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sabato 19 giugno 2010

Transumanisti Riccardo Campa in Divenire 4

rickywebvig.jpgDIVENIRE-N_-4.jpgDIVENIRE IV AA.VV.  a cura di Riccardo Campa (Sestante edizioni, 2010)

 

 

Il tema dominante del quarto volume di Divenire è la rottura con l’umanesimo, religioso ma non solo, che caratterizza la nostra era tecnologica. La questione è affrontata da varie angolature, nella maggior parte degli articoli, e in molti casi viene individuato nell’Umanesimo prerinascimentale e rinascimentale –per il suo stretto legame con il paganesimo greco-romano – un punto di svolta nel percorso che ci consente oggi di riflettere su un possibile futuro postumano.
Il numero si distingue anche per le firme prestigiose che contribuiscono a questa nuova esplorazione dei legami tra la tecnica e il postumano.

 

La scienza e la natura di Luciano Pellicani

La crisi dell'umanismo di Gianni Vattimo

Soggettività e ontopoiesi, di Roberto Marchesini
Oltre la specie, di Aldo Schiavone

L’aroma del passato più prossimo. Note su tecnologia, comunicazione, politica, di Mario Pireddu 

Dipendenze transumane, di Salvatore Rampone  

Le radici pagane della rivoluzione biopolitica, di Riccardo Campa In apertura della sezione Genealogia, appare un lungo saggio di Riccardo Campa intitolato “Le radici pagane della rivoluzione biopolitica”, dove la tensione verso il postumano che lo straordinario sviluppo delle tecnologie nell’era contemporanea convoglia viene geneticamente ricondotta ai valori del paganesimo greco-romano. Si tratta di uno studio complementare a quello che viene indicato come un capolavoro della sociologia storica: Le radici pagane dell’Europa di Luciano Pellicani.

Il sovrumano nel transumano, di Max More
Transumanismo ed ermetismo, di Remi Sussan
Karl Marx, il futurologo, di Roberto Guerra
Una rovina perpetua, di Emanuele Pilia
L’evoluzione della Net-Sfera, di Ugo Spezza 
 

La tentazione a-storica. Come il cinema narra la mitologia luddita, di Francesco Boco
Il transumanismo d’azione. Recensione di “Mutare o perire”, di Stefano Vaj

 

*  RICCARDO CAMPA (Mantova, 4 maggio 1967) è un intellettuale italiano conosciuto in particolare per i suoi studi nel campo dell'epistemologia e dell'etica della scienza, nonché per i suoi contributi all'elaborazione della filosofia transumanista. E' professore associato di sociologia nell'Università di Cracovia, dove tiene corsi in inglese e in polacco di sociologia della scienza e metodologia delle scienze sociali. Periodicamente, tiene anche un seminario sul terrorismo inteso come fenomeno sociale. Laureato in Scienze Politiche e in Filosofia all'Università di Bologna, rispettivamente nel 1990 e nel 1994, ha conseguito il titolo di Giornalista professionista nel 1995 e il dottorato di ricerca in Epistemologia all'Università di Torun nel 1999. Ha insegnato e fatto ricerca in diverse università del mondo, e in particolare a Torun, Toronto, Breslavia, Glasgow, Cracovia e Oxford. Nel 2004 ha aderito alla World Transhumanist Association e fondato l'Associazione Italiana Transumanisti, di cui è ora presidente. Autore di numerosi libri e articoli, collabora con diversi giornali e periodici, in primis MondOperaio. Tra le sue pubblicazioni spiccano i libri "Il filosofo è nudo", "Epistemological Dimensions of Robert Merton's Sociology", ed "Etica della scienza pura".... Mutare o Perire;  La collana transumanista  Divenire 1-2-3-4- (a cura di ---) Transumanesimo: Cronaca di una Rivoluzione annunciata (a cura di-)

 

http://www.transumanisti.it/riccardocampa/giornalista.htm#bio2

http://riccardocampa.virtuale.org/

 

http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=product_i...
http://www.sestanteedizioni.com/new/index.php?pagename=in...
http://www.divenire.org

http://www.transumanisti.it
http://transumanisti.wordpress.com/2010/05/13/divenire-4/...

sabato 3 aprile 2010

Transumanisti Sexy Robot da l'ESPRESSO

GANZ VIDEO 3.jpgda Espresso e Rassegna Stampa  Transumanisti AIT

(*photo Ganz)

Qualche compunto scienziato un po' in età si alza indignato ed esce dalla sala, qualcun altro più giovane ridacchia come se si fosse a scuola. All'Euron Roboethics Atélier, la cinque giorni di Genova sugli automi del futuro, si parla di sesso. Anzi, di robotica sessuale. è questa, infatti, l'ultima frontiera che i creatori di androidi intendono varcare: macchine create per dare piacere, da utilizzare in privato - da soli o in compagnia - per sostituire quelli che sono stati definiti come "degli obsoleti giocattoli", vale a dire i vibratori elettrici e le bambole gonfiabili vendute nei sexy shop...... ....Un'idea strampalata? Pare proprio di no. Secondo lo scienziato Henrik Christensen, docente di Robotica all'Università di Stoccolma, "entro cinque anni al massimo la gente comincerà a far sesso con i robot" e l'esperienza diventerà sempre più appagante "a mano a mano che si svilupperà l'intelligenza artificiale. Quindi, quando queste macchine impareranno dalla loro stessa esperienza". Concorda Riccardo Campa, docente di Sociologia della Scienza all'Università di Cracovia e direttore della World Transhumanist Association: "Ci sarà un momento in cui i robot saranno quasi indistinguibili dagli esseri umani, ma più belli e privi di difetti", dice: "A quel punto, il loro utilizzo anche a fini sessuali sarà inevitabile". E con il perfezionamento dell'interattività, l'effetto verosimiglianza aumenterà proporzionalmente: attraverso dispositivi già esistenti (come la lettura dell'occhio o la gesture recognition) le bambole o 'i bamboli' reagiranno ai nostri movimenti e alle nostre emozioni. Uno scienziato di frontiera come Frank Tipler, fisico e matematico, docente alla Tulane University di New Orleans, profetizza addirittura che presto "ogni persona potrà avere non soltanto il più bel partner che abbia mai visto o che sia mai vissuto, ma anche il più bel partner la cui esistenza è logicamente possibile". ....

continua   http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Ho%20fatto%20lamore%20con%20una%20robot/1348536/13 

www.transumanisti.it

mercoledì 3 marzo 2010

Laboratori Transumanisti da Riccardo Campa

labs.jpgDA CONTROCULTURA SUPEREVA

LABORATORI TRANSUMANISTI 

FUTUROLOGIA UGO SPEZZA  LETTERATURA FUTURISTA  ROBERTO GUERRA COMUNICAZIONE ANTONIO SACCOCCIO ARCHITETTURA EMMANUELE PILIA

Parte l’iniziativa LABORATORI TRANSUMANISTI

*da Riccardo Campa dell’AIT

” Illustri colleghi, e’ con grande piacere che annuncio una nuova iniziativa dell’AIT: i Laboratori Transumanisti. Per il momento abbiamo istituito quattro laboratori tematici, ai quali se ne affiancheranno altri in futuro. Le ricerche dei vari laboratori saranno pubblicate nel nostro H+ WebZine. Chiunque fosse interessato ad aderire ad uno di questi gruppi di studio e’ pregato di contattare direttamente il coordinatore. Chiunque volesse invece proporre l’istituzione di un nuovo laboratorio tematico puo’ mettersi in contatto con me. * (vedi sito)

1) Laboratorio di Previsioni Futurologiche (LPF) Coordinatore: Ugo Spezza

Missione: Il Laboratorio di Previsioni Futurologiche dell’AIT si pone come obiettivo l’analisi dei possibili o probabili scenari futuri, partendo da basi scientifiche, ovvero dallo studio dei trend sociali e tecnologici già in atto edei prototipi di nuovi oggetti tecnologici non ancora in commercio, ma già esistenti e funzionanti. L’ipotesi di base della futurologia “scientifica” none’ tanto che si possa conoscere con certezza il futuro, ma piuttosto che se si vuole comprendere con buona approssimazione lo sviluppo della società umana sideve innanzitutto riconoscere il ruolo rivoluzionario dello sviluppo tecnico escientifico. In quest’ottica verranno studiati i passi che l’uomo sta compiendo nella trasformazione del pianeta, nella colonizzazione dello spazio, e nella mutazione controllata del proprio fenotipo e genotipo.

