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sabato 27 luglio 2019

Julius Evola - Antaios - Novità a cura di Luca Siniscalco

 
segnaliamo la pubblicazione di un volume curato dal filosofo  Luca Sinicscalco , che raccoglie gli articoli di Julius Evola apparsi sulla rivista tedesca «Antaios», diretta da Ernst Jünger e Mircea Eliade.
I cinque saggi, che spaziano dalla storia della religioni alla filosofia, lambendo questioni
di esoterismo, storia delle idee e polemica culturale, sono preceduti da una mia introduzione
e dalla prefazione dello studioso austriaco Hans Thomas Hakl.

Il testo può essere ordinato al seguente link: https://www.ilibridelborghese.it/prodotto/antaios-1960-1970-julius-evola/

.....
le prime recensioni, uscite su:




*AsinoRosso

giovedì 30 maggio 2019

Giovanni Sessa, libro su Evola, anteprima

Tra breve sarà nelle librerie a partire dal prossimo 26 giugno, il  nuovo libro di Giovanni Sessa (scuola romana di filosofia politica) sul  "nucleare"  Julius Evola e   l'utopia della tradizione  (Oaks ediz.) ,   figura del Novecento  speciale , ancora censurato dal pensiero  pensiero unico  dominante ed ideologico ...




domenica 13 novembre 2016

Roma, Galleria Universale. Convegno sul futudada Julius Evola, anteprima Dicembre 2016




Convegno di Studi

Julius Evola e la cultura tedesca
Fondazione Julius Evola
Casa Editrice Pagine


ROMA, Sabato 17 dicembre 2016, ore 16,00

Sala de “L’Universale” Libreria-Galleria delle Arti
Via Francesco Caracciolo 12, accanto al mercato Trionfale di Via A. Doria (Metro linea A fermata Cipro; Bus 490 - 495 - 492 - 913; Tram 19)




Relazioni

Ore 16,00: Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola,
Le ragioni di questo Convegno”.

Ore 16,30: Giovanni Sessa, “La Germania segreta nella promozione culturale di Evola”.

Ore 17,00: Giovanni Perez,“Evola e Nietzsche. Interpretazioni e risonanze”.

Ore 17,30: Massimo Donà, “Evola e Jünger. La potenza del negativo, tra scienza e magia”.
Ore 18,00: Antonio Caracciolo, “Evola e Schmitt. Due vinti sopravvissuti alla disfatta dell’Europa”
Ore 18,30: Apertura dibattito.

Ore 19,00: Conclusioni e chiusura dei lavori

Buffet

Per facilitare l’organizzazione dell’evento, in particolare del buffet conclusivo, si prega vivamente confermare la propria presenza, entro e non oltre Giovedì 15 dicembre, a Maurizio Messina: 339/4987052.


Segreteria organizzativa:
Giovanni Sessa
0775/434478
333/8289088


La locandina del Convegno "Evola e la cultura tedesca".

Giovanni Sessa

*nota di R.Guerra- Julius Evola wikipedia (nel bene e nel male... * si noti, ancora nel 2016! la contestazione alla neutralità di tale pagina wiki, molto rivelatrice sulla natura ideologica della cosiddetta enciclopedia on line italiana, vero esempio di schifo e fascismo rosso italiota, altro esempio del dilettantismo da un lato e della cattiva fede dei sedicenti buropatici di Wikipedia in Italia! probabilmente anche pagati spesso - almeno troppi... - al di là -sia ben chiaro- di tante altre voci e pagine  appropriate,  da precisa casta culturale nazionale)

https://it.wikipedia.org/wiki/Julius_Evola

it.wikipedia.org
Giulio Cesare Andrea Evola, meglio conosciuto come Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898 – Roma, 11 giugno 1974), è stato un filosofo, pittore, poeta, scrittore ed ...

sabato 8 ottobre 2016

Vitaldo Conte : le poesie di guerra di Evola

 
Sulla rivista Dionysos n. 1 sono uscite Le poesie di guerra di Evola in Raaga Banda con introduzione di Vitaldo Conte. Queste poesie corrispondono alla "fase futurista" di Julius Evola.
 

venerdì 9 gennaio 2015

Julius Evola e la casta ideologica...

Vitaldo Conte

 

...SEGNALIAMO .la testimonianza di Amedeo Canale per ora solo su Facebook, assessore alla Cultura e all'Istruzione di Reggio Calabria durante la mostra su Julius Evola, svoltasi in questa città 10 anni fa. Testimonianza che sta raccogliendo sempre più  consensi, SIGNIFICATIVI...
 

