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sabato 8 febbraio 2014

Primo Siena "La spada di Perseo..." recensione di ALDO LA FATA

Primo Siena  La Spada di Perseo. Itinerari metapolitici.



Rilancio della "metapolitica" in un nuovo saggio di Primo Siena

Il termine "metapolitica" nasce oltre tre secoli fa per gemmazione e contiguità di significato dalla parola di più antico e prestigioso conio "metafisica", ma risulta ancora oggi sconosciutissimo e pressoché assente nei dizionari linguistici europei. Un termine che è sfuggito persino ai curatori dell'Enciclopedia delle Scienze Anomale (Zanichelli, Bologna 1999) che non solo non ne fanno menzione ma non sembrano sapere neppure della sua esistenza. Assai recente risulta l'inserimento del termine nell'Enciclopedia del pensiero politico curata da Roberto Esposito e Claudio Galli per i tipi della Laterza (Roma-Bari 2000), anche se, sotto il profilo storico, la voce risulta trattata in modo alquanto scarno e insufficiente. Ne troviamo invece un resoconto abbastanza dettagliato nel dizionario filosofico internettiano in lingua spagnola curato dall'intelligente e colto filosofo di indirizzo materialista, Gustavo Bueno (1924)1. E' proprio a quest'ultimo che dobbiamo la scoperta della presenza della parola "metapolitica" nell'opera del monaco cistercense, poi divenuto vescovo di Vigevano, Juan Caramuel y Lobkowitz (1606-1682) – un sorta di genio matematico alla pari di un Leibniz -, che, storicamente, sarebbe stato il primo in assoluto a coniarla. Pertanto, il vocabolo sarebbe nato nella sfera d'influenza della teologia cristiana, ma anche in quella di un nuovo pensiero filosofico e razionale sempre più caratterizzantesi nel segno dell'erudizione formale. C'è dunque nella parola metapolitica, fin dal suo primo apparire, un'ambivalenza che riguarda da una parte il suo possibile significato teologico, e dall'altra quello meramente classificatorio, disciplinare e accademico tipico della nascente mentalità del secolo dei Lumi. Ambivalenza che comporterà in seguito la possibilità di un suo utilizzo in contesti eterogenei e anche ideologicamente distanti. La ricostruzione del percorso storico della parola fatta dallo spagnolo Bueno e che ad oggi appare come la più completa finora tentata, ne evidenzia non solo la rarità, ma anche la discontinuità sia geografica che linguistica: il termine infatti, appare in maniera del tutto occasionale nelle opere di alcuni autori appartenenti alle aree geografiche di Spagna, Svizzera, Germania, Francia, Polonia e Italia, senza che ci sia stato tra costoro un vero e proprio passaggio del testimone. Alla luce della ricostruzione tentata da Bueno non si riesce a cogliere però la varietà e la ricchezza delle diverse proposte interpretative della parola da parte dei diversi autori che vi hanno fatto riferimento e per le quali sarebbe stata forse necessaria una trattazione a parte; come pure una trattazione a parte meriterebbe l'organizzazione sistematica e puntuale di un'antologia delle fonti. Un compito che richiede specifiche competenze disciplinari (principalmente filologiche, storiche e filosofiche) unite e buone capacità e abilità di ricerca bibliografica e documentale, che lasciamo volentieri agli addetti ai lavori. Per parte nostra, rimaniamo nell'ambito della Metapolitica come sinonimo di "metafisica della politica" come ci è stata insegnata e trasmessa da Silvano Panunzio.

Ora, non c'è dubbio che il vocabolo "metapolitica" abbia incontrato subito una certa fortuna soprattutto negli ambienti politici e religiosi della cosiddetta "reazione conservatrice". E' noto infatti, dopo il suo primo apparire in Germania nell'ambito della scienza del Diritto e della filosofia dello Stato, l'apprezzamento convinto di un J. De Maistre (1753-1821), o quello quasi coevo del Barone prussiano de Stein (1770-1840). Allo stesso modo si pensi alla riesumazione della parola da parte di un Sergio Panunzio (1886-1944), o all'utilizzo che ne fece lo storico e poeta americano, l'ultra conservatore Peter Viereck che la associò, ahinoi e ahilui, al nazismo hitleriano. E si pensi infine ad un Alain de Benoist (1943), che la fece circolare negli ambienti della nuova destra europea a partire dagli anni sessanta. Un tale consenso sembra comprensibilmente legato a una visione mitica e teologica della politica cha appartiene tradizionalmente alla Destra e al pensiero cosiddetto "conservatore", ma che a ben vedere è patrimonio di tutte le civiltà umane, nessuna esclusa. In tal senso occorrerà riconoscere che quella della metapolitica non è affatto una concezione nuova o un'idea originale e stravagante di un gruppo di fanatici reazionari, ma un'idea universale a cui infine è stato trovato un nome appropriato2.

