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venerdì 11 aprile 2025

Ferrara. Incontro letture Roberto Pazzi-Poesia

 

 

 https://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/dieci-poeti-per-roberto-pazzi-8b33a555?live

Dieci poeti per Roberto Pazzi. Serata fra poesia e ricordi. E’ l’omaggio che alcuni poeti faranno, oggi alle 17.30, al...

Dieci poeti per Roberto Pazzi. Serata fra poesia e ricordi. E’ l’omaggio che alcuni poeti faranno, oggi alle 17.30, al Circolo Negozianti a Palazzo Roverella. L’idea dalla collaborazione fra Alessandro Pasetti, giornalista e scrittore, e il Circolo Negozianti, il presidente Paolo Orsatti e il direttore artistico Riccardo Modestino. A leggere le opere Matteo Bianchi, Ines Cavicchioli, Emilio Diedo, Lugi Grassi, Giuliano Malaguti, Franco Mosca, Nicoletta Poli, Massimo Scrignoli, Athos Tromboni, Nicoletta Zucchini e Michele Balboni. Intermezzi musicali. Intervento dell’assessore Marco Gulinelli. Interventi Francesca Capossele e Stefano Baldrati.

Assente..il noto scrittore futurista ferrarese Roberto Guerra.  Assenza strana. Nessuno evidentemente, giornalisti e scrittori informato...  Pure, Guerra, inoltre a suo tempo ha segnalato proprio Pazzi per articoli speciali - su Marte.  Errata Corridege sulla stampa lcocale, a volte deludente...


lunedì 17 marzo 2025

Non Aver Paura di Dire-aut vari intervista Heliopolis

 https://www.heliopolisedizioni.com/rivista-heliopolis-articoli-saggi-autori-diversi/263-intervista-guerra-giovannini.html 2017

  • INTERVISTA a 
  • Roberto Guerra e Sandro Giovannini
  • a proposito della tavoletta Heliopolis
  • NON AVER PAURA DI DIRE
  • a cura di 
  • Luca Siniscalco
  • (fonte: barbadillo.it)

Il coraggio  di uno sguardo limpido e disincantato sul mondo ha spesso un prezzo da pagare. Tanto più se anticonformismo ed eterodossia confluiscono in un progetto a vocazione comunitaria e a pro-vocazione antiindividualistica. Frutto di questa istanza è una raccolta di saggi in cui una cinquantina di autori, noti intellettuali – fra cui Adriano Fabris, Alberto Cesare Ambesi, Marcello Veneziani, Claudio Bonvecchio, Gianfranco de Turris, Miro Renzaglia, Marco Vannini, Antonio Saccoccio, Stefano Vaj, Pierfranco Bruni, Roberto Pazzi, Mariano Bizzarri, Raffaele Perrotta, Agostino Carrino e Massimo Donà – e giovani studiosi, si sono confrontati, secondo la propria formazione e sensibilità, con il tema “non avere paura di dire”. Il volume, dapprima edito in copie numerate quale libro d’arte, in seguito in versione ebook, si perita nella risposta all’ardua questione delineando quadri ermenutici alternativi entro cui tesi filosofiche, suggestioni tradizionaliste, scenari futuristi e tensioni rivoluzionarioconservatrici danzano lungo i crinali del nostro magmatico tempo, ricercando, talvolta, squarci sulla pura alterità.
Del significato e dell’esito del progetto abbiamo avuto l’occasione di parlare con Sandro Giovannini, poliedrico intellettuale, curatore della tavoletta nonché responsabile delle Edizioni Heliopolis, e con Roberto Guerra, poeta futurista ferrarese e curatore della versione ebook.

