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domenica 25 agosto 2024

Germania, attentato Islam... sottovalutata l'immigrazione...

 https://www.ilgiornale.it/news/terrorismo/attentato-solingen-esplode-rabbia-germania-sinistra-ha-2361606.html   Dopo la paura, ora in Germania è il momento della rabbia. Tre morti durante il Festival della Diversità di Solingen, nato per celebrare la multiculturalità della città, per mano di un rifugiato siriano accolto appena due anni fa, non sono accettabili. L'attentato terroristico, rivendicato dall'Isis, che ha scosso questa tranquilla città della Germania occidentale non poteva essere previsto. O forse sì? È questa la domanda che ora attanaglia i tedeschi, che si interrogano ancora una volta sulla bontà delle politiche migratorie del governo attuale ma anche di quelli precedenti, sempre caratterizzati dal potere dei socialisti e delle loro ampie coalizioni con gli estremismi di sinistra. D'altronde, la Germania è da tempo nel mirino del terrorismo islamico. Il primo è stato il 18 luglio 2016 ma il più grave è forse quello del 19 dicembre 2016 al mercatino di Natale di Berlino, che causò 12 morti.

 Francia, Germania, England e Italia, immigrazione flop esteri?  Un poco meno  l'Italia, ma Europa si.....Ormai il dado è tratto, in Italia si parla persino di cittadinanza, Eurabia della Fallaci è un fatto...ma come mai tutta l'Europa sembra ormai in mano all'Islam? Si riparti da una nuova Europa ovvero dall'Italia di una Meloni poiu' libera.. Roby Guerra


 


venerdì 31 dicembre 2010

Marco Cremonini Il Giornale vs lo scrittore Cesare Battisti e Lula...ma

Ma Battisti libero è un rospo che non si può ingoiare

..................Parliamogli dunque a muso duro, al Calamaro, facciamogli capire che per compiacere le Carle Bruni e gli Adriani Sofri, le damine e i cicisbei della più imbecille intellighenzia radical chic, l’ha fatta assai fuori dal vaso umiliando gli italiani. Diciamogli chiaro e tondo che si deve reingoiare quella scellerata scelta «umanitaria», che grida vendetta al cospetto del buon senso comune e della civile convivenza fra i popoli. Cesare Battisti non è una vittima. Le vittime hanno altri nomi. Le vittime si chiamano Antonio Santoro, maresciallo di polizia penitenziaria; Lino Sabbadin, commerciante; Pier Luigi Torreggiani, commerciante; Andrea Campagna, agente di pubblica sicurezza. Cesare Battisti è un assassino e come tale deve essere tradotto in manette in un carcere italiano. Per scontare la pena alla quale la giustizia l’ha condannato, l’ergastolo. E non c’è Lula che tenga. ...
articolo completo IL GIORNALE
 

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*Marco Cremonini-Neuchatel Svizzera/AsinoRosso  Comprensibile il commento durissimo de Il Giornale sull'affaire Battisti, l'ex terrorista... Legittimo in senso generale per i gravi crimini attribuiti (per via legale e con sentenze in contumacia) al Battisti stesso (che tuttavia contesta le accuse e le sentenze). Sacrosanto per le vittime e per gli eredi. Ma certo profumo di giustizialismo astratto alla Di Pietro/Saint Just... evidentemente in Italia è entrato ormai nel carattere nazionale.... La maggior parte dei terroristi sono già liberi (pentiti o meno....) e magari pontificano. Sofri stesso - pur ingabbiato- come noto da sempre fa l'intellettuale ospite delle principali testate quotidiane italiane o periodici. Per la giustizia italiana è colpevole, per l'intellighenzia di sinistra e per la casta dei giornalisti no.... Esiste un... Ma nell'affaire Cesare Battisti non da esorcizzare. Dopo la fase terroristica (dando per scontato che sia il colpevole reale), Cesare Battisti è diventato uno scrittore in Francia (dove ha vissuto fino a pochi anni fa) noto ed apprezzato (E non di politica o nostalgie estremiste, uno scrittore noir), edito se non andiamo errati persino dalla Gallimard. E con consensi intellettuali, poi, sulla vicenda in questione, di molti scrittori  celebri francesi, della stessa Carla Bruni.  (Un libro fiction anche con Lucarelli- e altri-Naples).In Occidente, virtualmente, si suppone il carcere non come galere medievali (con la chiave buttata via), ma quale luogo di espiazione e magari ritorno alla normalità, nella comunità civile. Verissimo che Battisti finora non ha fatto un'ora di carcere, va da sè che proprio l'esperienza di successo letteraria è una non frequente prova di cambiamento concreto e di reinserimento nella società civile. Cesare Battisti da un pezzo non è più un terrorista ma uno scrittore.

