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Alain de Benoist in Politicamente febbraio 2014 *video

N.90 2 2014 per PoliticaMente, rivista on line di Roma Capitale, area Università La Sapienza, fondata dallo stesso Gian Franco Lami, scrittore e filosofo, al nono anno di attività. Rivista antagonista e neooggettiva d'alto livello, oggi accreditata nel panorama culturale tra i laboratori più rilevanti in ambito metapolitico e transculturale. In questo numero intervento dell'attuale direttore Riccardo Scarpa (Univ. La Sapienza): IL RISORGIMENTO DEI FILOSOFI PRATICI ..." S'è veduto come nella filosofia tedesca l'illuminismo evolse in senso idealistico, a cominciare dalla filosofia critica. Ciò valse, anche, per le forme del materialismo idealizzato e storicistico marxengelsista e dell'individualismo"... Consulta articolo e inoltre: Il celebre Alain de Benoist , filosofo atipicamente post-postmoderno (introdotto da Giovanni Sessa, filosofo e scrittore neoeuropeo doc) con Socialismo né destra né sinistra ... " Ospitiamo sul numero di febbraio dell...

PoliticaMente anno IX, n. 90 - febbraio 2014, Alain de Benoist, Riccardo Scarpa, Stefano Arcella, Rudolf Steiner.....

Socialismo né destra né sinistra (di Alain de Benoist ) Il gennaio 1905, il «regolamento» della Sezione francese dell’Internazionale operaia (SFIO) – il partito socialista dell’epoca – indicava ancora quest’ultima come un «partito della classe operaia che si prefigge di socializzare i mezzi di produzione e scambio, ossia di trasformare la società capitalistica in società collettivista ... Consulta articolo   PoliticaMente anno IX, n. 90 - febbraio 2014 IL PENSIERO VIVENTE NELLA FILOSOFIA DELLA LIBERTA' DI RUDOLF STEINER ( di Stefano Arcella ) Steiner è conosciuto soprattutto come fondatore dell'Antroposofia, il movimento spirituale che si inserisce nel quadro del fermento neospiritualistico, di reazione al positivismo ed alla fede ottimistica nella scienza che caratterizza il clima culturale europeo dei primi decenni del Novecento... Consulta articolo   PoliticaMente anno IX, n. 90 - febbraio 2014 Letta e Napolitano ripetono che il peggio è passato… ma siamo proprio...

Politicamente 2 2014 Socialismo né destra né sinistra (di Alain de Benoist)

Socialism o né destra né sinistra (di Alain de Benoist ) Il gennaio 1905, il «regolamento» della Sezione francese dell’Internazionale operaia (SFIO) – il partito socialista dell’epoca – indicava ancora quest’ultima come un «partito della classe operaia che si prefigge di socializzare i mezzi di produzione e scambio, ossia di trasformare la società capitalistica in società collettivista ... Consulta articolo

L'Italia: non solo arte e moda da Il Giornale

DA IL GIORNALE *Eugenio di Rienzo Dunque Alain de Benoist suona la campana a morto del grand débat sull’identità francese, lanciato da Eric Besson. E per farlo utilizza proprio le parole del ministro che il 5 gennaio ha dichiarato che «La Francia non è un popolo, né una lingua, né un territorio, né una religione, ma solo un mosaico di popoli diversi, dove non esistono Francesi di vecchio stampo ma solo Francesi meticci». Que reste-t-il, dunque della Francia di San Luigi, di Giovanna d’Arco, della Marsigliese, del «miracolo della Marna», di de Gaulle? Meno di niente. Dato che quella nazione sempre più rassomiglia a «un luogo di passaggio» o a un «nuovo Brasile» provvisto però di minori potenzialità economiche e demografiche. Parole gravi queste di de Benoist. Del resto Mona Ozouf, regina incontrastata della storiografia parigina, nel suo Composition française (Gallimard, 2009) ha voluto narrare «un’altra Francia» non più «nazionale» e «universale», ma regionale, locale, fiera dei suoi...

IL MONDO E' MOBILE: DOPO LA TECNOLOGIA.... da A. de Benoist

*da Giorgio Partecipativo Blog La tecnica: mobilitazione del mondo La tecnica accompagna l’uomo sin dalle origini: l’assenza di specifiche difese naturali, la deprogrammazione dei nostri istinti e lo sviluppo delle nostre capacità cognitive vanno di pari passo con una crescente trasformazione del nostro ambiente. Ma la tecnica è stata per lungo tempo regolata da imperativi non tecnici: necessaria armonia tra l’uomo, la città e il cosmo, rispetto della natura come dimora dell’Essere, sottomissione della potenza (prometeica) alla saggezza (olimpica), ripudio dell’hybris, preoccupazione per la qualità piuttosto che per la produttività, e così via. L’esplosione tecnica della modernità si spiega con la scomparsa di queste codificazioni etiche, simboliche o religiose. Affonda le sue lontane radici nell’imperativo biblico "Riempite la Terra e dominatela" (Genesi), che Cartesio farà suo due millenni dopo invitando l’uomo a "rendersi signore e possessore della natura". La ...