 


domenica 17 novembre 2024

Riccardo Roversi,omaggio al poeta scrittore Roberto Pazzi, Ferrara

  https://asinorossoferrara.blogspot.com/2024/11/riccardo-roversiomaggio-al-poeta.html

COMUNICATO STAMPA
“Dal Verso al Segno” Omaggio di artisti estensi a Roberto Pazzi
a un anno dalla sua scomparsa
Residenza Municipale, Sala del Plebiscito e Sala dell’Albo Pretorio
21 novembre – 16 dicembre 2024

Mercoledì 20 novembre alle 17,00, presso la Sala del Plebiscito e la Sala dell’Albo Pretorio della Residenza Municipale, s’inaugura la mostra d’arte e poesia “Dal Verso al Segno”, per ricordare lo scrittore Roberto Pazzi ad un anno dalla sua scomparsa.
L’evento, a cura dall’Associazione Culturale Ferrara Pro Art con la collaborazione del Comune di Ferrara, rende omaggio allo scrittore attraverso le opere di diciassette operatori delle arti visive della nostra città, ciascuno dei quali ha interpretato
una poesia di Roberto Pazzi tratta dall'Antologia Un giorno senza sera edita da La Nave Di Teseo nel 2020.
“Con una scrittura visionaria, Roberto Pazzi esplora dimensioni metafisiche che trascendono il quotidiano e toccano l’eterno. Il suo legame con Ferrara mostra come la geografia possa farsi elemento metafisico, trasformando la città estense in fonte d’ispirazione. La mostra celebra la sua opera attraverso artisti contemporanei che condividono il suo intento di cercare bellezza e trascendenza in ogni cosa. Le opere esposte non sono solo omaggi, ma reinterpretazioni visive dei temi cari a Pazzi. Ogni tela diventa una pagina di un libro immaginario. È un incontro tra due mondi, quello della pittura e quello della scrittura, che si fondono per creare un’esperienza unica e indimenticabile”, commenta l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli.
“L’atmosfera, la suggestione, l’arte e la cultura di Ferrara sono all’origine dell’amore di Roberto Pazzi per questa città, la quale adesso – a un anno dalla sua scomparsa – ricambia il lustro che egli le ha dato nel corso degli anni. La mostra Dal verso al segno, allestita a cura dell’Associazione Pro Art, coinvolge infatti un corposo gruppo di artisti ferraresi, che con le loro opere tributano al poeta il giusto omaggio che la loro sensibilità e creatività ha interpretato in variegate forme. Poiché infine, come Pazzi ci insegna in una sua intensa poesia, bisogna essere: «eroi che ad occhi ben chiusi / fondono nei lampi di memoria / il fuoco dell’amore»”, aggiunge Riccardo Roversi dell’associazione Pro Art.
Pluripremiato interprete della linea fantastico-visionaria della letteratura del Novecento, Roberto Pazzi è una delle figure cardine della narrativa e della poesia italiana degli ultimi decenni. La prolungata presenza a Ferrara ha intensamente nutrito la sua ispirazione: l’innata curiosità per ogni aspetto della vita e la vocazione visionaria e sognatrice del suo immaginario ha trovato terreno fertile nella città metafisica. L’atmosfera inconfondibile del capoluogo estense e il suo straordinario patrimonio ricorrono nelle immagini della sua scrittura poetica e della sua opera letteraria. Pazzi ha contribuito a riaccendere i riflettori su Ferrara non solo con i suoi versi e i suoi romanzi ma anche attraverso una intensa attività di valorizzazione della sua cultura, richiamando autori di altissimo profilo internazionale.
La città gli restituisce un commosso omaggio attraverso lo sguardo e la mano di artisti ferraresi che hanno reinterpretato il suo testo poetico con una sensibilità affine. La mostra si sviluppa attraverso il serrato confronto tra le opere e le poesie di Pazzi a cui si sono ispirate, nelle sale dell’edificio simbolico della cittadinanza e della storia estense.
Gli artisti partecipanti sono:
Nedda Bonini, Maurizio Bonora, Paola Bonora, Daniela Carletti, Gianni Cestari, Marcello Carrà, Giorgio Cattani, Mara Gessi, Claudio Gualandi, Gianni Guidi, Guido Marchesi, Rita Mazzini, Alfredo Pini, Sima Shafti, Amir Sharifpour, Nando Stevoli, Sergio Zanni.
La rassegna è corredata da un catalogo con testi di
Marco Gulinelli, Lamberto Donegà, Emanuela Calura, Lucio Scardino, Francesco Franchella e Stefano Baldrati.
La rassegna è aperta al pubblico, a ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 17:00
Nel periodo di apertura della mostra è in programma un incontro di approfondimento: martedì 26 novembre, alle ore 16:00, presso la Sala dell’Arengo della Residenza Municipale,
Alberto Bertoni Professore ordinario dell’Università di Bologna terrà una conferenza sul testo poetico di Roberto Pazzi. 

