sabato 2 giugno 2012
Futuro Oggi: l'Associazione Filomati (AF) by Phi Greco
venerdì 1 giugno 2012
Intervista a Danilo Campanella: il computer come Ideogramma 3.0
D. Campanella: il Computer come un superideogramma?
Se per ideogramma intendiamo un “significante” corrispondente a un significato, viene da se che esso permette la comunicazione, anche scritta, tra popoli di lingue differenti. Il computer non fa altro che “amplificare” questo concetto, diventando, come lei ha detto, un superideogramma.
D. Campanella: connessioni con certa ricerca junghiana, M.L. Von Franz (Tracce del Futuro) su certa altra cibernetica di matrice storico-scientifica cinese ad esempio?
Le connessioni si trovano sempre. Una volta U. Eco riuscì a trovarne una collegando due termini molto distanti tra loro (Platone e salsiccia). Tuttavia in questo caso è verosimile un collegamento con il nostro tema e il lavoro di ricerca dell’allieva di Jung, che scrisse molto sul significato del simbolo e del segno. In un suo saggio in particolare, “Tracce dal futuro, divinazione e tempo”, riscontriamo che “potrebbe” esistere un ordine naturale prefissato nell’universo. Ne deriva che il destino avrebbe una valenza “teologica”, e il futuro sarebbe conoscibile attraverso lo studio dei simboli che ci sono attorno a noi (anticamente era la divinazione) ed è certo che il legame tra matematica e teologia nella cultura cinese era molto forte. Con questo non voglio dire che gli antichi cinesi ritenessero l'universo creato, come neanche i buddisti, e i confuciani parlano ben poco di Dio, ma la tesi piu' diffusa e' che l'universo e' sempre esistito, come anche l'anima individuale. Ergo la divinita' non e' un ente, separato dal mondo, ma uno status al quale tutto il mondo tende, insieme alle stesse anime individuali. In occidente si avvicina molto a questa visione orientale la teosofia o l'antroposofia.
D- Campanella: matematica quantitativa e "qualitativa", una sintesi possibile?
Per i Cinesi era possibile, ma anche per Pitagora. La cosiddetta matematica “quantitativa”, è quella a noi familiare. Nell’antica scuola pitagorica troviamo la presenza di un altro versante della matematica, quello mitico-simbolico, o qualitativo, che per essi era molto più importante, in quanto punto di riferimento per esprimere la loro Teoria del mondo, attraverso un versante "qualitativo" che non si occupa della “quantità”, ma si rivolge invece alle energie cosmiche ed al loro Principio. Inoltre applicando l’Esortazione alla filosofia di Giamblico (sorreggere le cose pensate grazie a immagini simboliche “segnavia” o di sostegno, è possibile avvicinarsi alla meta, alla contemplazione delle idee eterne, alla cosa pensata e al suo più intimo significato.Galileo diceva che il mondo è fatto di simboli, e la matematica è il linguaggio di Dio: « La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »(Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI).Per dirla enfaticamente, i simboli sono intorno a noi, e per comprendere il reale vanno codificati. Gli antichi Cinesi nell’”invenzione” dell’I Ching volevano comprendere i mutamenti e oltrepassare quel sottile confine che vige tra materiale e immateriale, tra visibile e invisibile, oltre quel muro immaginario, esistente solo nella mente di noi occidentali, che separa la scienza e la fede. Noi scienziati “crediamo” in ciò che vediamo, e su questo si basa il nostro metodo. Ma io mi domando: vedere non è appunto credere?
(Roby Guerra)
domenica 27 maggio 2012
Associazione Filomati- Roma... : intervista
all'intervista risponde il Direttore Genale internazionale dell'Associazione Filomati, il Tetrarca Luca Masala.
Domanda- Filomati," logo" culturale suggestivo, tra futuribile e ...Club di Roma di Peccei memory o persino Royal Society in download...
Ri Risposta. Il simbolo dell’Associazione Filomati è la lettera greca Φ attorniata da due rami di alloro con otto foglie ciascuno, tale simbolo ha diversi significati storici: simboleggia le radici elleniche dell’associazione, la sua vocazione verso lo studio e la cultura, la sua propensione al dialogo e il suo rifiuto all’uso della violenza proprie della tradizione alessandrina. Questi concetti, per quanto possano essere antichi hanno una valenza assoluta ai giorni nostri. Ogni Filomate possiede integrità morale e voglia di apprendere, senza preconcetti e discriminazioni, così come espresso nell’articolo 1 del nostro Statuto. Le società filomatiche, di cui l’Associazione Filomati è la realtà oggi più evidente e più presente a livello internazionale, sono nate per la conservazione della conoscenza, per la sua divulgazione e per il suo accrescimento. A livello sociale, invece, la comunità Filomatica si sviluppa sia come ambiente di progettualità, entro il quale sviluppare idee in principio allo stato embrionale e sviluppate poi con i mezzi dell’Associazione, sia come luogo socialmente utile per “attori” del mondo culturale, scientifico e filosofico (studenti, professori, imprenditori, professionisti, filosofi, scienziati, tecnologi…) nel quale essi possano conoscersi con più facilità, possano far valere le proprie idee, pubblicizzare i propri progetti e collaborare per la loro realizzazione.