Ora, che il Potere venga dall'Alto o "sia dato dall'Alto" è idea anche evangelica. Si ricordi il "Non c'è autorità se non da Dio e quelle che esistono sono stabilite da Dio» (Romani 13,1). Senza voler indugiare su questi e altri simili passaggi scritturistici che possono essere letti e interpretati secondo una molteplicità di modi, è fuori di dubbio che tutte le grandi civiltà del passato ebbero una visione metapolitica del Potere, dall'Egitto faraonico al Celeste Impero, dal Profetismo e messianismo ebraico al Sacro Romano Impero. E neanche oggi questa visione sembra essere venuta meno se si pensa al Presidenzialismo Nord Americano o alla Repubblica islamica dell'Iran. Quindi semmai si tratta di una pura operazione di mascheramento linguistico, per un'idea che permane immutata anche nella collettività moderna.

Nel concetto di Metapolitica c'è tuttavia qualcosa di più di un semplice riconoscimento dell'origine non umana del potere temporale. Per lo meno nell'accezione che al termine volle dare Silvano Panunzio, arricchendola di un contenuto simbolico, sapienziale, teologico, profetico ed escatologico (potremmo dire in una parola "biblico"), che la fa entrare di diritto nel vocabolario cristiano. Una valenza che seppe cogliere assai bene il teologo Raimundo Pannikar che ne trattò diffusamente in un suo lavoro monografico inedito in Italia e che solo pochi altri cattolici hanno saputo cogliere3.

Tra questi pochissimi c'è senza dubbio Primo Siena (1927), amico e collaboratore per molti anni di Panunzio e suo degno continuatore. Ed è anche grazie a Primo Siena che il termine Metapolitica nell'accezione panunziana è conosciuto nel mondo.

Viene quindi a proposito la nuova edizione aggiornata, aumentata e migliorata de "La Spada di Perseo. Itinerari metapolitici" che vide la sua prima uscita nel 2007 in lingua spagnola e che oggi è disponibile per i tipi dell'editore emerito Solfanelli.4 A titolo informativo facciamo presente che siamo stati proprio noi a curare la traduzione italiana del testo e che pertanto ne conosciamo assai bene i contenuti.

Diciamo subito che alcune parti dell'edizione castigliana sono state eliminate. Ad esempio il Prologo di Vittorio di Girolamo o i profili di Alexis Carrel, Romano Guardini e Vintila Horia; e che ugualmente è stato rimossa l'appendice che riproduceva uno scritto di Silvano Panunzio intitolato l'ABC della Metapolitica. Si è trattato a ben vedere di sottrazione ben motivate e giustificate per l'edizione in lingua italiana. Infatti, i tre profili mancanti sono apparsi nel volume, anch'esso di recentissima pubblicazione, "Incontri nella terra di mezzo" (sempre edito da Solfanelli nel 2013), e quanto al testo di Panunzio, faceva parte di un'antologia di scritti pubblicata in Italia nel 1976 con il titolo "Metapolitica, la Roma Eterna e la Nuova Gerusalemme" (Ed. Babuino, Roma). In melius, rispetto alla prima edizione abbiamo oltre a una rivisitazione e riscrittura quasi completa dell'indice, all'aggiunta di molte pagine che integrano soprattutto il Primo Capitolo o "Primo Itinerario", dove le categorie della Politica e la forma politica della Democrazia vengono analizzate dal punto di vista della metapolitica, anche tre nuovi paragrafi aggiunti al "Terzo Itinerario" sul significato del Mito nelle opere di Mircea Eliade, Ernst Cassirer e Jerome S. Bruner. Davvero prezioso infine, e completamente nuovo, il quarto capitolo o "Quarto Itinerario" dove si prendono in esame i risvolti e i significati escatologici della metapolitica e del magistero profetico dell'apocalisse – nel senso etimologico di "rivelazione" – mariana; vi troviamo anche quel famoso saggio di Siena, "La Vergine di Guadalupe e il destino escatologico dell'America Romanica" il quale al suo primo apparire suscitò la curiosità e l'attenzione del filosofo e politologo argentino Alberto Buela che proprio da quelle pagine scoprì la nozione del termine metapolitica. Per finire, l'Autore ha ritenuto di dover aggiungere un Epilogo che ricostruisce con puntuale analisi il percorso storico e filologico della parola. Insomma, "La Spada di Perseo" si può considerare un testo fondamentale e imprescindibile per capire la metapolitica nella sua accezione panunziana e non solo; un punto di partenza anche per coloro che intendano vivere la politica come impegno intellettuale, civile ed etico, e come testimonianza viva di un "Oltre" perennemente attuale. In questo momento storico, di questa testimonianza, non c'è semplicemente bisogno, ma assoluta necessità.

