venerdì 18 maggio 2012
martedì 10 aprile 2012
I PARTITI SONO IL CANCRO DELLA DEMOCRAZIA
Provate a fermare una qualsiasi persona per strada e domandategli cosa ne pensa dei politici. Vi risponderà peste e corna. Però la stessa persona alle prossime elezioni andrà diligentemente a votare e quindi a legittimarli, pur sapendo che sono in massima parte degli incapaci e spesso ladri e corrotti.In passato li avremmo inseguiti con i forconi, ora invece non solo li tolleriamo e li manteniamo, ma li votiamo pure e, cosa ancora più grave, gli ascoltiamo senza renderci conto che quando aprono bocca parlano senza dire nulla. A parte le solite frasi fatte e scontate che dette da una normale persona sarebbero bollate come banalità.Cosa significa che siamo diventati dei masochisti, oppure è il sistema che hanno architettato i padri costituenti a non lasciarci scampo e ad indurci alla più totale rassegnazione?Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima capire come funziona questo perverso meccanismo che loro chiamano democrazia.Lo stipendio di un parlamentare è alto, scandalosamente alto, e tale rimarrà perché serve a creare quel bacino elettorale necessario ad assicurargli la rielezione e non correre il rischio di tornare a lavorare alla scadenza del mandato.La rete di consensi una volta creata va alimentata. Lo stipendio da parlamentare non basta a pagare le cene ai militanti, i regali per le assunzioni degli amici, i finanziamenti alle cooperative che poi lo sosterranno, ecc. In più vorrebbe anche godersi un po' di quel bello stipendio che ogni mese gli viene puntualmente accreditato: la macchina di lusso, la seconda casa al mare e, magari, anche l'escort o il trans (dipende dai gusti) per alleviare la fatica... Ecco allora che si passa alla fase 2, quella dei finanziamenti occulti da cui deriva il cosiddetto "costo della politica".Le grosse società di costruzioni o di servizi per garantirsi gli appalti devono "oliare il meccanismo" che consiste nella elargizione di prebende e tangenti al nostro politico, assessore o sindaco che sia. E qui il cerchio si chiude: l'imprenditore si aggiudica l'appalto e il prezzo comprende i denari che il nostro uomo incassa per sostenere il suo mandato.La commistione tra mafia e politica e l'intreccio tra politica e affari nasce proprio da questo presupposto, dalla necessità del politico di allargare sempre più il suo bacino elettorale e di incrementare i suoi introiti per mantenerlo. Questa è la sua priorità, il Parlamento può attendere.Il malcostume riguarda tutti i partiti, nessuno escluso. Lo conferma il lungo e colorato elenco di uomini politici inquisiti per mazzette, voti di scambio e utilizzo distorto dei finanziamenti pubblici che il notiziario ci scodella quotidianamente.La corruzione della politica non è una degenerazione del sistema o il caso sporadico di qualche mela marcia - come vogliono farci credere - bensì la base della democrazia, di questa democrazia gestita e soffocata dai partiti.In più i partiti, essendo associazioni private al pari delle Onlus e dei sindacati, sono esclusi dalla compilazione della denuncia dei redditi e i loro bilanci, nonostante le enormi cifre che ricevono dallo Stato, non sono consegnati alla Agenzia delle Entrate per essere passati al setaccio e resi consultabili come avviene con i cittadini e le Imprese, ma sono semplicemente depositati in Parlamento dove le verifiche sono puramente formali. Così vuole Costituzione. Non a caso tutti gli scandali recenti è passati che hanno investito i tesorieri di partito sono scaturiti da indagini delle Guardia di Finanza e mai dagli organi di controllo del Parlamento.La cosiddetta prima repubblica è crollata sotto il peso della corruzione, la seconda è stata edificata allo stesso modo. Chi parla di terza non è molto distante, in linea di pensiero, dalle precedenti.Come mai, allora, ad ogni elezione andiamo puntualmente a votarli? Siamo forse stati colpiti dalla sindrome di Stoccolma, quella che porta la vittima di un sequestro ad infatuarsi del proprio carceriere? Per comprendere quale capolavoro i padri di questa repubblica nata dalla resistenza sono stati capaci di realizzare, è sufficiente domandarci perché ogni anno siamo chiamati a votare per le varie elezioni politiche, comunali, provinciali, regionali, europee, per i referendum, ecc. quando sarebbe più semplice ed economico raggrupparle in una unica scadenza. La risposta è facile: le continue votazioni servono a tenere alta l'attenzione verso la politica e a distrarre la nostra mente. Il perenne dibattito che ne scaturisce e la contrapposizione tra partiti servono a