2) Laboratorio di Letteratura Futurista (LLF) Coordinatore: Roberto Guerra Ricercatori: Graziano Cecchini, Zairo Ferrante, Maurizio Ganzaroli

Missione: Il Laboratorio di Letteratura Futurista (LLF) intende promuovere il rilancio e l’ulteriore sviluppo del futurismo letterario e poetico, nell’ambito del più vasto fronte culturale e scientifico aperto nel XXI secolo dal transumanesimo. Oggetto d’analisi e di produzione sono la nuova parola futuristica e transumanistica, sia in ambito squisitamente letterario sia postletterario, alla luce della mutazione elettronica in atto. Le sperimentazioni variano dalla poesia visiva alla poesia sonora alla videopoesia e all’arte elettronica e futuribile in senso lato. Il laboratorio intende coltivare e rafforzare le sinergie già in atto con il celebre Paolo Ruffilli, poeta scrittore storico delle neoavanguardie, e l’altrettanto notissimo artista Graziano Cecchini, al secolo Rosso Trevi, leader di Azione Futurista. Nel laboratorio confluiscono fin d’ora le ricerche specifiche avviate dal neofuturismo, per esempio, a livello letterario, la nuova parola dinanimista (Dinanimismo) e, a livello elettronico, la nuova parola robotista (Robotismo). I ricercatori utilizzano come strumenti di produzione e divulgazione la casa editrice online Futurist Editions (sorta nel 2009, con già all’attivo 14 eBook),tre webzine - ovvero Futurismo 2009, Sands From Mars e Recensione Dinanimista -e numerosi blog (tra i quali Scienza e Futuro).

3) Laboratorio di Postarchitettura (LP) Coordinatore: Emmanuele Pilia

Missione: Il Laboratorio di Postarchitettura nasce nell’intento di indagare le possibili sinergie tra gli sviluppi tecnici e artistici dell’architettura e l’evoluzione autodiretta dell’uomo, apparentemente avviato verso una mutazionein senso postumano. La Postarchitettura si interroga sulla possibilità di creare condizioni ambientali e urbane che possano risultare soddisfacenti sia per l’attuale uomo in fase di transizione (transumano) sia per il futuro essere senziente frutto della mutazione tecnologica (postumano). Verranno dunque scandagliate le pieghe createsi tra le varie discipline scientifiche e umanistiche, gettando ponti e tenendo sempre fisso lo sguardo verso lapossibilità di una architettura oltre gli edifici, che possa soddisfare l’esigenza primaria dell’uomo di assecondare la propria indole. L’indole dell’uomo e’ trascendere se stesso, mutare incessantemente, porsi in eterno divenire. Per non soffocare gli esseri dei futuro (che potremmo essere noi stessi potenziati!) con soluzioni architettoniche concepite a misura d’uomo -così come noi umani del presente dobbiamo spesso subire il peso soffocante diarchitetture concepite nel passato, a misura di passato, inadeguate a reggere losviluppo impetuoso della tecnica - dobbiamo sin d’ora concepire una nuova architettura oltre l’architettura, un’architettura dinamica che preveda lapossibilità di essere facilmente demolita, destrutturata, ristrutturata, riadattata, riciclata. Ma anche una architettura che, per la stessa ragione, sfrutti tutte le potenzialità dello spazio virtuale, o ciberspazio, ove la trasformazione radicale ed istantanea incontra minori limitazioni strutturali. Gran parte della nostra vita si svolge ormai nel ciberspazio. Al livello delle interfacce, il postarchitetto può dare un contributo sostanziale alla ricostruzione dell’universo. Questo laboratorio aiuterà immaginazione e tecnologia ad incontrarsi sul terreno della Postarchitettura.

4) Laboratorio Arte e Comunicazione (LAC) Coordinatore: Antonio Saccoccio Ricercatori: Vittorio Borghese, Paolo Ciccioli, Elisabetta Mattia

Missione: L’irruzione dei nuovi media digitali e interattivi nella realtà contemporanea ha provocato, nel giro di appena un decennio, una nuova trasformazione della sensibilità umana. Ogni innovazione tecnologica è in grado di incidere profondamente nella nostra psiche e di rinnovarne le strutture. L’era elettrica, nella sua transizione dall’analogico al digitale, sta sviluppando inesorabilmente un nuovo paradigma interattivo, reticolare,connettivo, crea(t)tivo. L’uomo del Futuro sarà certamente sempre più immensificato da numerose estensioni del proprio corpo, in grado di portare se stesso istantaneamente in tutto il mondo e allo stesso tempo di ridurre il mondo ad un unico punto. In questo laboratorio, che nasce dalla sinergia tra Net.Futurismo e Transumanismo, si vogliono sviluppare in particolare lerelazioni esistenti tra i nuovi media, l’arte e la comunicazione. Le stesse modalità di conduzione del laboratorio saranno in linea con il nuovo paradigma reticolare oggi dominante: verrà costruito un vero e proprio network di tutti gli studiosi, gli artisti e i liberi pensatori che sono interessati, a vario titolo, ad analizzare questa nuova inesorabile trasformazione della nostra sensibilità. “

Riccardo Campa - Presidente AIT Associazione Italiana Transumanisti

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/02/laboratori-transumanisti

http://www.transumanisti.it/laboratori.asp

video http://ieet.org/index.php/IEET/more/raitv06  RAI DUE

martedì 16 febbraio 2010

Transumanisti Stefano Vaj Recensione di Mutare o Perire di Riccardo Campa

Mutare-o-perire.jpgDA FONDO MAGAZINE - MINO RENZAGLIA

TRANSUMANESIMO: MUTARE E PERIRE - RICCARDO CAMPA (SESTANTE EDIZIONE)  RECENSIONE DI STEFANO VAJ

Mutare o perire. La sfida del transumanesimo (Sestante Edizioni, Milano 2010) è un libro che non ha paura di richiamarci all’esortazione nietzschana a “divenire ciò che siamo”, e che si colloca in quello spazio prometeico, futurista ed apertamente postumanista della cultura europea che vede oggi in Riccardo Campa uno dei più impegnati ed autorevoli esponenti.

Campa è infatti un autore pienamente integrato nel movimento transumanista, ed anzi particolarmente rappresentativo dello stesso, ma in cui appunto si esprime in modo più chiaro la consapevolezza della connessione, a vari livelli, tra il superamento dell’umano (“postuman-ismo”) e quel superamento heideggeriano dell’umanismo (“post-umanismo”) che appare oggi al tempo stesso il presupposto e la inevitabile conseguenza della metamorfosi che la tecnoscienza ci spalanca – può spalancarci, se sapremo guardare al nostro destino negli occhi. Giacché tale difesa dell’ “antropocentrismo”, nel senso in cui Roberto Marchesini utilizza questo termine, l’umanismo cioè ed inteso come orizzonte ultimo ed obbligato della nostra avventura, rappresenta l’esatto contrario dell’Umanesimo che ricollegandosi, agli albori dell’era moderna, alle più antiche radici all’epoca conosciute incarnò il primo vagito di riscossa dall’alienazione monoteista e dualista; e costituisce invece il collante generale, il comune denominatore di chi tra “mutare” e “perire” (perire se non altro come “esseri storici”) non ha oggi esitazioni a scegliere il secondo termine...

