Un pezzetto della storia dei social network italiani passa per Ferrara grazie a Rudy Bandiera, quarantunenne ferrarese esperto del mondo social media e del marketing non convenzionale, e Smart Italia, la casa automobilistica della famosa citycar. Il caso mediatico è nato qualche giorno fa da un stato pubblicato su Facebook da Bandiera, in cui raccontava la sua 'disavventura automobilistica'. "Dieci giorni fa avevo una macchina ma me l'ha distrutta un camion per trasporti eccezionali – racconta nel post – come mai non trovo una casa automobilistica che mi da una macchina?".
domenica 6 luglio 2014
Ferrara, il Brand Rudy Bandiera
Un pezzetto della storia dei social network italiani passa per Ferrara grazie a Rudy Bandiera, quarantunenne ferrarese esperto del mondo social media e del marketing non convenzionale, e Smart Italia, la casa automobilistica della famosa citycar. Il caso mediatico è nato qualche giorno fa da un stato pubblicato su Facebook da Bandiera, in cui raccontava la sua 'disavventura automobilistica'. "Dieci giorni fa avevo una macchina ma me l'ha distrutta un camion per trasporti eccezionali – racconta nel post – come mai non trovo una casa automobilistica che mi da una macchina?".
mercoledì 11 giugno 2014
Rudy Bandiera: Ferrara e Google
“Rischi e opportunità del web 3.0 e delle tecnologie che lo compongono” è il titolo del tuo libro. Innanzi tutto cos’è il web 3.0?Bella domanda… non lo so (ride). In effetti non lo sa nessuno, nel senso che una definizione precisa ancora non esiste, così come quella di 2.0 è ombrosa e sfumata. Diciamo che, dal mio punto di vista, sono quelle tecnologie che, nei prossimi anni, si fonderanno per rendere la nostra vita totalmente interconnessa, come ad esempio Cloud e Big data. Di fatto, e questo è un paradosso, il Web 3.0 non è solo web.
E che cos’è, dunque?
E’ il futuro. Io lo immagino come l’interconnessione tra le cose e le persone, la creazione di una sorta di “mente collettiva” con la quale tutti quanti dialogheremo.
La logica del database su cui si fonda, caratterizzerà sempre più il web come enorme archivio: la rete diventerà il totem della memoria?La Rete lo è già, il totem della memoria, ma la memoria da sola no serve a nulla. Una delle definizioni di Web 3.0 è anche quella di “web semantico” ovvero un web evoluto in cui le macchine siano in grado non solo di leggere ma di interpretare. L’interpretazione dei dati, quindi della memoria, è la vera sfida.
Spazio e tempo nel web si modificano e si contraggono. Dinanzi al monitor si può dominare il mondo, o quantomeno ci si illude di farlo. Il virtuale risulta sempre più un potenziamento del reale. Ormai stiamo vivendo dentro i film di fantascienza che ci facevano sognare solo pochi anni fa, non ti pare?Si, e lo trovo bellissimo. Mi spiego raccontando un aneddoto che ho scritto anche nel libro: Qualche tempo fa sono andato a tenere una lezione in una scuola superiore a Cesena, per spiegare quali fossero i rischi del dare tutti i nostri dati in mano ad aziende private che, tra l’altro, sono americane. Sì sì, non vi preoccupate, alla fine del libro arriviamo anche a fare due chiacchiere su questo ma, dicevo, prima del mio intervento ho seguito quello di Renzo Davoli, un bravissimo informatico che per moltissimi anni ha lavorato negli Usa. Un uomo che ha visto Arpanet, l’embrione militare di Internet, con i propri occhi, per capirci. Davoli raccontava che quello che stiamo vivendo è una sorta di Rinascimento, o di Rivoluzione industriale, o di entrambi messi insieme aggiungo io, tuttavia diceva anche un’altra cosa interessantissima, ovvero che le rivoluzioni epocali, incredibili e giganteschi passaggi da un’umanità ad un’altra del tutto diversa, hanno sempre solo e soltanto una cosa in comune: che quelli che la vivono non se ne rendono conto. Ecco, tutti noi non ci stiamo rendendo conto di quello che accade, quindi ne abbiamo in parte paura. Non dobbiamo! E dobbiamo, invece, coglierne le opportunità..... C Ferrara Italia by Sergio Gessi
