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domenica 28 dicembre 2014

Manifesto per l'Antiscuola della Vita

Antonio Saccoccio


Manifesto per l'Antiscuola della Vita: 5 punti per rivoluzionare le scuole


Che la scuola sia un'istituzione in cui regna unicamente la morte è ormai negato solo da chi possiede un'intelligenza in avanzato stato di decomposizione. Non c'è quindi più spazio per mediazioni, riformucce e struggenti compromessi per salvare il salvabile. Non c'è più nulla da salvare dove le muffe e le polveri soffocano quotidianamente passioni, istinti, vigore, coraggio.
Per porre fine all'agonia delle menti e dei corpi di bambini, adolescenti e giovani dai 5 ai 30 anni propongo l'applicazione integrale dei seguenti 5 punti programmatici.
Gli spiriti più timorosi e conservatori potranno leggere questo programma come una rivoluzione all'interno dell'attuale Scuola della Morte.
Gli spiriti più audaci, eretici, avanguardisti e libertari leggeranno questo programma come primo temerario passo verso la creazione dell'Antiscuola della Vita che tutti, consciamente o inconsciamente, desideriamo.
  1. LIBERTÀ E PIACERE NELL’APPRENDIMENTO
Introdurre e sostenere come principio fondativo dell’apprendimento la libera scelta, concertata e condivisa, di ciò che si vuole imparare: l’apprendimento è reale e significativo solo in presenza di una reale domanda di conoscenza (curiosità + piacere), non può esserlo se lo stesso soggetto impone prima la domanda, poi la risposta (cosa che accade abitualmente nelle scuole tradizionali). In quest’ultimo caso non può esistere apprendimento, ma solo indottrinamento.
Conseguente revisione e ridimensionamento, in seguito abolizione dei programmi scolastici nazionali.

  1. DALLE CLASSI CHIUSE ALLA SCUOLA APERTA
a) Inserimento di ogni attività di apprendimento in contesti naturali, demolendo l’artificialità della classe otto/novecentesca. Conseguente riduzione drastica delle ore di frequenza, poiché un paio d’ore di apprendimento reale in un contesto di apprendimento vivo, reale e vitale equivalgono a una settimana di frequenza negli attuali dormitori scolastici.
b) Equilibrare lo studio libresco con quello derivante dagli altri media (supporti audio, video, internet, etc.). Conseguente riattivazione della sensoralità perduta.
c) Abolizione dei manuali unici di studio, responsabili di visioni non pluralistiche del mondo.

  1. RETI SOCIALI DI APPRENDIMENTO
Creazione di reti sociali per l’apprendimento, non costituite in base a differenze di sesso, età, nazionalità, ma esclusivamente in base a interessi e passioni condivise. Tali reti saranno il risultato della contaminazione tra reti sociali digitali e contesti comunitari conviviali. Le reti opereranno in un contesto scolastico e in un contesto extrascolastico in modo continuativo e naturale, abolendo l'odiosa penosa separazione tra scuola e vita.

  1. NO AL VALUTAZIONISMO
Graduale riduzione della centralità della valutazione nei processi educativi fino alla sua sparizione. Conseguente riforma e poi abolizione degli esami. Conseguente abolizione del valore legale dei titoli di studio.

  1. DAL PROFESSORE AL FACILITATORE DELL’APPRENDIMENTO
Il ruolo dell’attuale professore, unico detentore del sapere e suo diffusore, sostituito da una figura che assommi quelle di guida, facilitatore, operatore di rete nei processi di apprendimento. Chi insegnerà? Chi avrà realmente qualcosa da insegnare. (Sono quindi esclusi coloro che possiedono un'abilitazione all'esercizio della memorizzazione coatta di informazioni inutili e indesiderate).
Che la vita torni a scorrere elettrizzante e pericolosa per tutti i bambini e giovani esseri umani.


mercoledì 10 settembre 2014

Futurismo, Antonio Saccoccio a Città del Capo su Papini e Dante

XIII A.P.I. INTERNATIONAL CONFERENCE The contribution of the Middle Ages and Renaissance to Italian cultural identity in the 20th century 4-5 Settembre / September 2014 University of Cape Town (UCT), Michaelis School of Fine Art, Hiddingh Campus
10:50 – 11:15 ANTONIO SACCOCCIO (Università di Roma "Tor Vergata") Giovanni Papini e Dante Alighieri: una passione infinita


