salvini hanno annunciato di aver raggiunto, al termine di un vertice fiume, un "accordo per un governo politico M5S-Lega con Giuseppe Conte presidente del Consiglio". E il professor Conte, convocato dal Capo dello Stato, è al Quirinale.
Cottarelli: "Un esecutivo politico è la soluzione migliore, elimina incertezze" "La formazione di un governo politico è di gran lunga la migliore soluzione per il paese, limita l'incertezza che deriverebbe da nuove elezioni. Esprimo i miei auguri di cuore di buon lavoro al governo che spero possa essere formato al più presto. Grazie e scusate se sono stato troppo silenzioso in questi giorni". Così Carlo Cottarelli, molto applaudito, si è rivolto ai giornalisti al Quirinale dopo aver rinunciato all'incarico di formare il governo, alla luce degli sviluppi per la nascita di un esecutivo giallo-verde. Mattarella ringrazia Cottarelli per la serietà e il senso delle istituzioni "Il Presidente della Repubblica ha espresso il proprio ringraziamento al dottor Carlo Cottarelli per la serietà, il senso delle istituzioni e la costante attenzione all'interesse nazionale che hanno caratterizzato l'impegno svolto nell'espletamento dell'incarico affidatogli", recita la dichiarazione diffusa dal Colle stasera. Un grazie a Cottarelli anche da parte di Paolo Gentiloni: "Cottarelli. Una lezione di stile", scrive su Twitter il presidente del Consiglio dimissionario.
Saranno 17 i ministri del prossimo governo di Giuseppe Conte Dopo lo sblocco dell'impasse con il vertice tra i leader delle due forze che sostengono la maggioranza, il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, e il segretario della Lega, Matteo Salvini, la squadra si arricchisce di una casella per permettere a Paolo Savona di entrare, ma non alla guida del Mef, che sarà affidato a Giovanni Tria. L'economista si occuperà invece dei rapporti con l'Europa. Ai due vicepremier, Di Maio e Salvini, saranno affidati rispettivamente il ministero dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali e quello dell'Interno. Ai Rapporti con il Parlamento il 5s Riccardo Fraccaro, attuale questore anziano della Camera, mentre Giulia Bongiorno (in quota Carroccio) andrà alla Pubblica amministrazione. Guardasigilli sarà Alfonso Bonafede, agli Affari regionali e autonomie andrà Enrica Stefani, al ministero del Sud, Barbara Lezzi, alla Disabilità Lorenzo Fontana, alla Difesa Elisabetta Trenta, alle Infrastrutture e Trasporti Mauro Coltorti, all'Istruzione Marco Bussetti, ai Beni culturali Alberto Bonisoli, alle Politiche agricole Gianmarco Centinaio e alla Salute l'attuale capogruppo M5S alla Camera, Giulia Grillo. Sottosegreterio alla presidenza del Consiglio sembra confermato il vicesegretario leghista, Giancarlo Giorgetti. Resta un dubbio sul nome del ministro degli Esteri. Domenica scorsa Luigi Di Maio aveva rivelato che il prescelto era Luca Giansanti, ma nelle ultime ore, secondo quanto riferito da alcune fonti parlamentari, sarebbe ora in pole position Enzo Moavero Milanesi.
Salvini: "Forse finalmente ci siamo" "Impegno, coerenza, ascolto, lavoro, pazienza, buon senso, testa e cuore per il bene degli italiani. Forse finalmente ci siamo, dopo tanti ostacoli, attacchi, minacce e bugie. GRAZIE per la fiducia Amici, vi voglio bene e sappiate che avrò bisogno di voi" posta su facebook il leader della Lega.
www.rainews.it Nota congiunta dei due leader al termine di un incontro fiume. Resta Paolo Savona ma agli Affari europei. Giuseppe Conte al Quirinale da Mattarella |
Zoltan Istvan and The Future Flusx Festival
I'll be speaking at the exciting Future Flux Festival on the Heroes of Innovation program section on June 15 in the Netherlands. Come join me! https://www.futurefluxfestival.nl/…/heroes-of-innovation-z…/ #transhumanism
Fazi editore «Sotto gli alberi» di Thomas Hardy in libreria
Oscar Bartoli : Il grande fotografo Dario Zucchi intervistato da Eric Denker nella Mansion Strathmore
Il grande fotografo Dario Zucchi intervistato da Eric Denker nella Mansion Strathmore
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oscarb1.blogspot.com "Zucchi is fascinated by people looking at art. The photographer's search for visitors displaying the perfect combination of colors, shap... |
[Marco Vannini] Novità in libreria - Maggio 2018
È in libreria...