2005/2015...L'ARTE NON SI CENSURA!!!

“Julius Evola: arte come alchimia, mistica, biografia. Opere e documentazione”.


Dieci anni fa, Reggio Calabria ospitò una straordinaria mostra - articolata e ricchissima di pitture e documenti mai visti o esposti prima - di opere di Julius Evola. Artista mistico e sconveniente.

A due lustri dall'evento e a qualche settimana da un contestatissimo convegno romano...non posso non ribadire quanto, con forza, da Assessore alla Cultura e all'Istruzione del Comune di Reggio Calabria, volli quella mostra e quel ciclo di conferenze.

Realizzati grazie all'identità di visione, folle e coraggiosa, che condivisi e condivido con lo straordinario Curatore, il Prof. Vitaldo Conte e, soprattutto, in forza della disponibilità della Fondazione Julius Evola, di Gianfranco De Turris e delle Edizioni Mediterranee.

Credo sia giunto il momento che pubblicamente si sappia quanto, sin dall'inizio, fui osteggiato e boicottato (in maniera più o meno aperta) dai molti che, a Reggio Calabria come a Roma, sono appartenuti ad Alleanza Nazionale.

Notissimi Segretari politici e potentissimi Colonnelli, insieme ai proconsoli locali che masticavano amaro per aver DOVUTO accettare e sostenere un progetto culturale a loro incomprensibile, si impegnarono a far fallire il tutto fino all'estrazione dell'ultimo chiodo dell'allestimento.

Salvo poi, negli anni, senza pudore...tentare di intestarsene la paternità.

Troppo impegnativa la gestione di un argomento del genere.

Troppo sconosciuti i contenuti del pensiero evoliano...sbandierati con spavalderia ed incoscienza da certi ex missini solo per darsi un tono e solo per il fatto di ricordare qualche titolo di libro mai letto.

Troppo incomprensibile la posizione di un uomo di destra come me, da sempre ferocemente critico con i totem dell'Area politica di cui fa parte.

Quell'operazione non fu un gesto politico nell'accezione volgare e comune del termine!

Bensì un'impresa ardua ed ardita che liberò un pezzo di ARTE italiana dalle prigioni dell'oscurantismo ideologico di sinistra.

I pezzi sull'Unità e su Repubblica e gli improperi vomitati da diverse testate d'area la suggellarono.

Soldi pubblici sono stati spesi per realizzare un evento non agiografico e nostalgico...ma esclusivamente culturale!

Unico ed insuperato ancora oggi!

Di indubbio valore per chi, sul personaggio e sull'argomento, ha voluto vuole o vorrà condurre o produrre studi seri, scientifici, accademici.

L'Italia, l'ultimo lembo dell'Italia...ha offerto al mondo - il sito internet è stato clikkatissimo da diversi Paesi e le richieste dei cataloghi numerosissime - una rassegna di opere (pitture, disegni, scritti, sculture) di un grande artista DADA, isolandolo per quanto giusto e necessario dalla propria opera letteraria e filosofica.

Ha offerto al mondo l'artista Julius Evola...sconveniente e sconosciuto.

Per la primissima volta tutto intero.

Ed io, Amedeo Canale, oggi più di allora, sono orgoglioso di essere stato colui che, con gli strumenti di una democrazia spesso solo di facciata, l'ha pensata e resa possibile!
 
 

lunedì 29 dicembre 2014

Julius Evola oggi, tra Tradizione e Futurdada: intervista al filosofo Giovanni Sessa

 Roby Guerra



L'eredità di Evola: 40° anniversario della scomparsa
Recentemente, fine novembre, un convegno a più voci con relatori di spicco per l’anniversario di  Julius Evola, da un secolo…  quasi  figura complessa, controversa, ma indubbiamente geniale per la storia della filosofia italiana e contemporanea.

Tra essi, protagonista Giovanni Sessa, filosofo “romano” , curatore con altri de La Scuola Romana di Filosofia Politica (fondata a suo tempo dal compianto Gian Franco Lami), della rivista PoliticaMente, recente autore di una biografia sul filosofo veneto Andrea Emo, figura altrettanto paradigmatica di liberi pensatori italiani , politicamente e culturalmente scorretto, oggi rilanciato trasversalmente dallo stesso Massimo Cacciari.  Di seguito una intervista a Sessa che esemplifica i lavori in corso, oggi anno 2014, su Julius Evola, tra postfilosofia e nuova estetica forti e contro il pensiero liquido prevalente…

D. Quale bilancio è possibile trarre a conclusione del Convegno “L’Eredità di Evola” tenutosi a Roma il 29 Novembre scorso e che ha chiuso le celebrazioni del quarantennale della morte del filosofo?