CONTINUA http://www.mirorenzaglia.org/?p=11979

WWW.TRANSUMANISTI.IT

WWW.DIVENIRE.ORG

VIDEO http://www.youtube.com/watch?v=Yd9cf_vLviI

sabato 30 gennaio 2010

Transumanisti Riccardo Campa Interview da Libero

AIT 3.jpgda Libero    Riccardo Campa vs Fukuyama (2005)

Questa è l’intervista con Riccardo Campa uscita su Libero (a firma di Cristiana Lodi), in risposta a Fukuyama.

Francis Fukuyama, presidente del Comitato di bioetica della Presidenza Usa, lo definisce il movimento più pericoloso del mondo. La settimana scorsa ha attaccato i suoi membri anche dalle pagine del Corriere della Sera, accusandoli di essere lo spettro di una società illiberale. Loro sono i transumanisti, gli alfieri della tecnoscienza. Hanno una struttura mondiale, migliaia di associati, elezioni interne, incontri periodici, sezioni in quasi tutte le nazioni. Sono giovani intellettuali: esperti di robotica, informatica, ingegneria genetica, filosofi e sociologi. Bizzarri per qualcuno, inquietanti per altri, Fukuyama li prende maledettamente sul serio. Abbiamo incontrato Riccardo Campa, presidente dell’Associazione italiana transumanisti e docente di Sociologia della scienza e della tecnologia all’Università di Cracovia.

Chi siete, da dove venite?

Il movimento nasce dalla fusione a livello mondiale di una galassia di gruppuscoli, sigle e circoli di futuristi, tecnofili, tecnognostici, prometeici e altro ancora. La nostra associazione (Wta) viene fondata nel ‘98, negli Stati Uniti. Con sede nel Connecticut, è presente in cento Paesi. Dal 2004 esiste la sezione italiana. Alla guida del gruppo ci sono filosofi come Nick Bostrom e Max More, sociologi come James Hughes e ingegneri come Jose Cordeiro. Tra i leader italiani, oltre al sottoscritto, ci sono Giuseppe Lucchini, Giulio Prisco e Fabio Albertario.

Cosa volete?

Chi aderisce al movimento, rifiuta l’ipocrisia antiscientifica che si sta diffondendo in Occidente. Viviamo di tecnologia, tanto che se regredissimo solo di pochi decenni, milioni di persone non sopravviverebbero. Esistiamo grazie all’industria, alla chimica, alla meccanica. Eppure domina un ingenuo pensiero unico: ciò che è naturale è buono, ciò che è artificiale è cattivo o, nella migliore delle ipotesi, un male necessario. Noi invece accettiamo la cultura della razionalità scientifica e tecnologica. Che è la radice dell’Occidente. ...

continua http://www.transhumanism.org/index.php/WTA/more/704/

video http://www.youtube.com/watch?v=HIW78RNc-WM Avatar trailer

domenica 3 gennaio 2010

Futurologia Divenire 1 recensione di Sandro Battisti

AIT 3.jpgDA FANTASCIENZA COM  (2008)

È in uscita, per la Sestante Edizioni, il primo di una serie di tomi incentrati sul postumanismo, ovvero sull’interazione tra lo sviluppo vertiginoso della tecnica e l’evoluzione biologica dell’uomo. A curarli c’è Riccardo Campa, professore di sociologia della scienza all'Università di Cracovia e presidente dell'Associazione Italiana Transumanisti. Il titolo dell’opera è Divenire, e già questo numero appare succulento per suddivisione di argomenti e temi trattati. Il volume è infatti suddiviso in quattro aree tematiche (Attualità, Genealogia, Futurologia, Libreria) trattate da sociologi, filosofi, giuristi, scrittori di fantascienza e molti altri, con aree disciplinare diverse in cui orientamenti ideologici differenti aggiungono ricchezza di visioni, con un occhio sempre attento al probabile esito finale delle mutazioni casuali o pianificate....

continua http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/10792/divenire-numero-1-2008/

video http://www.youtube.com/watch?v=OYucU765-M8

domenica 29 novembre 2009

POLONIA fuorilegge il comunismo da Corsera

PC.jpgMILANO - Vent'anni fa, dopo la caduta del Muro di Berlino, decisero di buttare giù le statue di Lenin e di Marx e di seguire le democrazie occidentali. Adesso i politici polacchi hanno presentato un breve emendamento che mette al bando qualsiasi simbolo comunista dal paese dell'Est europeo. Il Senato ha infatti approvato una modifica all'articolo 256 del codice penale che dichiara illegali tutti i simboli comunisti. Chiunque li utilizza o ne è in possesso rischia fino a due anni di carcere per aver commesso il reato di «glorificazione del comunismo». Il Presidente della Repubblica Leck Kaczynski lunedì prossimo dovrebbe firmare la legge che probabilmente entrerà in vigore dal prossimo anno. A questo punto anche indossare t-shirt con l'immagine di Che Guevara o solamente canticchiare l'Internazionale nelle strade di Varsavia sarà considerato un crimine in Polonia.

EMENDAMENTO – La nuova legge infatti proibisce espressamente tutte le immagini che inneggiano a sistemi antidemocratici: l'articolo afferma che è vietata «la produzione, la distribuzione, la vendita o il solo possesso di oggetti che richiamano al fascismo, al comunismo o ad altri simboli di totalitarismi». Uno dei principali promotori della norma è Jaroslaw Kaczynski, fratello gemello del Presidente della Repubblica e capo del partito di opposizione «Legge e Giustizia». Secondo Kaczynski questa legge è sacrosanta perché il comunismo è uno dei simboli negativi del '900: «Nessuna immagine del comunismo ha diritto di esistere in Polonia - ha spiegato ai media locali il leader dell'opposizione - Il comunismo e il suo sistema genocida deve essere comparato al nazismo». Molti storici polacchi condividono la tesi di Kaczynski: «Quello comunista era un sistema terribile e omicida che ha causato la morte di milioni di vite» ha dichiarato lo storico Wojciech Roszkowski. «Non è sbagliata la comparazione con il nazismo - sottolinea lo studioso polacco - e per questo i due sistemi e i loro simboli devono essere trattati allo stesso modo».

continua http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_27/polonia-simboli-comunisti-francesco-tortora_391878b8-db58-11de-abc5-00144f02aabc.shtml

Video http://www.youtube.com/watch?v=mK7ptfy5yGQ

domenica 9 agosto 2009

ARTE POSTALE FUTURISTA DOPO CRACOVIA

ARTEPOSTALEFUTURISTAaggiunta2.jpg

MOSTRA

"ARTE POSTALE FUTURISTA"


MOSTRA DISPONIBILE PER GLI ISTITUTI DI CULTURA ITALIANI nel MONDO per il 2009
LA MOSTRA NON HA COSTI DI NOLO MA E' RICHIESTA LA SOLA COPERTURA delle SPESE !!


La mostra sulle Cartoline Futuriste,già in esposizione a Cracovia (Polonia) nella sede dell'Istituto di Cultura fino al 15 giugno scorso , è sempre disponibile per nuove esposizioni nel 2009 per il centenario del Futurismo.
L'importante collezione è messa a disposizione dello Studio Archeo900 dal prof. Carmelo Calo' Carducci e presenta rarissime immagini ingrandite in formato poster di cartoline futuriste pubblicitarie o elaborate e dipinte manualmente da grandi maestri del futurismo come Marinetti, Balla, Boccioni, Depero, Tato, Severini, Gambini ecc.
La mostra è a disposizione degli Istituti di Cultura senza alcun costo di nolo.
Per info tel 0039.335.1363928 o
info@archeo900.com   Durante la presentazione al pubblico il curatore della mostra (Alberto Squarcia) si è esibito in una interpretazione di brani poetici futuristi e di altri testi tratti dai Manifesti Futuristi.
 
