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lunedì 20 gennaio 2014

Biagio Luparella L'ultima allocuzione di Satana...

L’ultima allocuzione di Satana
(per scherzo solo ma non troppo)

Biagio Luparella  (12 2013)
- Sudditi miei fedeli e ministri solerti della nostra malefica Volontà, voi tutti che incalzato avete, nel lento volgersi dei secoli, innumeri popoli lungo le strade di Nicea e Costantinipoli ed Efeso e indi di Roma e Fiorenza, Panormo, Neapoli, voi che pressato avete gli umani a pavoneggiarsi nelle sontuose regge e nei ricchi saloni di palagi e castelli, ad accalcarsi nella suburra di Roma, nei vicoli di Gerusalemme, negli angiporti di Marsiglia e Venegia, nei suburbi di Londinio e Lutezia, voi che allestiste le alcove dalle immonde libidini, le bettole e i banchetti dalle immense crapule, voi che frequentaste l’oziosa solitudine di cenobi e soffitte e studioli popolandoli di sozze fantasie, che all’ombra dei troni e dei seggi ordiste macchiavelli e rapine, vostra la mano è stata che contava danaro da forzieri segreti, vostre le cupe ire, la livida invidia madre dell’odio indomato, vostra la mano dei grassatori e gabellieri, vostro il turpiloquio e le bestemmie degli stadi e dei lupanari ed, a tutto questo consenzienti i mortali, spinti li avete qui a pagarne la pena, sottraendoli per nostro diletto a Lui che regna Lassù dove si compiace di cori di carole e degli inni che dai secoli dei secoli in sua lode salgono.
Ma ecco, qui ora convocati vi ho per mettervi a giorno della suprema ed irrevocabile decisione dalla Nostra Malvagità a lungo ponderata e finalmente affirmata salda e irremovibile, ora che, come da più tempo vi è perspicuo se cecità non ha piombato i vostri occhi, qui, nel nostro regno, non giunge più alcun dannato dacchè i peccati, esca per i nostri sollazzi, sono scomparsi, aboliti, cancellati…… O forse non sapete?

La Superbia, che molti lutti addusse ai mortali, in tempi che agibilmente rendono possibile nella rete cadere della tanto deprecata Melanconia, si è addivenuti a considerata dell’umano sentire un commendevole stato dappoichè sospinge alla stima di sé onde si può seguitare a vivere con rinnovellata fede e rosea disposizione dell’animo verso il proprio agire.

Della Gola il piacere, per il quale molti furono patrimoni dissipati e famiglie e regni dispersi che più che animali il ventre  si eresse a padrone assoluto di qualsivoglia intento, è fatto ora cultura di gurmet e sommelliers alla ricerca di primitivi e naturali cibarie avverso le schifezze laborate in opifici all’uopo operanti, donde intrugli ed imposture ne escono con grave nocumento alla salute di quanti affamati come non mai prima se ne ingozzano.

Universale è divenuto il febbrile accumulo del pecunioso sparagno onde adoperarlo in opere che favoriscano la prolificità dello stesso a che si accresca delle nazioni la ricchezza e l‘antica Avarizia tramuti la sua faccia lercia e macra nel roseo volto e paffutello di ben nutrite folle.

E l’Ira, che tante sciagure generò, ammansita dal civile domestico e moderato dialogo ove di tutti l’opinione è tollerata, è stata ricondotta, siccome un fiume impetuoso fra robusti ed inoltrepassabili argini, nell’alveo d’una media, passeggiera e perdonabile incazzatura.

Poiché non si dà progresso delle conoscenza se non aspirando all’accrescimento delle umane forze onde impedire che la vita si arresti, evento quanto mai lacrimevole ed ai viventi tutti funesto, l’Invidia ha deposto il suo grigio rimuginar che di molti solleciti fautori del comun bene tarpava il fervoroso operare, laonde per cui, facendosi stimolo all’emulazione, competere è l’imperativo che la sua voce fa di terre in terre risuonare.

A quale stato aspira ogni umano che sia giunto a divinar la vanità di ogni agire e dei voleri tutti se non a quello che in italica lingua è detto “il dolce far niente”? Ed ecco come l’Accidia, culla dell’ozio e di tutti i vizi fomentatrice, eletta è stata ed ambita come lo stato pensionistico fatto di riposo e di onesti passatempi al quale di tutti la mente tende, legislatori e reggitori di popoli mallevadori.

E molte sono acconce spezie all’uopo preparate e luoghi predisposti alla bisogna e colorati schermi ove la rossa Lussuria, vanto di mentulosi mentulofori e di vulvanti vulvaperte, tripudia, coram universo mundo, alla douceur de la vie.

Cotanto dei Sette peccati capitali or se n’è fatto.....

continua Labs  13

domenica 19 gennaio 2014

Sandro Giovannini, .....come vacuità e destino (NovAntico, 2014) *VIDEO







“…come vacuità e destino”, insieme di saggi letterari e meta politici di Sandro Giovannini edito dalla NovAntico, nella collana Laurus diretta da Federico Prizzi, è diviso in tre parti e si propone come una logica prosecuzione del precedente, “L’armonioso fine”, uscito per la SEB di Milano nel 2005, e racchiude una cinquantina di testi, alcuni fortemente sintetici, altri distesamente dialogici. Gli autori considerati sono molti come molte le dediche ad amici e corrispondenti intellettuali.  La caratteristica precipua è un puntuale esame dialettico, sia degli autori amati che di quelli necessariamente frequentati in una sintesi che cerca di rappresentare uno sguardo verso il passato, una lettura di alcune scritture del presente  ed una linea interpretativa di alcun potenzialità future, il tutto con una tecnica inclusiva e di reale confronto fenomenologico.                                                                                         
(Euro 24, www.novantico.com)