L'ergastolo a Battisti.. quando in Italia, appunto altri terroristi sono liberi e belli (si pensi anche soltanto alla Baraldini), o certi soggetti massacrano la famiglia e poi sono liberi ed ereditano i beni delle vittime? L'Italia cerchi altre soluzioni senza interferire con le libere scelte di Lula, un presidente brasiliano sorprendente e non Pinco Pallino.  Magari si riaprano i processi- come da tempo domanda Battisti- per verificare comunque l'esattezza delle sentenze. In ogni caso, si costringa lo scrittore ex terrorista ad un risarcimento concreto molto pragmatico a favore degli eredi delle vittime. L'affaire Battisti, ovvio, è particolare, una rara singolarità nell'astrazione della giustizia. Scrittori e Artisti domandano, quando socialmente riconosciuti tali, visioni dinamiche ed eccezionali, eventualmente, della giustizia stessa, non facili (anche se drammatici  e comprensibili)  copioni alla Saint-Just che profumano anche di capri espiatori per una stagione italiana-quella degli anni di piombo- non ancora metabolizzata dalla attardata società italiana.
 

Cesare Battisti wikipedia

mercoledì 14 luglio 2010

Francia rivoluzione anti-islamica

da IL GIORNALE

 

Parigi -14 LUGLIO  L’Assemblea nazionale francese ha approvato oggi in prima lettura il progetto di legge per mettere al bando il velo integrale islamico su tutto il territorio della Francia. Il testo, fortemente voluto dal presidente Nicolas Sarkozy, è stato approvato dalla schiacciante maggioranza dei deputati, con 355 voti a favore e un solo contrario. I socialisti e i comunisti hanno deciso di non partecipare al voto.

Il sì del Parlamento Nel corso del voto all’Assemblea nazionale, il partito della maggioranza di destra (Ump) e i centristi del Nouveau centre si sono espressi a favore della messa al bando del velo islamico. Mentre oltre ai socialisti (Ps) e ai comunisti (Pcf), non ha partecipato al voto nemmeno il gruppo dei Verdi, che in un primo tempo aveva annunciato di voler votare contro....

SEGUE


http://www.ilgiornale.it/esteri/la_francia_vieta_burqa_no_luoghi_pubblici_incluse_strade_e_piazze/cronaca-francia-parlamento-burqa-divieto/13-07-2010/articolo-id=460602-page=0-comments=1

  

mercoledì 16 dicembre 2009

Aggressione a Silvio da Mauro Malaguti

mauro malaguti.jpgLE ESTERNAZIONI DEI POLITICI POI  LE PAGANO SEMPRE I GIOVANI

 

L’aggressione a Silvio Berlusconi è il frutto del clima d'odio che oramai si respira nel nostro paese. Purtroppo, sappiamo bene dove può arrivare lo scontro e la violenza in politica, poiché sono ancora vivi nei cinquantenni i ricordi dei cosiddetti “Anni di piombo” e i periodi di crisi economica e occupazionale contribuioscono certamente ad alzare i toni sulle piazze. Le conseguenze però di chi alimenta i toni dello scontro non le pagano quei politici che lanciano i loro strali trincerandosi dietro i banchi delle istituzioni, le pagano quei giovani che, nel fiore dei loro anni, si lasciano condizionare per poi rovinarsi la vita per sempre. Chi si occupa quindi di politica oggi, in qualunque schieramento militi, deve essere ben consapevole delle proprie responsabilità e di ciò che dice, poiché se troppo spesso le parole possono essere come macigni, quando manca il lavoro e con esso le prospettive stesse di futuro per tanti giovani e tante famiglie, si possono tradurre anche in qualcosa di peggio. Il Presidente del Consiglio vuole fare delle riforme di cui il nostro paese ha assolutamente bisogno e Silvio Berlusconi è presidente del Consiglio per volontà dalla maggioranza degli italiani, chi lo vuole contestare lo faccia nel merito delle questioni e magari proponendo valide alternative, ma l’antagonista politico non si deve mai demonizzare, poiché altrimenti si avvallano, più o meno inconsciamente, reazioni che certamente non fanno bene alla nostra democrazia e ai nostri giovani.