Lo scorso 4 settembre.. il netfuturista Antonio Saccoccio, Univ. Tor Vergata Roma, mentre dall'Africa pare sbarcare anche in Europa, Ebola, ha invece riportato, per la prima volta, dalla scomparsa di Marinetti (1944!) il futurismo in Africa e a Città del Capo (capitale sudafricana). Insomma dalle parti di un certo Nelson Mandela.
Iperbole forse irriverente, ma - per chi ha le antenne 3.0, evento conferenza storico per la nuova storia del futurismo contemporaneo, di cui Antonio Saccoccio è tra i principali promotori. Suo il primo blog neofuturista ufficiale nel web (2005!) e a sua cura la rassegna più importante programmatica sul nuovo futurismo nel 2013 a Roma, Eredità e attualità del futurismo, con numerosi critici e artisti viventi neofuturisti (In collaborazione con Tor Vergata, Università di Roma e lo stesso critico d'arte G. Carpi).
E fin dal tema programmatico della conferenza, Papini e Dante!, trasparente non la mera celebrazione del Futurismo, ma la sua in progress reinvenzione 3.0...

martedì 4 settembre 2012

Antonio Saccoccio-Netfuturism al XX Congresso AIPI “L’Italia e le arti” – Unipark di Salisburgo, 5 -8 settembre 2012


  

Dal 5 all’8 settembre 2012 si terrà a Salisburgo, presso l’Unipark Nonntal, il XX congresso AIPI “L’Italia e le arti. Lingua e letteratura a dialogo con arte, musica e spettacolo”. Il congresso è organizzato dall’AIPI e dall’Università Paris Lodron di Salisburgo. Il programma è suddiviso in 10 panel, con focus centrati di volta in volta su letteratura, cinema, pittura, architettura, musica, fotografia.
Rilevante per gli studi sulle avanguardie il tema del panel 5 Le avanguardie storiche e la collaborazione interartistica, diretto da Bart Van den Bossche della Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). Queste le relazioni previste per il panel:
 
Mercoledì 5 settembre
 
Antonio Saccoccio (Anzio)
La sensibilità futurista e i nuovi media: verso la figura dell’artista totale
 
Sylvie Viglino (Saint-Etienne)
La Grande Guerra di F. T. Marinetti o la sinergia delle arti
 
Monica Biasiolo (Erlangen-Nürnberg)
Il “Gesamtkunstwerk” futurista. L’esempio di Paolo Buzzi
 
Arturo Larcati (Verona)
Il Futurismo italiano in Austria
 
José Maria Nadal /Iciar Nadal (Bilbao)
Dalla fonologia alla voce, all’orchestra e alla rappresentazione in Gianni Schicchi
 
Giovedì 6 settembre
 
Lia Fava Guzzetta (Roma)
L’ultimo Pirandello tra Futurismo e musical
 
Karol Karp (Torún)
Problemi a teatro? Sulla trilogia metateatrale di Luigi Pirandello
 
Stefania Giovando (La Spezia)
Luigi Pirandello: il sogno di una rivoluzione
 
Lucilla Bonavita (Roma)
Tra novità e tradizione: i Sei personaggi in cerca d’autore nella regia di Orazio Costa Giovangigli
 
Sarah Bonciarelli (Perugia/Lovanio)
Il caso Pitigrilli. La nascita di un bestseller a cavallo tra tecniche pubblicitarie e contaminazioni artistiche
 
Carmen Van den Bergh (Lovanio) 
Influssi interartistici e l’impatto delle tecniche cinematografiche nella narrativa dei giovani “realisti” degli anni Trenta
 
Simona Campus (Cagliari)
La rosa nel calamaio. Leonardo Sinisgalli direttore dell’Ufficio Sviluppo e Pubblicità Olivetti
 
Giuseppina Giacomazzi (Roma)
Pluralità di linguaggi e incontro di culture in Savinio
 
Roberto Salsano (Roma)
Teatralità e metafora del teatro tra prassi e progetto nella narrativa di Elsa Morante
 
Giuseppe Bomprezzi (Lovanio)
La questione della performance e l’ontologia del testo letterario
 

I lavori del XX Congresso AIPI termineranno con un’Assemblea conclusiva, prevista per le 12.00 di sabato 8 settembre.

Il programma completo sul sito dell'Università di Salisburgo.