D Domanda- Breve zoom sull'Associazione Culturale, attività generale, letteratura editoriale
R. Risposta-Le nostre pubblicazioni sono molteplici e di varia natura, ogni Filomate può esprimere la propria opinione ed è incoraggiato a farlo, abbondano forum e blog, riunioni e convegni. Ogni anno poi viene scelto un tema, tra quelli che vengono reputati i più attuali, per la realizzazione di un volume di approfondimento (quest’anno è stato scelto “L’informazione di massa: Studio e implicazioni della tecnologia nella politica moderna”). I Filomati possono quindi scrivere i loro articoli sul tema in questione e i migliori vengono scelti per la pubblicazione cartacea (oltre alla pubblicazione digitale) dopo l’esame di un Comitato Scientifico formato da accademici e professori universitari. Ad oggi le nostre pubblicazioni sono raccolte in due collane presso due case editrici (La Carmelina Edizioni e Nuova Cultura Editore) e contenute all’interno di un progetto creato ad hoc: Rerum Novarum.
D- Domanda- Filomati e ... transumanesimo + D- Filomati e ... Umanesimo
R. RISPOSTA Come affermato in precedenza l’Associazione Filomati cerca il dialogo e l’accrescimento culturale, è quindi normale per noi lo studio di diverse dottrine e correnti di pensiero, Transumanesimo e Umanesimo sono per noi un buon motivo di crescita culturale, di scambio di opinioni e vedute sul mondo che ci circonda. Se la tradizione filomatica viene dal mondo culturale Umanista, attraverso lo studio dell’essere umano e del suo sviluppo all’interno della società, raggiunge, nell’epoca contemporanea, la realtà Transumanista, ponendo un particolare accento sulla metodologia scientifica, sulla tecnica e sulla scienza. Oggi per meglio organizzarsi e ottimizzarsi l'Istituzione si radica in una gerarchia composta di gradi, (operatore, collaboratore e dirigente, detti Tecnomante, Tecnocrate e Tecnarca, oltre i quali vi sono gli ispettori, detti Tetrarchi, e il presidente, detto Primo Tetrarca) una gerarchia tecnico-scientifica, oserei dire Tecnocratica. Ma che non si pensi al governo tecnico! L’Associazione raccoglie a se persone che credono fermamente nei principi delle libertà fondamentali dell’Uomo, in simbiosi con l’ambiente che lo circonda, ma anche nel progresso scientifico, nell’educazione tecnologica, nella necessità di una società sostenibile e di una economia basata sulle risorse. La gerarchia indicata è estremamente mobile e totalmente basata sui meriti individuali e le abilità tecniche di ogni individuo, questa Tecnocrazia è la forma di "governo" ideale per la nostra associazione.
D- Domanda - Progetti prossimo venturi?
R. Risposta - In questo momento abbiamo molteplici progetti in corso, alcuni che hanno appena passato la fase di sviluppo iniziale e altri che continuano da anni, progetti di carattere nazionale e progetti destinati ai gruppi locali. Parliamo di progetti per il raccoglimento e la salvaguardia di dati storici, progetti per lo sviluppo economico, politico e sociale, progetti di informazione internazionale, progetti per lo studio e la produzione di materiale didattico, progetti di divulgazione culturale e di studio etc… Soffermarmi sui dettagli di così tanti progetti prenderebbe troppo tempo, quindi illustrerò solo uno dei progetti in questione, ancora in fase di sviluppo e destinato a tutti i membri dell’Associazione.
I nostri studiosi più esperti nel campo dell’associazione stessa (i Tetrarchi) stanno studiando un corso di formazione per i soci, con l’obiettivo di dare una maggiore comprensione dei meccanismi e della storia dei Filomati. Questo progetto è innovativo, perché ha l’intento di trasformare il concetto stesso di “associato” da “agente” passivo di un’associazione ad agente attivo, preparato, capace, pronto a contribuire pienamente sia all’interno dell’associazione, che nella vita di tutti i giorni, nel suo lavoro, nella sua comunità. Una persona proattiva insomma. Un Filomate, un amante dell’apprendimento. Il progetto è ambizioso e per ora ancora in fase di studio.
R. R.G.