Sommario:



I   Memoria: Heidegger e la Tradizione;  Jünger: Spazio, tempo e paradosso d’artista;  Daumal, sacro: raggiungimenti ed approssimazioni; Su Il solstizio di Giugno di Montherlant; Su Terre des hommes di Saint Exupéry; Sul Mussolini di Pierre Pascal; Sul Quarto d’ora di poesia della Decima Mas  di F. T. Marinetti; Evola tra poesia ed arte; Evola: unicità-esemplarità artistico-filosofica; Pound, acque di vita; SuGuareschi. L’eretico della risata di Marco Ferrazzoli; Il grande gioco di Noica; Cioran-Noica: i due amici ed il segretariato; La dimensione estatica nello spazio e nel tempo del fascismo; Mitizzazione esogena del fascismo.





II   Confronto: Su El Aleph di Borges; Su Parabole della luce solare di R. Arnheim; Su Noli me tangere di Jean-Luc Nancy, un apax teologico?; Su I libri che non ho scritto di George Steiner; Potere: senso e repressione in Marc Augé; Su Power inferno di Jean Braudillard; SuIl fucile da caccia di Inoue Yasushi;  SuPerle ai porci di Kurt Vonnegut; Su Nascita di un guru di Takeshi Kitano; Su Una passione per Che Guevara di Jean Cau; Su Osho; Su Lettere di Kawabata e Mishima; Su In difesa della cause perse di Slavoj Zizek; Su Ai padri perdono di Geminello Alvi; Su Galla Placidia di Lidia Storoni Mazzolani; Su La distruzione di Dante Virgili; Genere virilismo-virilità; Una tipologia di manifesto; I 43 numeri di Letteratura-Tradizione; Un commento autentico su L’armonioso fine; Marco Vannini, un punto di svolta; Nel presente eterno, la felicità delle cose. VII Note al libro di Giovanni Sessa su Emo;



III   Speranza: Il numero; L’elemento partecipativo, chiave di volta tra due sistemi; Il mondo occidentale e la guerra; Uscire dall’implacabile silenzio (parola-forza); Una profonda pietà; Ricercare le due anime (anima-spada,anima-libro); Origini e labirinti; Il tricolore: simbolo e logos; Poesia in luce e di luce; Poesia e fenomenologia moderna; La scrittura esterna; Dall’immagine; Urfuturismo, una ipotesi di lavoro; Non aver paura di dire…; Il sempre uomo; Rapidi ed invisibili…; Non dice, non occulta, ma dà segno.





L’autore: Sandro Giovannini, Pesaro 1947.  Figlio di ufficiale pilota pluridecorato.  Studia legge, vive e lavora in molte città italiane.  Ex Uff. dei Carabinieri.  Scrive poesia e si occupa di critica poetico-letteraria e collabora a vari quotidiani e riviste, alcune fondate e dirette. Centro Studi Heliopolis.  Movimento Poesia Tradizionale-Vertex.  Direttore editoriale della Heliopolis Edizioni in Pesaro, fondata nel 1985 e tuttora in attività.  Con lo scriptorium heliopolis compie un’esperienza intensissima d’indagine sulle tecniche dell’antico confrontandole, in chiave creativa, con le logiche di ricerca contemporanea, (poesia concreta, poesia visiva, mail art, istallazione, performance)  “Magliette letterarie”.  “Manifesto della scrittura esterna”. Fondatore e redattore di 43 numeri della rivista Letteratura-Tradizione: 1997-2009. Libri personali: Atemporale, varia, Edizioni Casa della Poesia, 1985; Carme si-no, poesia, rivista “Parsifal”, anno III, n° 19, Gennaio-Febbraio 1986; Il piano inclinato, poesia, Heliopolis, Tabulae, 1995; L’armonioso fine, critica letteraria e metapolitica, SEB, Milano, 2005; Poesie complete (1960-2006), Heliopolis, 2007;   ...come vacuità e destino, critica lett. e metapolitica, NovAntico, 2013. Prossimo: La capitale del tempo, romanzo.  Prototipi pergamenacei, sculture, opere materiche e grandi istallazioni arredative, disegni per moda, gioiellistica e promozionale.     giovannini.sandro@libero.it   www.sandrogiovannini.com 
   www.heliopolisedizioni.com     nuovaoggettivita.blogspot.com

