RECENSIONE PER L’ALBUM “BUTTERFLY EFFECT” DEI CHEMISTRY ROOM Siamo di fronte ad un album di quelli di cui ce n’era bisogno, un rock, che va dall’hard al metal, con vari e continui riff di una chitarra potente, versatile ed aggressiva. Richiama alla mente pezzi dei Led Zeppelin o dei Deep Purple per la loro evoluzione musicale all’interno dello stesso brano. Onirici viaggi, senza sonno, e simboli che avvertono di avvenimenti che non si possono mutare, leggi di causa ed effetto, sottoforma di brani da ascoltare fino a farli sciogliere dentro, per divenire poi parte del “io”. Questo gruppo nato da poco rende giustizia alla musica, all’arte e alla poesia musicale, riuscendo ad avere un feeling tra le persone, gli strumenti ed i pensieri del gruppo, come tante api, che pur rimanendo degli individui asestanti, costruiscono tutti un unico lavoro, irripetibile e completo. Maurizio Ganzaroli /Sands From Mars webzine WWW.MYSPACE.COM/CHEMISTRYROOM http://blog.libero.it/Aradia/8164914.html ...