Lo slesiano Daniel von Czepko (1605-1660)fu amministratore, giurista, politico, scienziato, teologo. Protestante, nella Germania straziata dalla guerra dei Trenta Anni, difese l'ideale di pace e tolleranza tipico dell'umanesimo di ispirazione mistica. Il suo capolavoro, i Sexcenta Monodisticha Sapientum, è la raccolta poetica che ha ispirato all'amico Angelus Silesius il Pellegrino cherubico e, al pari di questo, si può considerare una vera e propria summa della tradizione spirituale classica e cristiana. I distici di Czepko trattano, con deliziosa brevità, il tema cruciale del destino dell'uomo e dell'unione dell'anima con Dio. Il materiale speculativo dei versi è fornito all'Autore dalla filosofia greca, dal mondo cristiano antico, ma soprattutto dalla mistica tedesca, medievale (Eckhart, Taulero, la Theologia deutsch) e rinascimentale (Franck, Weigel, Böhme). Con sublime arditezza il poeta ci parla così di distacco da se stessi, di "morte dell'anima", di ritorno all'origine e ricongiungimento a quell'Uno da cui, in realtà, non siamo mai usciti. I Seicento distici di sapienti sono preceduti da una Introduzione ed accompagnati uno per uno da Note esplicative di Marco Vannini, cui si deve l'edizione italiana di Eckhart, Taulero, Sebastian Franck e Valentin Weigel. |
Massimo Polidoro, Marco Vannini - Indagine sulla vita eterna, Oscar Mondadori, pagine 256, euro 13,00 Che cosa succede dopo la morte? Una semplice domanda, ma quante discussioni ha suscitato da quando l'uomo è comparso sulla Terra! Questa indagine, resa in forma di dialogo tra due studiosi di formazione, competenze e punti di vista assai diversi – scientifico Massimo Polidoro e filosofico Marco Vannini -, nasce dal desiderio di capire se esistano elementi sufficienti a sostegno della credenza in un possibile aldilà. Il risultato è una delle inchieste più complete sul tema della vita eterna, in cui scienza, religione, antropologia, storia e filosofia si intrecciano per cercare di illuminare il più pressante e intimo interrogativo dell'uomo. Massimo Polidoro - Voghera, Pavia, 1969. Scrittore, giornalista e cofondatore del CICAP, è considerato tra i principali esperti nel campo dei misteri. Ha pubblicato oltre trenta libri. Marco Vannini - San Piero a Sieve, Firenze, 1948. Filosofo, ha riportato alla luce alcuni grandi maestri spirituali come Meister Eckhart. Tra i suoi ultimi libri, Inchiesta su Maria (con Corrado Augias, 2013) e Oltre il cristianesimo (2013). |
Il grande filosofo e scienziato francese del Seicento espone le ragioni – provenienti dalla filosofia (cartesiana) e dalla fede cristiana – per le quali è possibile avvicinarsi alla fine della vita senza che il distacco dal mondo e dalle persone amate ci riempia di inquietudine e di angoscia. Ma queste pagine sono qualcosa di più di un insieme di indicazioni e consigli per prepararsi a una buona morte. Esse ci rivolgono l'invito a compiere un'esperienza del tutto inedita e inconsueta: ci introducono in un altro mondo: il mondo intelligibile, che, secondo Malebranche, ha più realtà del mondo sensibile. La vita futura, l'immortalità dell'anima non sono altro che il manifestarsi di questa realtà. I Colloqui fanno capire quale formidabile sostegno della religione sia la metafisica, ossia la convinzione che è possibile e legittimo parlare di qualcosa che sta oltre ciò che è dato nella sfera del sensibile. Alessandro Dini ha insegnato Storia della Filosofia all'Università di Firenze. Si occupa di storia del pensiero religioso dell'età moderna e contemporanea e di storia della scienza. Ha pubblicato saggi sul libertinismo, Ficino, Spinoza, Malebranche e Vico. Di Spinoza ha anche curato la traduzione, con testo latino a fronte, del Trattato teologico-politico (Bompiani, Milano 2014). |