SANDRO GIOVANNINI Nuova Oggettività – Urfuturismo – Aristocrazia sociale





Nuovaoggettività – Urfuturismo – Aristocraziasociale





Pensiamo che giustapporre, unire, con-fondere, moltiplicare le nostre opzioni, sia una giusta risposta all’esperienza che ci ha guidato in questi ultimi anni. Qualcuno forse può presumere che una mancanza d’apparente linea guida sia un meno, anziché un più?  O forse questo nostro tempo, che precipita verso la semplificazione come parodia dell’atto rivoluzionario e non come un’assunzione di opposti risolti in sintesi, può arrogarsi la sufficienza becera ed il montarsi uno sull’altro in una frenesia finale di si salvi chi può? Rispettiamo la sofferenza autentica, ma allarghiamo anche le braccia verso l’alto nel gesto dell’accoglienza del nuovo, che però non sarà mai troppo imbellettato e compiacente.  Abbiamo cercato di portare i nostri documenti, come diceva il poeta, e ne siamo stati sovrastati ed oppressi… oppure siamo riusciti tuttononostante a fare un percorso dignitoso… a mettere insieme valenze inaudite a cercare ascolti sottili a creare convergenze corpose ed amicali, a cercare di enucleare, nell’orgia dei cachinni e delle frasi fatte, qualche poca cosa del pensiero… che so di qualche vacuità e destino, assieme, ad esempio, che non fa che riproporre, ma non stancamente e non facilmente, il millesimale sparso infinito richiamo dei grandi e degli svegliati, sempre… quelli cioè che non dormono troppo sugli allori e sulle compiacenze del già fatto, ma sono solo di una cortesia efferata, ai limiti dell’odio e della distanza rammemorante? Certamente credo che noi si sia lavorato al proposito, ed ancora saremo in grado di farlo. Cercheremo di cogliere il lavoro mentale di altri, ancora, a noi prossimi per avvicinamento dalla differenza e mai gli stessi, antichi e pur sorprendentemente nuovi lungo il percorso, ma non saremo di quelli che l’eterogenesi dei fini appaga per illudersi dell’insostanziale e per bearsi del secolo dentro se medesimi. Una gioia sorridente delle cose che abbiamo creato è l’antidoto all’usa e getta che impazza da ogni anima bella incapace di tenere il punto e piena di un sé minore, mai pervenuto al comune colore nero con dentro il singolo vuoto bianco. Una gioia sorridente che ci fa guardare al solo che viene vicino e alla massa che mugghia come una bestia ferita, finalmente consapevole delle mille offese e delle infinite omissioni. Ma questo è il nostro presente eterno e questa è la nostra Patria…



Sandro Giovannini



Autori che hanno collaborato fino ad ora ai vari libri:

Per una Nuova Oggettività, popolo, partecipazione destino”, Heliopolis Edizioni, 2011; “Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l’Iran nessuna? - l’Impero interiore”, La Carmelina 2013;

 “Al di là della destra e della sinistra.  Per l’Italia del XXI secolo, dopo il libro manifesto

 ‘per una Nuova Oggettività’”, La Carmelina, 2013.



Gabriele Adinolfi, Alberto Cesare Ambesi, Luciano Arcella, Stefano Balice, Mario Bernardi Guardi, Gianni Bertuccioli, Astelvio Biagini, Umberto Bianchi, Manlio Bichiri, Davide Bigalli, Mario Biuzzi, Giuliano Borghi, Ettore Bonessio di Terzet, Claudio Bonvecchio, Mario Bozzi Sentieri, Alessio Brugnoli, Marco Canestrari, Luigi Capozza, Francesco Cappuccio, Riccardo Campa, Seconda Carta, Giuseppe Casale, Giandomenico Casalino, Pierluigi Casalino, Graziano Cecchini, Vincenzo Centorame, Gianni Chiostri, Leonardo Alaedin Clerici, Sandro Consolato, Vitaldo Conte, Gaia Conventi, Daco, Giovanni Damiano, Francesca De Carolis, Brunello De Cusatis, Alessio De Giglio, Vittorio De Pedys, Emilio Diedo, Giuseppe Di Gaetano, Susanna Dolci, Lodovico Ellena, Mario Farneti, Federico Felloni, Zairo Ferrante, Marco Ferrazzoli, Alberto Ferretti, Cesare Ferri, Antonio Fiore, Alberto Figliuzzi, Sylvia Forty, Francesco Franci,  Marcello Francolini, Carlo Gambescia, Maurizio Ganzaroli, Roberto Guerra, Michelangelo Ingrassia, Bruno Labate, Aldo La Fata, Anna Lamberti-Bocconi, Gian Franco Lami, Domenico Lancianese, Guglielmo Maria Lolli-Ghetti, Luigi Lombardi Vallauri, Alberto Lombardo, Biagio Luparella, Luca Gallesi, Giuseppe Gorlani, Alessandro Guzzi, Teodoro Katte Klitsche de la Grange, Sandro Giovannini, Giovanna Guardiani, Roby Guerra, Giulio Maganzini, Francesco Mancinelli, Giuseppe Manias, Giuseppe Manzoni di Chiosca, Matteo Marconi, Simone Marletta, Alberto B. Mariantoni, Rita Catania Marrone, Paolo Melandri, Ferdinando Menconi, Francesco Paolo Menna, Marino Micich, Marco Monaldi, Claudio Mutti, Elisabetta Oggero, Alessandro Orlandi, Luisa Pesante, Raffaele Perrotta, Maria Antonietta Pinna, Vincenzo Pinto, Giuseppe Puppo, Miro Renzaglia,  Luca Leonello Rimbotti, Alberto Rosselli, Marco Rossi, Paolo Aldo Rossi, Riccardo Roversi, Gianfredo Ruggiero, Antonio Saccoccio, Francesco Sacconi, Sandro Salerno, Andrea Scarabelli, Riccardo Scarpa, Fabio Scorza, Adriano Segatori, Giovanni Sessa, Roberto Sestito, Luigi Sgroi, Primo Siena, Paolo Silvestri, Augusto Sinagra, Luca Siniscalco, Luigi Tallarico, Giovanni Tuzet, Stefano Vaj, Piero Vassallo, Ubaldo Villani-Lubelli, Filippo Venturini, Eduardo Zarelli.