creare quella sorta di clima da stadio che coinvolge e accalora gli elettori e li porta a non capire che i problemi che i partiti si propongono di risolvere con il loro consenso in realtà li hanno creati proprio loro.Non è finita: la decisione di chi dovrà sedere in Parlamento spetta in apparenza al cittadino elettore, in realtà è il capo partito che dispone. Infatti la composizione delle liste elettorali - e dei candidati alle primarie, altra presa in giro - è definita dalla segreteria di partito sulla base dei consensi (il cosiddetto "pacchetto di voti") che ogni candidato può garantire. Le capacità e le competenze dell'aspirante deputato sono utili, ma non determinanti (questo spiega la presenza nelle liste elettorali di sportivi, attori e personaggi televisivi).In pratica l'elettore è chiamato a ratificare decisioni prese dall'alto, nelle buie stanze dei partiti e senza alcun coinvolgimento popolare. Nella migliore delle ipotesi può scegliere all'interno di una rosa di candidati, le cosiddette preferenze, sempre calate dall'alto.Questa è quella che loro chiamano democrazia.Tra partiti, poi, non vi sono differenze sostanziali, cambiano solo i cavalli di battaglia e gli slogan elettorali: federalismo per la Lega, giustizialismo per Di Pietro, mito americano per Berlusconi, pugno duro e tolleranza zero per le Destre, socialismo scolorito e ambientalismo annacquato per le sinistre… in realtà i loro programmi sono modi diversi di intendere lo stesso sistema imperniato sull'ideologia liberal-capitalista e basato sul potere assoluto e soffocante dei partiti.La capacità dialettica, l'uso sapiente degli aggettivi (libertà, democrazia, tolleranza, pluralismo, solidarietà, ecc.) con cui i politici si riempiono la bocca e infarciscono i loro vuoti discorsi ci affascina. A sentirli parlare ci verrebbe voglia di votarli tutti.A ciò si aggiunge l'asservimento della "libera stampa" sempre pronta a denunciare gli scandali dei politici e gli sprechi di denaro pubblico (vedi i quotidiani servizi di striscia la notizia), ma che a mettere in discussione il sistema e a prospettare alternative al regime dei partiti neanche ci pensa.Esattamente come avviene nella cinematografia hollywoodiana che può tranquillamente proiettare le violenze, la corruzione, l'arroganza e la forza bruta del potere, le ingiustizie e le nefandezze del sistema tanto nessuno metterà mai in discussione in modello americano. Infatti alla fine del film la libertà, la giustizia e la democrazia trionfano sempre.I politologhi che affollano i salotti alla Bruno Vespa ammettono che il sistema è perennemente malato però —questa e la loro tesi — il sistema possiede gli anticorpo necessari per superare le ricorrenti crisi, non c'è quindi bisogno di cambiarlo, è sufficiente l'alternanza di governo o tuttalpiù, quando i mercati si inquietano e l'Europa si allarma, nominare qualche esecutivo tecnico per massacrarci di tasse e ridare fiducia ai mercati. Morale: abbiate fiducia nei partiti e continuate a votarli.I signori del potere possono quindi dormire sonni tranquilli, ci pensano i mass media ad ammansirci. Al riguardo è stato profetico Orwell che nel suo libro "1984" (scritto quasi quarant'anni prima, nel 1948) ha descritto esattamente la nostra attuale società che trae il suo consenso dalla falsificazione della memoria storica e dal condizionamento dei mezzi d'informazione. Fate caso ai titoli di quotidiani e notiziari e gli argomenti trattati: sono sempre gli stessi, un caso? No, è il gioco delle parti!Torniamo al politico di turno. Una qualunque persona animata di sincero idealismo che volesse impegnarsi in politica per il bene comune o è straricco, in grado come Berlusconi di costruirsi un partito su misura, oppure deve aderire ad un partito esistente.E qui inizia la trafila che lo porterà a fare e ricevere favori, a promettere elargizioni a questa e quella associazione di volontariato, a prospettare appalti alla cooperativa di turno e a farsi sostenere da qualche potente lobby.E se non accetta il sistema e vuole continuare a fare l'idealista? Nessun problema rimarrà un semplice e innocuo consigliere comunale, senza futuro politico, guardato con diffidenza dai suoi compagni di partito e silurato alla prima occasione.Veniamo ora alla questione chiave, quella riguardante la differenza tra democrazia e libertà che volutamente sono usati a sproposito come sinonimi, quando invece sono due concetti ben distinti.La Democrazia è una forma di Stato che affida l'esercizio della volontà popolare ad una sua rappresentanza. Sulla definizione di rappresentanza popolare passa l'enorme differenza tra la