IIC CRACOVIA:
www.iiccracovia.esteri.it/IIC_Cracovia

www.archeo900.com

VIDEO in YOU TUBE:
Video 1: http://www.youtube.com/watch?v=TGrTSDz0sVA
Video 2: http://www.youtube.com/watch?v=nxZZeyfyQHY
 

mercoledì 8 luglio 2009

DIVENIRE 3 SPECIALE FUTURISMO di Emmanuele Pilia

FUTURISMO ELECTRO.jpgtransumanisti.jpgCAMPA.jpgDIVENIRE 3 IL FUTURISMO A.I.T. TRANSUMANISTI ITALIANI - A CURA DI RICCARDO CAMPA.jpgfrom Emmanuele Pilia blog

DIVENIRE 3 FUTURISMO AA.VV.  AIT (SESTANTE EDIZIONI) a cura di Riccardo Campa

Lo spazio mediatico dedicato al tema ormai ce lo dovrebbe aver fatto imparare a memoria: il 20 Fabbraio 1909, sul quotidiano parigino Le Figaro, a firma di Filippo Tommaso Marinetti, viene edito per la prima volta in una pubblicazione di respiro internazionale, il primo Manifesto del futurismo. Anche se in realtà il manifesto fu dato alle stampe circa due settimane prima, il 5 Febbraio dello stesso anno, sulle ben più modeste Cronache letterarie del quotidiano bolognese Le Cronache dell’Emilia, è bene o male accettata la data d’anniversario della pubblicazione francese. Fatto buffo se pensiamo al marcato senso patriottistico con cui si dipingeva il movimento. Fatto sta che artisticamente in tutte le città italiane, eventi, mostre e pubblicazioni a carattere fortemente commemorative, si sono susseguite con un fare molto più vicino al marketing culturale più che alla riflessione storica.

Ed è un peccato, poiché nessuna avanguardia ha saputo vedere lontano, nel quotidiano come nelle arti applicate, quanto il futurismo, e non può apparire come un occasione mancata la rassegnazione culturale delle nostre istituzioni, le quali non riescono ad avere una visione organica di un vicino futuro, capace di mettere in moto idee, e conseguenzialmente, attivare una forma di turismo a cui le nostre città sono fisiologicamente temprate, ossia il turismo culturale. Si parla molto di questa pratica, il turismo, ma sembra sempre abbinata a un non so ché di effimero e vacanziero, mentre si potrebbero creare enclave particolarmente fertili per i giovani studiosi, italiani e stranieri. Peccato.
Ovviamente qualche tentativo di creare un qualcosa che esulasse l’aspetto storico-conclamatorio della questione vi è stata, ma come al solito, le cose migliori in Italia sono ad appannaggio dell’organizzazione dei privati e delle libere associazioni....

CONTINUA...http://piliaemmanuele.wordpress.com/2009/07/03/%C2%B0-peja-producing-divenire-iii-_/

(a cura di Emmanuele Pilia)

WWW.TRANSUMANISTI.IT

http://www.sestanteedizioni.com/index.php?pagename=product_info&products_id=211

mercoledì 1 luglio 2009

TRANSUMANISTI A HF09 di Filippo Landini

DIVENIRE 3 IL FUTURISMO A.I.T. TRANSUMANISTI ITALIANI - A CURA DI RICCARDO CAMPA.jpgELECTRIC TRANSHUMAN VIDEO A HF09 FERRARA

Lunedì scorso, nella serata anteprima Video Space di High Foundation 09 (prestigioso festival dell'avanguardia contemporanea in corso a Ferrara, a cura del noto D.J.Afghan ed equipe), a cura di chi scrive, oltre al raffinato ed eretico videoblitz di Graziano Cecchini e FuturGuerra (Azione Futurista) con il clip pro Tibet e Karen Paperinetti Made in China, intervento video interessantissimo (sempre a cura di FuturGuerra) dedicato ai Transumanisti neofuturisti di Riccardo Campa (AIT), la nuova futurologia italiana, sezione Italia dell'organizzazione internazionale H+ (ex WTA) dei futurologi .

ELECTRIC TRANSHUMAN il clip (anche da The Scientist -Ferrara Video&Arte): quasi uno spot sul movimento Transumanista, nella sua recente evoluzione, ormai la squadra futurista più autorevole e organizzata (per l'ala filosofico-estetica)  del futurismo contemporaneo, come confermato anche recentemente dal Volume programmatico DIVENIRE 3 SPECIALE FUTURISMO, appena edito da Sestante Edizioni (Bergamo), a cura dello stesso Campa, con saggi dei più noti transumanisti e futurologi italiani e non solo (tutti o quasi docenti universitari), con la presenza stessa non a caso dello stesso Cecchini (manifesti del Centenario) e del futurista ferrarese R. Guerra- saggio su Marinetti, tra l'altro Coordinatore per Ferrara proprio dei Transumanisti Italiani (AIT).

Un video clip squisitamente neopop, esempio di certa arte stessa transumanista, naturalmente rintracciabile nella sua matrice futurista e in particolare nell'arte elettronica contemporanea, musica compresa, come sottintende la soundtrack del clip, un celebre hit di Gary Numan... E Guerra conferma la sua specifica videopoetica (suo percorso più recente dopo diversi anni di poetica neofuturista, letteraria, visiva e sonora): sorta di Video/Computer/Poesia graffiti, quasi dei Giocattoli Elettronici affascinanti e propulsivi, ultraminimalisti. Il clip spot annuncia tra l'altro il Congresso Mondiale dei Transumanisti /Futurologi/Neofuturisti - TRANSVISION,  a cura nel 2010 proprio dell'AIT di Riccardo Campa. L'astronave Transmanista sbarcherà anche a Ferrara?

Filippo Landini

www.transumanisti.it

 

giovedì 25 giugno 2009

STRATEGIE TRANSUMANISTE

TRANSUMANISTI.jpgMANIFESTO DEI TRANSUMANISTI ITALIANI

(4) Una strategia per il movimento transumanista italiano

Noi siamo convinti che sia necessario e urgente codificare i princìpi e gli obiettivi del movimento italiano, al fine di trasmettere un’immagine più chiara e definita dello stesso. Ciò significa che si debbono fare delle scelte, si deve arrivare ad un programma condiviso....  Nel fare questo non intendiamo prendere le distanze dalla WTA e dal movimento mondiale. Noi intendiamo fare proprio il contrario, ovvero rendere palesi quelle che sono le linee dominanti del movimento, troppo spesso nascoste in nome di un malinteso pluralismo. È evidente che l’obiettivo primo del transumanesimo è favorire lo sviluppo scientifico e tecnologico e in ciò non ci allontaniamo per nulla dalla linea dei transumanisti e degli estropici di altri paesi, tuttavia le condizioni sociali e culturali in cui tale sviluppo si realizza non sono un problema marginale o secondario. Anzi, è proprio sul piano dell’impegno sociale e culturale che si dispiega la ragion d’essere del nostro movimento, dato che a generare direttamente sviluppo sono impegnati molti altri soggetti. Perciò, ci risolviamo ora di mettere nero su bianco i nostri tre obiettivi fondamentali:...

Continua

http://www.transumanisti.it/2_articolo.aspid=42&nomeCat=MANIFESTO+DEI+TRANSUMANISTI+ITALIANI

lunedì 15 giugno 2009

NUOVA FUTUROLOGIA ITALIANA recensione di AA.VV. Transumanismo...

