Francesco Tebaldi ha scritto il 21 settembre 2010 alle 13:39 @FOCUS: appunto, caro mio: se qualcuno della redazione avesse meglio indagato presso i VV.FF. avrebbe scoperto che la chiamata di apertura dell’emergenza era MIA, cioè del titolare della Libreria «l’Antro di Ulisse», e che ero IO quello bloccato in negozio dalle fiamme e che ha rischiato (se l’auto fosse esplosa) di arrostire vivo tra i propri libri. Il menefreghismo e l’informazione pilotata tipica di questa città faziosa è sconvolgente: ma quale coppietta in Corso Giovecca? ma che dite? IO ho rischiato la pelle per proteggere i libri, e quando, ad incendo estinto, sono uscito sconvolto dalla porticina del negozio, mi sono dovuto fare strada tra i poliziotti per andarmene a casa e quelli nemmeno mi hanno considerato! Non un poliziotto o giornalista che mi abbia chiesto testimonianza dell’accaduto, oppure se stavo bene o se avevo subito danni all’attità: e la stupida foto pubblicata in questo articolo non ritrae nemmeno l...