 Per informazioni Associazione Pro Art tel. 05321862076 e-mail assoproart@libero.

 


 

lunedì 1 maggio 2017

Il Lazarus pop di David Bowie e quello retro di R. Pazzi



di R. Guerra


Ennesimo libro deja vu e sopravvalutato per Roberto Pazzi: sempre acriticamente osannato nella piccolissima borghese e attardata Ferrara, ma scrittore ormai distante da certi relativi vertici delle origini.  E lo scrittore, come sempre più spesso, rivela anche per quest'ultimo Lazzaro, sforna oggi tomi pesanti e storicamente obsoleti, un misticismo esistenziale forzato e poco credibile, alla luce soprattutto del divenire anche parallelo in altra altitudine della poetica contemporanea. Letteratura contemporanea che Pazzi neppure tacitamente disprezza, come persino più o meno dichiara, dimenticando che egli stesso altro non può essere che un contemporaneo! Chissà perchè certa fantascienza o altro fantastico o fantasy , da Dan Brown e Stpehen King (poco amati come noto dallo scrittore) sarebbero irrilevanti o quasi.  In realtà, basta semplicemente rivedere l'ancora recente video clip dell'ultimo David Bowie, prima della prematura scomparsa, dedicato proprio a Lazarus (archetipo cristiano e oggi anche transumanista) e l'interfaccia storica digitale e contemporanea letteraria esita impetosa per lo scrittore ligure-ferrarese. Anche per Ferrara, assai meglio e a suo modo futuribile, il Medioevo creativo e fantastico.. dello stesso Marcello Simoni.



DAVID BOWIE  LAZARUS  VIDEO



info Estense com
http://www.estense.com/?p=612730
www.estense.com
"È un libro che piace in tutte le lingue" quello della punta di diamante della letteratura ferrarese Roberto Pazzi, che si concede di mettere per iscritto il suo "vecchio vizio mentale "Lazzaro"
 

mercoledì 23 luglio 2014

Ferrara, il romanzo gaio infelice di Roberto Pazzi

EDITORIALE 04 di Asino Rosso: Cercando il volo (perduto?) dell'Imperatore

" La Trasparenza del buio" è l'ultimo romanzo di Roberto Pazzi (Bompiani editore), l'autore letterato più noto a Ferrara (e come ferrarese almeno di adozione in Italia), fin dal boom de Cercando l'Imperatore degli anni ormai 80/90.  Libro per la cronaca oggi in presentazione a Ferrara, per la rassegna Autori a Corte, Giardino delle Duchesse.
Pazzi, tradotto in decine di nazioni, fu presentato e tutt'oggi accreditato come quasi un nuovo Italo Calvino, certo " Fantastico", certa inedita fantascienza esistenziale e sociale visionaria persino.  Critica letteraria certamente attinente per almeno diverse sue opere. 
Va da sé: sarebbe esegetico e rozzo esorcizzare di tanto in tanto lavori non all'altezza dei suoi 4 0 5 capolavori. In mezzo romanzi spesso affrettati, anche per certo circuito editoriale, ma forse troppi. Recentemente paragonato anche a Giorgio Bassani, ma sempre più certa glossatura appare autoreferente, localistica e - fuori Ferrara-  cifra di certa casta della Parola ben nota che da decenni esita arroccata su visioni letterarie e paeloumanistiche sorpassate.
Non tanto Pazzi, aperto anche al mito del futuro, invero, tuttavia poi ci finisce dentro, per così dire, con opere infelici come - appunto - secondo noi La Trasparenza del Buio, tematicamente sovversive, ma poi, per certo stile troppo radical chic e ostentato, naturalmente poco persuasivo.  Come certa casta, Pazzi rivela certi limiti, altro che Calvino o Bassani, figurarsi Oscar Wilde: esprime certa Parola italiana manieristica e innocua, socialmente e culturalmente anonima, priva di qualsivoglia penna dinamite.
Ci appare flagrante in questo libro: su un tema oggi dirompente, quello della diversità sessuale, certa grande penna archetipale di uno stesso Wilde, che proclamava certa vita-arte come rivoluzione della differenza e continuo schiaffo al mediocre buon senso, diventa un pennarello, certamente brillante ma artigianale, magari una sublime penna stilografica, ma alla fine, tutti vissero felici e contenti. L'editore per un libro sicuramente di successo, Pazzi per il suo sempre luminoso specchio letterario. i suoi lettori ferraresi soprattutto che poi finito il libro, vanno a votare a Ferrara  Tiziano Tagliani. brindano alla nuova stagione della lirica e alla nuova grande mostra, sordi al 2014 che vola velocissimo nel mondo e riflette altra isola felice  volante  estense nello specifico,  altra letteratura infelice e sterile dominante  e così via... Quasi come la Luna perduta nello spazio, fuori dall'orbita terrestre  in Spazio 1999....

