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mercoledì 11 settembre 2024

Lapsus misteriosi...

 https://tech.everyeye.it/notizie/perche-non-riesci-ricordare-parola-mistero-lettologica-739436.html

 

Ti è mai capitato di cercare disperatamente una parola che hai proprio sulla punta della lingua, senza riuscire a trovarla? Non preoccuparti, non sei solo. Questo fenomeno, noto come "lettologica" o più comunemente "tip of the tongue syndrome", è una situazione frustrante che colpisce tutti, indipendentemente dalla lingua o dalla cultura.

La lettologica si verifica quando il nostro cervello sembra bloccarsi nel momento in cui deve richiamare una parola specifica. È come essere sul punto di starnutire, ma senza mai arrivare al sollievo. Questo stato di blocco è stato oggetto di studio per decenni, ma la causa esatta rimane ancora un mistero (perché invece quando impariamo una parola nuova la vediamo ovunque?).


 

domenica 10 gennaio 2010

Ferrara Linguaggio e Informazione da Paolo Giardini

 CHOMSKY.jpgLinguaggio Media Comunicazione

 di Paolo Giardini

Il “volto nuovo” che s’è avvicendato alla Presidenza della Provincia, continua a presentarsi di bel aspetto e sorridente, mantenendosi fedele all’impegno elettorale con l’estetista. C’è da esserne soddisfatti. La signora però non si limita a mantenere una promessa, fa qualcosa in più: parla. La cosa in sé non è deplorevole. Per i politici in carriera, la fonazione è l’attività fisica prevalentemente praticata in servizio con un linguaggio apposito, il politichese, per facilitare gli ascoltatori che non intendono ascoltarli neanche morti. Il guaio è che la signora parla un politichese non subito riconoscibile, derivato forse da un gergo paesano, e sconcerta gli uditori.

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www.progettoperferrara.org

video http://www.youtube.com/watch?v=LmeRvNSgtbs

venerdì 6 novembre 2009

La parola femminile...

ROSA LUXEMBOURG.jpgDA ESTENSE COM

Assessora?

...ogni tanto dalla Faenza dove vivo mantengo i contatti con gli amici di Ferrara e spesso lo faccio proprio grazie a Estense.com.

Oggi voglio esternare una reazione antifemminista (che non significa maschilista, anzi!), indotta dalla lettura di un manifesto dell’Associazione Femminile Maschile Plurale, celebrativo del centenario di Simone de Beauvoir.

Bene, nella presentazione della scaletta degli interventi si parla dell’assessora X e dell’assessora Y. Capisco bene che si vuole mettere in evidenza il ruolo femminile, ma questo scempio grammaticale e filologico secondo me non fa altro che mettere in evidenza e perpetrare il di là da venire riscatto della donna. Mai come in questo caso la forma è sostanza.

Perché stravolgere un sostantivo, che si riferisce alla condizione umana nel senso generico appunto di “homo” (indifferentemente maschio o femmina) e non necessariamente alle esclusive condizioni di “vir” o “foemina”?...

continua http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=56494&format=html

video http://www.youtube.com/watch?v=P9vCEW8kIeI

sabato 4 luglio 2009

FONTI EBRAICHE DELLA DIVINA COMMEDIA DI DANTE

FREUD.jpgFONTI EBRAICHE DELLA COMMEDIA

 

L’opera di Ibn Maimun, (più noto come Ibn Maimun o Moses ben Maimon), nato a Cordova nel 1135 e morto al Cairo nel 1204, travalica i confini della speculazione ebraica e appartiene al patrimonio della filosofia universale. Studioso della legge ebraica e poi medico del Sultano Saladino, Maimonide è figura fondamentale nella storia della filosofia. In particolare il pensatore ebraico-andaluso ci offre una grandiosa visione del macrocosmo a cui paragona l’uomo microcosmo. L’intuizione di Maimonide costituisce uno dei punti di riferimento principali per il pensiero rinascimentale e moderno. Già tuttavia l’interpretazione del mondo da parte del filosofo, pur rientrando nella concezione aristotelico-tolemaica, si apre ad una nuova rappresentazione della realtà. Costruzione dinamica e capace di descrivere il senso profondo dell’umanità nell’economia del disegno divino, il pensiero di Maimonide ha riflessi anche su Dante. Maimonide non è assente nel processo di elaborazione dell’escatologia dantesca. La Commedia, originale prodotto della fantasia del Sommo Poeta, muove da molte e diverse fonti. Quella che affonda le radici nella mistica giudaica appare, a dire il vero, notevole. Molti sono gli studi che si soffermano sui rapporti tra Dante e la Qabbalah. E sempre più ricco di spunti si manifesta oggi l’orizzonte esegetico di Dante, alla luce della mistica ebraica. Ne emerge una chiave di lettura interessante, che getta nuova luce sul multiforme lascito di Dante. Un lascito, che riprende in larga misura, tramite gli insegnamenti di Tommaso d’Aquino e di Alberto Magno, la dottrina di Maimonide.  Sotto l’egida della Sapienza, che governa i cuori e l’intelligenza, si delinea quel percorso invisibile che conduce l’uomo verso l’estremo fine della beatitudine. Il viaggio dell’anima quale immagine del cammino dell’universo verso Dio rappresenta un progressivo avvicinarsi all’estasi, attraverso l’abbandono dei condizionamenti terreni. La ricerca della verità, dopo un lungo percorso volto a recuperare l’iniziale e perduta unità è elemento centrale in Maimonide. Una ricerca che Dante rinnova con la potenza della sua arte.

 Casalino Pierluigi, 7.06.2009.

http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-battistoni_giorgio/sku-12017618/dante_verona_e_la_cultura_ebraica_.htm