D- Referendum virtuale ma di grande valore politico, esatto? R- Direi di sì. E, paradossalmente, proprio perché la politica può condizionare meno pesantemente del solito l’elettorato in un caso concreto extrapartitico. Non si tratta di operare una scelta ammantata d’ideologia nella quale riconoscersi magari turandosi montanellianamente il naso, ma di esprimere se una tal cosa che sarò obbligato a fare per sempre mi sta proprio a fagiolo. Il referendum del 93 che sancì un deciso NO al finanziamento pubblico dei partiti col 90% di tutto l’elettorato sx dx centro, fu aggirato quasi subito coi “rimborsi elettorali” tuttora lautamente in corso, alla faccia della democrazia. Ma tutti se lo ricordano. Anche questo “finto” referendum, come dice il Pd, è finalizzato ad un esercizio primariamente mnemonico: di quello che significa pubblico ospedale cittadino, del coinvolgimento partecipativo che ogni cittadino ha con quell’istituzione. D- L'Affaire Cona con tutte le sue omb...