Benito Guerrazzi

domenica 8 giugno 2014

AA.VV. Saggi Ferraresi .... Caro, Pazzi, Sgarbi, Roversi e altri


ESTE EDITION EBOOK  CATALOGO IBS

Gli autori di questi saggi, che indagano e hanno come filo
conduttore aspetti storici, culturali e socio-economici di
Ferrara, sono:


Luciano Caro
Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Ferrara
Giuseppe Inzerillo
Già Provveditore agli Studi di Ferrara
Learco Maietti
Autore di pubblicazioni tecniche e storiche
Davide Mantovani
Storico e ricercatore
Roberto Pazzi
Scrittore di fama internazionale
Alessandro Roveri
Storico, già docente universitario
Riccardo Roversi
Scrittore, giornalista e critico teatrale
Alfredo Santini
Già Presidente Cassa di Risparmio di Ferrara
Vittorio Sgarbi
Storico e critico dell’arte.

mercoledì 9 gennaio 2013

Estense com. Roberto Pazzi special all'Ariostea * a cura Gruppo del Tasso

Sensuale, visionaria, libera: la poesia di Roberto Pazzi scava il bianco della pagina come la profonda verità delle rughe si scrive su un volto.

Il discorso narrativo dell’autore si frammenta in versi in un caleidoscopio che – spiando tra le feritoie del tempo – cela e svela, frantuma vissuto e immaginato, fino a sovrapporli, e a capovolgere la ‘realtà’.Sarà dedicato all’intera opera poetica di Roberto Pazzi l’ultimo incontro di “In gran segreto” 2012, la rassegna annuale di poesia contemporanea curata dall’associazione culturale “Gruppo del Tasso”... C


 

lunedì 7 gennaio 2013

ROBERTO PAZZI E L'IMMAGINARIO CONTEMPORANEO (1999-FERRARA)

 ROBERTO PAZZI.jpg

Roberto Pazzi, ed. L'immaginario contemporaneo. Atti del Convegno letterario internazionale, Ferrara, 21-23 maggio 1999. Biblioteca dell'"Archivum Romanicum". Serie 1: Storia, Letteratura, Paleografia. 291

Leo S. Olschki Editore  2000

'The 'imaginary,' as a noun, is beginning to be seen in print in English, now that the expression is on its way to being established in Italian and French. Sebastiano Vassalli, with his wellknown lexicographical  bent, comments on the rise of this neologism in one of the talks delivered during the three-day cultural festival held in Ferrara and published in this volume. He titled his paper 'Nuovi ippogrifi' (163-65), in homage to that city's greatest poet, who was also the greatest exponent of imaginative freedom. Vassalli equates the imaginary with the imagination and is upbeat about the power of the imagination, seeing its most hopeful and elevating manifestation in the capacity to invent blueprints for ever better worlds: 'Le utopie sono i nuovi dei e i nuovi ippogrifi'.... C

http://www.thefreelibrary.com/Roberto+Pazzi,+ed.+L'immaginario+contemporaneo.+Atti+del+Convegno...-a0182201672

 

domenica 11 novembre 2012

Dizionario letteratura ferrarese contemporanea *special Marcello Simoni

By IL CANTO OSCURO personal blog di Alessio Brugnoli (scrittore e blogger)
http://ilcantooscuro.wordpress.com/2012/11/06/roby-guerra-dizionario-della-letteratura-ferrarese-contemporanea-tra-corrado-govoni-e-marcello-simoni/

