segnaliamo la pubblicazione di un volume curato dal filosofo Luca Sinicscalco , che raccoglie gli articoli di Julius Evola apparsi sulla rivista tedesca «Antaios», diretta da Ernst Jünger e Mircea Eliade.
I cinque saggi, che spaziano dalla storia della religioni alla filosofia, lambendo questioni
di esoterismo, storia delle idee e polemica culturale, sono preceduti da una mia introduzione
e dalla prefazione dello studioso austriaco Hans Thomas Hakl.
Tra brevesarà nelle librerie a partire dal prossimo 26 giugno, il nuovo libro di Giovanni Sessa (scuola romana di filosofia politica) sul "nucleare" Julius Evola e l'utopia della tradizione (Oaks ediz.) , figura del Novecento speciale , ancora censurato dal pensiero pensiero unico dominante ed ideologico ...
Sala de “L’Universale” Libreria-Galleria delle Arti
Via Francesco Caracciolo 12, accanto al mercato Trionfale di Via A. Doria (Metro linea A fermata Cipro; Bus 490 - 495 - 492 - 913; Tram 19)
Relazioni
Ore 16,00: Gianfranco de Turris,Segretario della Fondazione Evola,
“Le ragioni di questo Convegno”.
Ore 16,30: Giovanni Sessa, “La Germania segreta nella promozione culturale di Evola”.
Ore 17,00: Giovanni Perez,“Evola e Nietzsche. Interpretazioni e risonanze”.
Ore 17,30: Massimo Donà, “Evola e Jünger. La potenza del negativo, tra scienza e magia”.
Ore 18,00: Antonio Caracciolo, “Evola e Schmitt. Due vinti sopravvissuti alla disfatta dell’Europa”
Ore 18,30: Apertura dibattito.
Ore 19,00: Conclusioni e chiusura dei lavori
Buffet
Per facilitare l’organizzazione dell’evento, in particolare del buffet conclusivo, si prega vivamente confermare la propria presenza, entro e non oltre Giovedì 15 dicembre, a Maurizio Messina: 339/4987052.
La locandina del Convegno "Evola e la cultura tedesca".
Giovanni Sessa
*nota di R.Guerra- Julius Evola wikipedia (nel bene e nel male... * si noti, ancora nel 2016! la contestazione alla neutralità di tale pagina wiki, molto rivelatrice sulla natura ideologica della cosiddetta enciclopedia on line italiana, vero esempio di schifo e fascismo rosso italiota, altro esempio del dilettantismo da un lato e della cattiva fede dei sedicenti buropatici di Wikipedia in Italia! probabilmente anche pagati spesso - almeno troppi... - al di là -sia ben chiaro- di tante altre voci e pagine appropriate, da precisa casta culturale nazionale)
Giulio Cesare Andrea Evola, meglio conosciuto come Julius Evola (Roma, 19 maggio 1898 – Roma, 11 giugno 1974), è stato un filosofo, pittore, poeta, scrittore ed ...
Sulla rivista Dionysos n. 1 sono uscite Le poesie di guerra di Evola in Raaga Banda con introduzione di Vitaldo Conte. Queste poesie corrispondono alla "fase futurista" di Julius Evola.
...SEGNALIAMO .la testimonianza di Amedeo Canale per ora solo su
Facebook, assessore alla Cultura e all'Istruzione di Reggio Calabria
durante la mostra su Julius Evola, svoltasi in questa città 10 anni fa.
Testimonianza che sta raccogliendo sempre più consensi, SIGNIFICATIVI...
2005/2015...L'ARTE NON SI CENSURA!!!
“Julius Evola: arte come alchimia, mistica, biografia. Opere e documentazione”.
Dieci anni fa, Reggio Calabria ospitò una straordinaria mostra -
articolata e ricchissima di pitture e documenti mai visti o esposti
prima - di opere di Julius Evola. Artista mistico e sconveniente.
A due lustri dall'evento e a qualche settimana da un contestatissimo convegno romano...non
posso non ribadire quanto, con forza, da Assessore alla Cultura e
all'Istruzione del Comune di Reggio Calabria, volli quella mostra e quel
ciclo di conferenze.
