C’era una volta un
grande uomo, elegante e raffinato, rivoluzionario e non fanatico, capace a colpi di scherma di destalinizzare il PCI, unico comunismo democratico mai esistito, a lanciare il Partito nella Democrazia Occidentale, completando l’opera dello stesso Togliatti, funambolo e doppiogiochista per fortuna verso Moska, in anni ardui, guerra fredda e stalinismo culturale comunista in Italia di buona parte dell’Intellighenzia organica… Togliatti, bersaglio errato del pur sacrosanto revisionismo critico e non negazionista inaugurato da Renzo De Felice…Poi, Berlinguer, ebbe un sogno, per far decollare l’Italia nella modernità, oltre il feudalesimo nazionale del capitalismo delle famiglie Agnelli e clan vari… Sognò una grande sintesi posthegeliana tra le due anime appunnto moderniste della cultura e del popolo italiano: quella socialista e ..eurocomunista e quella cattolica moderna… capace di preservare l’interfaccia Italia-Modernità, nonostante lo strapotere della Balena Bianca DC, quella di De Gasperi, oggi osannato, ma che menava gli operai negli anni 50…, braccio armato del Vaticano in quegli anni ancora da svaticanare (per dirla con il Compagno Marinetti-secondo Gramsci e Lenin, 1921 e 1920), collusa con la Mafia e con la magistratura….
Con il boom economico, dopo Giovanni XXIII, anche la Chiesa di Roma allento’ l’inquisizione e pian piano apparve anche un’altra area cattolica finalmente moderna, incarnata letteralmente da Aldo Moro: parallelamente, a livello extraitaliano, certa Intellighenzia aggiornata alle nuove scienze del secondo novecento, certa psicologia, certa cibernetica nascente eccetera, cominciò sempre più a parlare e promuovere una nuova cultura destinata al duemila, a girare il millennio con tecnologie mentali al passo con il Divenire della Storia…
Norbert Wiener, Erich Fromm, Robert Jungk, Teilhard de Chardin e molti altri, scienziati, artisti, filosofi, comunicavano già sintesi inedite Tradizione-Modernità, Umanesimo-Scienza, inedite.
Berlinguer nel suo sogno, cercò di sperimentare in Italia, proprio con la complicità di Aldo Moro, schematizzando, quel nuovo orizzonte della psicosociologia contemporanea, già preludio, pur con i tempi lentisti della politica italiana e non solo, al relativismo delle ideologie del novecento, per una Pragmatica della Politica quotidiana altrettanto inedita, suggerita anche dai cosiddetti tempi postmoderni, fin dagli anni settanta/ottanta del secondo novecento allo stato nascente.
Ma il futuro possibile appena scoperto, in Italia, si sa che fine ha fatto: prima la strategia della tensione, pilotata dalla DC esoterica, diciamo così, sempre con l’avallo trasparente in quegli anni, poi definiti di piombo, della Magistratura: infine, la deriva dell’estrema sinistra verso il terrorismo, il delitto Moro….
Berlinguer, uomo di genio, con il famoso governo di unità nazionale e prese di distanze senza se e senza ma dall’estrema sinistra, salvò la democrazia: come Togliatti a suo tempo, con la famosa amnistia ai fascisti, frenò la breve guerra civile post 25 Aprile, idem anni dopo in fasi critiche della giovanissima democrazia italiana post1948, fasi semi-insurrezionali da parte delle frangie estreme del PCI stesso.
Berlinguer, superò, pure il Delitto Moro: il PCI, nella nuova utopia possibile eurocomunista, era ancora il Partito del Futuro e della mutazione umanista sociale, la Vecchia Balena Bianca ormai era in menopausa e parkinson imminente: ma poi Berlinguer morì improvvisamente alla vigilia elettorale, alla fine non di un comizio, neppure di un Testamento: nell’aurora di un Manifesto per il futuro e il progresso straordinario…
Dopo Berlinguer, il partito è regredito: la caduta del Muro anziché stimolare la provata diversità italiana del socialismo chiamamolo futurista (per differenziarlo da quello storico finanche craxiano) ha innestato una sorta di depressione masochista: il lutto (lo diciamo anche ironicamente visto l’uso e abuso di tale linguaggio psicologistico) non è mai stato elaborato.