martedì 6 settembre 2011
Ferrara, la Zappaterra, Rudy Bandiera...Lanfranco Viola e il Web *from Estense com
Arch.Lanfranco Viola ha scritto il 6 settembre 2011 alle 12:47
Una brutta abitudine ,secondo me, è quella per la quale nessuno interviene ,su queste pagine ,il giorno dopo, sul successo o meno di una iniziativa pubblica di qualsiasi genere,così chè non si impara mai se era una iniziativa interessante o UNA BUFALA.La cosa non è senza importanza in quanto” tutti” (politici e non ) si sentono così interessati SOLO ad una “politica”degli ANNUNCI con comunicati stampa che nessuna relazione hanno con ciò che avviene nella realtà.Poichè ho presenziato ieri sera alla iniziativa ,posso affermare che il tema scelto era di grande attualità e forse proprio per questo non vi erano più di una cinquantina di persone sotto il tendone.La Zappaterra ha dimostrato di sapere di cosa si stava parlando e gli interventi degli “esperti” sono stati tutti interessanti, come la conduzione di Andrea Musi giornalista di Telesanterno è stata inappuntabile.E’ stato descritto lo scenario di modi comunicare ,che cambiano con una velocità difficilmente comprensibile a più.
http://www.estense.com/?p=164695
venerdì 11 febbraio 2011
Rudy Bandiera : Facebook ha 7 anni
Ora, visto che a me piace fare previsioni sui nuovi media, anche perchè diciamo che in mezzo ai nuovi media ci sto per lavoro, vi voglio far vedere cosa scrivevo riguardo a Facebook nel novembre 2008:
“… Se l’evoluzione naturale delle cose non verrà snaturata, così come non avviene quasi mai, tra un anno nessuno più si ricorderà di Facebook, se non da quelli che sono i veri appassionati.
L’Internet del futuro, il Web 3.0 non sarà né Second Life né Facebook, ma un insieme di tutte le tecnologie oggi conosciute che si fonderanno in un unica enorme matrice: oggi, definire Web 3.0 questo o quel servizio è assolutamente fuori luogo”.
Bene, ad oggi Facebook ha 18 milioni di utenti registrati solo in Italia ed oltre mezzo miliardo nel mondo: se fosse un paese sarebbe il terzo più popolato del pianeta dopo Cina ed India.
Quando si dice pisciare fuori dal vaso eh…
............
continua
RUDY BANDIERA COM
http://www.rudybandiera.com/compleanno-facebook-previsioni-0208.html#more-9801
mercoledì 26 gennaio 2011
Rudy Bandiera intervista Ambra Hoxley DJ di Second Life
Ambra Hoxley è una giovane DJ di SL, nata da pochissimo tempo, professionalmente parlando, ma ha subito riscosso le aspettative del pubblico che la segue fedelmente, sucitando, in alcuni casi, le invidie di altre persone! Ambra mi accoglie nella sua bella casa e mi fa accomodare nel suo divano. Chiacchieriamo del più e del meno ed io parto in quarta con la prima domanda.
Come nasce Ambra DJ? Nasce per gioco, perchè facendo la dj in RL, da circa 10 anni, lavorando in radio, è stato semplice, o quasi, passare da quello che facevo in RL alla dj in SL. La cosa scatenante è stata il fatto che volevo vedere la funzionalità del celebre software “virtual Dj”, che si usa per mixare i brani musicali. Grazie anche all’aiuto di molti amici, ho potuto cominciare piano piano e, quindi, avere le mie serate. All’inizio della mia carriera non parlavo, perchè non riuscivo a capire come si faceva! Sono un autodidatta, per cui molte cose le ho imparate nel corso del tempo, e con l’esperienza.