Mauro Malaguti – Candidato del Pdl alle Elezioni regionali 2010 (Emilia-Romagna)

video http://www.youtube.com/watch?v=PgabShZCy1Y

giovedì 8 gennaio 2009

IL MITO DI HAMAS

 300px-Carl_Gustav_Jung - Copia.jpg

Guardando i curriculum del direttivo di Hamas, si rimane a bocca aperta. Studiosi, intellettuali, accademici, scienziati, medici.

Il che presupporrebbe un buon livello di preparazione culturale e di intelligenza, ad esser cattivi, superiore a quello di parecchi italiani.

Eppure, questi han combinato, dal punto di vista politico, stategico, tattico, una serie di disastri colossali.

Da una parte, nel gruppo dirigente, manca qualsiasi elemento, a differenza di Hezbollah, che abbia una minima formazione militare o connessa alla teoria dei giochi o ala storia. Certo, la guerra è una cosa troppo seria per lasciarla fare soltanto ai generali, ma anche a dei dilettanti allo sbaraglio.

Dall'altra, tutti questi accademici son vittime della peggiore illusione di un politico: che la Realtà si pieghi all'Ideale.

Chissà se le bombe israeliane, se sopravviveranno, li faran riflettere in futuro sui loro errori

 ...Nella guerra classica, un approccio di tipo contabile, tot morti miei, tot del nemico, se la differenza è a mio favore, sto vincendo, è poco sensato... Chi ha tentato di applicarlo, data l'interazione con variabile tattiche e stategiche ben più complesse, spesso è andato incontro a tremende cantonate, come McNamara in Vietnam.

Nella battaglia di Gaza, al contrario, può essere un indice significativo, visto che l'obiettivo è l'eliminazione, non la conquista.

Ora Hamas ha come combattenti effettivi, gli altri son ragazzotti a cui è stato dato un fucile in mano e prego Dio che l'abbiam gettato e siano scappati prima possibile, contando anche gli iraniani, circa 2400 miliziani.

Allo stato attuale, ha subito circa 500 perdite, altri 200 sono stati catturati, un centinaio sono gravemente feriti.

Circa un 33% degli effettivi sono stati messi fuori combattimento. Si possono notare tre cose. La prima è che il tasso di eliminazione è ancora di gran lunga inferiore al 44% subito dalle truppe di assalto di Hezbollah che mediamente è tale da pregiudicare l'operatività di ogni esercito (per dirla secondo er Giamaica, 'na bella batosta): al contrario di Hamas, grazie anche ai collaborazionisti antisemiti presenti nei media occidentali, però il movimento libanese ha tanto gridato alla vittoria e tanto ha fatto lobbying, da sfuggire alla disfatta. Tra l'altro, più per la volontà dell'IDF di evitare una strage indiscriminata di civili che costringe l'esercito a limitare il potenziale di fuoco che per effettiva capacità, Hamas si sta mostrando un combattente lievemente più resistente di Hezbollah, nonostante l'inferiorità tattico-strategica

La seconda è che si posson fare delle previsioni sensate su quanto potrà durare ancora l'offensiva: il tasso di eliminazione dei miliziani di Hamas dovrà esser compreso tra il 50% e 60%.

Per percentuali maggiori, lo sforzo non vale l'effetto ottenuto. Che questo avvenga stasera, o tra due o tre giorni, è aleatorio

La terza riguarda il medio periodo. Con simili perdite, con la distruzione dei tunnel che oltre alle armi, permettono l'arrivo del cibo e delle stazioni di polizia, Hamas perde definitivamente il controllo del territorio.

Se Abu Mazen ha ancora un minimo di forze addestrate, potrà facilmente recuperare Gaza tra qualche mese

ALESSIO BRUGNOLI

http://brugnols.splinder.com/

http://libreriarizzoli.corriere.it/libro/jung_c_gustav-presente_e_futuro.aspx?ean=9788833906782