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martedì 5 ottobre 2010

Premio Nobel a Edwards padre del Baby Transhuman

*Il Giornale art.completo
È uno dei Nobel per la me­dicina più controversi degli ultimi anni. Lo ha ricevuto il padre della fecondazione ar­tificiale, l’inglese Robert Ed­wards, per una scoperta che risale a 32 anni fa, ma che con­tin­ua a suscitare passioni for­tissime e contrastanti. Da una parte l’opinione pubbli­ca laica e 4 milioni di bambi­ni nati in provetta in tutto il mondo; bambini, con le ri­spettive famiglie, che hanno inondato il web di messaggi di felicitazioni. Dall’altra la Chiesa cattolica, che conti­nua a considerare queste tec­niche e, soprattutto, gli abusi che ne possono derivare, inaccettabili sul piano etico...

*Asino Rosso: (sull'ira...del Vaticano..). solita litania della bioetica passatista, residui d'altro fondamentalismo, questa volta cattolico, innocuo a livelli planetari e espressione anche di certa retroguardia ecclesiastica, ma ancora un grave freno per il futuro, laico autentico, libertario, radicale, tecnoscientifico, libero e democratico.

martedì 14 settembre 2010

Malattie Rare? Scienza e conoscenza, non buonismo o politichese di Barbara Cannetti

Eppure, il clima di tensione che si è determinato a luglio con la definizione della Manovra Finanziaria non sembra promettere la giusta attenzione su tali aspetti e sulle Malattie Rare in generale, a  partire dalla tanto attesa revisione del Registro Nazionale.

Un malato raro, una volta concluso l’iter diagnostico, si trova a dover affrontare una serie di scelte di tipo economico-gestionale che inevitabilmente vanno a ripercuotersi sulla sua situazione socio-sanitaria; si tratta di decisioni delicate da cui dipendono le condizioni di vita del paziente stesso, oltre che del suo nucleo familiare. È questo un aspetto dell’attività terapeutica strettamente correlato a diversi elementi, tra i quali spiccano i livelli minimi assistenziali, ossia i servizi garantiti ed erogati su tutto il territorio italiano, a partire da una valutazione dei bisogni sanitari della popolazione stessa. I servizi erogati sul territorio, pertanto, non possono prescindere dalle scelte finanziarie effettuate a livello nazionale.

S- SUPERANDO

lunedì 10 maggio 2010

Orizzonti crionici

da Il Resto del Carlino Sole 24 Ore

Si chiama Bruno Lenzi ha 21 anni, è nato ad Atri, in provincia di Teramo, e studia Ingegneria ad Ancona. Un giovane quindi, uno dei tanti che si sarà sentito ripetere una delle solite frasi: "Beato te che hai ancora tanta vita davanti".

Ma Bruno ne vuole avere sempre di più. Si chiama crionica, per i profani altro non è che l’ibernazione umana, il ventuenne in questione la studia da quando aveva 16 anni. "È l’unica soluzione - dice il 21enne Bruno - per estendere la propria vita". Non sono solo chiacchiere e non è soltanto una passione. Bruno ha avviato un progetto I-Life Group che altro non è che un gruppo di studio sull’estensione della vita e lavora a un polo di ricerca che si chiama Ilabs (nanotecnologie ed estensione della vita) a Milano...

Le fa tanto paura la morte?
"La considero una cosa orribile, ma è ancora più orribile non premunirsi alla morte. Il mio volerla evitare è dovuto al grande amore che ho per la vita. Fino all’anno scorso studiavo a L’Aquila e durante i giorni del terremoto ho visto la morte in faccia. Questa è stata un’ulteriore spinta a interessarmi a queste questioni".

art completo
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/cultura/2010/03/15/304987-studente_anconetano.shtml