Segnaliamo anche... Etty Hillesum - Il gelsomino e la pozzanghera, Edizioni Le Lettere, pagine 170, euro 16,00. La voce dell'ebrea olandese Etty Hillesum (Deventer 1914 – Auschwitz 1943), sempre più conosciuta e amata nel nostro paese, è una delle più originali e potenti tra quelle che si sono levate dall'inferno della Shoà. A partire da una situazione esistenziale ingarbugliata e caotica, che ce la rende così contemporanea, Etty ritrovò l'equilibrio interiore grazie alla guida di un originale e carismatico psicoterapeuta che l'avviò anche alla spiritualità. Il percorso intrapreso si fece straordinariamente più profondo quanto più aumentavano le persecuzioni antisemite naziste e generò in lei un affidamento a Dio e un amore per il prossimo così straordinari da permetterle di affrontare la temperie con scelte inattese. Per dirla con le sue stesse parole, il gelsomino, simbolo della bellezza della vita, poté incredibilmente continuare a fiorire indisturbato nella sua anima, nonostante le tempeste esterne che cercavano di annegarlo nelle nere pozzanghere dell'odio e della violenza: di qui il titolo di questa raccolta antologica, che guida il lettore attraverso le varie tappe della crescita spirituale di Etty, dalla depressione e infelicità iniziali fino alla scelta di farsi mandare nel campo nazista di Westerbork per condividere la sorte del suo popolo e provare ad inaugurare, partendo da se stessa, un nuovo umanesimo. La curatrice del volume, Beatrice Iacopini, già autrice di un saggio sulla Hillesum con Sabina Moser (Uno sguardo nuovo: il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil, 2009), presenta i brani scelti in una nuova traduzione che, insieme al Glossario finale, ha il pregio di mettere in risalto il lessico mistico degli scritti di Etty i quali, a buon diritto, possono ormai annoverarsi tra i classici delle letteratura spirituale di sempre. |
La Zona Morta ,magazine (maggio II. 2018)
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Ecco il nuovo numero della Newsletter de "La Zona Morta": ogni 15 giorni tante notizie, anticipazioni, classifiche, aggiornamenti… e molto, molto di più! Seguiteci su www.lazonamorta.it...
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ANTIPASTI
La Zona Morta Magazine numero 24 di Davide Longoni
Premio Ernesto Vegetti 2018: i finalisti a cura della redazione
PRIMI PIATTI
Ranpo, Christie, Carrisi e De Gothia di Gianfranco Galliano
Steam-Powered Dream Engines a cura della redazione
Parla coi morti 19 di Bruno Vacchino
Parla coi morti 20 di Bruno Vacchino
SECONDI PIATTI
Fantascienza Story 177 di Giovanni Mongini
Sergio Martino 2/1 di Gordiano Lupi
Sergio Martino 2/2 di Gordiano Lupi
Fino all'inferno: il primo trailer a cura della redazione
CONTORNI – LE CRONACHE DI
Deliria di Davide Longoni
Il mondo dell'orrore di Dario Argento 3 di Davide Longoni
FRUTTA
FiPiLi Horror Festival 2018: i vincitori a cura della redazione
Com'era weird la mia valle a cura della redazione
DESSERT
Rubber flesh a cura della redazione
BEVANDE
EXTRA
Diamo spazio ora agli extra iniziando con il nostro Gordiano Lupi che ci segnala Il Maradagàl, una rivista oltre le mode.
