ROBY GUERRA ASINO ROSSO BLOG SEGNALAZIONE....
*LA NUOVA FERRARA
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*LA NUOVA FERRARA
21 febbraio 2009 — pagina 17
da L'OPINIONE L'INTERVISTA
L’uomo che ha colorato di rosso la Fontana di Trevi si confessa a L’Opinione: “Se un’amministrazione di centrodestra commette un errore, lo dico senza problemi”. E del panorama politico attuale salva poche persone. Silvio Berlusconi “perchè crede in quello che fa ed è capace”, Fausto Bertinotti perchè “ha sbagliato, l’ha riconosciuto e si è messo da parte”. Poi c’è Gianfranco Fini, criticato per la scelta di Fiuggi, “ma ora, col senno di poi, dico che ci aveva visto giusto. È molto intelligente e ha il fiuto del vero politico”. E lui, che è stato “assessore del Nulla” a Salemi, non dimentica il suo ex sindaco Vittorio Sgarbi: “E’ un novello Lorenzo il Magnifico”. “Mi sono stancato di essere di destra. Torno alle origini e rivesto i miei vecchi panni di anarco-artista”. Graziano Cecchini ama definirsi un Mascalzone dell’Arte e, dopo aver tinto di rosso la celebre Fontana di Trevi, aver “invaso” la Scalinata di Trinità dei Monti con migliaia di palline colorate e aver contestato l’Ara Pacis con una performance artistica raffigurante un water legato al tricolore, tira le prime somme della sua carriera artistica. E dalla casa dei Parioli, ornata dai suoi numerosi dipinti su tela, spara a zero sulla politica italiana, lui che può anche vantare l’esperienza come assessore al Nulla nel piccolo comune siciliano di Salemi guidato dal sindaco Vittorio Sgarbi....
continua http://www.opinione.it/articolo.php?arg=1&art=90366
E'difficile parlar di quanto accaduto a Ferrara con un minimo di freddezza... Di certo sin da giovedì sera, quando Rai 2, per lo speciale sul secolo del Futurismo, oltre a dargli visibilità, ha utilizzato le immagini dei video che sarebbero stati presentati il giorno dopo al Festival è stata un susseguirsi di emozioni e di soddisfazioni.
Potrei parlare del successo di pubblico, degli splendidi interventi di Cecchini e di Campa, della bellezza delle opere presentate, ma di fatto son un di più...
L'importante è stato di raggiungere l'obiettivo: non una celebrazione, ma un compleanno.
Il Futurismo, nonostante i numerosi becchini e menagrami, è vivo e vegeto, fonte di ispirazione per tanti pensatori ed artisti contemporanei. Molte cose li dividono, ma ben di più li uniscono.
Lo scopo di Ferrara è dare loro la possibilità di avere una vetrina, di costruire un percorso comune.
E tutto questo è stato ottenuto... Il sogno degli ultimi anni... E non posso che gioirne, ringraziando tutti i miei compagni di viaggio.
ALESSIO BRUGNOLI
www.myspace.com/edizionifuturiste
http://www.telestense.it/leggi_archivio.php?Id=8153 * filmato
LA BEFFA DI GRAZIANO CECCHINI ROSSO TREVI
Venerdì sera 20 febbraio 2009, presso la sala estense di Ferrara, si è tenuta la festa di compleanno del centenario del futurismo, perché come ha detto Graziano Cecchini, le ricorrenze sono per i morti, e il futurismo, invece, è più vivo che mai, in continua evoluzione, espansione e divulgazione.
Alla sala, sono arrivate un buon numero di persone, per una città addormentata come Ferrara sembra quasi, (anzi lo è) un grande successo.
E il centenario di Ferrara è stato segnalato persino evidenziato su RaiDue Palco e Retropalco speciale il Futuro del Futurismo alla vigilia lo scorso 19 2! (Oltre ieri a Telestense, Estense Com e la Nuova Ferrara, tutta la rete futurista su Internet, i siti connettivisti, transumansiti e siti prestigiosi Teatro Org, ExitBar, ad esempio, tra tantissimi.
Nelle città di Roma, Milano, e Torino si sono tenute manifestazioni, giochi di luce, laser, pirotecnie, concerti, mostre e altro ancora, ma persone come Graziano Cecchini, in prima linea a dimostrare che il futurismo ha ancora qualcosa da dire, ha snobbato, tutte queste manifestazioni, che suonavano come la festa della befana, ricorrenze appunto che solo 24 ore dopo, non meritavano neppure di essere menzionate sui quotidiani, ed è venuto a Ferrara. Nella città più addormentata d’Italia, ma che da anni si cerca di smuovere.
Nessuno ci credeva che sarebbe venuto, e invece è stato qui, accompagnato da persone come: Alessio Brugnoli, Riccardo Campa, Stefano Vaj, Paolo Ruffilli, Baldo Saponari, Lamberto Donegà, Maurizio Ganzaroli, Giulia Fontanini, e Filippo Landini, invitati da Roby Guerra, che da anni cerca di risvegliare la bestia morente. Forse una nuvole di polvere di secoli, si è smossa, forse no, solo il tempo lo dirà, ma non per questo bisogna smettere di provarci. Graziano Cecchini continua a beffare e a fersi le beffe di tutti quelle belle addormentate che si credono istituzioni, di tutti quei morti viventi che fingono di avere ancora aliti vitali dentro le loro povere stanche ossa in questa Italia, che sempre di più diventa un paese di vecchi mentali, e arretratezze spirituali che inaridiscono sempre di più.
Forse per una volta almeno alla domanda: cosa c’è a Ferrara? Non si è potuto rispondere come sempre: Niente!
GANZAROLI MAURIZIO