Realizzati grazie all'identità di visione,
folle e coraggiosa, che condivisi e condivido con lo straordinario
Curatore, il Prof. Vitaldo Conte e, soprattutto, in forza della
disponibilità della Fondazione Julius Evola, di Gianfranco De Turris e
delle Edizioni Mediterranee.
Credo sia giunto il momento che
pubblicamente si sappia quanto, sin dall'inizio, fui osteggiato e
boicottato (in maniera più o meno aperta) dai molti che, a Reggio
Calabria come a Roma, sono appartenuti ad Alleanza Nazionale.
Notissimi Segretari politici e potentissimi Colonnelli, insieme ai
proconsoli locali che masticavano amaro per aver DOVUTO accettare e
sostenere un progetto culturale a loro incomprensibile, si impegnarono a
far fallire il tutto fino all'estrazione dell'ultimo chiodo
dell'allestimento.
Salvo poi, negli anni, senza pudore...tentare di intestarsene la paternità.
Troppo impegnativa la gestione di un argomento del genere.
Troppo sconosciuti i contenuti del pensiero evoliano...sbandierati con
spavalderia ed incoscienza da certi ex missini solo per darsi un tono e
solo per il fatto di ricordare qualche titolo di libro mai letto.
Troppo incomprensibile la posizione di un uomo di destra come me, da
sempre ferocemente critico con i totem dell'Area politica di cui fa
parte.
Quell'operazione non fu un gesto politico nell'accezione volgare e comune del termine!
Bensì un'impresa ardua ed ardita che liberò un pezzo di ARTE italiana dalle prigioni dell'oscurantismo ideologico di sinistra.
I pezzi sull'Unità e su Repubblica e gli improperi vomitati da diverse testate d'area la suggellarono.
Soldi pubblici sono stati spesi per realizzare un evento non agiografico e nostalgico...ma esclusivamente culturale!
Unico ed insuperato ancora oggi!
Di indubbio valore per chi, sul personaggio e sull'argomento, ha voluto
vuole o vorrà condurre o produrre studi seri, scientifici, accademici.
L'Italia, l'ultimo lembo dell'Italia...ha offerto al mondo - il sito
internet è stato clikkatissimo da diversi Paesi e le richieste dei
cataloghi numerosissime - una rassegna di opere (pitture, disegni,
scritti, sculture) di un grande artista DADA, isolandolo per quanto
giusto e necessario dalla propria opera letteraria e filosofica.
Ha offerto al mondo l'artista Julius Evola...sconveniente e sconosciuto.
Per la primissima volta tutto intero.
Ed io, Amedeo Canale,
oggi più di allora, sono orgoglioso di essere stato colui che, con gli
strumenti di una democrazia spesso solo di facciata, l'ha pensata e resa
possibile!
L'eredità di Evola: 40° anniversario della scomparsa Recentemente,
fine novembre, un convegno a più voci con relatori di spicco per
l’anniversario di Julius Evola, da un secolo… quasi figura complessa,
controversa, ma indubbiamente geniale per la storia della filosofia
italiana e contemporanea.
Tra essi,
protagonista Giovanni Sessa, filosofo “romano” , curatore con altri de
La Scuola Romana di Filosofia Politica (fondata a suo tempo dal
compianto Gian Franco Lami), della rivista PoliticaMente, recente autore
di una biografia sul filosofo veneto Andrea Emo, figura altrettanto
paradigmatica di liberi pensatori italiani , politicamente e
culturalmente scorretto, oggi rilanciato trasversalmente dallo stesso
Massimo Cacciari. Di seguito una intervista a Sessa che esemplifica i
lavori in corso, oggi anno 2014, su Julius Evola, tra postfilosofia e
nuova estetica forti e contro il pensiero liquido prevalente…
D. Quale bilancio è possibile trarre a conclusione del Convegno
“L’Eredità di Evola” tenutosi a Roma il 29 Novembre scorso e che ha
chiuso le celebrazioni del quarantennale della morte del filosofo?