Quali sono le tue aspettative? Non mi aspetto molto, l’unica cosa che desidero vivamente è quella di far divertire la gente con la mia musica, far vivere la mia musica e far partecipare le persone, con le gesture. La cosa che mi dà molta soddisfazione è vedere gli avatar che si divertono durante le mie serate e, contemporaneamente, vedere il mio gruppo crescere: AMBRA HOXLEY FAN CLUB. Cresce giorno per giorno: ad oggi siamo 160 iscritti....
C- http://www.mysecondlife.it/intervista-ad-ambra-hoxley-dj-di-second-life-1011.html
lunedì 24 gennaio 2011
Rudy Bandiera: in che (neolingua) parliamo?
Apro a caso una pagina di Glamour di gennaio, più precisamente pagina 29, ed ecco cosa trovo (grazie ad una segnalazione della Principessa Leila che sa come turbarmi):
News. Dalle minishoes alle spring preview: è tutto nuovo, faschion e cool.
Borsa in PVC con tracolla faux fur, Chanel.
Mi sposto a pagina 30, ma la musica non cambia:
Lunghi abiti dai print psichedelici, dress dalle tinte accese e accessori macro design.
Si chiama Mylove, è in twill di seta ed è solo una degli accessori della linea crociera Dior: so chic, so parisienne.
Anche nella variante animalier.
c- RUDY BANDIERA
sabato 15 gennaio 2011
Intervista al Blogger di Ferrara Rudy Bandiera *from Supereva.it
D- Bandiera: Second Life anello di congiunzione verso X …?
Rudy Bandiera-Di Second Life ho parlato molte volte ed è una tecnologia che mi piace particolarmente.
Secondo me il problema del metaverso è stato paradossale, ovvero è stato quello di nascere troppo in fretta, è stato quello di essere sviluppato in un mondo in cui le conoscenze tecnologiche non lo permettevano ancora.
Se vi è capitato di leggere un po di Cyber Punk sapete benissimo che i mondi virtuali sono stati pensati da tempo ma che non sono stati sviluppati per mancanza di precisione nello sviluppo delle idee e per mancanza di tecnologia.
Ecco, Second Life è nata con idee chiare, con un ottimo modello di business e con un grande volano commerciale, ma si è schiantata contro le barriere tecnologiche che ne hanno impedito il pieno sviluppo.
D-Bandiera: Ferrara nel web….
Rudy Bandiera-La nostra bella città è ben rappresentata con il quotidiano online Estense.com, che è l’unica vetta raggiunta nel settore Web ferrarese.
Altri siti come ad esempio quello di Telestense, sono di vecchia concezione, permettono poca comunicazione biunivoca con gli utenti e rischiano di essere strutturati (e percepiti) come i vecchi media, ovvero a senso unico.
Poi ci sono i blog, primo tra tutti quello dedicato ad Aldrovandi che è stato per un periodo relativamente lungo, uno dei blog più letti d’Italia.
I miei complimenti vanno anche ai ragazzi di Gumwriters ed in particolare a Gaia, che si dimostrano all’altezza della situazione Web che ci circonda, rimanendo sempre attenti e facendolo con ironia.....
C- Ferrara supereva articolo completo
mercoledì 5 gennaio 2011
Rudy Bandiera: Dario Franceschini canta su Youtube!
Un video, un video realizzato a Ferrara, è la cosa forse più brutta che io abbia mai visto sul Web: nato da una nobile idea di Aurora Bollettinari e Maria Elena Franceschini (la figlia di Dario Franceschini che compare nel video e partecipa all’abominio) si tratta della canzone “We are the world” cantata da ferraresi che per loro stessa ammissione non hanno nulla a che fare con il canto.
Fin qui tutto bene, nel senso che l’idea è simpatica, i personaggi ci sono (Dario Franceschini è comunque un importante personaggio pubblico) e la musica è ottima… ma l’esecuzione, l’esecuzione è una cosa aberrante.