 

Roby Guerra: Dizionario della letteratura Ferrarese Contemporanea – tra Corrado Govoni e Marcello Simoni ESTE EDITION - LA CARMELINA -FERRARA-ROMA-2012  *EBOOK

Tratto da Ecco la Notizia Quotidiana

Nel panorama culturale editoriale estense contemporaneo-è il primo dizionario esaustivo sugli scrittori di Ferrara). Tra nomi celebri a livello nazionale (Corrado Govoni… Marcello Simoni, Luigi Dal Cin, Gianni Toti, Stefano Tassinari, Diego Marani, Roberto Pazzi, Vittorio Sgarbi, Lucio Scardino, Guido Barbujani, Riccardo Roversi, Marco Felloni, Piermaria Romani, Giovanni Tuzet, Lorenzo Mazzoni ecc. ) e relativamente meno noti ma criticamente significativi (Filippo Landini, Andrea Biscaro, Gaia Conventi, Emilio Diedo,, Monica Pavani, Lamberto Donegà, Luvi Lu, Maurizio Ganzaroli, Sylvia Forty ecc.). Oltre 90 protagonisti della più recente Parola ferrarese, lineare, sperimentale, digitale, microbiografati e – in appendice- circa 30 interviste.
Da segnalare- tra essi: il connettivista Marco Milani e l'autore stesso, poeta e critico, intervistato da Antonio Saccoccio.

Un estratto:


Intervista a Marcello Simoni (Premio Bancarella 2012), mercanti e libri maledetti

Gotico, Fantastico o Noir?
Gotico e noir sono componenti essenziali della mia trama, che tuttavia vanno a coesistere con l'avventuroso e con l'horror. Di fantastico c'è solo la fascinazione per un Medioevo pieno di cultura e di mistero, spesso ancora ingiustamente relegato alla definizione di "secoli bui".

La letteratura è un mercato maledetto, oggi, in Italia?
È un mercato infernale, e non solo per colpa della crisi economica. In Italia si legge pochissimo. Se imporsi tra gli scaffali delle librerie diventa difficile per i grandi scrittori, figurarsi per un esordiente… Il lato positivo è che sono stato pubblicato da un editore persuaso del valore del mio romanzo, e ciò mi riempie di soddisfazione. Posso affermare di aver trovato nello staff della Newton Compton un partner davvero eccezionale. Lavorare con questo editore è stato motivo di orgoglio ma soprattutto di crescita professionale, un'esperienza che mi ha reso maggiormente consapevole delle mie potenzialità.
Tu e Ferrara città di scrittori?
Scrittori ferraresi ne conosco pochissimi e tendo a mantenermi lontano da circoli letterari o simili, non per snobismo ma perché non amo essere etichettato o appartenere a "gruppi". Se proprio dovessi, tuttavia, mi sentirei più affine alla corrente dei "thrilleristi" bolognesi.

sabato 31 marzo 2012

Roberto Pazzi e Renato Barilli per La Stanza sull'Acqua (Bompiani, '12) a Ferrara

PAZZI ROBERTO SCRITTORE | http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/07/11/541812-narrativ...Renato Barilli | http://www.frittelliarte.it/it/curatori.php?id=40

 

Presentazione della “La stanza sull’acqua” di Pazzi

Ultimo libro dell'autore che dialogherà con Renato Barilli

 

Sabato 31 marzo alle ore 18, presso la Storica Sala dell’Oratorio San Crispino, si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Roberto Pazzi “La stanza sull’acqua”, dialogherà con l’autore Renato Barilli, critico e storico letterario e d’arte.

