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L'Olanda dopo Theo Van Gogh

da IL GIORNALE In tempi normali, le elezioni amministrative olandesi vertono sulle tariffe dei parcheggi, le tasse sui cani e la raccolta della spazzatura. Ma questi, per il Paese dei tulipani, non sono tempi normali. Dopo che la coalizione di centro-sinistra del premier Balkenende è saltata sul mantenimento del corpo di spedizione in Afghanistan e il Parlamento ha dovuto essere sciolto in anticipo, la consultazione locale di martedì ha assunto la funzione di sondaggio d'opinione per le legislative del 9 giugno, con particolare attenzione per le prospettive del Partito della Libertà (Pvv) di Geert Wilders, che gli avversari definiscono xenofobo, anti-musulmano e ultranazionalista, e che si propone di «sottrarre l'Olanda al dominio di una élite sinistrorsa che coccola i criminali e favorisce l'islamizzazione del Paese». Il risultato non avrebbe potuto essere più eloquente: pur essendosi presentato con le proprie liste soltanto in due municipalità su 394 - Almere e la capita...