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venerdì 30 dicembre 2011

Franco Cavazzini- book trailer Xibalbà: il romanzo ferrarese dell'anno 2011

Franco Cavazzini- Xibalbà (Davide Zedda editore, 2011)

Interview

D- Cavazzini, dall'imprenditoria alla scrittura, una svolta esistenziale?
R- Diciamo che come imprenditore, tra alti e bassi , non ho avuto molto successo. Forse in alcuni momenti ho avuto una fortuna(capacita?) decisamente favorevole. La scrittura arriva in un momento durante il quale non avevo assolutamente nulla da fare se non rimuovere il coltello nella ferita causara dalla sfiga. Un elogio a Stefano che ha avuto il demerito di spingermi a tanto-

D- In gioventù però lei ha fatto anche teatro, esatto?
R- Preferisco non parlarne . In effetti anche cinema (piccolo-piccolo). Di tutto ciò mi è rimasto un ricordo che ora non vorrei raccontare e, purtroppo ,la morte di un mio grandissimo amico , Julio Solinas, attore di razza che si è spento da poco mentre girava un film

Continua

http://www.youtube.com/watch?v=T4VSncjPpxk

mercoledì 10 agosto 2011

Franco Cavazzini- Xibalbà Tra Castaneda e Ferrara nel mondo

Nello specifico, rispetto al Maestro, la scrittura e le atmosfere, stratosfere, del nuovo talento ferrarese, risultano più fredde, europee e meno esoteriche: sorta anche, dislocato nel tempo e nello spazio, di diario interiore e dell'Anima, forse autobiografico pur appunto trasfigurato e immaginario.

E pagine anche, ad un certo punto, squisitamente ferraresi, laddove il protagonista, nato in Messico da emigranti della città estense (primo novecento), ritorna, anzi sbarca, quasi per caso, dopo un viaggio in Italia, nella città degli antenati, e per qualche strano ricordo d'infanzia irresistibile, per un certo periodo, l'ultimo della propria vita, come si vedrà, decide di fermarsi.

Nella passeggiata prolungata ferrarese, il protagonista, Juan..., vive quasi in conflittuale ma perfetta solitudine, con la cara compagnia di un cane nero, conosciuto nella golena del Grande Fiume Po che abbraccia Ferrara e periferia. In pieno centro storico, dove Juan cristallizza e memorizza la propria esistenza, piena di eventi e globalmente dolorosi, eppure sempre come firmati da una X misterica e ammaliante che trae origine proprio dal celebre “occultismo” o antica magia archetipicale del Messico e l'epopea dei Maya, Aztechi..

Ferrara, scettica per ..RNA.., delude il protagonista, il suo figlio d'oltreoceano tornato, persino lui, nonostante mezzo sangue ferrarese, nonostante la bellezza indubbia dei suoi monumenti e reliquie storiche, percepito (e autopercepito) comunque come uno straniero... La celebre magia di Ferrara, tuttavia, in certo modo s'interfaccia con il Juan ferrarese-messicano: materializzandosi in uno strano

personaggio che narra all'oriundo privo di radici, la leggenda storia del Mago Chiozzino, forse lo stesso Chiozzino, alchimista folle, ma scienziato d'altri tempi....

Tacitamente, Juan torna sui suoi passi: già ammalato, ritorna nel villaggio messicano, dove, a modo suo, proprio nella fontana centrale dove giocava da bambino e ascoltava il respiro zampillo delle leggende Maya- e dove continuano a giocare i nuovi bambini, scopre finalmente Xibalbà, il luogo mitico e segreto, secondo il folklore o la mitologia centroamericana, dove per incanto il puzzle si ricompone, in una catarsi dominata da una specie di sublime quiete dopo la tempesta della vita terrestre...