Aldo La Fata










2 Tacito nella sue Historiae aveva usato la felice espressione "arcana impèrii" con analogo significato.


3 Le découverte du Métapolitique, Interculture, Cahier n. 136, Montreal 1999.



4 Marino Solfanelli, fondatore delle Edizioni omonime, è scomparso a Chieti proprio nei giorni in cui estendevamo la presente recensione. La sua coraggiosa azione editoriale per la "cultura alternativa" continua per merito del figlio Marco, che ha raccolto il testimone del padre giá da alcuni anni.


INFO






mercoledì 12 ottobre 2011

Libro Manifesto "Nuova Oggettività" S-T biografie autori (12) Bozzi Sentieri-Sinagra-Scarabelli-Segatori-Siena




Info Libro Manifesto vedi:


Mario Bozzi Sentieri

è nato a Genova il 10 luglio 1954. Laureato in Scienze Politiche, giornalista pubblicista, ha collaborato a varie pubblicazioni, specializzandosi in argomenti storici e culturali. Dal 1980 al 1990 è stato direttore responsabile di “Diorama Letterario”, rivista di ricerche bibliografiche, che ha animato il dibattito post-ideologico, a partire dalla tesi della “Nouvelle Droite” francese. Dal 1990 al 2000 ha collaborato al mensile di studi politici-sociali “Pagine Libere”, diretto da Marcello Veneziani, specializzandosi in tematiche economiche e sociali, con particolare attenzione al sindacalismo e alla dottrina partecipativa. Sotto la direzione di Marcello Veneziani è stato tra i collaboratori-fondatori de “L’Italia Settimanale”. E’ stato tra i fondatori dei Gruppi di Ricerca Ecologica (1978), entrando a fare parte della Direzione Nazionale e della redazione centrale di “Dimensione Ambiente”, periodico dell’associazione. A Genova ha creato la Cooperativa Culturale “Il Cigno”, che, a metà degli Anni Ottanta, ha realizzato alcune iniziative dedicate all’avanguardia futurista. Fa parte dei soci-fondatori dell’Associazione Merito, editrice del periodico on-line “il Culturista”. Scrittore “eclettico” ha al suo attivo vari saggi dedicati al sindacalismo nazionale e al pensiero controrivoluzionario. Un suo libro sul “fumetto visto da destra” ha destato la curiosità dei commentatori, che hanno parlato di lui come “l’Umberto Eco della destra”. Negli ultimi anni si è specializzato quale opinionista su tematiche economiche e sociali (un suo saggio su “lavoro e comunitarismo” è inserito nel volume di Autori Vari su “L’Idea partecipativa”) e quale ricercatore sulla storia della destra italiana (un suo ampio saggio dedicato alle riviste della destra italiana è inserito nel volume di AA.VV. “Le radici della Destra“). Nel 2005 ha pubblicato “L’antifascismo critico”, una puntuale ricostruzione dell’antifascismo, riletto senza schematismi ideologici. E’ del 2007 il libro “Dal neofascismo alla nuova destra - Le riviste 1944-1994”, un’ampia ricostruzione della pubblicistica di destra. Nel dicembre 2010 ha pubblicato, con coautore Ettore Rivabella, “60 anni di Cisnal-Ugl a Genova”, una pubblicazione sulla storia del Sindacalismo Nazionale nel capoluogo ligure. Dirige il mensile “La Contea - a sud della Terra di Mezzo”. Dal novembre 2002 è entrato a fare parte del Cda della Fondazione Cristoforo Colombo divenendone Presidente nel dicembre 2003 e restando in carica fino all’aprile 2007. Nel corso della sua Presidenza, che ha coinciso, durante l’anno 2004, con gli eventi di Genova Capitale della Cultura Europea, sono state realizzate importanti mostre dedicate all’arte e all’architettura in Liguria, nella prima metà del Secolo XX. Nel dicembre 2005 ha inaugurato il museo “Wolfsoniana”, che raccoglie oggetti e opere d’arte a testimonianza del periodo compreso fra il 1880 e il 1945, provenienti dalla Collezione Wolfson.