Io capisco che è gente che non sa fare a cantare ma questo è troppo, è davvero troppo per qualunque orecchio anche per nulla allenato: fuori tempo, stonato, storpiato e violentato, il ritmo della canzone si perde tra sospiri e stecche.
Io faccio tutti i miei più grandi auguri ai partecipanti, e li faccio consapevolmente del fatto che questo è uno dei video più virali che abbia mai visto, anche se inconsapevolmente virale.
Adesso, se avete il coraggio, guardate ed ascoltate.
RUDY BANDIERA SITE
venerdì 31 dicembre 2010
Gumwriters intervista Rudy Bandiera
La Redazione decide che delle interviste a Franceschini e compagnia bella ci si è ormai rotti le scatole, meglio – molto meglio – fare un paio di domande al geniaccio della porta accanto. Ecco quindi che contatto Rudy Bandiera, gli faccio presente chi sono e cosa voglio e – contrariamente ad ogni previsione – lui non mi mette nella spam. Chi è quindi il “personaggio gommoso” del giorno?
Rudy Bandiera è un giornalista ferrarese, o meglio: un ferrarese che fa anche il giornalista. Sembra la stessa cosa ma non è proprio così. Come se la cava un giornalista in una città dove non capita mai niente di eclatante? E’ per questo che hai aperto un tuo blog personale?
R. Bella domanda, ciao a tutti! In effetti Ferrara è una città molto tranquilla ed è per quello che io non ne scrivo quasi mai. Non mi fraintendete, io amo la mia città, solo non sono un giornalista di cronaca o di gossip, ma sono nato professionalmente scrivendo di tecnologia e fondando, insieme al mio caro amico e socio Riccardo Scandellari, il quotidiano tecnologico online hwGadget.com. Quindi quando scrivo di Ferrara lo faccio solo sul mio blog ed in maniera molto… informale.
Il tuo blog RudyBandiera.com nella nostra zona è tra i più seguiti, tu che sei del mestiere… come si arriva tra i “preferiti” dei ferraresi?
R. Anche questa è una bella domanda, e siamo a due In effetti… beh in effetti non lo so!
Le cose stanno così: Ferrara è una piccola città nella quale non esiste molta concorrenza (a Milano la musica cambierebbe) quindi non è necessario raggiungere picchi di successo enormi, per essere di successo.
In effetti, come dicevo, non parlo spesso di Ferrara e quando lo faccio cerco di farlo in modo personale, divertente, dissacrante ed informale, cosa che nessun quotidiano è in grado di fare: ma non perché non ne siano tecnicamente in grado, ma semplicemente perché non sta nelle corde di chi scrive per un quotidiano… fare il cazzaro
Sei un giornalista, un professionista dell’IT e un consulente in ambito web. La prima qualifica l’abbiamo capita, per le restanti ci stiamo attrezzando… ci dai una mano o diventiamo matti su Google?.....
C- GUMWRITERS
mercoledì 29 dicembre 2010
Obama è l’anticristo che porterà la fine del mondo nel 2012? di Rudy Bandiera
Non voglio fare il Gasparri della situazione, ma in Rete gira da tempo una storia (panzana) che sostiene che Obama sia l’anticristo, che ci porterà alla fine del mondo e che tutto questo avverrà nel 2012, allo “scadere” del calendario Maya.
Bisogna dire che c’è un bel po’ di pappa per blog: “Siamo democratici ma non voteremo Obama. Quell’uomo è finto, non è quello che vuole sembrare. Lo sai che c’è una profezia di Nostradamus che ha previsto la sua vittoria e lo ha indicato come l’Anticristo che ci porterà alla fine del mondo? E che questo avverrà esattamente nel 2012, come è previsto anche da una antica profezia dei Maya? Ci sono troppe coincidenze, come i nomi, presidente Obama e vicepresidente Biden. Suonano proprio come Osama Bin Laden. Meglio essere prudenti”....