Guardo alla porta e aspetto il mio momento D i notte mi è accaduto. No, non avrei creduto che dominata forma musicale ancor mi desse l’estasi totale. Così, di notte, accadde arcano evento e in pochi istanti mi diè smarrimento: e mille voci andarono, in quieta polifonìa, verso la giusta meta. Di notte accadde questo - ero rimasto desto -, ché io, quando qualcuno all’uscio batte, mi volgo a riguardar chi mi combatte. Ecco, lo sento! lo sento e lo giuro!, dentro ne porterò l’eco in futuro. La grande fuga assomma ogni elemento: guardo alla porta e aspetto il mio momento. Paolo Melandri 26 dicembre 2011 «arte dei suoni»