R. Sicuramente un
bilancio estremamente positivo. I relatori intervenuti, docenti di
diverse Università italiane, quasi tutti prefatori delle opere di Evola
edite dalla Mediterranee, hanno approfondito molti aspetti dell’eredità
culturale del pensatore tradizionalista. In particolare, Massimo Donà si
è occupato di filosofia evoliana, Romano Gasparotti di filosofia
dell’eros, Vitaldo Conte di Arte/Poesia, Claudio Bonvecchio di
Tradizione italico mediterranea, Davide Bigalli di ermetismo, Mario
Conetti dei contributi storiografici di Evola, Giovanni Casadio degli
studi evoliani di ambito storico religioso, Giuseppe Parlato di Evola e
la Politica,
Emilio Fabio Fabbri dei rapporti con l’Islamismo. Tutti hanno messo in
luce la qualità e la potenza speculativa del pensatore romano, davanti
ad un pubblico numeroso, partecipe ed attento. Quelli dei relatori sono
stati contributi di elevato livello scientifico che hanno mostrato che,
la libera ricerca, è in grado di abbattere preconcetti, pregiudizi e
steccati ideologici di ogni specie. Il pensiero di Evola, alla fine dei
lavori, è emerso in tutta la sua significanza, al di là delle
esaltazioni agiografiche e delle demolizioni pregiudiziali, quale
esempio di pensiero del Nuovo (possibile) Inizio europeo.
D. Sono quindi stati
superati gli stereotipi che hanno ghettizzato per decenni Evola,
qualificato da certi critici quale pensatore fascista, razzista,
antisemita?
R. Se ci si
attiene alle risultanze dei Convegni tenutisi quest’anno e organizzati
dalla Fondazione Evola, se si leggono le molte opere dedicate al
filosofo e le prefazioni ai suoi libri scritte da insigni studiosi di
fama internazionale, la risposta non può essere che affermativa.
Purtroppo, permangono sacche residuali di “critici ad ogni costo”, i cui
giudizi riduttivi, afilologici, affrettati e non storicamente
contestualizzati, continuano a riproporre vecchi cliché. Se ne è avuto
esempio nelle troppe critiche immotivate, da destra e da manca,
suscitate dal Convegno del 29 novembre. L’evento ha sollevato un
polverone, dapprima all’interno di una mailing list afferente ad
un’associazione europea di Storia delle religioni di cui è parte in
causa uno dei coraggiosi relatori, accusato esplicitamente di
partecipare ad un consesso volutamente mirato ad una riabilitazione
accademica di Evola. Le critiche sono divampate poi sul web e ad esse
hanno risposto rappresentanti della Fondazione. Se a sinistra il luogo
comune maggiormente riproposto in questi giorni è la solita accusa
rivolta ad Evola di essere un pensatore, sic et simpliciter, fascista e
razzista (per smentire la quale rinviamo al recente J. Evola, Mito e
realtà del fascismo, Lucarini editore, Roma 2014 e a J. Evola, La
Rassegna Italiana (1933-1952), Lucarini editore, Roma 2012), a destra ci
si è scandalizzati del fatto che la Fondazione abbia organizzato
l’evento assieme all’Accademia dei Filaleti, espressione di ambienti
massonici. Chi ha assistito al Convegno sa bene che non vi è stata
alcuna strumentalizzazione “massonica” del pensiero di Evola,
tutt’altro! Ciò che contava era individuare gli aspetti salienti della
notevole eredità evoliana in termini culturali. Sono le letture
“militanti” di Evola che Lami definiva “cursorie” , proprie ancora oggi
di “evolomani” duri e puri, ad aver “sterlizzato” intelletualmente e
politicamente la funzione che Evola avrebbe potuto svolgere da tempo nel
mondo contemporaneo.
Al di là di
questi ambienti residualmente critici, crediamo che l’opera di Evola
abbia cominciato a circolare ampiamente e possa sollecitare percorsi di
vita e di pensiero inusuali, dei quali si sente improrogabile necessità.