Democrazia Parlamentare, quella attuale filtrata dai partiti, e la Democrazia Diretta, il nostro ideale, che si basa sull'ingresso in Parlamento dei rappresentanti, liberamente eletti, delle categorie produttive e civili, attraverso un processo selettivo che parte dal basso e coinvolge fin dalle prime fasi tutte le espressioni della società.La Democrazia di oggi, inoltre, si esprime e si esaurisce attraverso un semplice gesto: una croce su una scheda per eleggere un parlamentale che molto spesso manco conosciamo (sfido chiunque a indicarmi qual è stato il deputato o senatore che ha contribuito ad eleggere alle ultime elezioni). Rilasciata questa delega in bianco la nostra democrazia si conclude.La stessa filosofia è applicata al concetto di libertà. Siamo un Paese libero perché chiunque può manifestare il suo pensiero, scrivere ai giornali, protestare in piazza e perfino scioperare e poi… tutto come prima. «si, si protestate pure tanto poi alla fine decidiamo noi... per il vostro bene, naturalmente» questo è quello pensano i nostri politici. La loro ostentata sicurezza deriva dalla certezza che nessuno li smuoverà mai.Per libertà io invece intendo non solo quelle politica e di espressione, ma soprattutto quelle civili: libertà di prospettare un futuro ai nostri figli, libertà di avere un lavoro sicuro, una casa in proprietà e una pensione degna di questo nome, un'assistenza sanitaria garantita e una scuola pubblica seria; libertà di dormire con le finestre spalancate e di passeggiare a tarda sera senza il timore di essere aggrediti….questa è la libertà, la vera libertà che solo uno Stato serio e svincolato dai partiti può garantire.L'esaltazione della Resistenza elevata a mito fondante, la demonizzazione del Fascismo definito il male assoluto e la continua e ossessiva riproposizione dell'Olocausto ebraico sono fattori determinanti per indurre in noi la convinzione che oltre la democrazia c'è solo la dittatura e il ritorno ad un passato di sopraffazione, morte e distruzione.Lo scopo è chiaro: scoraggiare e bloccare sul nascere qualunque tentativo, anche involontario, di messa in discussione del regime dei partiti. Possiamo parlarne male, denunciare le loro schifezze, il loro asservimento ideologico, ma guai a toccarli perché "i partiti sono il baluardo della democrazia".Dobbiamo invece ribellarci a questa dittatura del pensiero ed avere il coraggio di opporci a chi, in nome di una democrazia fasulla e di una libertà formale, vuole in realtà perpetuare il suo smisurato potere e i suoi enormi privilegi.I partiti sanno che mettere mano alla Costituzione, a questa Costituzione vecchia e superata, concepita in un periodo storico completamente diverso da quello attuale, resa sacra e inviolabile, sarebbe la loro fine...e la nostra salvezza.I PARTITI SONO IL CANCRO DELLA DEMOCRAZIAdi Gianfredo Ruggiero
martedì 2 novembre 2010
PpF e M5Stelle Trasparenza 100% O poltrone
L’avevamo detto, l’abbiamo fatto. Questa mattina abbiamo presentato pubblicamente in Regione i nostri conti. Gli stessi numeri che, insieme al rendiconto di tutto ciò che Andrea Defranceschi e Giovanni Favia hanno fatto in questi primi sei mesi di mandato, a partire da domani porteremo in tutte le date del tour regionale per discutere con voi se riconfermare il loro incarico oppure no. “Quelle che abbiamo annunciato oggi sono due operazioni completamente inedite nella storia della politica italiana – esordisce Andrea Defranceschi -: in campagna elettorale avevamo promesso di rendere i nostri conti pubblici, ed eccoli qua. Inoltre, abbiamo presentato le date delle province emiliano-romagnole: un’occasione in cui i nostri elettori avranno il compito di giudicare il nostro operato e decidere se farci proseguire nel mandato o meno”.
lunedì 18 gennaio 2010
Bologna Internet Politik Beppe Grillo
Sabato scorso, 16 gennaio alle ore 12 presso la Cappella Farnese del Comune di Bologna a Palazzo D’ Accursio, in Piazza Nettuno in caso di bella giornata, incontro di presentazione del MoVimento 5 Stelle che candiderà a presidente per la Regione Emilia Romagna, il 28enne Giovanni Favia.
Presenti Beppe Grillo, Giovanni Favia ed i candidati di tutta la Regione Emilia Romagna del MoVimento 5 . Contestualmente già da sabato 16 gennaio in piazza Nettuno è avviata la raccolta firme per la presentazione della lista alle prossime elezioni regionali....
continua Incontro / Conferenza stampa
mercoledì 13 maggio 2009
SOLAREXPO..da Beppe Grillo Blog
FUTURISMO SOLARE A VERONA from Beppe Grillo Blog
"Sono andato alla decima edizione di Solarexpo a Verona. 57.000 metri quadri di esposizione sulle energie rinnovabili.