“La stanza sull’acqua”, ambientato sulle sponde del Nilo, dove non si vedono che distruzione e presagi di morte. Una nave, bianca e misteriosa, risale a fatica le acque. Un’altra, nera e non meno inquietante, discende il fiume. Entrambe sono l’ultima dimora di due vite specularmente affini, dai legami del sangue al destino inscritto negli astri. Alla prima, e a pochi uomini che credeva fedelissimi, Cleopatra, ormai consapevole di essere prossima alla fine, ha affidato l’unico figlio avuto da Giulio Cesare: Cesarione...... C

 

ESTENSE COM FERRARA

http://www.estense.com/?p=208207

Roberto Pazzi e Renato Barilli per La Stanza sull'Acqua (Bompiani, '12) a Ferrara

Renato Barilli | http://www.frittelliarte.it/it/curatori.php?id=40PAZZI ROBERTO SCRITTORE | http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/cronaca/2011/07/11/541812-narrativ...
Presentazione della "La stanza sull'acqua" di Pazzi

Ultimo libro dell'autore che dialogherà con Renato Barilli

Sabato 31 marzo alle ore 18, presso la Storica Sala dell'Oratorio San Crispino, si terrà la presentazione dell'ultimo libro di Roberto Pazzi "La stanza sull'acqua", dialogherà con l'autore Renato Barilli, critico e storico letterario e d'arte.
"La stanza sull'acqua", ambientato sulle sponde del Nilo, dove non si vedono che distruzione e presagi di morte. Una nave, bianca e misteriosa, risale a fatica le acque. Un'altra, nera e non meno inquietante, discende il fiume. Entrambe sono l'ultima dimora di due vite specularmente affini, dai legami del sangue al destino inscritto negli astri. Alla prima, e a pochi uomini che credeva fedelissimi, Cleopatra, ormai consapevole di essere prossima alla fine, ha affidato l'unico figlio avuto da Giulio Cesare: Cesarione...... C

ESTENSE COM FERRARA

giovedì 22 marzo 2012

La città lunare (*Ferrara tra 20 anni?) recensione di Emilio Diedo (2007)

Roberto Guerra, dichiarato neofuturista a tutto tondo, saggista critico, poeta e pubblicista per diverse testate nazionali, nell'ultima opera, qui in disamina, definisce una schematica carrellata delle singolari tendenze ferraresi di rilievo avanguardista, a lui note, spingendosi anche oltre Ferrara. L'analisi va intesa in senso lato, coinvolgendo tipologie artistiche talora insospettabili. Ne deriva un poliedrico ed acuto insieme di brevi monografie, «micrografie», su un'ottantina d'autori delle più disparate arti, in prevalenza scrittori. In realtà gli autori citati saranno almeno un centinaio. Indubbia parola d'ordine è il neoavanguardismo, spesso improntato ad un presunto neofuturismo, visto e considerato che il medesimo Guerra da sempre si definisce tale. Infatti s'è incluso tra i monografati con lo pseudonimo di Futurguerra, per avere organizzato l'evento-anniversario, il 96°, della dichiarazione del Manifesto del futurismo marinettiano. Evento allora (stiamo parlando del 2005) denominato "Futurismo 100-4". È in quest'ottica che spiccano personaggi d'indubbia fama: il poeta Corrado Govoni (Copparo 1884-Anzio 1965); lo scrittore Roberto Pazzi; l'allestitore Carlo Rambaldi, padre di King Kong, E.T. eccetera; il critico d'arte Vittorio Sgarbi, posto tra i postfuturisti; nonché – si badi bene! – l'ex campione del mondo dei pesi massimi del pugilato, Alessandro Duran, che, per tecnica e stile di combattimento, addirittura emuli del mito di Cassius Clay, fu definito appunto «poeta del ring». Con ciò Guerra eleva il pugilato ad arte vera e propria. Tra gli illustri è citato pure Marc Kober, direttore della rivista poetica parigina La Revolte des Chutes, assiduo frequentatore di Ferrara.
E credo che faccia enorme piacere, non solo a me, scorrere la figura del padovano Selim Tietto, collaboratore di Punto di Vista, recentemente scomparso, che Guerra cataloga come «neopitagorico». Il compianto poeta e critico letterario è inserito nel contesto degli autori ferraresi in forza della sua decennale presenza nella locale rivista Poeticamente.
Tra i polimorfi prototipi dell'avanguardia neoferrarese, ed oltre le note precipue del futurismo, Guerra colloca esempi nell'ambito della poesia visiva, sonora… e finanche cosmica.....C
 
EMILIO DIEDO  LITERARY
http://www.literary.it/dati/literary/d/diedo/la_citta_lunare.html

sabato 25 febbraio 2012

Replica all’intervento di Roberto Pazzi del 6 febbraio '12 scorso (Sulla Decrescita...) Resto del Carlino Bologna


Replica all’intervento di Roberto Pazzi (Resto del Carlino)  del 6 febbraio scorso (Sulla Decrescita...)