Paolo Melandri, "L'Angelo muto", Poesia *VIDEO



* "profluvio di rose" investa il Nuovo Anno dinamicamente ed efficacemente proiettato in avanti. Io "non vi cercherò" se non la massima incisività possibile, nell'àmbito del visionario, lucido e "duplice" delirio dello "Zarathustra"

 

L’Angelo Muto


Mentre pallidamente io esploravo
le mie poesie, le strofe dove un crudo
tormento sordi abissi rotolava,
su la soglia apparì l’Angelo Muto.

Ella recava all’anima smarrita
Ella di ricchi fiori un bel portento;
ed una brocca era tra le Sue dita
e rose, rose ornavano il Suo mento.

Corona a Lei sul capo aurea splendeva,
la voce Sua era prossima all’Incanto:
“La Vita bella e il Canto a te m’invia”
ora che sorridendo Ella diceva,

Le cadevano i gigli e le mimose.
Ed a raccôrli come io fui chinato,
Ella s’inginocchiò: tuffai beato
io tutto il viso fra le fresche rose.






Paolo Melandri
31 dicembre 2013


lunedì 9 dicembre 2013

L'Avanguardia come Tradizione 2.0 ? intervista a Sandro Giovannini

by ECCOLANOTIZIAQUOTIDIANA ROMA E PROVINCIA
**Sandro Giovanni, poeta e filosofo, è tra i curatori (e coordinatore nazionale) del Movimento culturale Nuova Oggettività (soprattutto area Roma).  Da decenni figura storica e eretica della Nuova Destra culturale italiana – ricordiamo tra le iniziative più note da Giovannini (e altri) promosse,  le stagioni elevate del Gruppo Vertex e della rivista (anni 90, inizio 2000) Letteratura-Tradizione. 
Dal 2010 ha completato i nuovi orizzonti già avviati con la Rivista, verso visioni metapolitiche anti-ideologiche – verso l'Oltre destra-sinistra curando (e con vari contributi) i volumi appunto di Nuova Oggettività:  AA.VV. "il Libro Manifesto …" omonimo (Heliopolis, 2011), "Al di là della Destra e della Sinistra…"  a cura di… Sandro Giovannini e Roby Guerra, La Carmelina, Ferrara 2013 e "Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l'Iran nessuna? L'impero interiore" a cura di Gianni Bertuccioli, Sandro Giovannini, Luisa Pesante, Paolo Silvestri, Luigi Sgroi, La Carmelina, Ferrara 2013. Collabora con La Scuola Romana di Filosofia Politica e con le riviste BVS (Milano) e Politicamente.net.
Ha pubblicato diversi libri cult in Italia (spesso corollati con speciali cosiddette Tavolette d'autore), tra essi  uno straordinario L'Armonioso Fine (2006), dedicato a certe Intelligenze scomode del Novecento europeo (Cioran, Berto, Pound, Noica) ecc. Già amico di un certo Borges,  è  considerato dalla critica culturale tra i principali ricercatori italiani di Ezra Pound e Noica.

D- Nelle recenti presentazioni  a Roma e Milano (27 9 e 27 10) del progetto e dei libri Nuova Oggettività, uno dei focus… certamente il tema avanguardia tradizione: sintesi aperta possibile?
R – Lungo questo percorso di ormai più di tre anni, con all'attivo 3 testi importanti: il nostro fondante e ricognitivo libro/manifesto, il secondo  'libro/idea' "Per quale motivo…?" ed il terzo 'instant book', "Al di là della destra e della sinistra…", abbiamo cercato di mettere, nero su bianco di una attuale tabula rasa, una scrittura/progetto per dei marginali attivi, quali noi siamo e sicuramente resteremo. Ma questa nostra vocazionale e ben consapevole marginalità, che non ci ha mai vietato di impegnarci con tutte le nostre forze per cambiare l'attuale nonsenso eterodiretto, paranoide ed incapacitante è proprio l'inveramento dell'apparente paradossale opposizione, che resta tale solo nella lettura sacramentale/letteralista, priva di visione ed ingenerosa di seme, che farebbe di tradizione ed avanguardia, cose incomunicanti, addirittura opposte e pesino ferocemente nemiche. Tutti i nostriGrandi ci hanno aperto il cuore e la mente e chi non vuole far base sull'ossimoro generoso e fecondante, questi aiuta – direttamente od indirettamente – la potenza scatenata del globalismo, che si veste di panni equalizzatori per meglio dominare e rendere tutti atoni ed impotenti consumatori. La centralità della partecipazione spirituale (unica a poter poi implicare e realizzare ogni potenziale tecnicalità), al popolo in progressione creativa con la sua radicalità,  ed al destino scelto come cosa nuova/originaria, è insegnamento atemporale, con una inequivoca matrice sacrale.


D- Piu' nello specifico, quali valori Tradizione e Avanguardia veicolano (o non veicolano?), oggi?
 R – L'autentica aristocrazia sa del popolo come propria base organica, vive la partecipazione come consensuale veicolo di inclusione e di "trazione verso l'alto", e sente il destino come una tragicità non apocalittica/demenziale e/o piagnona/buonista e/o nevropatica/medicalizzata, ma come l'imboscata dell'essere che ci deve trovare nella disponibilità vera del sempre possibile… senza l'illusione indecorosa dell'ultimo uomo, (la lasciamo volentieri agli altri), quella della fine ineluttabile. Infattti il clinamen ci indica perfettamente la deriva verso il basso e le correzioni necessarie, che pure all'occhio penetrante appaiono sovente ben insufficienti. Ma ogni nascita ha in sorte la propria prova e ci può essere in essa una gioia forte e ridente seppurfuggitiva


