sabato 22 novembre 2008

POESIA E SCIENZA

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Giovanni Tuzet – Tra poesia e scienza

“A regola d’arte” (Este edition, 2007), di Giovanni Tuzet:  Tuzet, poco più che trentenne, docente alla Bocconi di Milano, attualmente anche all'Università di Yale negli Usa,  esplora certo immaginario futurista, da Corrado Govoni e Marinetti a autori contemporanei, a profonde analisi epistemologiche sull’interfaccia arte-scienza, poesia-scienza;  un lavoro complesso, originale, coraggioso e affascinante su tali temi fondamentali per il futuro della parola e della figura dell’artista alla luce della mutazione scientifico-culturale in atto, della sfida del duemila e di Internet…

E il linguaggio di Tuzet (anche poeta - ha edito 365 I e II per la Liberty House di Lucio Scardino), coinvolge per lo stile – proprio a regola d’arte, prospettico, poetico e futuribile, simultaneamente analitico e “logico-matematico”, nella scansione ritmica, nel gioco dei segni e dei significanti, al di là delle ipotesi suggerite e discusse… Non a caso Tuzet, parla “di Poesia Logica” per sottolineare certa poetica, fare parola, sperimentale, nuovamente innovativa, capace di nuova bellezza e di captare nuovi orizzonti (anche tra echi del grande Wittengstein).

Giovanni Tuzet – come accennato- in Regola d’Arte, conferma inoltre certo suo interesse specifico per il futurismo e l’avanguardia letteraria italiana: una delle revisioni probabilmente più interessanti recenti (dopo Bertoni, Salaris, Curi, ecc.), in certo vettore neoumanista e scientifico. Non a caso, nel 2003, curò sempre a Cento al Palazzo del Governatore, una serata dedicata ai poeti futuristi, anche contemporanei e nel 2007 e 2008 a Ferrara è stato uno dei protagonisti dell’evento multimediale Futurismo-Renaissance e dell'Anticentenario del Futurismo anteprima a The Scientist 2008 Video Festival. Infine Tuzet collabora a diverse riviste letterarie, tra cui Atelier e Anterem. Infine, paradigmatico, anche per il Neofuturismo, il manifesto incluso nel libro, poi anche in Arte in Movimento On Line, saggi sull'arte elettronica (sempre Este Edition) a cura di Marco Teti:
 
Dieci cartucce per rinascere   di Giovanni Tuzet  

1. È necessario un nuovo umanesimo scientifico.
2. Conviene però privilegiare l’aspetto umanistico o quello scientifico?
3. Bando alla nostalgia. Guardiamo all’archetipo del futurismo. La sfida, l’esperimento. La sfrenata gioia dell’inventore!
4. Sì, il futurismo è un bacillo ibernato da rianimare.
5. Siamo riusciti a liberare questo paese dai professori, dagli archeologi, dai ciceroni e dagli antiquari?
6. Quello che manca è una critica feroce diretta anche a noi stessi.
7. Anche se la lotta è impari, bisogna continuare a farla.
8. Con quale droga sono stati storditi i giovani della città lunare? Con quale sostanza sono stati avvelenati?
9. Ho il sospetto che le immagini ci pugnalino alle spalle. Non ci vorrà forse una nuova eresia iconoclasta?
10. Senza il compromesso sentimentale della buona tavola e del sofà, oggi occorre questo: un’arte logica e precisa.

Roberto Guerra

*http://lav0cefuturista.splinder.com

DARWIN E LA POLITICA FERRARESE

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Il 2009 è il bicentenario di Darwin e -come noto- data elettorale per Ferrara. Fin d'ora è già evidente a destra e a sinistra il solito politichese, forse è tempo di ricordarsi di ... Darwin e del calendario, siamo nel 2008. Troppo politichese, un Super Enalotto quasi di futur sindaci, futur assessori, liste civiche improbabili, la Ferrara-politik distante dai bisogni e i sogni dei liberi cittadini. Se il Centro Destra vuol vincere (speranza che condivido per lealtà intellettuale) forse i suoi elettori e molti ferraresi stanchi della sinistra desiderano meno politichese e un Pdl finalmente unito, molto più visibile, più potente, agguerrito, dinamico, post-moderno... con più spazio alle forze giovani e culturali: si scelgano i nomi e si marci verso la vittoria senza minuetti obsoleti (un buon esempio, visto da destra-per dirla con Alain de Benoist, è la Battaglia attuale unitaria del Pdl sullo "Stile" dei Vertici (non dei vigili!) dei Vigili!). Ma- con sguardi aperti. (siamo nel 2008), poichè dal punto di vista futuribile non esiste mai un unico scenario, anche a Sinistra (e lo dico-come premesso- in modo disinteressato) si evolvano, prendano sul serio tutte le proteste continue dei cittadini, riconoscano il fallimento del presunto rinnovamento dell'era Sateriale, largo alle forze nuove, giovani, femminili e culturali, esistenti in questa area, riconoscano l'Altro... ovvero Berlusconi, liberamente eletto da una forte maggioranza degli italiani, cambino stile di governo a Ferrara se vinceranno ancora o di opposizione a Roma..., finalmente critica. Legittimamente dura, ma non ideologica (lo dice anche un certo Cacciari). Anche a Ferrara, è necessario, al di là della Destra e della Sinistra, ancor prima dei programmi, un salto appunto culturale... darwiniano!

Roberto Guerra

*http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=42997&format=html

FERRARA FUTURISTA!

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(Futurismo)

MOVIMENTO FUTURISTA FERRARESE,

Movimento Futurista Ferrarese

diretto da Berto Ronchis - Attilio Crepas, (Ferrara),

Movimento Futurista Ferrarese, 1918 (s.d. ma 1918); 9x14 cm., cartolina doppia

originale, stampata in rosso su fondo chiaro, non viaggiata. Una facciata

è occupata dalla intestazione, dai motti «Marciare non marcire», «Futuro

non passato» e «W il Futurismo», e dalla dicitura «Cartolina di propaganda

». L’altra da due frasi separate da un motivo decorativo: la prima «Il cocomero

è come il Futurismo: il Rosso agli Intelligenti Futuristi - Il bianco e

il verde al somaro passatista. - I Futuristi di Ferrara»; la seconda: «Guerra

sola igiene sola morale solo motore del progresso + eroismo + orgoglio

italiani + preparazione del primato italiano in arte industria e commercio

+ difesa dei novatori contro musei biblioteche chiaro di luna industria dei

forestieri = FUTURISMO - F.T. Marinetti Gran Maestro Futurista».

*www.arengario.it

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