Epilogo peraltro ambiguo: Xibalbà pare la fine terrena di Juan, tuttavia bravissimo Cavazzini a narrarla come un probabile crisalide, quasi naturalistica, ecopoetica, dall'Inverno... alla nuova nascente Primavera... esistenziale.

mercoledì 22 giugno 2011

Xibalbà di Franco Cavazzini-intervista (Davide Zedda edizioni)

 

Franco Cavazzini XIBALBA'.jpg

 

Franco Cavazzini-XBALBA' (La Riflessione-Davide Zedda editore, 2011) http://www.lariflessione.net/dettagli.asp?sid=20988232020110616151229&idp=520&categoria=2

Interview
 

D- Cavazzini, dall'imprenditoria alla scrittura, una svolta esistenziale?
R- Diciamo che come imprenditore, tra alti e bassi , non ho avuto molto successo. Forse in alcuni momenti ho avuto una fortuna(capacita?) decisamente favorevole. La scrittura arriva in un momento durante il quale non avevo assolutamente nulla da fare se non rimuovere il coltello nella ferita causara dalla sfiga. Un elogio a Stefano che ha avuto il demerito di spingermi a tanto-

D- In gioventù però lei ha fatto anche teatro, esatto?
R- Preferisco non parlarne . In effetti anche cinema (piccolo-piccolo). Di tutto ciò mi è rimasto un ricordo che ora non vorrei raccontare e, purtroppo ,la morte di un mio grandissimo amico , Julio Solinas, attore di razza che si è spento da poco mentre girava un film
 

D- La sua opera prima: parole autobiografiche o romanzate, oppure un mix, puzzle di ricordi d'infanzia, dilatati in orizzonti più complessi e universali, esatto?
R-...Autobiografiche in modo assoluto sebbene romanzate e spostate nel tempo e nello spazio

D- Modelli letterari?
R-Castaneda e i grandi della letteratura Russa passata

D- La parola salva il mondo o non cambia nulla?
R- Credo possa cambiare solamente pochi attimi nella vita dei pochi che possidono sensibilità e inconsapevolezza. Comunque sia , forse (E DICO FORSE) la parola serve a qualcosa e nel mio libro a pag. 54 scrivo delle parole che" hanno il solo scopo di confondere, negare , ingannare...! eppure, senza le parole sarebbe difficile comprendere"

 

RobyGuerra

 

Franco Cavazzini http//:www.sun-life.it

sabato 25 settembre 2010

Xìbalbà di Franco Cavazzini

XIBALBA' (L'ultimo regno) storie di bambini nati liberi e cresciuti schiavi delle loro peculiarità
 
 

xìbalbà (l'ultimo regno)

 
Esordio letterario originale e interessante per il ferrarese Franco Cavazzini: per i tipi on line di Lulu e-commerce, network editoriale tra i più convincenti in certo marasma del nuovo settore nel web, ha appena pubblicato in versione libro on line ma soprattutto anche cartaceo, Xibalbà (L'ultimo regno). Storia e fantastoria particolare, sorta di fantastico realista, quasi alla rovescia rispetto a certa cifra del genere letterario, tra autobiografia e narrazione, ambientato nel primo novecento: un mix a scatola cinese tra Reale e Immaginario, dove il lettore subito è catturato in pagine dinamiche, scorrevoli, intimistiche e simultaneamente evocatrici di certo sè collettivo, non distinguendo più appunto tra i due codici, trasparentemente suggeriti, bisbigliati, urlati (ma a basso volume) dall'autore. In certo senso, contrariamente a certe modulazioni, in queste pagine, il fantastico è mera creta per il codice autobiografico, pur tuttavia, nella dilatazione delle vocali e le consonanti e le parole, all'improvviso il processo di scrittura si capovolge, o meglio, procede secondo scansioni a zig zag, quasi in un microrbolero - poeticamente parlando di colori che si accendono e si spengono, intermittenti. Evocazione della  libertà attraverso ll'archetipo del Fanciullo, la rivoluzione sempre incompiuta, ma possibile dei bambini, il Bambino interiore degli adulti, sempre pronto a rivendicare l'Azzurro e l'Arcobaleno contro il il Grigo o il Bianconero del mondo... Ottima ouverture!
 
Roby Guerra
 
LULU  Xìbalbà di Franco Cavazzini