TRANSUMANISTI.jpgtransumanisti.jpgAA.VV. IL TRANSUMANISMO. CRONACA DI UNA RIVOLUZIONE ANNUNCIATA-EDIZIONI LAMPI DI STAMPA (A CURA DI RICCARDO CAMPA-A.I.T) recensione di R.Guerra

*from SPIGOLATURE MAGAZINE CULTURALE ON LINE

      
Dove captare, non nel 2100, non nel 2109 (siamo stanchi noi futuristi democratici e scientifici di aspettare un altro centenario futurista o bicentenario di... Darwin), non nel 3000... una mappa, una New Machine politique... per trasformare e vivere il Sogno futurista, oggi transumanista possibile nel Reale?
       Ai giorni nostri, era di Internet, e proprio grazie alla Rete, democrazia incontrollabile dell’informazione, memoria semivivente dinamica della specie umana, è ormai spazio, tempo, ciberspazio.... di scendere in campo, di costruire una Macchina elettronica- per così dire- politica, sottolineo democratica e scientifica, nei postulati dell’etica e l’estetica dell’Immaginazione scientifiche, e avviarla, innestarla, irradiarla nella giungla della sfera politico-sociale stessa....
E’ ormai dovere intellettuale, estinte le ideologie criminose del Novecento, alla luce dell’interfaccia Uomo-Società-Scienza di concretizzare le intuizioni visionarie degli Illuministi… dei Socialisti utopici, dei Positivisti e Darwin stessi, dei futuristi storici, di certo umanesimo scientifico contemporaneo, sempre più necessario ormai nella cosiddetta sfera politica, da Julian Huxley a Sigmund Freud a Albert Einstein, a Norbert Wiener fino ai giorni nostri (magari tra i bordi concettuali ed espistemici di Jacques Monod, Kark Popper, Alvin Toffler, J. F. Lyotard, gli stessi Greimais e Lotman, tra Scienza e Poesia)....
www.thescientistvideo.net

 

 

 

sabato 18 aprile 2009

TRANSUMANESIMO di RICCARDO CAMPA

MARGHERITA HACK.jpgTransumanesimo - 13/04/2009

Voce dell'enciclopedia di "MondOperaio"

 