D- E per la storia, in particolare, del popolo italiano?
 R – Alla commemorazione di Gentile, Biggini rivelò una battuta tragica del "Professore", qualche giorno prima…: ci vorranno due o tre secoli, perché l'Italia si possa riprendere…   E l'Italia non sarà più quella, ovviamente… ed il mondo non sarà più quello… ma gli uomini nascono necessariamente, le generazioni si rinnovano necessariamente, il sangue necessariamente si rigenera, la pesanteur necessariamente dovrà sempre essere contrastata dalevitas e gravitas mirabilmente accordate… ognuno avrà il suo compito ed il destino ancora saprà, in mezzo ad inaudite defezioni, contrapporre  sempresublimi eroismi

domenica 8 dicembre 2013

L'Avanguardia come Tradizione 2.0: intervista a Paolo Melandri

* by Eccolanotiziaquotidiana-Roma e provincia
**PAOLO MELANDRI (Faenza. 1974), scrittore e musicologo, docente liceale a Faenza, laurea in Filologia (studi con Italo Mariotti), saggi su Ennio editi su varie e prestigiose riviste; oltre a numerosi articoli dedicati ai rapporti intertestuali tra autori recenti e antichi, con una predilezione per Petrarca, Pascoli e D'Annunzio;
collabora con alcune delle più importanti riviste italiane di filologia e di letteratura. Diversi inediti, inoltre, poesie e saggi nel blog magazine Nuova Oggettività, del cui movimento è aderente. Ha pubblicato (Poesia) "Canti della Stagione Alta " (Nightingale's, a cura di A. Cappi e con illustrazioni di C. Reggiani), 2000; "Novellette" (Casanova Editore, 2006), " Il fiore di Calliope" (Campanotto Editore,2007), "Nell'anima" (Quattordici poesie di Paolo Melandri, musicate da Histrix e illustrate da Cesare Reggiani) Mobydick (collana "L'immaginario", 2010). È membro del "Comitato Scientifico per l'Edizione Nazionale delle opere di Giovanni Pascoli" (Saggistica), "La Cetra scordata" (La Carmelina, 2013) su Mozart… e "AA.VV. Per una Nuova Oggettività (Libro Manifesto)", Heliopolis (2011).

D- Nella recente presentazione a Roma del progetto dei libri Nuova Oggettività, uno dei focus… certamente il tema avanguardia tradizione: sintesi aperta possibile?
R- Nella nozione di tradizione rettamente intesa, cioè come cernita di quanto più significativamente ci è stato tràdito, è già implicita l'idea di re-invenzione araldica, all'avanguardia: l'unica forma di creatività che ancora ci è concessa.

D- Più nello specifico, quali valori Tradizione e Avanguardia veicolano (o non veicolano), oggi?
R- Valori fondanti per il tradizionalista d'avanguardia il paidéuma, l'apertura, l'onestà intellettuale; disvalori fondamentali: art pour l'art, disimpegno programmatico, fumogena cortina relativista.

D- E per la storia, in particolare, del popolo italiano?
R- Sì all'italianità nel mondo, sì a Monteverdi, Metastasio, Pergolesi, Marinetti, ecc.; no alle mode culturali "italiote", come ermetismo quasimodeo, scopiazzature hoelderliniane di Zanzotto, ecc.

sabato 7 dicembre 2013

Avanguardia come Tradizione 2.0? Intervista a Fabio Scorza

Fabio Scorza filosofo 2.0*by Eccolanotiziaquotidiana- Roma 




  













D- Nelle recenti presentazioni a Roma e Milano del progetto e dei libri Nuova Oggettività, uno dei focus… certamente il tema avanguardia tradizione: sintesi aperta possibile?
Certamente la presentazione ch’è avvenuta ad esempio a Roma recentemente, è un evento molto importante e testimonia quanto il “Futurismo”, ch’era stato dato per morto, sia invece vivo e vegeto. Personalmente, essendo uno spirito nomade, non credo di appartenere a questo movimento culturale, con il quale sono abbastanza critico, come non appartengo a nessun altro movimento, ma di sicuro ne apprezzo alcuni aspetti. La sintesi che si potrebbe fare tra avanguardia e tradizione è la seguente: la tradizione è diventata tale solo perché appartiene a un passato che è stato assimilato e tramandato, per questo si chiama tradizione; ma la stessa tradizione era avanguardia a suo tempo e, l’avanguardia di oggi sarà la tradizione di domani.

