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mercoledì 11 agosto 2010

Transumanisti Natasha Vita-More a Transvision 2010

Natasha Vita-More: "Transhumanist Aesthetics: A Theoretical Approach to Enhanced Existence" from Metanexus Institute on Vimeo.

*Transvision 2010 a cura Associazione Italiana Transumanisti-Location: MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA LEONARDO DA VINCI, Via San Vittore 21 – 20123 Milano, Italy -Date: October 22-24, 2010

natasha2003estonia.jpgNatasha Vita-More, Ph.D. researcher, University of Plymouth, is a theorist and media designer and visiting lecturer at academic institutions such as Virginia Commonwealth University, University of Applied Sciences, Universität für Angewandte Kunst Wien, Centre Interuniversitaire des Arts Médiatiques, University of Quebec, and other learning intuitions such as Metanexus Institute, American Philosophical Association, Sala Parallo, Trondehim Festival, Pecci Museum, SESCE Brazil, and Lisbon Arte e Ciência Cordoaria, and Russia’s National Centre for Contemporary Arts. Vita-More is best known for “Primo Posthuman” future human prototype. Her writings have been published in numerous books, she has appeared in more than twenty-four televised documentaries, and featured in magazines including The New York Times, Wired, Village Voice, Marie Claire, Harper’s Bazaar, U.S. News & World Report, Net Business, and Teleopolis. Vita-More is the author of the Transhuman Statement (1983), producer and host of “Transcentury Update” (1987-1994), and the founder of Transhumanists Arts, Sciences & Culture (1991) and H+ Lab (2005). As the former President of Extropy Institute (2002-2005), she is currently on the Board of Directors for Humanity+, Fellow at Institute for Ethics and Emerging Technologies, Advisor of the Singularity University, Lifeboat Foundation, Alcor Life Extension Foundation, and Visiting Scholar at 21st Century Medicine.

*da NABA. IT  * Intervista di Francesco Monico a Natasha Vita-More

Francesco Monico
Cara Natasha, puoi aiutarmi a capire la differenza tra il significato del termine post-umano ed il termine trans-umano? Esiste una certa confusione rispetto a questi due termini che oggi rappresentano il limite dell'arte umana, dell'estetica, della filosofia critica e della conoscenza. Siccome tu sei l'autrice del manifesto trans-umanista hai una certa autorità per dare una definizione di questi due termini.




NATASHA VITA-MORE

Sì effettivamente posso darti le definizioni e spiegare la differenza dei termini.
1. La prima definizione è quella di trans-umano: ovvero fase evolutiva di transizione fra un essere esclusivamente biologico, un essere umano e il divenire di un'entità non esclusivamnete biologica, un post-umano.
Il trans-umano è un risultato delle realizzazioni tecnologiche che stanno modificando il senso di quello che significa essere umano.
Queste innovazioni includono, ma non sono limitate alla biotecnologia, l'automazione, le nanomedicine, la nanorobotica, l'intelligenza artificiale, l'ingegneria genetica e l'intelligenza artificiale.
Si possono considerare differenti gradi in cui un essere umano può essere trans-umano: i.e. transumanesimo iniziale e transumanesimo avanzato.

2. La seconda definizione è quella di post-umano: il termine è riferito a quello che gli esseri umani potrebbero diventare se avessero successo nell'utilizzare le tecnologie per rimuovere i vincoli della condizione umana.
Nessuno sa con certezza come la condizione post-umana potrebbe essere (potrebbero esserci differenti tipologie e potrebbero continuamente mutare) ma noi possiamo comprendere il termine ponendolo in contrasto com "umano": post-umani sarebbero coloro i quali hanno superato i limiti biologici, neurologici, e psicologici, limiti costruiti nel processo di ominazione dal processo dell'evoluzione.
I post-umani avrebbero una grande capacità di riconfigurare e 'scolpire' le loro forme fisiche e funzionali; essi acquisirebbero uno spettro esteso di raffinate risposte emotive, potrebbero possedere abilità intellettuali e percettive estese oltre il campo puramente umano. I post-umani non sarebbero soggetti all'invecchiamento biologico e alla degenerazione. Sarebbe irrealistico aspettarsi i post-umani "perfetti" secondo i nostri standard.
Quello che possiamo ragionevolmente sostenere è che i post-umani potrebbero avere un grande potenziale nel bene e nel male, esattamente come gli umani hanno un potenziale maggiore rispetto alle altre specie di primati.