Il termine "transumanesimo" indica una dottrina filosofica appartenente alla famiglia delle ideologie progressiste. Gli intellettuali transumanisti elaborano, studiano o promuovono le tecnologie finalizzate al superamento dei limiti umani. Analizzano i trend, le dimensioni psicologiche, le implicazioni etiche e l’impatto sociale di tali tecnologie, ponendo in luce soprattutto gli aspetti positivi dello sviluppo scientifico, ma senza sottovalutarne i potenziali pericoli. Con lo stesso termine si indica il movimento intellettuale e culturale che, facendo riferimento a tale filosofia, ritiene possibile e desiderabile l’alterazione in senso migliorativo della condizione umana. Per “miglioramento” si intende la limitazione e, possibilmente, l’eliminazione di processi naturali come l’invecchiamento, la malattia e la morte, nonché l’aumento delle capacità intellettuali, fisiche e psicologiche dell’uomo.
Il transumanesimo pone grande enfasi sul ruolo emancipatore della scienza, della tecnica e delle libertà civili, e parte dal presupposto che l’essere umano non è il prodotto finale dell’evoluzione, ma un esemplare di essere senziente destinato ad evolversi ulteriormente. Due sono le principali organizzazioni transumaniste: la World Transhumanist Association (WTA), fondata nel 1996 e presente in cento nazioni, e l’Extropy Institute (ExI), meno diffuso sul territorio, ma in grado di vantare una fondazione antecedente di qualche anno.
I transumanisti sono generalmente caratterizzati da un atteggiamento tecno-ottimista, ma insistono anche sulla necessità di utilizzare le tecnologie in un quadro di norme etiche. I limiti etici non sono però derivati dalla teologia. Pur non essendo pregiudizialmente contrari alle religioni, i transumanisti basano la propria morale soprattutto sui principi laici della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino e, in particolare, sull’articolo 4, secondo il quale: «La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri».
Nel transumanesimo si notano elementi di continuità e di innovazione. L’uomo è da sempre in lotta con la propria condizione. Se c’è una costante nella storia è proprio il tentativo dell’uomo di modificare la natura a proprio vantaggio. Il transumanesimo si pone coscientemente nel solco di questa tradizione, ma si spinge ancora più avanti. Già altre ideologie progressiste – come l’illuminismo, il positivismo e il futurismo – avevano promosso questo atteggiamento, ma il transumanesimo va oltre perché riconosce all’uomo il diritto di migliorare tecnologicamente non solo l’ambiente, ma anche se stesso. Il diritto individuale alla libertà morfologica, ovvero di modifica del proprio corpo e della propria mente, è una derivazione logica dell’articolo 4.
Nel “Manifesto di bioetica laica” firmato da Flamigni, Massarenti, Mori e Petroni (Sole 24 Ore, 9 giugno 1996) si legge: «L’evoluzione delle conoscenze teoriche e delle possibilità tecnologiche nel campo biologico e medico ha sollevato opportunità e problemi che non hanno precedenti nella storia dell’umanità. Se infatti la rivoluzione scientifica e tecnologica dell’era moderna ha permesso all’uomo di modificare radicalmente la natura che lo circonda, la rivoluzione biologica e medica dischiude la possibilità che egli intervenga sulla propria natura. Non ci si deve meravigliare che la “seconda rivoluzione scientifica” porti con sé attese e timori altrettanto grandi di quelli che accompagnarono la nascita della scienza e del mondo moderno… Noi reputiamo essenziale che questa nuova rivoluzione scientifica non debba essere accompagnata dallo stesso atteggiamento ideologico che ostacolò la formazione della visione scientifica nel mondo dell’età moderna». Il transumanesimo si pone in sintonia con questo principio laico e ambisce ad essere proprio la filosofia della seconda rivoluzione scientifica.
La speranza nell’estinzione dell’invecchiamento e della morte nei prossimi decenni, a prima vista, potrebbe apparire un’ingenuità. E non si può negare che certe speranze dei transumanisti siano in effetti utopiche o poco realistiche. Va però anche considerato il fatto che molti sogni dell’uomo, in passato considerati irrealizzabili, come volare, navigare sotto i mari, comunicare a distanza, uscire dal pianeta Terra, intervenire sulla struttura della materia, creare nuove forme di vita, ed altro ancora, oggi sono realtà. Ora, ad apparire ingenui, sono coloro che si dicevano certi dell’insensatezza di tali progetti.
Quattro sono i settori della ricerca che, passo dopo passo, sembrano attuare il programma transumanista: intelligenza artificiale, robotica, ingegneria genetica e nanotecnologia. Gran parte dell’attenzione dei media e dei partiti politici è concentrata sulle biotecnologie, per via dello straordinario sviluppo delle stesse negli ultimi trent’anni. Fecondazione artificiale, trapianti di organi, clonazione e Ogm sono ormai temi presenti nelle agende politiche o nelle legislazioni di molti paesi. Altri scenari e nuovi problemi saranno generati dagli ulteriori sviluppi della genetica. Se verrà scoperto il meccanismo che provoca la degenerazione dei tessuti umani e se verranno sconfitte le malattie oggi ritenute incurabili, la durata della vita potrebbe essere prolungata illimitatamente. Se ciò avvenisse, tutto l’assetto sociale, politico ed economico delle società umane dovrebbe essere ridisegnato. Si pensi soltanto all’impatto che tali tecnologie avrebbero sul sistema pensionistico, sul mercato del lavoro, sulla demografia, sull’ambiente. E, d’altronde, in un mondo liberale e democratico, non si può impedire ai cittadini di accedere a cure, farmaci e operazioni chirurgiche. Chi cercasse di limitare la libertà individuale, otterrebbe soltanto la nascita di un mercato nero controllato dalle mafie. Uno degli slogan più noti del transumanesimo è: «Se l’evoluzione sarà dichiarata un crimine, solo i criminali evolveranno».
Ma a rendere inadeguate e controproducenti le politiche proibizionistiche nel campo delle biotecnologie è il fatto che esse rappresentano soltanto una piccola porzione del fronte di progresso della tecnoscienza. È nei laboratori di elettronica, informatica e robotica che si stanno ponendo le basi di ciò che i transumanisti chiamano “la Singolarità”, ovvero il momento in cui gli esseri senzienti (macchine o ibridi uomo-macchina) potranno raggiungere un livello di intelligenza super-umana.
Lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è descritto piuttosto fedelmente dalla Legge di Moore, secondo la quale la densità di transistor per circuito integrato cresce seguendo una curva esponenziale. Negli ultimi trent’anni è raddoppiata ogni 18 mesi/due anni. Poiché esiste una correlazione tra miglioramento dell’hardware e potenza di calcolo delle macchine pensanti, la legge può essere considerata indicativa della crescita di “intelligenza” di tali macchine. In realtà, quella di Moore non è una legge, ma l’osservazione di una regolarità. Ciò significa che in qualunque momento il trend potrebbe assumere altre direzioni. Ray Kurzweil ritiene che il cambiamento di trend, se ci sarà, potrà essere solo al rialzo. Egli ha infatti mostrato che la legge di Moore è il caso speciale di un processo di più ampia portata. Se si considerano tutte le macchine pensanti prodotte dall’uomo, dai calcolatori meccanici agli attuali computer, si nota che il circuito integrato è soltanto l’ultimo di una serie di paradigmi. In precedenza, i calcoli sono stati prodotti da dispositivi meccanici, relè, valvole elettroniche e transistor. La prossima frontiera potrebbe essere il computer atomico o biologico. Il trend, osservato su un arco temporale di oltre un secolo, rivela che non cresce soltanto il numero di dispositivi per unità di calcolo, ma è lo stesso tasso di crescita ad aumentare, grazie al mutamento di paradigma. Poiché il progresso segue una curva doppiamente esponenziale, secondo Kurzweil, nel ventunesimo secolo, avremo ventimila anni di progresso al tasso di crescita dell’anno 2000.
Aldilà della plausibilità di questi calcoli, resta il fatto che la complessità e la potenza dei computer sta gradualmente raggiungendo quella del cervello umano. Ragionando in un’ottica puramente materialistica, dobbiamo dunque aspettarci in tempi non lontani una presa di coscienza delle macchine. Ma anche se postuliamo un’ontologia dualistica, attribuendo la coscienza ad un ente immateriale (l’anima) assente nella macchina, a tale livello di complessità, diventerebbe impossibile distinguere sul piano comportamentale un uomo da un androide. Se anche la “creatività” potrà essere simulata, le conseguenze sociali saranno le medesime.
La miniaturizzazione dei dispositivi, l’implementazione degli stessi in macchine dotate di capacità di movimento (robot, androidi), e la diffusione di tali macchine in ambienti lavorativi e domestici disegnano dunque un nuovo scenario per la specie umana. I film di fantascienza tendono, in genere, a rappresentare il futuro in termini distopici, con le macchine che prendono il sopravvento sull’uomo (Terminator, Matrix, ecc.). I transumanisti si mostrano invece ottimisti. Lungi da rappresentare qualcosa di indesiderabile o da temere, questo scenario offre infatti l’opportunità di superare alcuni problemi fondamentali dell’uomo. Per comprenderlo, è però necessario superare lo schema dicotomico alla base delle distopie: noi (gli umani) e loro (le macchine). Lo scenario diventa positivo nella prospettiva del divenire cyborg. La fusione dell’uomo con le macchine, attraverso la sostituzione pezzo a pezzo dei corpi biologici con dispositivi elettronici più avanzati, potrebbe permettere di allungare illimitatamente la vita e addirittura potenziare le attività fisiche e cerebrali.
Naturalmente, direzionare la storia verso uno scenario utopico piuttosto che distopico si configura come un problema squisitamente politico. Sul piano politico, i transumanisti presentano punti di convergenza e di divisione. Sono uniti per quanto riguarda alcune idee strategiche come: 1) la difesa e l’allargamento delle libertà civili; 2) la necessità di promuovere l’innovazione tecnologica; 3) la libertà di ricerca scientifica; 4) la laicità degli Stati. Tuttavia, risultano divisi sul piano dei programmi economici e di politica internazionale.
Nel transumanesimo esistono tre principali orientamenti politici: left-wing (socialisti, liberali di sinistra, democratici USA), right-wing (liberali di destra, anarco-capitalisti, repubblicani USA) e up-wing (una sintesi). Rari sono i transumanisti che si pongono nell’alveo dell’estrema destra, del comunismo, o dei partiti confessionali. I transumanisti di sinistra ritengono che per uno sviluppo equilibrato della società sia necessario garantire il più ampio accesso possibile alle nuove tecnologie, senza discriminare le fasce economicamente deboli o i paesi in via di sviluppo. Non hanno fiducia nel liberismo puro, giacché sono convinti che l’aumento di intelligenza dei computer e dei robot non potrà che ripercuotersi negativamente sui livelli occupazionali, senza un intervento regolatore dello Stato. La maggior parte dei lavori, anche di concetto, sarà presto alla portata di una macchina, quand’anche priva di coscienza o di emozioni (eventualità che, comunque, non può nemmeno essere esclusa). Se nessuna azienda troverà conveniente assumere un essere umano, perché sostituibile da un robot che lavora intelligentemente senza pause per il solo costo dell’energia, si dovrà pensare ad un assetto sociale diverso che possa anche implicare l’abolizione del lavoro. I cittadini potrebbero ottenere un reddito di esistenza ed essere pagati per consumare, piuttosto che per produrre. La soluzione sarebbe giustificata sul piano etico, perché scienza e tecnica sono prodotti collettivi, dovendo la propria esistenza allo sforzo congiunto di molte menti, operanti in luoghi e periodi storici diversi. Un computer atomico prodotto, per esempio, da un’azienda giapponese, non sarebbe concepibile senza le idee di Democrito, di Galileo, di Leibniz e di altri pensatori. Inoltre la ricerca scientifica è spesso finanziata da denaro pubblico. Sarebbe ingiusto prelevare denaro dalle tasche dei lavoratori, per finanziare una ricerca il cui risultato finale è la loro marginalizzazione sociale. In breve, i transumanisti di sinistra sostengono che il carattere collettivo della tecnoscienza giustifica ampiamente una politica solidale. Reputano assurdo che, nonostante i progressi della tecnica, gli uomini siano ancora costretti a lavorare lo stesso numero di ore dei loro antenati e magari in condizioni di maggiore precarietà. In questo individuano un difetto del sistema capitalista, che deve essere corretto.
Diversa la posizione dei transumanisti anarco-capitalisti, i quali ritengono che un intervento dello Stato non può che rallentare il progresso. L’accesso alle nuove tecnologie sarà garantito dal libero mercato. Parallelamente alla legge di Moore opera infatti un’altra legge economica, per cui al raddoppiare della potenza di calcolo della macchina, corrisponde anche un decremento notevole del suo prezzo. Oggi telefoni cellulari e personal computer sono alla portata di tutti, mentre appena usciti erano status symbol. In futuro, anche gli interventi di modifica genetica o gli impianti biocibernetici saranno beni accessibili a tutte le fasce di reddito. Il problema della disoccupazione potrebbe non porsi perché, se è vero che le macchine evolvono, è anche vero che agli umani si schiude la possibilità di una analoga evoluzione. I transumani, da un lato, saranno sempre più competitivi e, dall’altro, inventeranno nuovi lavori e nuove occupazioni, valorizzando i propri talenti.
Solo il futuro potrà dire quale delle due visioni è più lungimirante. Gli up-wingers, dal canto loro, ritengono che conviene liberarsi dalle formule ideologiche preconfezionate e affrontare pragmaticamente i problemi. Le ideologie elaborate nell’Ottocento per gestire la rivoluzione industriale (liberalismo e socialismo sono i due casi esemplari) debbono essere superate e rimpiazzate da un progetto politico radicalmente nuovo e adeguato alle sfide del Ventunesimo secolo. Si debbono privatizzare o nazionalizzare le ferrovie, l’elettricità o i servizi di miglioramento genetico? Per chi cerca di sintetizzare e superare le idee liberali e socialiste in nome del transumanesimo, non c’è risposta a priori a questa domanda. Dobbiamo chiederci quale scelta massimizza, qui ed ora, il progresso tecnico. Se ci sono imprenditori audaci e con mentalità futurista, si privatizza. Se ci sono parassiti senza slanci che vogliono vivere di rendita, si nazionalizza. Si lasciano, cioè, agli economisti le formule astratte a priori e si vincolano le scelte contingenti all’ideale più alto del progresso. La storia insegna che senza iniziativa pubblica non avremmo avuto i viaggi spaziali e senza iniziativa privata non avremmo avuto i personal computer. Deve rimanere fermo soltanto il principio della massima felicità, longevità e intelligenza per il massimo numero di esseri senzienti. Un principio che tutti i transumanisti sottoscrivono.