Seconda fiera europea sul tema.
Erano stati invitati la Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente, e Scajola ministro per lo Sviluppo economico. Non sono venuti. Se invece di Solarexpo si fosse chiamata Discaricaexpo, Inceneritorexpo o Nuclearexpo sarebbero arrivati di corsa accompagnati dal Noemi boy. Questo è il Paese del Sole e dei politici peggiori del mondo.
Si alle rinnovabili, ai rifiuti zero, a una nuova economia della salute e dello sviluppo sostenibile. Nucleare, inceneritori e discariche sono il passato. Persino il Vaticano investe sulle rinnovabili. PDL e PDmenoelle vogliono avvelenare gli italiani.
Falli smettere, non votarli il 5 e il 6 giugno. Più pannelli per tutti e villa di Arcore discarica pubblica. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure."
Beppe Grillo
http://www.beppegrillo.it/2009/05/energie_rinnovabili_ministri_deperibili/index.html?s=n2009-05-13 FILMATO
mercoledì 1 aprile 2009
ASINO ROSSO AUDIENCE MARZO 2009
ASINO ROSSO GIORNALE LIBERO BLOG DI FERRARA AUDIENCE MARZO 2009*
QUALCHE HACKERS DI REGIME HA MANDATO IN TILT IL COUNTER VEDI SOPRA**...in coincidenza con l'annuncio della Conferenza stampa de L'Asino Rosso su...YouTube
Sintesi
Le informazioni sul numero dei contatti vengono aggiornate quotidianamente.
Riassunto delle statistiche
MARZO 2009
Visitatore unico | Visite | Pagine | Pagine al giorno (Avg / Max) | Numero di contatti giornalieri (Avg / Max) |
---|---|---|---|---|
5 606 | 7 118 | 64 806 | 2 090 / 5 122 | 229 / 374 |
Statistiche quotidiane
| | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 | 30 | 31 | Media |
Data | Visite | Percentuale | Pagine | Percentuale |
---|---|---|---|---|
01/03/2009 | 157 | 2.21% | 571 | 0.88% |
02/03/2009 | 202 | 2.84% | 557 | 0.86% |
03/03/2009 | 205 | 2.88% | 3 192 | 4.93% |
04/03/2009 | 198 | 2.78% | 1 347 | 2.08% |
05/03/2009 | 170 | 2.39% | 298 | 0.46% |
06/03/2009 | 309 | 4.34% | 1 072 | 1.65% |
07/03/2009 | 174 | 2.44% | 3 965 | 6.12% |
08/03/2009 | 138 | 1.94% | 895 | 1.38% |
09/03/2009 | 179 | 2.51% | 819 | 1.26% |
10/03/2009 | 195 | 2.74% | 4 833 | 7.46% |
11/03/2009 | 201 | 2.82% | 1 739 | 2.68% |
12/03/2009 | 204 | 2.87% | 2 157 | 3.33% |
13/03/2009 | 190 | 2.67% | 3 308 | 5.10% |
14/03/2009 | 165 | 2.32% | 1 511 | 2.33% |
15/03/2009 | 194 | 2.73% | 1 971 | 3.04% |
16/03/2009 | 244 | 3.43% | 3 447 | 5.32% |
17/03/2009 | 374 | 5.25% | 2 156 | 3.33% |
18/03/2009 | 279 | 3.92% | 2 028 | 3.13% |
19/03/2009 | 281 | 3.95% | 1 993 | 3.08% |
20/03/2009 | 343 | 4.82% | 1 715 | 2.65% |
21/03/2009 | 257 | 3.61% | 1 911 | 2.95% |
22/03/2009 | 200 | 2.81% | 1 782 | 2.75% |
23/03/2009 | 256 | 3.60% | 1 672 | 2.58% |
24/03/2009 | 262 | 3.68% | 2 004 | 3.09% |
25/03/2009 | 253 | 3.55% | 2 219 | 3.42% |
26/03/2009 | 221 | 3.10% | 1 822 | 2.81% |
27/03/2009 | 278 | 3.91% | 2 476 | 3.82% |
28/03/2009 | 206 | 2.89% | 5 122 | 7.90% |
29/03/2009 | 249 | 3.50% | 1 725 | 2.66% |
30/03/2009 | 286 | 4.02% | 1 609 | 2.48% |
31/03/2009 | 266 | 3.74% | 2 890 | 4.46% |