D- Più nello specifico, quali valori Tradizione e Avanguardia veicolano (o non veicolano?), oggi?
I valori che, ai più, veicola la tradizione sono quelli che sono stati imposti dai governanti succedutisi nei millenni passati; quelli che, invece, veicola agli spiriti liberi, sono quei valori che si sono imposti da soli in quanto dati dalla natura stessa, e che solo le persone più aperte e disposte a dubitare riescono ad accogliere, a sviluppare con molta fatica, ma con grande abnegazione e a veicolare. I valori che dovrebbero essere veicolati dall’avanguardia sono proprio i secondi; purtroppo non sempre è così e molti avanguardisti, cadono nella trappola delle certezze e, altamente condizionati dai valori descritti nel primo caso, rischiano proprio di essere il veicolo di tali valori: quei valori che hanno portato il nostro pianeta così come oggi lo viviamo, o meglio ancora, lo sopravviviamo.
D- E per la storia, in particolare, del popolo italiano?
Non sono un gran conoscitore di storia, e sinceramente, ritengo che la storia sia stata molto condizionata dai governanti di turno. Come sappiamo bene la storia la scrivono i vincitori, coloro che detengono il potere in un determinato momento, e per voler fare una citazione, vorrei citare una bellissima e significativa frase scritta da George Orwell nel suo libro “1984”: “Chi controlla il passato controlla il futruro; chi controlla il presente controlla il passato”. Detto questo, posso solo aggiungere che la storia dovrebbe insegnarci molto, ma che bisognerebbe saperla leggere, e per farlo, è necessario avere un approccio molto critico e affidarsi al parere di storici che abbiano delle posizioni divergenti tra loro. Credo che la storia dell’italia, più che del popolo italiano che di per sé ritengo non esista, abbia dato prova che questa penisola, che prende il nome dall’attuale Calabria, ha sempre dimostrato di essere la patria di molti avanguardisti:uno fra tutti Leonardo da Vinci, almeno per come intendo io l’avanguardismo e il futurismo; ovvero la capacità di menti brillanti che sappiano proiettarsi e incidere nel futuro attraverso l’analisi della storia e gli indizi del presente.

mercoledì 9 ottobre 2013

Nuova Oggettività a Roma-----




*NONOSTANTE LE CENSURE DELL'INFAME STAMPA FERRARESE- TRANNE - NERONE DOCET- LA NUOVA FERRARA-  "VI RINGRAZIO" DIREBBE WEBMIND (ORA OK E PROFESSIONALE LA NUOVA FERRARA) ECCO IL RESOCONTO UFFICIALE.... E DI SEGUITO I RILANCI SULLA STAMPA NAZIONALE-  COMPLIMENTI ANCORA UNA VOLTA  I N  PARTICOLARE ALL'INFAME UFFICIO STAMPA DEL COMUNE DI FERRARA E IN  PARTICOLARE A QUEL DIVERSAMENTE GIORNALISTA  ZANGARA DI CRONACA COMUNE FERRARA CAPACE ANCORA UNA VOLTA DI CENSURARE L'AVANGUARDIA LETTERARIA FERRARESE (7-8 SCRITTORI FERRARESI NEI VOLUMI A PARTE IL CURATORE SOTTOSCRITTO STESSO  ROBY GUERRA-  

http://www.teatro.org/rubriche/altre_arti/presentazione_imperdibile_di_libri_imperdibili_a_roma_38513

Resoconto presentazioni libri Nuova Oggettività

Galleria l'Universale Roma, Venerdì 27 settembre 2013 ore 21.



Con la calda e pienamente collaborante ospitalità di Maurizio Messina alla Galleria L'Universale di Roma abbiamo presentato in modo del tutto informale in un clima di totale libertà espressiva che si è nutrita anche di critiche intelligenti e rigorose il secondo libro/idea collettaneo: "Per quale motivo Israele può avere 400 testate atomiche e l'Iran nessuna? - L'impero interiore", l'instant book "Al di là della destra e della sinistra…", ben editi ambedue dalla Carmelina Editrice di Ferrara di Federico Felloni e nuovamente il nostro primo comunitario libro/manifesto Heliopolis 2011. Sono stati affrontati i molti motivi che erano stati alla base di qualche autoesclusione e comunque di rilevanti e del tutto legittime critiche al progetto, soprattutto del secondo libro/idea, (essendo costitutivmente l'instant book un'intelligente e tempestiva ricognizione delle contestualità ideali e filosofiche attualmente agenti nel campo più allargato ed anche nello stesso orizzonte che coordina somma e divide - per idealità progetti e personalità agenti - assieme i molti amici e corrispondenti della Nuova Oggettività). Rispetto a "Per qual motivo…?" che fin dall'inizio si era posto proprio come una scelta provocatoria, era giusto preventivare legittime e consistenti obiezioni ma anche una certa scontata opposizione di tipo "letteralista", posto che la logica del libro/idea, da noi ormai programmaticamente messa in opera non solo a livello di tematica collettiva/comunitaria ma come una sorta di koan esperibile e falsificabile, ancor prima di essere valutata contenutisticamente dovrebbe poter essere anche (forse prima) valutata dal punto di vista della complessione rivolta sia all'interno che all'esterno. Alcuni sagaci osservatori riportano che il libro preso in mano e leggiucchiato viene accantonato rapidamente dal colto e dall'inclita che forse molto colto e inclita non è, ma che probabilmente è solo latta riverniciata di frasi fatte e di pensieri scontati. Ma questo sembrerebbe essere una risposta acida ad un rifiuto legittimo, mentre è proprio il cammino di azione/reazione che si deve perseguire quando si attua un preventivato percorso inattuale, seppur privo di strombazzamenti e di scontatissimi paludamenti. Alcuni degli amici grandi e stimabili - quelli che hanno superato l'incomprensione basale - sono però giunti a revisionare la loro prima impressione proprio perché, ormai stanchi delle logiche motiliste o di prima reazione e giustamente nauseati degli atteggiamenti paludati e saccenti, quando non tromboneschi, scorgono la potenzialità, magari ingenua o parziale e la purezza dell'intento prossima ad una buona intuizione e realizzazione. Ripeto però che personalmente sono contento - mi si possa credere o no - del livello di critica serrata, come pure del sostegno convinto alla logica del libro/idea, perché ambedue si muovono sul piano della verità e sono espressi da persone che altamente stimiamo e con cui siamo orgogliosi di intrattenere amicizia e collaborazione, sia pur di volta in volta e con differenti gradi di partecipazione… Quando si vede una cosa nuova e viva muoversi, che accetta il dialogo e la differenza intrinsecamente e non artificiosamente e pure vuol dirigersi nella terra di nessuno (evidentemente bombardata da tutti) che sta tra il minimo comune multiplo ed il massimo comun denominatore (perché altri percorsi sono oggi improbabili quando non risibili o patetici), tutta la nostra capacità di essere autenticamente liberi e produttivi deve esser messa in gioco. Il nostro portavoce Giovanni Sessa, con la sua estrema capacità di riassumere verso l'Alto e l'Altro, ciò che è di base e di formazione ma spesso divide ed incapacita, ha saputo ripercorrere dialetticamente ma con una forte resa emotiva, nella direzione dell'identità plurale ma con la luce in fondo al tunnel del sempre possibile, i passi sapienti della sua Postfazione al libro/manifesto ed ha così integrato i preventivati interventi, ognuno a suo modo vero ed illuminante di Matteo Marconi, di Vitaldo Conte, di Roby Guerra e di Antonio Saccoccio, che si sono aggiunti a tante conversazioni ulteriormente incrociate e coinvolgentemente ricche dei presenti, tutti amici di valore. Ora credo che sia utile riflettere sul fatto che, direttamente proporzionale alla mancanza di una rigidità da carapace, si sia manifestata un'atmosfera di potenzialità non idilliaca (falsa) ma produttiva del terzo, e che questo però non ci salvi in una irresponsabilità compiaciuta ma ci metta tutti nella giusta tensione da allarme. Infatti nella seguente riunione di Segreteria della Nuova Oggettività, nel giorno di sabato 28 settembre e quindi in una logica ben diversa per finalità e responsabilità, si è preso atto di una difficoltà estrema che dovrà essere risolta forse con diverse soluzioni di cui abbiamo già peraltro ampiamente dibattuto (più del solito) e di cui faremo seguito ancora nei prossimi giorni di scambi interpersonali.