Sua la prefazione al libro d’arte “Cristoforo Colombo”, edito, grazie alla collaborazione con la Vallecchi Editore, in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte del grande navigatore. Dall’ottobre 2006 è “Academico Correspondiente” della Real Accademia de la mar iberica. Nel gennaio 2007, dopo una lunga e complessa trattativa, ha sottoscritto l’atto con cui M. Wolfson ha donato la sua collezione genovese alla Fondazione C. Colombo. Dal 2008 fa parte, dopo lo scioglimento della Fondazione C. Colombo, del Cda della neocostituita Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo.




Augusto Sinagra


nato a Catania il 18 agosto 1941, si è laureato in giurisprudenza a Palermo nel 1962. E’ stato Magistrato dal 1965 al 1980, lasciando la Magistratura con la qualifica di Consigliere di Corte di Appello. Dal 1971 al 1980 è stato Consigliere giuridico presso il Servizio del Contenzioso Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri italiano, partecipando a numerose Conferenze e riunioni internazionali in Italia e all’estero. Nel 1967-1968 è stato Ufficiale dell’Aviazione Militare italiana. Dal 1980 è professore ordinario di Diritto internazionale. Attualmente insegna Diritto dell’Unione Europea presso la Facoltà di Scienze Politiche nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Vive a Roma e svolge attività di Avvocato. In precedenza ha insegnato nelle Università di Trieste, Genova, Chieti, Palermo e Roma Tre. E’ stato “docente stabile” presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che docente in numerose Università straniere in Europa, Medio Oriente e America del Sud. E’ stato Rappresentante permanente in Italia della Repubblica Turca di Cipro del Nord. E’ Presidente dell’Associazione politico-culturale “Seniores”. E’ autore di monografie di diritto e organizzazione internazionale, oltre che di numerosi saggi e articoli apparsi su riviste italiane e straniere. E’ direttore della “Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale”, quadrimestrale di diritto e relazioni internazionali.

MONOGRAFIE:
- Profili istituzionali e problemi della collaborazione economica tra gli Stati socialisti, Roma, 1972 (Ed. Rassegna Parlamentare);
- L’Agenzia Internazionale per l’Energia, Roma, 1975 (Ed Rassegna Parlamentare);
- Introduzione allo studio delle imprese comuni e delle società internazionali miste socialiste, Giuffrè, Milano, 1979;
- Controversie territoriali tra Stati e decolonizzazione. Il contenzioso anglo-argentino per le Isole - Falkland-Malvinas, Milano, Giuffrè, 1983;
- L’arbitrato commerciale internazionale nel sistema del CIRDI e i suoi recenti sviluppi, Padova, Cedam, 1984;
- Sovranità contesa – Autodeterminazione e integrità territoriale dello Stato – , Giuffré, Milano, 1999.
- La questione cipriota - La storia e il diritto (a cura di A. Sinagra e C. Zanghì), Giuffré, Milano, 1999;
- La disciplina comunitaria del settore televisivo (con riguardo all’ordinamento italiano), Giuffré, Milano, 2001;
- Diritto e Giustizia. Ragione e Sentimento. Scritti giuridici e politici (1985-2004), Aracne, Roma, 2004;
- Lo Statuto della Reggenza italiana del Carnaro (tra storia e diritto costituzionale e internazionale), a cura di A. Sinagra, Pubblicazioni del Dipartimento di Teoria dello Stato dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Giuffrè, Milano, 2009;
- Lezioni di diritto internazionale pubblico (in collaborazione con P. Bargiacchi), Giuffré, Milano, 2009;


Andrea Scarabelli

Nato nel 1986, si è laureato, con la cattedra di Storia della Filosofia del prof. Davide Bigalli presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi su Julius Evola ed Oswald Spengler ed è iscritto al corso di laurea magistrale nello stesso Ateneo. I suoi studi si coagulano intorno a nuclei di estetica, filosofia della storia e pensiero della Tradizione.

