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mercoledì 4 febbraio 2009

FERRAROPOLI IL MISTERO DELLE BANCHE

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IL MISTERO DELLE BANCHE

Ferrara, è risaputo, è Cenerentola dell'Economia in Regione, nonostante a volte strane valutazioni (anche prestigiose - di recente il Sole 24 Ore...) in flagrante contrasto con i dati di fatto tangibili e trasparenti. La scommessa coraggiosa, degli anni '80/'90, dell'ex sindaco Roberto Soffritti (il migliore a Ferrara dal dopoguerra), di Ferrara città d'arte e turismo tutt'oggi ha esiti contradditTori, certa casta dell'era Sateriale ha gestito male il trend dei decenni scorsi.

Tuttavia, Ferrara è anche città misteriosa a livelli non esoterici, ma economici: un fenomeno quasi da Houdini, viste le premesse economiche ristrette e in fase involutiva costante che caratterizzano la città... è un prodigioso aumento delle banche a Ferrara.

Chiudono fabbriche e botteghe, San Romano e altrove sembra un turn over da Serie A, vista l'altalena di saracinesche e insegne vertiginosa, praticamente ogni passeggiata nuova nel Centro Storico.

Invece, le Banche proliferano! Delle due l'una: o i ferraresi hanno fondato su Face Wall Street (un blog metafisico...)  il Club delle Cicale, campioni di risparmi che depositano nelle cassette di sicurezza, oppure molti turisti innamorati di Ferrara perdono così la testa da depositare i loro risparmi o patrimoni in città.

Certamente, futuramente, secondo logica, Ferrara attrae molti quattrini da clienti non indigeni: il fenomeno storicamente è forse iniziato dopo il capolavoro iper-realista del... Palazzo degli Specchi, autentica icona appunto postmoderna, roba da far schiattare d'invidia i grandissimi Christo o- più recentemente- vista l'autoevoluzione bioarchitettonica del Mirror's Palace, quasi bio-organica (altro mistero metafisico di Ferrara). persino Burri.... Trend esploso, poi, con la Piazza Rossa delle Mattonelle troppo olografiche alcuni anni più tardi, e con l'avvento dell'Euro, altro mistero dell'arte contemporanea ferrarese...

MARCO CREMONINI

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/12/10/ne-cassa-ne-carta-ecco-la-banca.html

http://it.wikipedia.org/wiki/Chamaeleonidae

martedì 3 febbraio 2009

FERRARA - FORZA ITALIA ALLA DERIVA

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IL RE DU DROITE E' NUDO!

Fuori tempo massimo, i vertici dell'opposizione di centro destra ferrarese hanno scoperto di avere già completamente sballato le strategie e magari le scelte ufficiose o ufficiali dei candidati per le elezioni imminenti. Il bello che anziché riprogrammare tutto con un bel colpo di reni alla Buffon o Albertosi, continuano a quanto pare le faide interne: sempre conflittuali i rapporti tra Forza Italia e AN a Ferrara. Ma su questo punto sono i deboli cloni del Cavaliere a Ferrara che fanno caos. Unica argomentazione... sono i numeri, ma chiaramente un mero effetto Berlusconi.

Nel complesso i forzisti a Ferrara sono delle mummie (tranne rare eccezioni - ad esempio il giovane Carlos Dana e pochi altri- parcheggiati fuori dalle stanze alte!); Dragotto, al di là della persona, da un pezzo doveva capire l'inopportunità della sua candidatura (già deja vu con esiti negativi): nè basta un bel scoop recente mediatico con i poster azzeccati.  A tale bonus doveva seguire una strategia forte: l'ufficializzazione rapida della sua candidatura e un patto forte con AN, tutto il centro destra(compreso Verri e la Destra di Ferretti) e magari con qualche lista civica interessante (leggi Barbieri), nonché un recupero dei radicali. (Allora lo scenario sarebbe stato prossimo al sorpasso...).

Masotti appare più aperto, ma: Forza Italia a Ferrara è un partito virtuale e culturalmente sconcertante, inadeguato come alternativa autorevole, tutto un gioco di psiconanetti per i prossimi divani e poltrone DONDI (con il massimo rispetto per quest'ultimo gran imprenditore ferrarese!). Neppure una sede attiva con continuità, neppure un sito Internet decente.

A Ferrara, nello spirito, la Destra resta sempre AN: il senatore Balboni ha certamente perso la bussola con la sua altalena Ferrara Roma, non è certo esente da critiche anche forti (leggi Gargioni, Verri e la Destra Ferrara), ma con sguardi più liberi e meno da barbabietole, il suo ruolo, storico e reale non può essere discusso! Con Verri e Malaguti ha gestito male le questioni. Lo stesso Malaguti (tra le figure più autorevoli) rischia adesso (anche alla luce dei sondaggi) un ridemensionamento imprevisto.

L'orologio, comunque, è già ... rotto, probabilmente: distante dal popolo della libertà ferrarese che decide le elezioni, ossessionato - il Centro Destra- dalla virtualità della Provincia, il Comune (unica cosa importante) resta Rosso! Iniziative potenti come quella di Rendine sui Vigili (i vertici) e l'Aventino minacciato in Comune.. questo desiderano gli elettori stanchi del centro sinistra a Ferrara, e questa la rotta, spregiudicata anche fondamentale. Malaguti in provincia e Verri... sindaco, secondo meritocrazia erano le candidature vincenti!

ROBERTO GUERRA

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