Per una Sinistra-Destra
danzante
oltre il mito della Crescita/Decrescita
Il capitalismo griffato Wall Street in default? Aveva ragione Karl Marx, sbagliando data base?
Va da sé, il default annunciato, viene da lontano: e choc del futuro «divinava» il futurista Alvin Toffler, anni '70.
In Italia ci si scannava quasi (e senza alcun Scanner immaginario...) ancora sull’antifascismo militante, mentre Hal 9000 veniva alla luce e inseminava, leggi IBM, leggi Commodore 64, leggi Windows, leggi Internet, l’avvenire: né radioso, né apocalittico distopico, semplicemente techno...
Oggi tutte le caste (in Italia nello specifico) di tutte le classi, razze e ideologie-zavorre, recitano la litania della crisi occidentale e della Decrescita quale soluzione epocale...
Come se un topo, nei labirinti di Skinner, anziché evolversi, optasse per ...il gatto di casa...
In Italia, esemplare di questa fuga dal futuro, e delle cause ... Techno... (o meglio, la non percezione a suo tempo di quel che narravano certi futuristi sociali dalle antenne già in wireless, la rimozione della mutazione postecnologia) è naturalmente certa casta ancora letteraria e umanistica attardata.
Non necessariamente negativa, anzi nella fattispecie... , ma microscopio di certo medioevo prossimo venturo (di ben noto meme firmato Roberto Vacca, più recentemente anche un poco Jacques Attali) non negoziabile (se non nella parzialità immaginaria) con il tecnorinascimento che Noi abbiamo appena brevettato con il Libro-Manifesto Nuova Oggettività...
Roberto Pazzi sul Resto del Carlino, ha esemplarmente descritto in controluce la distopia autocompiaciuta dell’attuale «carattere nazionale», il mito negativo della Decrescita come equazione per il futuro, oltre il mito della Crescita e del Consumismo eccetera eccetera, diagnosticati quali virus letali della civiltà contemporanea, dell’Europa e dell’Italia...
Pazzi come prevedibile, autore ben noto di alcuni dei capolavori sottovalutati, in certo senso di certa «profezia» contemporanea (Cercando l’Imperatore, La Malattia del Tempo, Dopo Primavera...), curatore nel 1999 a Ferrara di un raro convegno sull’Immaginario contemporaneo (con gli stessi James Hillman e Gianfranco De Turris protagonisti), persuade sul piano squisito della Parola (dove certamente è un Maestro), ma narra dinamiche globali appunto perdenti e meramente da rifugio quasi nucleare.
Non è al contrario, l’opzione della Decrescita (o certa sopravvalutata Green Economy) a livello socioeconomico e della parallela Lentezza esistenziale, non ultimo come scritto dallo scrittore... il ritorno nella bufera della femme fatale Neve al focolare dorato di un Tempo che esiste solo nella mente dei poeti, la rotta alternativa alla crisi contemporanea globale.
Anzi la Decrescita e la Lentezza del Fare Anima, mentre magari a pochi kilometri i popoli... imprecano con meno sensibilità spirituale verso Locomotive ad Alta Velocità ferme in mezzo agli Appennini innevati e congelati (gli umani...) sarebbe la Soluzione Finale.
Oltre il mito della Crescita/Decrescita, invece e parallelamente... Per una Nuova Oggettività esistenziale, altra ricetta (ma da grande chef o d’alchimisti d'altro pianeta) possibile e dilatata nel ritmo in-esatto (sempre) ma più verosimile, necessaria per captare finalmente la complessità del nostro tempo, leggi Tecnologia (vedi Severino...la Gloria...), vero e proprio DNA sociale (come accennato sempre rimosso da umanisti ed economisti attardati, i politici poi quasi autistici sulla questione...).
Decrescita e Green Economy hanno un senso (e non banale) soltanto se antivirus innestati in una Macchina oggi elettronica e quasi senziente, economica e sociale (una technoeconomy).