È direttore della rivista Antarès - tra i labirinti della Modernità, che si occupa di tematiche legate ad antimodernismo e letteratura della crisi, distribuita in libreria dall’editore Bietti. Suoi saggi e articoli sono apparsi sulla rivista online Secretum, su Héra e sul progetto Sinergie alternative.





Adriano Segatori

....è psichiatra-psicoterapeuta, Consulente Tecnico di Ufficio (C.T.U.) per la psichiatria al Tribunale di Gorizia, Dottore di Ricerca in Filosofia delle Scienze Sociali e Comunicazione Simbolica (Università dell’Insubria – Varese), Cultore della materia in Filosofia della politica (Università degli Studi - Trieste). È autore di numerosi articoli e saggi di politica, filosofia e analisi psicosociale, tra le sue pubblicazioni: Il suicidio. Eventi e comportamenti, Sensibili alle foglie, Roma 2000; La Comunità vivente. Organismo comunitario e organizzazione sociale, Edizioni di Ar, Padova 2002; L’anima e le sue parole, Edizioni di Ar, Padova 2003; Lavoro, Settimo Sigillo, Roma 2004; Dove va l’anima? (intervista a cura di Angela Deganis), Settimo Sigillo, Roma 2007; Oltre l’utopia basagliana, Mimesis, Milano 2010; Psicoanalisi e Tradizione. Differenze, contaminazioni, opportunità, Controcorrente, Napoli in fase di pubblicazione. In collettanea: Formulario terapeutico per la Medicina Generale (Istituto 'Mario Negri'), Roma, 1991; Il Manifesto di Psiche, Sensibili alle foglie, Roma 1999; Intervento complesso nei comportamenti suicidari: tra farmacoterapia e socioterapia in Spezzarsi la vita, Ministero della Sanità, Istituto Superiore di Sanità, Pordenone 2001; Guerrieri sociali, Settimo Sigillo, Roma 2003; La Morte per il clinico: dal Dispositivo Sacrale alla Scomunica Tecnologica in Appuntamento con la morte: un’opportunità da non perdere, Mimesis, Milano 2005;

Inoltre: Arte-terapia: definizioni, paradigmi, avvertenze, Oltre il farmaco e la psicoterapia: l’arte come trasformazione dell’anima, Le psicoterapie: strumenti operativi o visioni del mondo?. Per un progetto comunitario in I disturbi alimentari: un progetto integrato comunitario, Franco Angeli, Milano 2005; Il politico e la sfera psichica in Che cos’è il politico?, Settimo Sigillo, Roma 2006; Le orme di Psiche nella saga tolkieniana in La filosofia del Signore degli Anelli, Mimesis, Milano 2008.