3. Il terzo punto è che la differenza tra trans-umano e post-umano consiste nel fatto che il trans-umano definisce un essere in transizione, ovvero umano in transizione.
Nessuno può dire di sapere a che cosa assomiglierà un post-umano, o quali saranno le specifiche fisiche di un essere post-umano. E' impossibile predire l'incognito. Noi possiamo, tuttavia, avere delle suggestioni. Una suggestione è quella dell' "upload". Un upload è una persona o una entità che è stata copiata in un medium sintetico (elettronico, etc.). Il cervello e la memoria (mente) sarebbero trasferite o 'uploaded' (caricate, ndt) in un ambiente/medium differente e l'entità/persona non sarebbe costretta entro determinati attributi fisiologici.
Questa stessa entità/persona può downloadarsi (scaricarsi) in un corpo umano o in una varietà di veicoli mobili o meccanismi di trasporto. Noi potremmo vivere in ambienti multipli simultaneamente ed essere parte di differenti personalità. Molto probabilmente si svilupperebbe un controllo centrale o principale dell'entità/persona* e le altre personalità sarebbero parte della centrale o principale entità.

http://www.naba.it/newsletter_06_07/n3.html
http://www.natasha.cc/

 

http://transvision2010.wordpress.com/program/speakers/

lunedì 12 ottobre 2009

GRAZIANO CECCHINI A FERRARA PER IL VIDEO FESTIVAL

ROSSO TREVI FERRARA.jpgPer V-Art , a cura di Filippo Landini, in programma ieri 11 10 2009, terzo e ultimo giorno del   Video Festival The Scientist 2009, a cura Ferrara Video&Arte (art director Dott. Vitaliano Teti), tra i diversi artisti da segnalare la presenza con il video clip Poggioreale l'Isola che non cìè di Graziano Cecchini.  Graziano Cecchini è tornato quindi a Ferrara; già ospite diverse volte in questi anni e in sinergia con il futuristi ferraresi (Roby Guerra, Maurizio Ganzaroli e altri): nel 2008 ha partecipato a The Scientist 2008, per l'anteprima del centenario futurista, con il video programmatico Futurismo 100 e +; festeggioò anche a Ferrara, via video per Tiffany Art Club 2008, il primo anniversario della FOntana Rossa, con cui l'artista ha bucato i media , rilanciando il futurismo alla ribalta nazionale e non solo.

Nel 2009 (20 2), inoltre Graziano Cecchini sbarcò a Ferrara per  Futurismo 100 live centenario futurista, con un intervento esplosivo, MANIFESTO FUTURISTA 2009, poi anche riprodotto estratto in Divenire 3 Futurismo, il volume più importante sul futurismo contemporaneo a cura dei Transumanisti futurologici di fama internazionale Riccardo Campa, Stefano Vaj eccetera in sinergia con la stessa Azione Futurista di Cecchini  e gli stessi neofuturisti ferraresi. A Futurismo Live Rosso Trevi presentò anche altri video futurist...

Ora un altra azione futurista video (realizzata con la nota videocineasta Simonetta Agnello) proprio in The Scientist 2009.. riflesso chiaro, trasparente, e storicamente pertinente, di certa matrice futurista tutt'oggi alla base della nuova arte o video elettronica, come sottlineò a suo tempo, lo stesso pioniere  forse il più grande di tutti tut'oggi, Najm June Paik.

