Visualizza immagine in Bing Smisurato, megalomane, evocatore di minacce sull’avvenire dell’umanità e, sicuramente, talento immenso e immaginario, dizionario vivente di perenni fantasie oniriche, al limite del visionario: questo è stato (e resta) Stanley Kubrik (1928-1999), regista americano dalle mille dimensioni, poliedrico fenomeno della rappresentazione e dell’invenzione dell’inconscio dell’uomo. Retrospettive integrali o parziali della sua opera e della sua follia creatrice sono all’ordine del giorno delle cineteche. Autentici monumenti della storia del cinema proposti in inesauribili e suggestivi archivi di immagini e di immaginazioni da vivere come esperienza profonda del mistero del messaggio dell’uomo. Anticipatore di mondi connessi, di stagioni instabili e disorientate, geografie di coscienze adagiate su mappe sempre più inservibili, proiettate di là delle coordinate di tempo e di spazio: dove eravamo spettatori, ora (con Kubrik ) siamo produttori di contenuti fr...