Primo Siena




Nato a San Prospero di Modena il 20.11.1927, ha vissuto ed operato per oltre 32 anni nella città di Verona. Giornalista pubblicista dal 1950 al 2001, iscritto nell’Ordine dei giornalisti del Veneto. Si è laureato in pedagogia nell’Universitá di Padova dove ha frequentato il biennio della Scuola di perfezionamento in materie filosofiche ed umanistiche (1966-68) sotto la guida di Marino Gentile. Ha esercitato per vari anni l’insegnamento nelle scuole elementari e nell’Istituto Magistrale di Verona, passando quindi alla carriera direttiva per concorso nel 1965. Nel 1971 ha svolto una missione come esperto tecnico-scolastico presso il Ministero dell’Educazione della Repubblica Somala, entrando - sempre per concorso - nel corpo direttivo delle istituzioni scolastiche italiane all’estero, essendo assegnato all’area dell’America Latina (1978) con sede a Santiago del Cile (1978), Lima, Perú (1981) e nuovamente Santiago (1988-1992). Ha rappresentato l’Italia nella “IX Reunión Latinoamericana para la Educación, la Ciencia y la Cultura” (Santiago del Cile, 1978) ed ha svolto missioni presso i Ministri dell’Educazione del Perù, Colombia, Ecuador. Per la diligenza e la qualitá del suo servizio all’estero ha meritato la medaglia della Presidenza del consiglio dei Ministri d’Italia (1990). Ha ottenuto il Premio “Serenissima” dalla Provincia di Verona per la diffusione della cultura italiana all’estero (2001) e le medaglie d’argento (1980) e d’oro dell’Ordine dei giornalisti del Veneto (2000) per la attivitá giornalistica svolta in Italia e all’estero, il Premio Attilio Mordini (2008) per la sua attività di filosofo dell’educazione. Ha partecipato a due Conferenze dei Veneti nel Mondo, per designazione della Giunta Regionale della Regione Veneto (1994-1999). Concludendo la sua missione all’estero nel 1992, ha eletto la sua residenza permanente in Santiago del Cile. Da allora svolge attivitá accademica in universitá private locali e nella Fondazione Culturale “Decus” de La Plata (Argentina). Nell’attualità esercita i seguenti incarichi culturali e sociali: assessore tecnico della Federazione delle Istituzioni Scolastiche Italiane d’America (FISIA) ed assessore pedagogico della Scuola Italiana “V.Montiglio di Santiago, consultore dell’Istituto Italiano di Cultura, presidente onorario del Comitato della “Dante Alighieri” di Santiago, presidente dell’Associazione dei Professionisti Universitari d’origine Italiana. Fondatore e direttore dell’Accademia Umanesimo Latino-Cile; presidente in carica della Associazione Veneta del Cile. Segretario del COMITES-Cile dal 1998 all’ aprile del 2004. Membro del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) in rappresentanza della comunità italiana del Cile dal febbraio 2011. Componente del Comitato accademico della rivista on-line ARBIL (pubblicata in Spagna) alla quale collabora attivamente. Bersagliere volontario della Rsi dal 1/11/1943 al 30/04/1945, operante in Venezia Giulia a difesa del confine orientale d’Italia. Prigioniero di guerra in Jugoslavia (Borovnica, Lubiana) fino al 3 nov. 1945.




Pubblicazioni:
Ha promosso periodici e riviste d’area del Msi e della destra italiana del dopoguerra: Vent’anni (Milano 1948), Cantiere (Verona-Milano 1950-1953), Carattere (Verona 1955-1963). Ha pubblicato articoli e saggi sulla stampa qualificata della destra italiana: (Meridiano d’Italia, Il Nazionale, Il Secolo d’Italia, Cronaca Italiana, Azione, Il Conciliatore, Dialoghi, Studi gentiliani, Domani, L’Occidente, La Sfida, Revisione, L’Italia settimanale, Lo Stato, Area, Alfa & Omega, Metapolitica, Tradizione) e della cultura alternativa (Metapolitica, Roma) e straniera (El Dominical del Comercio, Lima, Perù; Ciudad de Los Cesares, Santiago del Cile; Disenso, Buenos Aires; Noein, La Plata, Argentina). Autore di una dozzina di libri tra i quali: Le alienazioni del Secolo (che meritó nel 1957 un Premio Angelicum consegnatogli dall’allora arcivescovo di Milano, Giovanbattista Montini, futuro Papa Paolo VI); da Cesare a Mussolini, storia dell’itala gente; Il profeta della Chiesa proletaria (E.Mounier); Riforma della Scuola Italiana nel tempo europeo; Corporativismo e Libertá; I feticci dell’Educazione contemporanea; Scuola del Malessere. Ha curato inoltre alcune antologie con introduzione ed apparato bibliografico: Gentile; Donoso Cortés; Alexis Carrel, patologia della civiltá moderna. Ha pubblicato per l’editrice dell’Universitá Gabriela Mistral di Santiago del Cile, il suo primo libro in lingua castigliana: La espada de Perseo. Itinerarios metapolíticos (2007), ed ha partecipato a due libri collettanei: Para entender el Señor de los Anillos (Universidad Gabriela Mistral, Santiago 2005) e Tolkien, raíces y legado (Universidad del Desarrollo, Santiago 2006). Molti suoi scritti sono stati ripresi da pagine Web in lingua italiana, spagnola, polacca. I suoi lineamenti di pensiero e la sua attività culturale e politica sono menzionati in più di cento libri editi in Italia tra il 1960 e il 2011.