R.G.

www.myspace.com/azionefuturista

Video Graziano Cecchini da V-Art 2009 (The Scientist 2009)

http://vids.myspace.com/index.cfm?fuseaction=vids.individual&VideoID=57281755

venerdì 2 ottobre 2009

TRANSUMANISTI CYBERSEX FUTURE Stefano Vaj interview

moana_pozzi_vert.jpgDA AIT  ASSOCIAZIONE ITALIANA TRANSUMANSITI SITO

 Il futuro del Cyber Sex - 25/09/2009

Intervista di Annetta Franco a Stefano Vaj

 

Sui possibili sviluppi della sessualita' virtuale, Stefano Vaj - docente di Diritto delle nuove tecnologie all'Universita' di Padova e segretario dell'Associazione Italiana Transumanisti - risponde ad Annetta Franco, collaboratrice di diverse testate giornalistiche e televisive, tra le quali, Le Scienze, Playboy, Il Sole 24 Ore, Corriere della Sera, La7, e Odeon.

Può farmi un quadro della situazione? Una panoramica di accessori che possono essere definiti pertinenti al cybersex? Come definerebbe il cybersex?

Il cybersex in realtà è stato un po' "the Next Big Thing"... degli anni novanta. All'epoca la Realtà Virtuale era molto di moda, sviluppi rivoluzionari sembravano imminenti, tutti quanti sperimentavano con elmetti con auricolari e visori stereo e wired gloves, e si pensava che questi strumenti sarebbero diventati addirittura periferiche di uso comune per i PC. Si ricorderà ad esempio il film Disclosures, in italiano "Rivelazioni", con Michael Douglas e Demi Moore, tratto dall'omonimo bestseller di Michael Crichton, che mette appunto in scena qualcosa del genere come oggetto di uso quotidiano in ambito addirittura aziendale. In questo scenario, diventa quasi ovvia l'idea di spingere il concetto sino ad una realtà virtuale completamente immersiva, attraverso l'adozione di un abito telemetrico che dei cinque sensi umani coprisse completamente almeno tre, ovvero vista, udito e tatto, e consentisse di interagire sempre virtualmente con altre persone attraverso un computer - o meglio due computer connessi tra di loro a distanza. E qualche rudimentale esperimento in questo senso viene davvero effettuato proprio in ambito sessuale, talora pubblicamente nel quadro di festival del porno e da parte di qualche personaggio di tale mondo in cerca di un po' di notorietà supplementare. Senonché, i computer non erano abbastanza potenti, la banda non era abbastanza ampia, ma soprattutto non erano all'altezza gli accessori, ovvero quelle cose, dai visori in tre dimensioni agli strumenti da portare a contatto con il corpo per misurarne i movimenti o trasmettergli i messaggi tattili del mondo simulato - e del partner, che avrebbero dovuto garantire un'esperienza almeno vagamente paragonabile a quella reale. Come denuncia regolarmente l'Associazione Italiana Transumanisti, al di là del trionfalismo che spesso ha caratterizzato negli ultimi anni le pur importanti realizzazioni in campo hi-tech, dall'informatica all'elettronica di consumo, sono mancati gli investimenti, la visione imprenditoriale, la ricerca di base, la capacità di sfidare l'inerzia del mercato e degli utenti, che avrebbe consentito di raggiungere maggiori risultati con riguardo a sviluppi che parevano a portata di mano. Da allora, il cybersex si è lentamente riaffermato in una chiave più modesta come evoluzione del "sesso telefonico": ovvero, semplicemente come interazione a distanza tra due persone che si rendono ben conto di essere distanti, ma che comunicano tra di loro grazie all'ubiquità della rete. Interazioni di tipo esplicitamente sessuale, tra persone nell'impossibilità di incontrarsi fisicamente, o tra sconosciuti magari desiderosi di restare tali e di evitare tutti i rischi inerenti a rapporti tradizionali, si sono così gradualmente diffuse nel chatting e all'instant messaging via tastiera tra coppie di utenti o utenti multipli, passando poi al voice chat, e ai servizi di videoconferenza sempre più frequentemente integrati in tali servizi. Questo tipo di sesso è "virtuale" nel senso di svolgersi puramente a livello di comunicazione; ma un terzo tipo possibile di virtualità nel cybersex è quello che oggi coinvolge gli avatar personali in mondi alternativi accessibili in rete come Second Life o World of Warcraft. Avatar con cui molti si identificano sempre più, e nel cui aspetto, attività e relazioni sociali investono in misura crescente rispetto alla propria vita tradizionale (e che come ovvio possono avere un'identità di genere, una personalità, un'età e caratteristiche molto diverse dalla persone che li muove: una cosa assolutamente comune per esempio nei mondi virtuali è l'inversione di genere da parte di soggetti assolutamente eterosessuali nella loro vita reale, inversione che si riflette in incontri e relazioni sessuali per lo più coerenti con il genere dell'avatar, e non del suo proprietario). Anzi, la crescente "sessualizzazione" dei mondi virtuali ha addirittura spinto la Linden, la società che controlla Second Life a prevedere a breve l'instaurazione di un sistema di controllo degli accessi a zone esplicitamente definite "per adulti". Il che naturalmente è un peccato rispetto alla libertà sostanzialmente assoluta sinora goduta da chiunque in tale ambito. Ancora, è nota la vicenda della moglie inglese che ha chiesto il divorzio dopo aver trovato l'avatar del marito impegnato in attività sessuali con un'altro avatar in Second Life... Infine, un quarto aspetto è il cybersex con... un cyborg, ovvero con un personaggio che di umano non ha nulla, e che consiste in realtà o in un robot antropomorfo (cfr. Ho fatto l'amore con una robot, Fare sesso con i robot, Scopatevi una robot), o di nuovo in una simulazione computerizzata, come la protagonista del film S1m0ne con Al Pacino...