"Mi piacciono le operazioni culturali vere, quelle che non seguono le mode, dove si respira passione e competenza, persino un pizzico d'incoscienza - dati i tempi - ma consapevole, perché mixata da un sano realismo. Il Maradagàl è una rivista letteraria cartacea, già questo è un miracolo in tempi di Internet e stupidissimi social che ci sottraggono la poca intelligenza rimasta, il poco spirito critico, la residua concentrazione sopravvissuta ad anni di edonismo berluscorenziano. L'idea geniale viene a Sara Calderoni, che si avvale di un direttore artistico ispirato come Cristina Mesturini e di un comitato di redazione ricco di penne raffinate del calibro di Franz Krauspenhaar, Fabrizio Elefante, Nanni Delbecchi, Antonino Bondì e Flavio Santi. Editore coraggioso il milanese Marco Saya, che conosciamo da tempi immemorabili, uno che resiste, che ama la poesia e la cultura, soprattutto che non cede alle mode. "Siamo consapevoli che stiamo facendo un'operazione difficile, ma vogliamo fare del Maradagàl un oggetto da collezione", mi ha confidato. Si presta, mi dico, ché il valore artistico c'è tutto, basti pensare al primo numero (Settembre 2017) con le riproduzioni a colori di pregiate opere di Guido Scarabottolo e Antonello Silverini, ma anche al secondo (Febbraio 2018) che contiene dipinti del russo Alexey Terenin.
I contenuti sono di alto livello, suddivisi in Critica, Scritture e Territori. Il primo numero è dedicato a un problema piuttosto sentito, quello della critica letteraria ridotta a inutile propaggine degli uffici stampa delle grandi case editrici. Il critico del ventunesimo secolo diffonde veline, scopre giallisti straordinari, scrittori di noir che compongono capolavori, cantanti e cabarettisti che si dimostrano letterati sopraffini e veline da Striscia la notizia che incantano lettori con libri scritti da editor unificatori di un linguaggio che tende al basso. Discettano su tale spinoso tema critici illustri come Elefante, La Porta, Marcheschi, Baudino, Zaccuri e Manica. Tutto condivisibile quel che viene fuori, soprattutto il fatto che una recensione positiva non fa vendere copie come un tempo, salvo sia accompagnata da un'operazione editoriale imponente tipo quella che alcuni anni fa lanciò Giorgio Faletti (pace all'anima sua) nell'Olimpo delle patrie lettere. Tutte cose che scrivo da anni, dal mio piccolo underground, che verifico ogni giorno da modesto editore e microscopico autore, spesso molto recensito ma in definitiva poco venduto. Il libro è merce, in un paese di non lettori la differenza la fa tutta il marketing, la campagna stampa promozionale, la potenza editoriale. Ottime la parte dedicata alle Scritture che ci permettono di apprezzare Luca Ricci e i suoi aforismi sull'arte del racconto, ma anche Addio Lenin di Sandra Petrignani e Storia di una coincidenza dell'ottimo Delbecchi. Completano il primo numero contributi di alto livello culturale curati da Sara Calderoni, Flavio Santi (presenta un buon poeta come Paolo Febbraro), Antonino Bondì e Tullio Pericoli (riproduzioni pittoriche e testi). Franz Krauspenhaar vale da solo il prezzo della rivista - un po' cara, a dire il vero: 15 euro, ma tiratura e vendite non saranno da best-seller - con il suo stile da teatro dell'assurdo, a metà strada tra poesia e citazioni letterarie disseminate con arguzia in un testo narrativo che ricorda Borges e Gadda.
Il secondo numero del Maradagàl non è meno interessante. Tema dettato da Sara Calderoni: il crocevia dei linguaggi. Parte critica che tocca argomenti legati a scrittura, cinema, letteratura, serie televisive, persino Dante e Amleto. Contributi di Elefante, Ricordi, Bellardi, Fumagalli e Ceteroni. Scritture importanti, come sempre, da Roberto Barbolini che cita Montale e Thomas Mann, passando per Arbasino e Kaminsky, a Claudio Morandini, Piero Lotito (come si scrive una buona storia?) e Roberto Ferrucci (le storie accadono, mica si scrivono!). Contributi letterari sul teatro di Bontempelli, poesie di Anna Maria Carpi e il solito, straordinario, Krauspenhaar che continua un viaggio surreale incontrando Sepulveda in una terra che ricorda l'America Latina. Il Maradagàl vi aspetta. Erano anni che non leggevo una rivista letteraria dalla prima all'ultima pagina, senza saltare una riga. Per informazioni e abbonamenti scrivete a Marco Saya (info@marcosayaedizioni.com) o alla redazione ilmaradagal.redazione@gmail.com. Un numero 15 euro. Abbonamento a tre numeri euro 40. Quadrimestrale. Ne vale la pena!".