L'elogio della Lentezza e della Neve, se i passi pur brevi e i fiocchi che cadono (rompendo poi come batteri dannati le tubazioni di casa o mangiando le residue scorie di gas e petrolio) sono danzanti, intermittenti con una Macchina mentale colma di volontà di sopravvivere, sia di sopra-vivere.
Per sfortuna di Roberto Pazzi e dei teorici della Decrescita, la Terra gira un poco più veloce e oggi indossa una cibertuta completamente inedita da almeno duemillenni, (probabilmente molti di più) leggi Internet, leggi Società dell'Informazione, ma leggi anche la complessità originaria di un de Santillana...
Oggi in principio non sono il Verbo né l'Economia, ma l'Informazione! Sempre l’in-formazione.
l'Umanesimo, neppure il Neopositivismo, ma l’uomo come macchina meravigliosa che sfida le stelle e, nonostante la crisi strutturale, non ne vuol sapere di tornare a possibili fallaci medioevi.
I giovani americani e non solo che han tentato di occupare Wall Street, con virtualmente la sola bandiera di Internet son stati chiarissimi! I sacrifici fateli Voi, vecchie generazioni che avete dissipato il Diritto al Futuro e ai Sogni, estetica quotidiana dei Bisogni!
Noi non veniamo dal pur non banale Marx, ma da... Zarathustra, un ballerino tra i secoli che oggi ballerebbe più volentieri la Techno in discoteca che i madrigali in qualche bunker metropolitano...
La favola della tecnologia causa prima del mondo in default è una balla orwelliana! Proprio il contrario. Sono gli umani attardati che fanno male alla tecnologia. In Italia poi pensano ancora con i già fuorvianti vecchi archetipi della società dello Spettacolo e della Televisione, quando questi medium... son già stati assimilati letteralmente dal nuovo grande medium, uno e molteplice simultaneamente della Netsfera (Internet...).
La vecchia Crescita deve evolversi e aggiornare il Sistema Operativo... resettare molti file consumisti, ma non il divenire, il processo della tecnoscienza, in quanto Macchina d’azione per riequilibrare il computermondo che comunque E’. Significa automazione e robotica e informatica totali per una nuova tecnopolitica autodiretta. E la vecchia decrescita (già era l’Adam Smith ante litteram di Tiranni e Faraoni d’ogni evo, altro che ecoavanguardia...) come detto fondamentale antivirus, quando i fatti lo dimostrano e manifestano. E certo ecodogma, il principio di precauzione ha senso se dinamico, nell’Azione, altrimenti neppure l’energia pulita e lenta del Fuoco sarebbe concepibile (nessuno con una iperbole l’avrebbe mai scoperta, nella psicosi extrauterina .. del Clan o del.. Bunker...).
Sul piano metapolitico? Quasi come in certo Rinascimento... La tecnologia come Tekne, per nuovi software valoriali (in sé in tal senso però quasi opposto, Pazzi ha ragione): una nuova volontà di Bellezza, dai graffiti al computer, ma i primi li abbiam scoperti in qualche paleobunker dimenticato con il... secondo...
I teorici della Decrescita (e di certa Sinistra debole e minimalista ed ecoarcaica quasi) vogliono un remix dal futuro analogo, come nel pianeta delle scimmie? Noi, teorici di Nuova Oggettività (e nel lancio prossimo di una Sinistra-Destra anti-ideologia e aperta, una visione ex novo della Tecnologia come Macchina della Bellezza e del Bisogno come Sogno) no!
Diciamo ancora una volta al Mondo! Questa volta con la Rete, Cybergaia è in ascolto!
E i nativi digitali, con le sole armi del mouse e della tastiera, pronti a danzare sulle rovine di Wall Street. Per un nuovo Spartito per l'Italia del XXI secolo! Amore ed Evoluzione!
Roberto Guerra
Sandro Giovannini
e Sandro Giovannini “per una Nuova Oggettività, popolo, partecipazione, destino”
anche link sezione crescita/decrescita del blog: nuova oggettività blogspot.com “sezione Perche N.O.?” “crescita/decrescita”http://nuovaoggettivita.blogspot.com/p/perche-no-crescitadecrescita-cura-di.html