domenica 19 luglio 2009

TRANSUMANISTI RICCARDO CAMPA CULTURA E POLITICA

RICCARDO CAMPACultura e politica: due realta’ vicine ma non sovrapponibili, di Riccardo Campa (photo)

FROM ESTROPICO BLOG

 Sul  blog  (Estropico blog) sono apparsi alcuni commenti a una rivista di cui sono curatore: Divenire. Rassegna di studi interdisciplinari sulla tecnica e il postumano. Colgo allora l'occasione per chiarire alcune questioni che sono state sollevate. Intanto mi sento di dover ringraziare Estropico per avere ospitato questo intervento e anche per la pubblicita' che sta facendo alla nostra rivista. Lo dico senza ironia. Come si suol dire, non esiste buona o cattiva pubblicita', l'importante e' che se ne parli. Tuttavia, mi pare che al curatore del blog sia sfuggito un aspetto importante che lo ha portato a formulare accuse di "politicizzazione" (e di un certo segno) della rivista. Divenire ha dei numeri tematici. Nel primo e' stato sviscerato il pensiero postumanista di intellettuali socialisti, come Trotksy e Junger. Il secondo numero era invece "liberale", infatti vi ha trovato posto un bel saggio di Angelo Maria Petroni, una recensione di un libro di Jacques Attali, un interessante intervento di Roberto Marchesini. Il terzo numero e’ dedicato al futurismo, quindi ci sono pervenuti contributi di intellettuali interessati a questo tema, in particolare un interessantissimo saggio di Guillaume Faye. Per ragioni storiche, al futurismo si sentono legati diversi intellettuali che appartengono all'area “di destra" o "nazionalista". Come ha correttamente sottolineato Estropico, questa etichettatura non puo’ certo essere appiccicata a me o al poeta Roberto Guerra, che siamo notoriamente “di sinistra”. ..

continua http://thefuturist.splinder.com/post/20984782/RICCARDO+CAMPA+CULTURA+E+POLIT

www.transumanisti.it

http://estropico.blogspot.com