E’ finita con i democristiani che si son mangiati loro …i comunisti, come i bacelli dell’Invasione degli Ultracorpi: la metasintesi modernismo-tradizione, macchina e anima… si è verificata ma a livelli esponenziali negativi allucinanti: Prodi, D’Alema, Rutelli, Veltroni, Franceschini, unità umane mediocri, cattocomunismo e cattofascismo distante anni-luce dagli italiani e dalla gente meno ricca, il Politico senza qualità e anche quantità, visti i legittimi successi del Cavaliere che ha capito la mutazione elettronica e linguistica in atto (è la tesi stessa dell’eretico.geniale quasi in spelndida solitudine freudiana….Massimo Cacciari, non un banale ” uomo… democratico qualunque”).
Soprattutto, tutto al contrario di Berlinguer: per strano ritorno del rimosso, oggi ai vertici del metafisico-spettrale Partito Democratico, leggi però Partito Democristiano (nuovo), politici e culturali non vi sono i pronipoti del Partito di Berlinguer, scettici o almeno perplessi sulla mitologia del 68 (già negli anni..’70!), angeli della Democrazia contro l’estrema sinistra filo terroristica.
Al contrario abbiamo nella stampa, nei media, nella magistratura, pronipoti di Sofri e Curcio: sono nate nuove specie nella pseudosinistra: i Mieli, Di Pietro, Santoro, Travaglio….oltre ai soliti classici italioti tipo Bocca e Scalfari; son diventati amici fraterni di Agnelli, De Benedetti e il paleo capitalismo feudale italiano (anomalia occidentale), già virtualmente spazzato via dal nascente e trionfante, piaccia o meno, tecnocapitalismo della nuova società dell’informazione (Internet docet)..
E’ nato un moloch, il PD, preda dello choc del futuro, resistente al futuro venuto alla luce, alle potenzialità e ai fatti dei Media elettronice e dell’informatica sociale, le macchine liberatrici sognate da Marx a Marinetti a Majakowski, Gramsci, persino Lenin…Sartre, Marcuse, secondo la chiara visione scientifica del rasoio di Ockam… E’ prevalso uno spirito antifuturista, antitecnologico, antiprogressista, pseudoambientalista (Pecorino Scanio docet premio ignobel), sia nei vassalli politicanti ormai rettili e quasi psicotici verso l’Avversario che pure vince democraticamente, sia nell’Intellighenzia che difende persino i Magistrati che , era di Belinguer, depistavano le stragi demofasciste….. Poi, dopo Berlusconi, son diventati democratici pure loro!
Sinistra del duemila possibile,,, violentata pure dai cattocomunisti controrivoluzionari e deviazionisti del Centro Sinistra cosiddetto, postProdi in particolare, soprattutto attuale, stuprata anche la fondamentale scelta occidentale del Compagno Enrico (e di Napolitano…). Persino nuovamente antiamericani e antioccidentali, quindi, piaccia o meno, antidemocratici (sul serio!), quasi antisemiti, “nè con l’America né con Osama Bin Laden o i talebani” dopo gli attacchi chimici regionali di Saddam prima e l’11 settembre su scala mondiale, vera e propria terza guerra mondiale ancora in corso, nonostante la cecità orwelliana anche degli occidentali ed europei, IIIwar worl squisitamente anche elettronica e posttmoderna, nelle democrazie occidentali stesse, concreta in Iraq e Afghanistan, concreta solo lì... perchè ci siamo andati!
Tutto il contrario del PCI di Berlinguer: ogni commento è superfluo…
E nessuna nostalgia arcaica: ma l’archetipo è quello, se si desidera da uomini liberi del XXI secolo una Tecnosinistra nuovamente progressista, occidentale e realmente democratica, capace di dira anche Sì al mondo (perchè nonostante tutto medicina e tecnologia migliorano la vita media la complessità culturale e la libertà..).
Una New New Gauche in Italia capace di riconoscere geneticamente l’Altro, cosa ancora impossibile per gli aborti dell’ex PCI PDS DS MARGERITA ULIVO! In una visione postmoderna, dove i codici ideologici e politici cosiddetti sono solo relativi e assai liquidi, generlamente non calcolabili a priori, persino interfacciati, perchè così funziona la Terra e così funzionano le Macchine e gli Umani. Macchine innamorate e Umani Pensanti, davvero impossibile nel Regno della Necessità contemporanea, per intravedere nuovamente il Regno della Libertà?
*Supereva.it/controcultura
http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2009/10/elogio-postmoderno-di-enrico-berlinguer
Azione Futurista Ferrara/Roby Guerra