R. Sicuramente un bilancio estremamente positivo. I relatori intervenuti, docenti di diverse Università italiane, quasi tutti prefatori delle opere di Evola edite dalla Mediterranee, hanno approfondito molti aspetti dell’eredità culturale del pensatore tradizionalista. In particolare, Massimo Donà si è occupato di filosofia evoliana, Romano Gasparotti di filosofia dell’eros, Vitaldo Conte di Arte/Poesia, Claudio Bonvecchio di Tradizione italico mediterranea, Davide Bigalli di ermetismo, Mario Conetti dei contributi storiografici di Evola, Giovanni Casadio degli studi evoliani di ambito storico religioso, Giuseppe Parlato di Evola e la Politica, Emilio Fabio Fabbri dei rapporti con l’Islamismo. Tutti hanno messo in luce la qualità e la potenza speculativa del pensatore romano, davanti ad un pubblico numeroso, partecipe ed attento. Quelli dei relatori sono stati contributi di elevato livello scientifico che hanno mostrato che, la libera ricerca, è in grado di abbattere preconcetti, pregiudizi e steccati ideologici di ogni specie. Il pensiero di Evola, alla fine dei lavori, è emerso in tutta la sua significanza, al di là delle esaltazioni agiografiche e delle demolizioni pregiudiziali, quale esempio di pensiero del Nuovo (possibile) Inizio europeo.
D. Sono quindi stati superati gli stereotipi che hanno ghettizzato per decenni Evola, qualificato da certi critici quale pensatore fascista, razzista, antisemita?
R. Se ci si attiene alle risultanze dei Convegni tenutisi quest’anno e organizzati dalla Fondazione Evola, se si leggono le molte opere dedicate al filosofo e le prefazioni ai suoi libri scritte da insigni studiosi di fama internazionale,  la risposta non può essere che affermativa. Purtroppo, permangono sacche residuali di “critici ad ogni costo”, i cui giudizi riduttivi, afilologici, affrettati e non storicamente contestualizzati, continuano a riproporre vecchi cliché. Se ne è avuto esempio nelle troppe critiche immotivate, da destra e da manca, suscitate dal Convegno del 29 novembre. L’evento ha sollevato un polverone, dapprima all’interno di una mailing list afferente ad un’associazione europea di Storia delle religioni di cui è parte in causa uno dei coraggiosi relatori, accusato esplicitamente di partecipare ad un consesso volutamente mirato ad una riabilitazione accademica di Evola. Le critiche sono divampate poi sul web e ad esse hanno risposto rappresentanti della Fondazione. Se a sinistra il luogo comune maggiormente riproposto in questi giorni è la solita accusa rivolta ad Evola di essere un pensatore, sic et simpliciter, fascista e razzista (per smentire la quale rinviamo al recente J. Evola, Mito e realtà del fascismo, Lucarini editore, Roma 2014 e a J. Evola, La Rassegna Italiana (1933-1952), Lucarini editore, Roma 2012), a destra ci si è scandalizzati del fatto che la Fondazione abbia organizzato l’evento assieme all’Accademia dei Filaleti, espressione di ambienti massonici. Chi ha assistito al Convegno sa bene che non vi è stata  alcuna strumentalizzazione “massonica” del pensiero di Evola, tutt’altro! Ciò che contava era individuare gli aspetti salienti della notevole eredità evoliana in termini culturali. Sono le letture “militanti” di Evola che Lami definiva “cursorie” , proprie ancora oggi di “evolomani” duri e puri, ad aver “sterlizzato” intelletualmente e politicamente la funzione che Evola avrebbe potuto svolgere da tempo nel mondo contemporaneo.
Al di là di questi ambienti residualmente critici,  crediamo che l’opera di Evola abbia cominciato a circolare ampiamente e possa sollecitare percorsi di vita e di pensiero inusuali, dei quali si sente improrogabile necessità.
D.E’ possibile ipotizzare un rilancio estetico di Evola? Quale ruolo riveste la “Metafisica del Sesso” nella complessa produzione evoliana?
R. La relazione che Vitaldo Conte ha tenuto al Convegno, ha messo in luce, e sull’argomento rinviamo agli Atti  non appena saranno pubblicati, la centralità del momento estetico in Evola. Quello evoliano è stato, come riconosciuto da Romano Gasparotti, innanzitutto un chiaro esempio di filosofia “all’opera”, che andava alla ricerca di una realizzazione, ma si badi, mai paga di sé. Una filosofia che faceva dell’operare un suo implicito correlato e che riconosceva , ab intiola sua inconclusività. Si tratta di pensare l’opera come non meramente cosale, sempre in fieriin quanto adesione ad un Principio infondato quello della LIbertà-Potenza che nel darsi, si trasforma. Per quanto attiene alla lettura evoliana dell’eros, bene ha detto ancora Gasparotti: l’unità originaria è un modello a cui tendere,nel quale i due poli del maschile e femminile interagiscono secondo modalità metamorfiche. La metafisica del Sesso è stata, per de Benoist, l’opera che presenta la vera opposizione  valoriale di Evola, quella che contrappone il maschile “positivo” al femminile “negativo”. Aspetto che nella relazione di Gasparotti è stato considerato come l’elemento “debole” dell’originale e ancora oggi stimolante (Metafisica del sesso è del 1958) proposta evoliana.  
 