Un grazie a tutti ed una richiesta ulteriore di amicizia collaborante con un singolo

vale

Sandro Giovannini



Pesaro, 29.09.2013


giovedì 14 marzo 2013

Roma 2 marzo '13: resoconto riunione, N.O. futuro prossimo


 
 
 
NUOVA OGGETTIVITA’.Resoconto riunione SABATO 2 marzo 2013 ore 16-19



A Roma, ospiti di Luisa Pesante e con la partecipazione di Giovanni Sessa, Sandro Giovannini, Francesco Mancinelli,

Francesco Sacconi, Alessandro Guzzi, Teodoro Klitsche de la Grange,

Elisabetta Oggero, Mario Farneti ed il figlio giovane archeologo.



Come sempre abbiamo compiuto la nostra verifica in due momenti:

Milano giovedì 7 febbraio, ospite Stefano Vaj e Roma, Sabato 2 marzo, ospite Luisa Pesante.

A Roma abbiamo ripercorso attentamente i punti richiamati nell’ultima comunicazione che ci ha fatto da guida per i 2 incontri:



1) il libro-idea, la proposta, la richiesta, la raccolta testi, l’indagine editoriale e tutti i passaggi successivi;

2) l’instant book a cura Roberto Guerra anch’esso in fase risolutiva;

3) latavolettaHeliopolis mia di promozione all’imminente libro di Giovanni Sessa su Emo, anch’essa quasi pronta;

4) la collaborazione nostra alla rivista BVS, Biblioteca di Via Senato, di Milano, in via di revisione e rilancio con la nuova direzione;

5) il libro a cura di Federico Prizzi su “Mussolini...”di Pierre Pascal a partire dai 2 numeri passati di “L-T”, editore NovAntico.



1) Il libro-idea“Per quale motivo...?” si afferma ancor più del precedente libro-manifesto, come una scelta di metodo. Al di là della provocazione specifica e delle sue ricadute positive o negative, quindi, resta e si conferma già, la potenzialità di una nuova scelta, oltre il 2013 e 2014, (che sarà il presumibile arco temporale naturale in cui cercare di fare il meglio possibile per il libro-idea). Nuova scelta che dovrà essere impostata a breve, essendo i margini tra ideazione e realizzazione necessariamente ampi. Procederemo con lo stesso stile, sia propositivo che realizzativo, e quindi abbiamo esaminato varie opzioni, ma essendo prematura ogni decisione, lasciamo alla fantasia ed all’esperienza di ognuno dei disponibili di fornirci suggerimenti validi, che comunque si sono già affacciati. E’ importante comunque parlare nello specifico di una “sequela”, altrimenti la nostra azione rimarrebbe estemporanea e legata ad un apparente kairosnon organicamente percepito e percepibile. Del libro-idea, abbiamo anche valutato la non esaltante corposità, legata però all’impostazione che abbiamo voluto fin dall’inizio: un testo facilmente leggibile e valutabile. La velocità e valutabilità rimane comunque tutta apparente, perché il testo riserva più di una sorpresa, sia per la qualità degli interventi, che per la complessità dell’impostazione generale. Abbiamo anche riferito della campagna “informativa” che abbiamo compiuto verso tutte le case editrici, più a valore scaramantico ed appunto informativo, che per una reale necessità intrinseca. Nello specifico la paura fa spaventoe quindi molte cose si possono intuire al volo, qualsiasi sia l’operazione di velatura. La Signora Elisabetta Oggero, titolare della Arktosha comunque generosamente ripetuto in riunione la sua disponibilità che valuteremo con molta gratitudine ed attenzione. Si tratta solo di mettere in parallelo alcune delle cose che hanno fatto pervenire la precedente pubblicazione del libro-manifestoa quel minimo di vendita (circa 650copie ad oggi) e possibilmente migliorare ancora. Abbiamo quindi inquadrato il problema in: - una prenotazione preventiva fatta direttamente da noi prima e“da poter offrire ad un libraio amico” che si renda naturalmente accettabile e che professionalizzi un minimo i mesi successivi all’uscita, - una distribuzione minima ma efficace, - un inserimento in tutte le principali librerie elettroniche. Da parte di ognuno dei presenti comunque sono stati avanzati osservazioni e consigli. Per quanto riguarda le nostre valutazioni complessive sul merito dell’impresa del libro-ideaovviamente ognuno di noi avrà prima o dopo una sua impressione definitiva ma ciò che conta è che si sia riusciti ancora a trovare un punto efficace di raccolta e rilancio. Indispensabili. E questo vale anche per il futuro.