Riccardo Campa A.I.T. (Presidente Associazione Transumanisti Italiani)

(da MondOperaio, Marzo-Aprile 2006)

venerdì 17 aprile 2009

TRANS-FUTURISMO 100 LIVE E-BOOK

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TRANS-FUTURISMO 100 LIVE E-BOOK  I MANIFESTI (FUTURIST EDITIONS ON LINE)

a cura di Roby Guerra Graziano Cecchini Associazione Culturale Ferrara Video&Arte

prefazioni di Riccardo Campa e Paolo Ruffilli

AA.VV- GRAZIANO CECCHINI (ROMA SALEMI) ROBY GUERRA (FERRARA)  RICCARDO CAMPA (MILANO.MANTOVA-CRACOVIA) STEFANO VAJ (MILNAO-PADOVA) SANDRO BATTISTI(ROMA) GIOVANNI DE MATTEO(BOLOGNA) MARCO MILANI(COMO ROVIGO) ANTONIO FIORE-UFAGRA' (ROMA)  BALDO SAVONARI (ROMA) VALERIO ZEKKINI (BOLOGNA) ALESSIO BRUGNOLI (ROMA MILANO) ARMANDO DI CARLO (MESSINA) ANTONIO SACCOCCIO (LATINA) MAURIZIO GANZAROLI (FERRARA) GIOVANNI TUZET (MILANO FERRARA CENTO) LANERTO DONEGA' (FERRARA) RICCARDO ROVERSI (FERRARA) VITALIANO E MARCO TETI (FERRARA CATANZARO) GIOVANNI BALDUCCI (BARI) EMANUELE ROCCHI (PERUGIA)

AZIONE FUTURISTA TRANSUMANISMO CONNETTIVISMO FUTURISMO CONTEMPORANEO FUTURISMO OGGI TERZO FUTURISMO FUTURISMO-POSTCONTEMPORANEO POSTFUTURISMO  TRANSAVVERISMO NETFUTURISMO VIDEOFUTURISMO

* FROM ESTENSE COM QUOTIDIANO ON LINE DI FERRARA  e  SITOWEB TRANSUMANISTI ITALIANI A.I.T.

Prefazione dell'opera affidata ad autorevolissime firme

E-book made in Ferrara coi più bei manifesti futuristi


Dopo l'e-book delle biografie dei futuristi contemporanei, Futurist Editions On Line completa l'operazione editoriale con l'e-book complementare "Trans-Futurismo": i manifesti dei gruppi neofuturisti intervenuti a Futurismo 100 Live di Ferrara. Ovvero Azione Futurista, Connettivisti, Transumanisti, La Voce Futurista, Postcontemporanei, ed anche i più giovani Transavveristi e gli ultimi futuristi ex Futurismo Oggi di Enzo Benedetto, Francesco Grisi e Luigi Tallarico.

Nel nuovo e-book, che si avvale delle prefazioni autorevolissime degli stessi Riccardo Campa e Paolo Ruffilli, sono presenti i manifesti degli stessi Graziano Cecchini Rosso Trevi, il leader indiscusso del Nuovo Futurismo; ancora il promotore futurista ferrarese Roby Guerra, di Alessio Brugnoli e Armando Di Carlo, tra i primi attivi su Internet, dei Connettivisti della new wave italiana di fantascienza (Battisti, Milani e De Matteo); naturalmente dell'ala più scientifica- i Transumanisti futurologi dello stesso Campa e Stefano Vaj - del Futurismo attuale. Inoltre, i manifesti dei futuristi attivi quasi storici come Antonio Fiore Ufagrà, Baldo Savonari (Terzo Futurismo, 1986) lo stesso bolognese Valerio Zekkini, poeta musicista e saggista. Inoltre i giovanissimi Balducci e Rocchi (Transavverismo quasi neodecadenti) ed il primo a promuovere il Futurismo in Rete (2005) ovvero Antonio Saccoccio.

Infine anche il gruppo aperto ferrarese: oltre a Guerra, Vitaliano e Marco Teti di Ferrara Video&Arte (il gruppo che ha rilanciato la Video Art a Ferrara con la rassegna "The Scientist"), gli scrittori postfuturisti Lamberto Donegà, Riccardo Roversi e Maurizio Ganzaroli.

L'e-book segnala il rilancio concreto del futurismo postcentenario stesso: tra Ferrara stessa protagonista con Roma e Salemi del Leader Rosso Trevi, ma pure praticamente tutta Italia con più generazioni di futuristi (noti e meno noti) trasparentemente operativi e interfacciati. Entro il 2010 l'annunciata edizione cartacea.

http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=49642&format=html 

http://www.transumanisti.it

http://www.myspace.com/edizionifuturiste menu-link diretto E-Book Trans-Futurismo...

http://www.youtube.com/watch?v=R2LipKPLD3A&feature=channel_page filmato

giovedì 16 aprile 2009

2013 LA RIVOLUZIONE TRANSUMANISTA

TRANSUMANISTI.jpgTRANSUMANISMO CRONACA DI UNA RIVOLUZIONE ANNUNCIATA AA.VV

 A CURA DI RICCARDO CAMPA A.I.T ASSOCIAZIONE TRANSUMANISTI ITALIANI

SEZIONE ITALIA WORLD TRANSHUMANIST ASSOCIATION

(EDIZIONI LAMPI DI STAMPA)

Dove captare, non nel 2100, non nel 2109 (siamo stanchi noi futuristi democratici e scientifici di aspettare un altro centenario futurista o bicentenario di... Darwin), non nel 3000... una mappa, una New Machine politique... per trasformare e vivere il Sogno futurista, oggi transumanista possibile nel Reale?

Ai giorni nostri, era di Internet, e proprio grazie alla Rete, democrazia incontrollabile dell'informazione, memoria semivivente dinamica della specie umana, è ormai spazio, tempo, ciberspazio.... di scendere in campo, di costruire una Macchina elettronica- per così dire- politica, sottolineo democratica e scientifica, nei postulati dell'etica e l'estetica dell'Immaginazione scientifiche, e avviarla, innestarla, irradiarla nella giungla della sfera politico-sociale stessa

E' ormai dovere intellettuale, estinte le ideologie criminose del Novecento, alla luce dell'interfaccia Uomo-Società-Scienza di concretizzare le intuizioni visionarie degli Illuministi.. dei Socialisti utopici, dei Positivisti e Darwin stessi, dei futuristi storici, di certo umanesimo scientifico contemporaneo, sempre più necessario ormai nella cosiddetta sfera politica,da Julian Huxley a Sigmund Freud a Albert Einstein, a Norbert Wiener fino ai giorni nostri (magari tra i bordi concettuali ed espistemici di Jacques Monod, Kark Popper, Alvin Toffler, Paul K. Feyarabend, lo stesso Tehilard de Chardin, tra Scienza e Poesia) .