D.E’ possibile
ipotizzare un rilancio estetico di Evola? Quale ruolo riveste la
“Metafisica del Sesso” nella complessa produzione evoliana?
R. La relazione
che Vitaldo Conte ha tenuto al Convegno, ha messo in luce, e
sull’argomento rinviamo agli Atti non appena saranno pubblicati, la
centralità del momento estetico in Evola. Quello evoliano è stato, come
riconosciuto da Romano Gasparotti, innanzitutto un chiaro esempio di
filosofia “all’opera”, che andava alla ricerca di una realizzazione, ma
si badi, mai paga di sé. Una filosofia che faceva dell’operare un suo
implicito correlato e che riconosceva , ab intio, la sua inconclusività. Si tratta di pensare l’opera come non meramente cosale, semprein fieri, in
quanto adesione ad un Principio infondato quello della LIbertà-Potenza
che nel darsi, si trasforma. Per quanto attiene alla lettura evoliana
dell’eros, bene ha detto ancora Gasparotti: l’unità originaria è un
modello a cui tendere,nel quale i due poli del maschile e femminile
interagiscono secondo modalità metamorfiche. La metafisica del Sesso è
stata, per de Benoist, l’opera che presenta la vera opposizione
valoriale di Evola, quella che contrappone il maschile “positivo” al
femminile “negativo”. Aspetto che nella relazione di Gasparotti è stato
considerato come l’elemento “debole” dell’originale e ancora oggi
stimolante (Metafisica del sesso è del 1958) proposta evoliana. INFO ulteriori http://www.barbadillo.it/31102-roma-eredita-di-julius-evola-convegno-di-studi/
Tracciando il proprio percorso culturale ed esistenziale ne Il cammino del Cinabro, Julius Evola ricordava che il suo «incontro con pensatori come Nietzsche, Michelstaedter e Weininger … valse ad alimentare una tendenza di base, anche se, a tutta prima, informe confuse e in parte distorte, quindi con una mescolanza del positivo col negativo.» Tale indicazione fornisce inoppugnabili riprove del fatto che il rapporto istituito dal pensiero del filosofo "trans idealista" con le dimensioni plurime della modernità, si rivela gravido di implicazioni ben più complesse di quanto non traspaia da giudizi e interpretazioni che tendono a isolare i presupposti della sua riflessione politica dal retroterra metafisico e intellettuale del tradizionalismo "neo-pagano". In conformità a questa fondamentale premessa, le pagine seguenti tentano di lumeggiare come l'opera evoliana sia caratterizzata da una paradossale e ardua coesistenza tra l'accettazione delle occultate radici esoteriche del mondo moderno e il ripudio delle sue conseguenti proiezioni storico-politiche.
Sala
de “L’Universale”
Libreria/Galleria delle Arti
Via
Francesco Caracciolo 12, accanto al mercato Trionfale di Via A. Doria
(Metro
linea A fermata Cipro; Bus 490 - 495 - 492 - 913; Tram 19)
Ore
16,30: Gianfranco de Turris,Segretario
della Fondazione Evola,
“Perché questo
Convegno”.
Ore
17,00: Nuccio D’Anna “Una
proposta di alternativa di civiltà”.
Ore
17,30: Luca Valentini “Visione
prospettica e terza dimensione della storia:
l’attualità di Rivolta”.
Ore
18,00: Giovanni Sessa “Spazio,
tempo, terra in Rivolta: per una
esegesi
comparativa”.
Ore
18,30: Stefano Arcella “Americanismo
e bolscevismo: fonti spirituali e
culturali
della visione evoliana”.
Ore
19,00: Apertura dibattito.
Ore
19,30: Conclusioni e chiusura dei lavori
E’gradita
la puntualità.
Per
facilitare l’organizzazione dell’evento, soprattutto in vista del
buffet conclusivo, si prega vivamente confermare la propria presenza,
entro e non oltre Giovedì 5 Giugno 2014, a Maurizio Messina:
339/4987052.