2) L’instant-book “Al di là della destra e della sinistra - Dopo il libro manifesto della Nuova Oggettività”a cura di Roberto Guerra nostro valente blogger, è quasi pronto, anch’esso. E’ stato ribadito il carattere ben diverso del testo in questione da quello del libro-idea. Questo testo serve a fare una ricognizione del tutto diversa: attenta alle varie opzioni contestuali, di informazione interna ed esterna. Compone, anche con maggiore attenzione verso il presente, un’immagine nostra altrimenti consapevolmente e felicementeancorata ad un tempo impregiudicato.

3) La tavoletta Heliopolis a mio nome, dal titolo “Nel presente eterno, la felicità delle cose. Note di Sandro Giovannini al testo di Giovanni Sessa su Emo” è anch’essa quasi pronta dall’artigiano che la prepara per la copertina in pergamena naturale ed in nappa e pronta al lancio (quando lo daremo) dallo stampatore che la farà. 100 copie previste. (Valore commerciale ordinario Heliopolis circa 100 euro, per gli amici 10)

4) Abbiamo meglio chiarito i termini della collaborazione a noi offerta dalla rivista diretta da Gianluca Montinaro. I presenti si sono detti disponibili e quindi si procederà con una scelta che di numero in numero valuterà Gianluca stesso sulla base delle disponibilità effettive e come da sua mailche ha fatto prontamente seguito alla mia. Siccome i tempi di un mensile sono comunque stretti si consiglia di prendere contatto direttamente con Gianluca per i rapporti come da lui gentilmente già comunicato appunto a coloro che abbiamo solo provvisoriamente indicato come amici validi e richiedibili. Io rimango comunque subito e sempre a disposizione di tutti per ogni informazione necessaria al proposito.

5) Ho informato anche sul libro Pierre Pascal/Mussolini, in fieri dalla NovAntico, a cura di Federico Prizzi. Libro, a mio parere di grande contenuto ed importanza storica, pronto anche a sfatare ogni possibile nostra forzata e forzosa recinzione (ingenerosamente come minimo) in un solo decretato spirituale ed intellettuale recinto. Chi volesse nel frattempo ordinare il nostro già uscito dalla stessa NovAntico “Anima/spada, anima/libro, la vita dialogante di P.F.R.” (sul grande Pio Filippani Ronconi),libro che merita di essere letto e posseduto,sempre a cura Federico Prizzi,uscito recentemente, potrà farlo: www.novantico.com 335.5655208 o fax 0121.71977 o prizup@libero.ito a me direttamente. Chi lo ordinerà a me direttamente, 338.9089828 giovannini.sandro@libero.itpagando complessivamente 20 euro, avrà in omaggio un bellissimo testo a suo tempo stampato dall’Heliopolis.



Si è poi discusso di molte altre situazioni con riguardo alle nostre attività future di pensiero/azione. E’ stata data anche un’indicazione di un possibile coordinamento su alcuni specifici filoni culturali, opera fino ad ora sempre sentita ma mai attuata, perché oltremodo difficile ma alla lunga indispensabile, su ci dovremo trattenere più e meglio in altra sede. Non si tratta di orientare alcuno, operazione di questi tempi ancor più risibile di sempre, ma solo di consigliare i migliori a ragionare anchein termini comunitari. Anche qui chiediamo il massimo contributo possibile, fattivo... Si è anche detto della necessità di fare ulteriore distribuzione per il precedente libro-manifestodell’Heliopolis, che per i prossimi anni, in qualità d’operazione non di routine ed unica per risultato nel nostro panorama, sarà in grado di seguirci comunque. Anche qui aggiungerò in omaggio (sempre per complessivi 20 euro) un libro Heliopolis. La nostra ospite Luisa Pesante si è anche generosamente offerta di fornirci un’opportunità per un’operazione di “messa in web” generalizzatadi nostre opere, facendo forza su potenzialità a lei riferibili, cosa che sperimenteremo appena possibile, comunque a breve.



Attendiamo comunque vostre valutazioni ed il conforto di un seguirci nel nostro lavoro che vuole inserirsi stabilmente - senza nessuna spocchia ma con una calma valutazione del detto e fatto - nella durata. Senza minimamente illudersi di alcunché, né nel bene come nel male, (soprattutto di questi tempi) facendo forza su di uno stile di pensiero/azioneche fino ad ora ci ha sostenuto regalandoci anche la bellezza ineguagliabile dell’amicizia disinteressata e del consenso critico di persone d’autentico valore.



Sandro Giovannini, domenica 3 marzo 2013