INFO ulteriori
http://www.barbadillo.it/31102-roma-eredita-di-julius-evola-convegno-di-studi/


giovedì 10 luglio 2014

Novità: JULIUS EVOLA Antimoderno o Ultramoderno? di Paolo Rizza (Edizioni Solfanelli)



Paolo Rizza

JULIUS EVOLA

Antimoderno o Ultramoderno? 

Presentazione di Primo Siena




     Tracciando il proprio percorso culturale ed esistenziale ne Il cammino del Cinabro, Julius Evola ricordava che il suo «incontro con pensatori come Nietzsche, Michelstaedter e Weininger … valse ad alimentare una tendenza di base, anche se, a tutta prima, informe confuse e in parte distorte, quindi con una mescolanza del positivo col negativo.»
     Tale indicazione fornisce inoppugnabili riprove del fatto che il rapporto istituito dal pensiero del filosofo "trans idealista" con le dimensioni plurime della modernità, si rivela gravido di implicazioni ben più complesse di quanto non traspaia da giudizi e interpretazioni che tendono a isolare i presupposti della sua riflessione politica dal retroterra metafisico e intellettuale del tradizionalismo "neo-pagano".
     In conformità a questa fondamentale premessa, le pagine seguenti tentano di lumeggiare come l'opera evoliana sia caratterizzata da una paradossale e ardua coesistenza tra l'accettazione delle occultate radici esoteriche del mondo moderno e il ripudio delle sue conseguenti proiezioni storico-politiche.



[ISBN-978-88-7497-860-1]

Pagg. 96 - € 9,00



sabato 7 giugno 2014

La rivolta diversamente antimoderna di Evola: 80°, convegno di Roma


Convegno di Studi

Ottant’anni di
Rivolta contro il Mondo moderno”
Fondazione Julius Evola
Scuola Romana di Filosofia politica
Edizioni Mediterranee





ROMA, Sabato 7 Giugno 2014, ore 16,30
Sala de “L’Universale” Libreria/Galleria delle Arti
Via Francesco Caracciolo 12, accanto al mercato Trionfale di Via A. Doria (Metro linea A fermata Cipro; Bus 490 - 495 - 492 - 913; Tram 19)

Ore 16,30: Gianfranco de Turris, Segretario della Fondazione Evola,
Perché questo Convegno”.

Ore 17,00: Nuccio D’Anna “Una proposta di alternativa di civiltà”.
Ore 17,30: Luca Valentini “Visione prospettica e terza dimensione della storia:
l’attualità di Rivolta”.

Ore 18,00: Giovanni Sessa “Spazio, tempo, terra in Rivolta: per una
esegesi comparativa”.

Ore 18,30: Stefano Arcella “Americanismo e bolscevismo: fonti spirituali e
culturali della visione evoliana”.
Ore 19,00: Apertura dibattito.

Ore 19,30: Conclusioni e chiusura dei lavori

E’gradita la puntualità.

Per facilitare l’organizzazione dell’evento, soprattutto in vista del buffet conclusivo, si prega vivamente confermare la propria presenza, entro e non oltre Giovedì 5 Giugno 2014, a Maurizio Messina: 339/4987052.

Segreteria organizzativa:
Giovanni Sessa
0775/434478
333/8289088