La Futurologia (dagli stessi Wiener e Toffler allo stesso Marshall McLuhan, oggi magari a Derrick de Kerckhove e Nicholas Negroponte al movimento futurista e futurologico contemporaneo cosiddetto transumanista fondato a Yale da Nick Bostrom e altri) è quasi “geneticamente “ destinata ad un 'evoluzione concreta del genere.

Futurologia: Scienza controversa da sempre, eppure, non solo una metodologia per le scienze sociali certamente non meno infallibile dei vecchi arnesi del Novecento (sociologia, economia, politica...). Nei fatti, già dal secondo novecento stesso ... nelle stanze dei bottoni di New York, Moska, Berlino, Parigi, Londra, Tokyo... (poco a Roma!Nonostante anche il celebre futuristico Club di Roma a suo tempo di Aurelio Peccei) attraverso sinergie dirette con equipe o ricercatori futuribili, li chiamino pure come vogliono. Mentre, oggi, dal duemila, la Scienza e la Tecnologia non sono più soltanto estensioni, amplificazioni della Vita sociale, economica e quotidiana, ma lo Stomaco... degli umani. I microchips sono il sistema umanitario,  oggi,  dell'organismo sociale umano!

Come meravigliarsi che i Sogni, filtrati dalla burocrazia e dalla burotica e da Uomini-Scimmia (tranne poche eccezioni) balbettanti al Potere ovunque, risultino incompiuti, persino sempre più evanescenti, quando appunto sono “interpretati” e “eseguiti” in tutti i link concretissimi della Vita Reale (dall'Economia al caffè del mattino) non dall'Uomo Scientifico e futurist, ma ancora da discendenti di Caldei e Aruspici...? Esistono, invece, oggi, più che mai tutte le risorse intellettuali, tecnologiche ed ecologiche (sottolineo) per il salto darwiniano e futurologico, transumano e postumano, inrinviabile per costruire davvero la Civiltà.

Nessuna utopia priva di scienza e tecnologia e realismo... all'orizzonte! Il cosiddetto Male non sarà mai eliminato completamente, né ignoranza, criminalità e sfruttamento dell'Uomo sull'Uomo. Gli umani saranno però liberi di scegliere il futuro individuale senza nascere con qualsivoglia handicap culturale e neonatale... Le risorse tecnoscientifiche sono già sufficenti per liberare gli umani non dal Lavoro ma dal Lavoro come schiavitù, come ricatto eterno della sopravvivenza in nome della... Croce... della Piramide....della Moschee.... delle Tavole.... del Partito.... dell' Economia... dello... Stomaco. Decenni di futurologia nel senso più ampio (tra scienza e arte del Novecento stessi) sono l'hardware già più attendibile di qualsivoglia filosofia residua già estinta politico-ideologica socioeconomica priva di parole e fatti e immaginazione e... Libertà scientifiche, del... secolo scorso e millennio stessi.

L'hardware per costruire il software, anzi i softwares, nuovi sistemi operativi futurpolitici, accettando pertanto la prassi e i codici della politica democratica moderna, anzi modernizzarla, dinamicizzarla, utilizzando davvero con scienza, co-scienza e immaginazione le nuove tecnologie straordinarie anche proprio per la Macchina Politica, riducendo al minimum maximum... le unità umane cosiddette uomini politici (per molti ruoli bastano giù notebook e I-Phone...).

Ecco il senso profondo, la logica e l'immaginazione del Senso, anche di tutta la futurologia italiana: dai pionieri pre-transumanisti cosiddetti, tra arte e scienza, tra futurismo artistico e futurologia contemporanea, dagli stessi Silvio Ceccato, Roberto Vacca, l'equipe stessa di Piero Angela a livello mediatico (primi nomi a memoria) ai futurologi dell'era di Internet, i transumanisti nelle loro diverse voci plurali.

Ecco l'Immaginazione e la Logica del senso in primo piano, senza tanti fronzoli cerebrali, ad esempio nel volume programmatico Transumanismo: una Rivoluzione Annunciata (Lampi di Stampa) a cura dell'A.I.T di Riccardo Campa ed equipe, anche a nome di tutti i futurologi e i futuristi contemporanei italiani nello specifico nazionale e territoriale. Un florilegio delle cronache futuriste e transumaniste postinternet: un delizioso copia e incolla a più voci, transumanisti e dissenzienti neopassatisti (anche elevati ed llustri- tipo Fukuyama o Veneziani) già prova popperiana, tale ospitalità... dello Stile postpolitico della prossima rivoluzione Futurist in Italia, democrazia e scienza on line e live, con programmi, parole e sogni in lingua umana, non esoterica come i movimenti politici del Novecento..

Un microgrande book, già in sé, un libro dopo Internet, necessario per la comunicazione di massa (al quadrato) e l'informazione futurpolitica. Trasparentissima l'opzione radicale, futuribile e libertaria, estesa anche agli scenari nascenti del postumano e dell'Altro cyborg (e forse alieno). Contro certo oscurantismo anche eco-new age contemporaneo, non solo neotradizionale o veterocomunista, persino contro il nascente razzismo “umano” attardato e reazionario antiscientifico e neooscurantista verso gli scenari possibili di Intelligenze diverse da quella Umana.

Quando proprio soltanto il Reale Interfaccia di Noi Umani con altre Intelligenze non umane – sarebbe sarà la prima volta nella Storia- è l'anello mancante tra la Preistoria e la Civiltà! Sarà per la prima volta... l'esperienza concreta dell'Altro, mancanza con-genita della specie umana, il primo specchio autentico che da sempre, proprio per l'impossibilità di interfaccia concreti con un Altro intelligente ma bio-diverso, può spiegare scienticamente e psicologicamente la schizofrenia altrettanto originaria di noi umani, sospesi tra la scimmia e l'homo sapiens, tra la bestia e la santità, costretti biologicamente sempre a vivere- per forza di cosa- l'eterno ritorno dell'eterna ricerca del proprio sé (lo si chiami come si vuole) e dell'Altro,  dell'Utopia in chiave sociale, sempre fondamentalmente nell'Immaginario, per -appunto- l'impossibilità di esperienze concrete con Intelligenze geneticamente diverse da Noi.

Ironia della Storia, anche: tutta la storia per concretizzare l'uguaglianza genetica giuridica nei crani degli umani, ma... il peccato originale però fondamentale per poi sopravvivere ( e quasi mai sopra-vivere) all'altezza delle conquiste democratiche e moderne è proprio la nostra schiavitù dalla nostra comune uguaglianza biologica e genetica!

Perciò, sempre, nella storia l'Horror Novi delle resistenze degli umani incapaci e ostili, per scelta individuale o costrizione sociale, (mai biologica!) verso il Progresso dell'Umanità, verso appunto Idee e Azioni Nuove: non solo il contenuto, il software delle Nuove Idee, ma proprio l'hardware, sistemi operativi non più funzionali al sopra-vivere degli umani.

Riassumendo: Transumanismo a cura di Riccardo Campa e i transumanistii, futurologi italiani del nostro tempo (lo stesso Campa, Stefano Vaj e molti altri) è il primo superpost rivoluzionario per programmare nei prossimi anni Pensiero+Azione, una nuova Macchina Politica inedita, dirompente, democratica, scientifica, energia scientifica e artistica d'avanguardia e potenzialmente persuasiva per gli scenari italiani prossimi venturi. 

ROBERTO GUERRA (A.I.T.  transumanisti italiani- presidente Riccardo Campa)

www.transumanisti.it

http://thefuturist.splinder.com/

http://www.youtube.com/watch?v=NCIV17NFswk  FILMATO