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domenica 27 aprile 2025

SANDRO BATTISTI-Futurismi 2025

 San Zoon Bat  Realizzo che non ci sono più estensioni disponibili per pitturare le esplosioni interiori di purissimo nero a contatto, quello che ti porta nel dialogo del più perverso mondo siderale che ti scopa dentro l'anima la psiche la morte la fica la noia la potenza la devastazione di quel che non sarai mai stato ma che ora...

Respira. E affonda la tua carne psichica dura, nel suo territorio molle "amazing" di condensati aromatici.



martedì 15 aprile 2025

Giorgio Sangiorgi-Il Futuro?SCUDO EDIZIONI...

 

Natura e politica
Lo scopo primario delle creature viventi è sopravvivere. Per farlo esse devono adottare due strategie. Una prevede di sfruttare sapientemente le proprie qualità per prosperare in un ambiente dato, l’altra consiste nel prestarsi a mutamenti progressivi per adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente che li circonda. Cambiamenti che procedono inesorabili, caotici ma con metodo e che nulla può arrestare perché intrinsechi alla natura della fisicità e del tempo.
Contrariamente a quanto pensano in molti, l’uomo non è un alieno piovuto da una dimensione parallela, ma un’espressione di questo cosmo e una derivazione delle forme viventi che lo hanno preceduto, quindi risponde alle loro stesse logiche di sopravvivenza, conservazione ed evoluzione.
A mano a mano che l’ominide diveniva sempre più un essere mentale, e si affrancava dal bisogno di soggiacere alle condizioni ambientali, queste istanze si sono trasferite nella sua socialità e nella sua storia. Quindi, inevitabilmente nella politica che regola i rapporti tra di essi.
Ecco allora che le forze politiche fondamentali sono la tendenza al conservatorismo e al progresso. Nei secoli che ci hanno preceduto il conservatorismo l’ha fatta per lo più da padrone, perché è fatto per la gestione della quotidianità.
Poco spazio veniva concesso alle forze e alle persone più sensibili al mutare delle cose. Questo garantiva lunghi periodi di stabilità, tuttavia alla fine di questi il prezzo da pagare era ed è ancora molto alto, perché l’evoluzione, se compressa, comincia a rispondere alla logica dell’ebollizione dell’acqua. Un lungo periodo di silente preparazione che sfocia in una sorta di violenta esplosione.
Un evidente esempio di questo è la Rivoluzione francese, ma in fondo anche la seconda guerra mondiale potrebbe essere letta in questa logica.
Forse non a caso, proprio dal dopoguerra a oggi nell’occidente anglicizzato si è sviluppato un tentativo di regolamentare meglio quest’alternanza di forze; prima con lo sviluppo della democrazia, poi con il tentativo di sviluppare un sistema di alternanza di gestione politica tra progressismo e conservatorismo.
Il guaio però è che la potenza quotidiana della conservazione è sempre molto forte e quindi la verità è che i due partiti o movimenti in questione in genere sono costituiti da forme più o meno spinte di conservatorismo: i progressisti sono in realtà conservatori con qualche spruzzatina di progressismo, ma senza esagerare.
Il vero progressismo resta latente nella società, dominio esclusivo delle avanguardie, quando va bene, o degli estremismi. E, dato che il Mutamento è inarrestabile, questo ci espone lo stesso alla faccenda della pentola in ebollizione, cosa che vuol dire guai per tutti.
A questo si aggiunge il fatto, dovuto a una spinta evolutiva universale (cosa di cui sono personalmente convinto) o semplicemente per lo sviluppo storico dell’umanità, che la velocità del cambiamento sembra più alta che nel passato. Una velocità che aumenta ogni giorno di più.
Ciò a cui stiamo assistendo in occidente è quindi una veloce decadenza di questo progetto bipartitico, soprattutto dovuto al fatto che le forze della conservazione e del progressismo oggi si sono mescolate come in un frullatore, infuriando in ogni compagine politica e sociale come mai si era visto prima d’ora.
I possibili scenari quindi sono due.
Quello più probabile è un ritorno a un conservatorismo sempre più dispotico, che purtroppo, come si vede bene in tutto il mondo orientale, conduce a soffocamento, violenze e successive e cruente rivoluzioni.
L’altra via sarebbe trovare un sistema migliore per garantire un lento e fisiologico progresso costante che consenta il cambiamento sociale necessario alla società senza sconvolgere le sue attività quotidiane.
Cosa prevarrà?
Personalmente continuerò a mantenere la mia fede nell’Impossibile.

venerdì 1 novembre 2024

Riccardo Campa, Il Futuro senza Lavoro?

 https://www.youtube.com/watch?si=Nwg-zYcjK

 Una riflessione sull’emersione delle intelligenze artificiali interattive e sul loro possibile impatto sul mondo del lavoro 

Ci stiamo avviando verso una società senza lavoro?


 

Nuovo Libro Autunno 2024... 

Vi presento il mio nuovo libro: ‟Microcosmi e ingranaggi: Spiriti, corpi e macchine nelle politiche educative antiche e moderne” (Orbis Idearum Press, Cracovia 2023, p. 204).
Descrizione:
Per millenni, ad alcuni individui privilegiati è stato concesso di acquisire un’ampia erudizione volta a fare di loro dei ‟microcosmi”, cioè delle copie in miniatura del mondo conosciuto, mentre gli altri – i più – sono stati precocemente destinati a divenire meri ‟ingranaggi” della macchina produttiva. Seppure in forme diverse, ciò accade anche oggi. La differenza è che ora, per via della crescente specializzazione, anche i rampolli delle classi elevate sono sempre più spesso destinati a divenire ingranaggi, per quanto operanti in meccanismi di ordine superiore. La domanda fondamentale alla quale cerca di dare risposta questo libro è: che tipo di educazione dobbiamo dare ai nostri figli per aiutarli a vivere in un mondo sempre più tecnologicamente avanzato?
Lo trovate su Amazon in versione cartacea e Kindle a questo indirizzo: https://www.amazon.it/dp/
 
 



martedì 15 ottobre 2024

Computer Quantistici superirori?...

 https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/frontiere/2024/10/15/certificata-la-superiorita-dei-computer-quantistici_9e0f21b2-d192-4dc6-82e5-c215b9764022.html

 certificata in modo rigoroso la superiorità dei futuri computer quantistici rispetto ai computer classici: lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature, coordinata da Alexis Morvan di Google Research e del Centro di ricerca Ames della Nasa.

E' un lavoro teorico che per la prima volta dimostra che esiste un punto di rottura, una soglia oltre la quale i computer quantistici sono incredibilmente più potenti, soprattutto in specifici compiti come la simulazione delle molecole.

“E’ un ottimo lavoro, di grande qualità scientifica, che estende di fatto il terreno della quantum supremacy, ossia i tipi di azioni nelle quali i computer quantistici hanno migliori prestazioni