Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta heidegger

Stefano Vaj-Heidegger e Transumanesimo...

  Stefano Vaj   Heidegger e transumanismo (immediate credit: @Lorenzo Di Chiara): "Quando invece Heidegger, da pensatore moderno, postcristiano , parla dell'esistenza umana come esistenza storica, e si attende un mutamento nell'essenza dell'uomo in seguito ad una svolta nella ventura dell'Essere, presupposto di tutto ciò è che una natura dell'uomo sempre uguale a se medesima non esista affatto. L'uomo ec-siste in quanto è in cammino verso qualcosa. E a ciò il pensiero di Heidegger non è meditazione orientale o contemplazione greca dell'Essere sempre identic o, ma è e vuole essere un essere-in-cammino moderno e storicamente condizionato". (Karl Löwith) Tutte le reazioni: 14 Ada Cattaneo e altri 13

Ormai solo un Dio ci può salvare Milano 1 marzo '12 Heidegger e la Tecnica intervista a Andrea Scarabelli

D. Heidegger e le Macchine, attualità transtemporale del Maestro europeo? R. Leggere Heidegger oggi, assieme a numerosi critici della tecnica come Jünger, Spengler, Schmitt, Sombart, è particolarmente funzionale. Certo, è pur vero che, sebbene sia possibile raccordare gli anni della crisi che viviamo con quelli che fecero da retroscena alle loro analisi, il nostro presente dispone di uno scarto incolmabile. Ragion per cui, è nell'ottica di nuove letture, di nuove integrazioni che occorre ri-percorrere i sentieri di ieri. La cultura delle nuove sintesi può dirsi, a tale proposito, estremamente fruttuosa nell'indicare nuovi tracciati, che si facciano carico delle domande che il nostro tempo ci pone eludendo, al contempo, l'insufficienza delle risposte sino ad ora fornite . D'altra parte, è bene ricordare che, come scrisse Goethe, la società che ospita il nostro incedere presenta una duplice sfaccettatura, tecnica e simbolica. Da qui, la necessità di elaborare un anti...

Tecnica e destino nell'ultimo Heidegger a Milano, 1 marzo '12 * a cura della rivista Antares

Visualizza immagine in Bing Edizioni Bietti Antarès - Percorsi Antimoderni Cattedra di Storia della Filosofia 1 Scuola Romana di Filosofia Politica ORMAI SOLO UN DIO CI PUO' SALVARE Tecnica e destino nell'ultimo Heidegger Saluti di Davide Bigalli (Università degli Studi di Milano) Andrea Scarabelli (Università degli Studi di Milano - Rivista Antarès) Relazioni di: Maurizio Guerri (Accademia delle Belle Arti di Brera) Alfredo Marini (Università degli Studi di Milano) Coordina: Davide Bigalli In occasione della ripubblicazione dell'intervista rilasciata dal pensatore tedesco allo Spiegel Giovedì 1 marzo h. 16.00 Università degli Studi di Milano via Festa del Perdono 7, Aula 113 Segreteria organizzativa: andrea.scarabelli@ edizionibietti.com 3492731027

Francesco Sacconi Nota Biografica

Francesco Sacconi Ha conseguito la Maturità Classica Perugia nel giugno 1994, e la laurea presso l’Ateneo di Perugia nel giugno 1999 con votazione massima, per la tesi intitolata Il recupero del nulla nell’ontologia del “primo” Heidegger .  (Photo) Ha frequentato corsi d’abilitazione e master ed è docente a tempo indeterminato per la scuola secondaria di primo grado dal 2008.  I suoi interessi vertono sul rapporto tra mondo della scuola e mondo del lavoro, sull’orientamento degli allievi agli studi e loro avviamento professionale, sulle tecniche di marketing e di comunicazione, sull’educazione all'interculturalità e alla cooperazione internazionale e sulla didattica e pedagogia generale.