Per le Edizioni Kimerik invece, vi segnaliamo l'uscita di alcuni libri. Il primo è I cafoni (318 pagine; 18 euro) di Antonio Tufano: una serie di racconti che ci guida alla scoperta di valori, probabilmente, ormai persi; le storie narrate ci fanno rivivere pezzi di storia che non abbiamo conosciuto davvero; ci portano in giro, attraverso il viale dei ricordi di un insegnante, e ci permettono di incontrare persone, luoghi remoti, canzoni più o meno famose. Molte infatti le citazioni che l'Autore inserisce all'interno di quella che può definirsi la sua biografia; anche i racconti che sembrano essere ispirati ad avvenimenti storici o letterari, hanno come sfondo la sua vita. Trovandosi davanti a uno stile semplice, lineare e colloquiale, il lettore è ben felice di viaggiare attraverso queste storie, che insegnano sempre qualcosa e racchiudono quella saggezza che matura con l'età e soprattutto con l'esperienza.
Il secondo volume è Io sono l'a-more (220 pagine; 15 euro) di Giovanna Politi, che possiamo riassumere semplicemente con una frase: quanto sarebbe stata meno bella la mia vita se non ti avessi amato?
Altro romanzo targato Kimerk che vi segnaliamo è Bianconeve - Le parole dei suoni di Luigina Ganau (136 pagine; 16 euro): Lisa ha quarant'anni quando decide di dare voce alle sue sofferenze e alle sue gioie. Raccontarsi è l'unico modo per dare un senso a quelle notti insonni trascorse in solitudine tra rabbia e rassegnazione. Lo fa attraverso il racconto di una vita modesta, trascorsa nella periferia torinese a partire dalla seconda metà degli anni sessanta. Ripercorre la sua infanzia, rivive gli anni di studio al Conservatorio e le delusioni di un matrimonio che, dietro un'apparente perfezione, cela quello che diventerà il suo latente malessere.
Infine portiamo alla vostra attenzione Quattordici gradi rosso di Fabio Console (110 pagine; 14 euro) che ci propone il ritratto intimo di Salvatore Galati, giovane musicista Calabrese, che si ritrova sospeso tra due mondi: quello di Stella, piccolo paese calabrese che ancora, nei primi anni 80, non si rassegna a rinunciare alla sua identità ed alla sua tradizione, contro quello odierno, in continuo e rapido cambiamento; da un lato il mondo lento ed autentico del piccolo mondo di Calabria, che lascia un segno profondo nella coscienza e nello spirito del giovane, e dall'altro quello più dinamico e fluido fondato su un terreno franoso dove non c'è spazio per alcuna certezza. Nella coscienza di Salvatore si rincorrono e sovrappongono ostinatamente lo stato di Stella fondato sulle regole non scritte, e quello fondato sulla rigida osservanza di norme non sempre coincidenti con il sentimento di giustizia del popolo; ancora il cerchio magico di Don Paolo contro il disordine incontrollato di politici e burocrati statali. Totò sarà costretto a riconsiderare il suo passato ancora vivo e incompiuto e con esso dovrà risolvere i suoi conti per rispondere finalmente alla domanda che, da quando è arrivato a Roma, lo assilla senza tregua: chi sono io?
Il nostro amico Emanuele "Lele" Mattana invece ne ha combinata un'altra delle sue: instancabile impegnato stakanovista dei mass-media, dopo horror, fantascienza, mystery, weird, fantasy e chissà cos'altro ancora, stavolta si è dedicato a un nuovissimo progetto che lo vede protagonista in veste di autore, regista, sceneggiatore, eccetera (e in questo eccetera c'è davvero di tutto!!!)... non è horror, ma una sitcom molto particolare. Stiamo parlando di "Love Sofà – la sitcom".
