D- Marcello Darbo- sulla breccia e in attività dagli anni 70/80, esatto? Un rapido zapping?
R- Dagli 80/90, per la precisione , ho fatto i miei primi disegni nell’81, messi in mostra a Villaclasta (Ferrara) con il titolo di “disegni clandestini, perchè li facevo sui libri mentre studiavo da Sociologo a Bologna con Achille Ardigò, eccezionale Uomo Cristiano e Geniale Professore” Zappo”, seconda metà anni Ottanta, “Il Rivellino” a Ferrara.
Poi.. Firenze, Portomaggiore (Fe), Codigoro, mio Paese Natale(1957), tanto amato ancora, nel 1992 con il Maestro Farina alla “Galleria di Arte Contemporanea” (ora Museo Antonioni) del Palazzo dei Diamanti, per me una “Laurea” o Diploma di belle Arti ad honorem, essendo autodidatta, a parte nel 1985 i corsi dello scultore codigorese Massimo Gardellini, molto prolifici per circa un anno ho fatto piccole sculture e diversi bassorilievi, c’è l’ho ancora nel sangue, infatti dipingo a volte come scultore.
Nel 1993… scelto tra i 10 pittori di nuova tendenza della giovane arte italiana, migliori dieci Giovani Pittori Italiani, tra i critici Flaminio Goldoni, all’interno del “Circuito Giovani Artisti Italiani”, Bologna, Milano, Roma, Torino, Napoli, Palermo e Venezia per la Biennale Giovani del 1993 a Kualalampur.
….Uno scambio curato Paolo Balmase Gilberto Pellizzola nel 1994 Roma /New York rassegna “EUROPA-AMERICA ‘360′ E-VENTI”, 180 artisti segnalati da 60 critici italiani, poi la pittura per la Germania che mi ha accolto con affetto e apprezzamento nel 95 a Memmingen su invito della Associazione Italo-Tedesca della Città; nel1998 e nel 2004 invece a Kaufbeuren, per la mostra “Femmine”, invitato da Circolo d’Arte della Città e sponsorizzato da “Joas”, azienda della Città.
A Ferrara nel frattempo… il traguardo del 2000 all ’Istituto di Cultura Casa Cini” con il Grande Uomo e Critico Cinematografico per il Vaticano Franco Patruno, artista di vaglia e scrittore e Prete (con la P maiucola). A Ferrara Si sente molto la Sua mancanza di Promotore d’Arte e di Vita.
Ultima da ricordare in certo senso nel 2001 a Ferrara, “Cieli duri”, “galleria del Carbone”. Un modo poetico per pronunciare ce l’ho duro, per ridare dignità al Linguaggio Italiano. In quest’ultima galleria anche una delle mie mostre… ultimo periodo recente.
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FERRARA SUPEREVA
http://guide.supereva.it/ferrara/interventi/2011/02/intervista-a-marcello-darbo-quando-i-colori-parlano
Roby Guerra
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...