Si tratta di una web-series che narra la lovestory della coppia formata dagli sposini Emanuele, Sabrina e la loro cagnolina Kitty. I due protagonisti sono chiamati semplicemente Il Lele e La Sabri. Sono una giovane coppia che risiede nel nord della Lombardia sulle zone del Lago Maggiore. La storia dei due protagonisti è vista attraverso "gli occhi" della televisione del loro salotto.
Le vicissitudini che alimenteranno la sitcom sono rivolte principalmente alla tematica dei film di cui Il Lele è grande appassionato. Rincasato dal lavoro la priorità dell'uomo è, appunto, godersi un buon film in santa pace. Non sempre, però, questo è possibile poiché La Sabri necessita delle attenzioni del suo uomo che nulla potrà se non assecondare i desideri della sua dolce metà sino al momento in cui qualcuno… suonerà alla porta!
Parliamo infine di fumetto per segnalarvi l'uscita per Nicola Pesce Editore del volume Jugband Blues, una graphic novel che ripercorre la vita di Syd Barrett, il suo progressivo scivolare verso la pazzia e il suo addio ai Pink Floyd.
Jugband Blues è un brano musicale del gruppo rock Pink Floyd, incluso nell'album A Saucerful of Secrets, pubblicato nel 1968. Scritto da Syd Barrett, si tratta dell'unico (e anche l'ultimo) brano di questo disco. Questo volume cartonato a fumetti in formato orizzontale farà la gioia di tutti i fan più puri dei Pink Floyd, attraverso una narrazione ordinata ma psichedelica che ripercorre la vita di Syd Barrett ed il suo progressivo scivolare nelle droghe e nella pazzia. La canzone è vista da molti fan come un triste addio, da parte di Barrett, ai Pink Floyd. Infatti, quando iniziarono le sessioni di registrazione di A Saucerful of Secrets, Syd non riuscì a parteciparvi compiutamente, per colpa del suo stato di alienazione, per poi essere estromesso dal gruppo poco tempo dopo l'inizio della lavorazione dell'album.
«A volte, mentre il resto della band suonava un pezzo, Syd si andava a sedere vicino ad un amplificatore, scordava le corde della chitarra sino a quando era impossibile suonare e stava per tutta la durata del concerto fermo ad agitare il plettro su una nota...»
La prefazione di Jugband Blues è stata scritta da Nino Gatti, mentre l'introduzione è opera di David Hine.
LA CLASSIFICA
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Fantascienza Story 178 di Giovanni Mongini
PROSSIMAMENTE
Interviste a Mario Luca Moretti & Giovanni Mongini, Tom DeFalco, Gaetano Cappelli e Cliff Wright; Fantascienza Story; Pirati dei Caraibi; Babilonia, indagine tra mito e scienza; Il luna park sul mare; il poeta (anti) Francesco Eleuteri; il Rinascimento del futuro in Italia; Smallmovie Festival 2018; The Antithesis; Gargandus – L'Impero degli Hiiragi; The Wicked Gift; Conestoga; Nicoletta Vallorani; Obbligo o verità; Omeriggiare Pallido E Assorto - Letture Nel Pomeriggio - Terzo Appuntamento; il cinema di Michele Soavi; il cinema di Sergio Martino; Star Trek – tutte le serie tv; Marvel 2099; Babylon 5; Body bags – Corpi estranei; Captain America II; Carmina Burana; Il villaggio dei dannati; la saga di Vampires; Tru calling; The ward – Il reparto; Terry Brooks; La dama bianca; Grosso guaio a Chinatown; Gunan il guerriero; la krivapete; La stirpe dei dannati; Stephen King; tutti gli "Starman"; Spiderman Homecoming; la saga della Profezia; Planet of the apes: la nuova trilogia; la serie di Maniac Cop; Michael Moorcock; Paranoia; Space Invaders; Il pianeta delle scimmie – la serie tv; Montague Rhodes James.
Arrivederci nell'aldilà!
Davide Longoni
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